lunedì 31 ottobre 2011

Napoli, due gare per tornare grandi


Bayern e Juventus: due squadre il cui nome fa paura, ma noi siamo il Napoli. Due grosse squadre che stanno dominando i rispettivi campionati, da affrontare in un sol fiato, con la paura che il fiato possa mancare proprio al momento decisivo. Ma noi siamo il Napoli.

Due sfide che faranno capire al Napoli dove può arrivare e fare i conti con se stesso, senza contare il buon numero di assenze che, tra infortuni e squalifiche, decimeranno la squadra e la sua forza. Un punto delicato questo, dimostrato anche in gare apparentemente innocue come quella contro il Catania, dove i rincalzi non sono stati all’altezza dei titolari, e ne è nata una frittata inattesa, che ha fatto perdere punti in classifica, punti preziosi per chi aspira ad un campionato di vertice.

Bene, il campionato è lungo, la stagione è lunga, e bisogna da subito rimboccarsi le maniche. Da mercoledì si riprende a correre, qualora si fosse mai smesso, e ci sarà una gara da giocarsi a tutti i costi, anche se sulla carta risulta impossibile da impattare. Anche all’andata, contro il Bayer Monaco, sembrava impossibile fare risultato, e invece ne è venuto fuori un pareggio  piuttosto convincente, contro una squadra di marziani. Mercoledì si giocherà su Marte, sul pianeta bavarese Allianz, patria dei marziani, e fare risultato sarà difficile, ma non impossibile. Ma noi siamo il Napoli, non dimentichiamolo, cari giocatori.

Giusto il tempo di rifiatare un po’ e sarà Napoli-Juve, classica delle sfide all’ultimo sangue, nel campo amico, coni  bianconeri che arrivano a Napoli da primi della classe, e per questo il piatto diventa più ghiotto: cercare di dare un bel dispiacere alla signora.

Le occasioni per tornare a volare ci sono, ora occorre saperle cogliere: forza Napoli, rimboccati le maniche e sfrutta queste due gare per tornare grandi!

domenica 30 ottobre 2011

Catania-Napoli 2-1


Reti: 1’pt Cavani (N), 25’pt Marchese (C), 3’st Bergessio (C).
Catania (5-3-2): Andujar; Izco (33’st Delvecchio), Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Almiron, Lodi, Ricchiuti (14’st Barrientos); Bergessio, Gomez (31’st Catellani) (Campagnolo, Potenza, Sciacca, Maxi Lopez). All.Montella.
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Fideleff (14’st Maggio); Zuniga, Inler, Santana, Dossena (23’st Hamsik); Mascara (4’st Dzemaili), Lavezzi; Cavani (Rosati, Aronica, Chavez, Lucarelli). All.Mazzarri.
Arbitro: Celi di Campobasso.
Ammoniti: Bellusci (C) per comportamento non regolamentare, Cannavaro (N) per gioco scorretto.
Espulsi: Santana (N) per somma d’ammonizioni, entrambe per gioco scorretto.

Turn over fu, giustamente, e sconfitta fu. Matematico? Nemmeno a dirlo. Il problema del Napoli è che i rincalzi non sono all’altezza dei titolari, e quando è necessario sostituirne anche alcuni di essi, perché non sono delle macchine, succede puntualmente la frittata.

Le riserve giocano meno, è vero, e per questo faticano a trovare le misure ad un campionato che anno dopo anno si fa sempre più difficile e competitivo. Ma è una questione anche di tasso tecnico, dove in altre squadre abituate a giocare su più fronti chi entra non fa rimpiangere chi sostituisce. E se a questo quadro di partenza si aggiunge che ad uno come Santana capita di perdere completamente il lume, e commettere due falli cattivi quanto inutili e beccarsi un’espulsione lasciando la squadra in dieci, perdere è quasi matematico.

Questo sarà il Napoli di quest’anno in campionato, almeno fino a dicembre e almeno fino a quando giocherà anche in Champions, a meno che la società non decida di rinforzarlo adeguatamente.

Perdere contro il Catania brucia, come ha bruciato perdere contro il Parma e contro il Chievo. Per adesso possiamo ancora nasconderci dietro la classifica corta, ma non possiamo farlo in eterno. Milan e Juve hanno preso il loro passo e a lungo andare questi punti possono pesare.

La settimana che viene sarà decisiva: Bayern in Champions, Juve in campionato: Napoli, scatta uno dei momenti della verità della tua stagione, e sarebbe bene farti trovare pronto. 

sabato 29 ottobre 2011

A Catania sarà il giorno di Mascara


Torna da ex a Catania per la prima volta Giuseppe Mascara, ex bandiera dei siciliani etnei, che per la prima volta in assoluto si troverà a giocare al Massimino, il campo che lo ha tanto esaltato, da ex, nemico, magari con il rischio di giocare qualche brutto scherzo agli ex compagni. Lo scorso anno ha già giocato contro il Catania, ma al san Paolo, e finì con la vittoria del Napoli grazie ad un gol di Zuniga. Sarà una gara sentita dal calciatore siciliano, una gara non certo come le atre, ed è per questo che probabilmente Mascara, quasi sicuro titolare, possa affrontarla con quel po’ di grinta in più, per farsi rimpiangere, per dimostrar che è ancora più grande, per mettersi insomma in mostra.

Mascara è un giocatore di tutto rispetto: non gli manca tecnica e tanta buona volontà, ed in questo Napoli da Champions ha poco spazio, ma sta riuscendo pian piano a ritagliarsi il suo posticino. Conta già un gol all’attivo, inutile, purtroppo, contro il Parma. Nella gara delle sei di Catania, Peppe gol può approfittare del parziale turn over di Mazzarri per mettersi ulteriormente in luce e guadagnare sempre più spazio.

In caso di gol, che esulti o no poco ci importa, sono scelte sue, di un ragazzo sempre corretto e che ce la mette tutta. Quello che conta è che contribuisca al successo del Napoli, che deve vincere per mantenere un ruolino da vertice.

venerdì 28 ottobre 2011

Mazzarri, adesso turn over


Dopo la vittoria infrasettimanale contro l’Udinese, meritata più che mai, si ritorna in campo sabato alle sei contro il Catania, in una trasferta tutt’altro che agevole. Nonostante le critiche immeritate che ha ricevuto la squadra dopo qualche piccola fase di appannamento, la vittoria sull’Udinese, fino a quel momento imbattuta, ha fatto tornare parzialmente il sereno, anche se persiste qualche screzio con la stampa, testimoniato dal misterioso silenzio stampa della squadra, tranne di Lavezzi, a fine gara mercoledì sera.

Il Napoli è nel periodo più intenso di questa prima fase della stagione: non si smette proprio mai di giocare. Se mercoledì c’è stato il campionato, sabato sarà ancora campionato, mercoledì prossimo, 2 novembre, ci sarà la delicatissima gara di Champions League contro il Bayern Monaco, in trasferta all’Allianz Arena, dove il Napoli è chiamato ad una prova a dir poco eroica contro i campioni tedeschi, che stavolta saranno sul campo amico.
Pare inevitabile che stavolta Mazzarri debba ricorrere al turn over, senza curarsi troppo dei detrattori che lo hanno assalito dopo la partita di Verona contro il Chievo, in cui il tecnico azzurro è stato accusato di aver stravolto troppo la squadra.

Mazzarri non può curarsi di chi lo critica, perché è troppo importante la salute del Napoli e il suo cammino in questo campionato. Il turn over, in fasi come questa, più che importante o necessario è praticamente indispensabile, se si vuole preservare i giocatori miglior, e se si vogliono evitare infortuni: quelli di Donadel, Britos, Pandev e l’ultimo di Gargano, sono frutto di questo continuo giocare, di questa stagione ceh per il Napoli prevede un turn de force massacrante e che andrebbe afrontato forse con una rosa non più ampia, ma più equilibrata, ed in cui gli infortuni sono una normale conseguenza, quasi logica.

Che Mazzarri vada per la sua strada, che non si faccia condizionare da nessuno e che osservi una giusta alternanza in campo, come ha saputo fare contro il Cagliari. Massimo rispetto per il Catania, ci mancherebbe, ma il Napoli può vincere anche se non ha in campo tutta la squadra titolare.

Se Cavani ancora non gira è preferibile o tenerlo in panchina, o farlo giocare come mercoledì, dietro a Lavezzi, che pare più ispirato, e che può approfittare per continuare a prendere nuovamente confidenza con il gol.

giovedì 27 ottobre 2011

Le pagelle di Napoli-Udinese


De Sanctis 7: due parate stupende, una su Armero, una su Floro Flores che valgono come due gol. Sempre più decisivo.

Campagnaro 7: non sbaglia praticamente nulla, annulla Floro Flores, duro nei contrasti e bravo ad uscire dalla difesa a testa alta, e ad affacciarsi anche in avanti. Un mito!

Cannavaro 6: oggi è un po’ acciaccato ma non c’è tanto da fare per lui. Si concede un paio di chiusure che strappano applausi.

Aronica 7,5: preciso, a volte ruvido, ma sempre efficace nelle chiusure. Esce bene e si propone sulla fascia. Perfetto o quasi, sicuramente è da un po’ che sembra rigenerato.

Maggio 7,5: segna un gol che è un capolavoro di potenza, precisione e tempismo, ancora una volta di testa. Sulla fascia è un treno, e si sacrifica anche quando c’è da soffrire per gestire il risultato.

Dzemaili 6: non ha la grinta e l’agonismo del miglior Gargano, ma ha sens odi posizione e maggiore precisione in attacco, si inventa l’assist per il gol di Maggio.

Dal 35’ s.t. Zuniga s.v.: dopo pochi secondi dal ingresso si mangia un gol assurdo. Ancora una volta…

Inler 6,5: ritrova il suo smalto contro la sua ex squadra. Disegna geometrie, copre dove necessario, dribbla e costringe gli avversari al fallo. Gli manca solo il tiro per cercare la conclusione a rete.

Dossena 6: si impegna molto, in particolare nel primo tempo, poi cala, come spesso gli succede.

Dal 43’ s.t. Mascara s.v.

Hamsik 6,5: si vede annullare un gol per un fuorigioco millimetrico. Buona prova in attacco e anche in difesa. In crescita.

Dal 29’ s.t. Santana s.v.

Lavezzi 8: un gol che è un capolavoro: assist di Cavani alla cieca, destro al volo in caduta e Handanovic battuto. Il Pocho regala una gara delle sue, da sempre micidiale contro l’Udinese. Corre, non si ferma mai, e sfiora il secondo gol più volte. Gioca più avanzato e arriva subito il gol. Mazzarri magari ci può pensare a riproporlo così, aspettando che torni il miglior Cavani.

Cavani 6: in posizione più arretrata vede poco la porta, ma gioca per la squadra, in difesa e in attacco, dove fornisce l’assist per il gol di Lavezzi.

All.: Mazzarri 7: la squadra c’è, e non se ne è mai andata. Il tecnico riesce a motivare il gruppo ed a farlo giocare sempre in maniera dignitosa, anche se si gioca veramente tanto. Bravo a cambiare di posizione Cavani e Lavezzi, con il Matador che gioca più per la squadra in un periodo in cui sotto porta è poco lucido. Il Pocho ripaga con il gol, sperando che sia il primo di una lunga serie.

mercoledì 26 ottobre 2011

Napoli-Udinese 2-0


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Dzemaili (35' st Zuniga), Inler, Dossena (43' st Mascara), Hamsik (29' st Santana), Lavezzi, Cavani. A disp. Rosati, Fideleff, Fernandez, Lucarelli. All. Mazzarri
Udinese: Handanovic, Basta (40' st Abdi), Benatia, Danilo, Ferronetti, Badu, Pinzi, Asamoah (19' st Neuton), Armero, Torje (1' st Fabbrini), Floro Flores. A disp. Padelli, Domizzi, Ekstrand, Doubai. All. Guidolin
Arbitro: De Marco di Chiavari
Marcatori: 20' pt Lavezzi, 43' pt Maggio
Note: ammoniti Asamoah, Torje, Pinzi, Floro Flores

Non c’è Di Natale, ma in compenso c’è un grande Napoli. Torna bello di notte, questo nostro bel Napoli. Diverte, a tratti esalta, ed ha un Pocho a dir poco stratosferico. L’argentino ritrova il gol al san Paolo dopo oltre un anno. E’ un gran gol, giusto coronamento di una prestazione formidabile, nella quale avrebbe potuto farne anche tre, se non avesse trovato sulla sua strada un pizzico di sfortuna ed un ottimo Handanovic.

La formazione di Mazzarri incanta sulle fasce, dove l’Udinese non sta a guardare, ma fa giocare, e il Napoli approfitta delle praterie per sfoggiare bel gioco, ma anche qualche errore di troppo sotto rete. I tre tenori girano abbastanza bene, anche se oggi hanno le posizioni scambiate: Hamsik e Cavani supportano Lavezzi ultimo terminale. Il risultato si vede, con il Pocho che va in gol.

Ci pensa poi Maggio, ancora una volta strepitoso, a raddoppiare con un micidiale colpo di testa. E’ la volta di De Sanctis, ancora una volta, strappare poi applausi con due parate salva risultato e salva porta.
Il Napoli ha ripreso a correre, ora bisogna mantenersi su questo livello già da sabato contro il Catania, in attesa della Juve. Il Napoli è là. Ora, proprio ora, e a partire da ora, deve rimanerci.

lunedì 24 ottobre 2011

Napoli, l'Udinese è una grande


Il Napoli deve darsi una scossa in campionato. Quella scossa che non  arrivata domenica nella trasferta di Cagliari, dove la squadra di Mazzarri è stata bella a metà, e non è riuscita a trovare la zampata vincente per fare suo il risultato.

E’ un Napoli un po’ appannato, che con un po’ di turn over non ha saputo trovare nei rincalzi i giusti sostituti per gli ex titolarissimi. Nulla è compromesso, ci mancherebbe, e in piena Champions qualche punto perso per strada è fisiologico. L’importante è non perderne troppi, ma se non si fanno punti contro le squadre meno attrezzato di noi, potrebbe diventare un problema col tempo.

Allora, in vista della gara di mercoledì sera contro l’Udinese, il Napoli dovrà vedere la formazione friulana come una grande. Gli uomini di Guidolin sono primi in classifica, non sbagliano un colpo e riescono a reinventarsi ogni anno con una squadra all’altezza della situazione. Ma di qui a definirla grande è veramente troppo. L’Udinese è un’ottima provinciale, una squadra quadrata che riesce a trarre sempre il meglio da sé, grazie ad una buona dirigenza, uno staff tecnico preparato ed un mercato che è intelligente. Ma il buon periodo dei bianconeri si deve anche, non dimentichiamolo, ad una preparazione mirata al preliminare di Champions, poi perso, che è stato giocato a luglio.

L’Udinese è una grande: se il Napoli pensa questo, può fare risultato, anche pieno, pur essendo consapevoli che non sarà affatto facile. Il Napoli non è al 100% ma può farcela lo stesso. A fare la differenza sarà soprattutto la forza dei nervi.

domenica 23 ottobre 2011

Le pagelle di Cagliari-Napoli


De Sanctis 6,5: un paio id parate importanti, il resto è poca cosa.

Campagnaro 6,5: si batte come un leone come sempre, e non la dà vinta a nessuno.

Fernandez 5,5: qualche difficoltà nel gioco basso contro i più rapidi avversari, per fortuna gli va bene.

Aronica 6,5: per Thiago Ribeiro diventa un vero e proprio incubo, riesce a fermarlo con tutti i mezzi a sua disposizione.

Zuniga 5,5: tanta buona volontà, poca concretezza.

Dzemaili 5,5: dovrebbe giocare più in avanti dove può far male, ma non gli riesce. Nella ripresa si vivacizza un po’ e va anche al tiro, ma senza pericolosità.

Gargano 5,5: è tornato l’irritante impreciso centrocampista che conoscevamo la scorsa stagione. Sbaglia l’impossibile e esce anche per infortunio. Il tutto nella sua prima gara da capitano.

Dal 27’ s.t. Inler 5,5: prova a dare qualche geometria alla squadra, ma ci riesce solo in parte.

Dossena 6: lotta come un dannato sulla sinistra, riesce a creare qualcosa di pericoloso, che non viene sfruttato dai compagni di squadra. Peccato per quel sinistro fuori misura ad inizio partita.

Santana 5,5: un palo macchia una gara che poteva essere quella della svolta.

Dal 23’ s.t. Maggio 6: qualche pericolosa incursione ed una conclusione interessante sono il suo contributo ad una partita che, se l’avesse giocata dall’inizio, avrebbe potuto sbloccare.

Lavezzi 5,5: nervoso e poco concreto, giustamente sostituito.

Dal 10’ s.t. Hamsik 5,5: mai pericoloso, nonostante tocchi molti palloni.

Cavani 5,5: servito poco e male, di suo è lento e impreciso.

All.: Mazzarri 5,5: la squadra senza i titolarissimi non ha la sua identità, ha i giocaotir contati e questo non può durare a lungo. L’infortunio di Gargano è il terzo, ed è un dato che fa riflettere, ma abbiamo già una soluzione: più turn over, ma con uomini all’altezza dei titolari. Tradotto significa: mercato di gennaio.

Cagliari-Napoli 0-0

Cagliari: Agazzi, Pisano (43' st Perico), Canini, Astori (21' pt Ariaudo), Agostini, Biondini, Conti, Naingollan, Cossu, Thiago Ribeiro (33' st Ibarbo), Nenè. A disp. Avramov, Rui Sampaio, Ekdal, Larrivey. All. Ficcadenti
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Fernandez, Aronica, Zuniga, Dzemaili, Gargano (27' st Inler), Dossena, Santana (23' st Maggio), Lavezzi (10' st Hamsik), Cavani. A disp. Rosati, Fideleff, Cannavaro, Mascara. All. Mazzarri
Arbitro: Banti di Livorno
Note: prima del match osservato un minuto di raccoglimento per la morte di Marco Simoncelli. Ammoniti Lavezzi, Nenè, Conti, Cossu, Maggio

Pari senza reti al sant’Elia. Il Napoli arranca un po’ nonostante il turn over, va vicino al gol, ma gli mancano fortuna e mira. Il Cagliari non demerita, se la gioca, ed alla fine è proprio il pari il risultato più giusto per questa gara.

Mazzarri lancia nella mischia Santana, Dzemaili e Fernandez e lascia in panca Hamsik, Inler, Maggio e Cannvaro. Il resto sono i titolarissimi. La squadra è stanca, e si vede per la poca lucidità mostrata sotto porta (palo di Santana), per come attacca a testa bassa senza tanto costrutto, se si esclude il gioco sulle fasce, e per l’eccessivo nervosismo di Lavezzi, poi sostituito. Cavani, dal canto suo, è non è ancora al top.

Mercoledì c’è l’Udinese e l’obiettivo è limitare i danni, anche se una bella vittoria non ci farebbe male. Il Napoli è stanco e La Champions si fa sentire. 

sabato 22 ottobre 2011

Cagliari-Napoli: le probabili formazioni

Turn over, ma non troppo. Questa sarà l’idea di Mazzarri per la sfida di domenica pomeriggio contro il Cagliari. In un sant’Elia che sarà tutto esaurito, e per quella che ha tutte le caratteristiche di un big match, seppur di inizio stagione, il Napoli scenderà in campo con una formazione la cui intelaiatura di base sarà in parte modificata da qualche innesto insolito. Giocherà qualcuno che ha giocato finora di meno, consentendo a chi sta spendendo tanto, e inizia a perdere lucidità, di riposare un po’ e di partire dalla panchina, per entrare in caso di necessità. Non bisogna, inoltre, dimenticare che mercoledì si giocherà di nuovo, con il turno infrasettimanale, che vedrà di scena gli azzurri contro l'Udinese. Quindi, a maggior ragione, Mazzarri farà ruotare i suoi uomini.

Il Napoli ha bisogno di riprendere il passo della vittoria, e anche se non ci saranno i soliti titolari, i sostituti sono chiamati a fare del loro meglio per portare a casa i tre punti.

Gente come Mascara, Fernandez, Dzemaili hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione e di sicuro si impegneranno per non far rimpiangere chi sostituiranno.
Avremo le idee più chiare dopo la rifinitura, quando Mazzarri diramerà le convocazioni e si comincerà ad intuire il probabile uncidi di partenza.

Queste, per il momento, le probabili formazioni che scenderanno in campo domenica pomeriggio:

CAGLIARI (4-3-2-1): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu, Thiago Ribeiro; Larrivey (Nenè).
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Aronica; Zuniga (Maggio), Dzemaili, Gargano (Inler), Dossena; Hamsik, Mascara (Santana); Lavezzi.

giovedì 20 ottobre 2011

Napoli, prossimo obiettivo: vincere in campionato

Abbiamo vinto contro l’Inter, per tre  a zero, con grande gioia di tutto l’ambiente, abbiamo perso inaspettatamente in casa contro il Parma, con un rognoso due a uno condizionato da soli due tiri in porta da parte dei parmigiani.

E’ giunto il momento di vincere nuovamente in campionato, dopo aver illuminato l’a Champions con un pareggio che sembra poco, ma che è giunto pur sempre contro la corazzata Bayern, quindi senza precedenti, un trionfo comunque da parte di una squadra che non smette di stupire.

Domenica in campionato la formazione di Mazzarri giocherà contro il Cagliari, in un sant’Elia che sarà tutto esaurito. In questo inizio di stagione il Cagliari occupa posizioni di vertice, e quello con il Napoli è da considerarsi a tutti gli effetti come un big match. I sardi hanno un punto in più del Napoli, e sono secondi in classifica.

Noi tifosi del Napoli abbiamo ancora negli occhi quella meravigliosa vittoria maturata lo scorso anno in quello stadio, quando il duo Cavani – Lavezzi confezionò un capolavoro proprio in pienissimo recupero, con un gran gol del Pocho che ci valse i tre punti, cancellando la supremazia del Cagliari, che ci bloccava praticamente da tre anni. Rotta invertita anche al ritorno, quando il Napoli si impose per due reti a una tra le mura amiche. Contiamo di mantenere la strada battuta la scorsa stagione, battendo i sardi in casa, per riprendere la corsa in un campionato con classifica corta e apertissimo a tutto.

Come fare per tornare a sorridere? Fare in modo che le energie mentali guadagnate dalla sfida con il Bayern aiutino a sopperire alle energie fisiche spese nel confronto di martedì al san Paolo. Con qualche innesto qua e là di Mazzarri, e con la dose giusta di motivazioni da parte di tutti si può riuscire nell’intento.

Se stiamo crescendo, maturando, anche se giriamo al massimo del nostro potenziale, dobbiamo assolutamente battere anche le squadre che hanno un livello tecnico inferiore al nostro. Una di queste, non ce ne voglia, è il Cagliari.

mercoledì 19 ottobre 2011

Cavani, tranquillo: non è successo niente!

Per il Matador Cavani quella con il Bayern non è stata certo la gara migliore d quando veste la maglia del Napoli. L’attaccante uruguaiano è uscito a dieci minuti dalla fine, cosa che non succede da molto tempo, ed il rammarico del calciatore era visibile.

Lo stadio in parte ha appludito dall’inizio alla fine, uscita dal campo compresa, in parte si è disperato per gli errori commessi da Matador sotto porta, di certo assurdi, non da lui: è il doppio volto della tifoseria napoletana, dotata di molti palati fini, ma anche di tifosi occasionali, poco avvezzi al calcio professionistico, che a certi livelli mette più facilmente in luce i difetti di chi è pur sempre un uomo, non una macchina, né un emulatore da calcio giocato in consolle.

Non c’è dubbio che anche ai grandi campioni di non essere in condizione, fisica o mentale, anche in gare importanti e decisive come quella di ieri era. E il fatto che Cavani sia uscito arrabbiato, quasi tentato di andare a fare subito la doccia, per poi ripensarci e andare in panchina per sostenere i compagni fino alla fine, fa capire quanto questo giocatore tenga alla cusa azzurra, e quanto può essere per noi importante. Nonosstante non fosse stato al top, ha aiutato in difesa come è solito fare, ha partecipato all’azione, ma, purtroppo, sotto porta on è stato lui. Lo ha detto anche Mazzarri, che ha minimizzato l’episodio, tenendo presente anche che domenica si torna a giocare. Lo stesso Cavani, ragazzo intelligente e maturo, ha ammesso che la sua sostituzione è stata giusta.

Cavani è un patrimonio del Napoli, un gran giocatore, che in campo dà tutto quello che ha e che non si risparmia mai, e lo si vede facilmente. Se una gara è andata male il compito del vero tifoso è incoraggiarlo, acclamarlo, e non criticarlo, perché le critiche in queste situazioni sono fuori luogo, e possono far male. La gara di ieri probabilmente è stata solo un episodio e il Matador è ancora azzurro e di sicuro in ogni partita onorerà come pochi questa maglia.

Caro Matador, non è successo nulla stai tranquillo perché hai dalla tua parte i veri tifosi, che sono pronti ad aspettarti consapevoli che non basta una partita giocata sotto tono per cancellare il tuo valore!

martedì 18 ottobre 2011

Le pagelle di Napoli-Bayern

De Sanctis 7,5: mette sicurezza, trascina la squadra e para un rigore semplice ma non troppo tirato dal bomber Gomez. Una saracinesca, ma anche un grande leader, ed in queste gare si vede la differenza.

Campagnaro 7: non sbaglia praticamente nulla, e si illumina quando umilia gli avversari (e che avversari) con i propri dribbling.

Cannavaro 5,5: qualche imprecisione di troppo contro grandi avversari, come in occasione del gol quando si fa portare fuori posizione da un movimento offensivo degli avversari. Col tempo prende le misure e alla fine se la cava.

Aronica 6: risolve nel solito modo, con le buone o con le cattive, ma a volte esagera.

Maggio 7,5: la sua cavalcata trionfale porta all’autorete di Badstuber. Gara quasi perfetta, sia in attacco, dove è una spina, sia in difesa, dove limita una freccia come Ribery.

Gargano 7: ha anche lui qualche responsabilità sul gol del Bayern, ma rimedia e con gli interessi. E’ l’unico a giocare a centrocampo dall’inizio alla fine, e non molla mai, come sa fare quando è in formissima.

Inler 5,5: ben marcato e un po’ intimidito, sbaglia qualcosa, ma la sua presenza si sente sempre in campo.

Dal 44’ s.t. Santana s.v.

Zuniga 7: in grande crescita, partita ottima in particolare in attacco dove sta crescendo. Se la cava anche in difesa, dimostrando una intelligenza tattica fuori dai suoi stessi canoni.

Hamsik 6: non brilla, ma ce la mette tutta. La sua gara è principalmente di contenimento.

Dal 45’ s.t. Mascara s.v.

Lavezzi 7: illumina il san Paolo con i suoi guizzi, cerca di servire Cavani in un paio di occasioni ma non è in giornata. La difesa tedesca soffre e spesso deve fermarlo con le cattive. Come sempre, inutile dirlo, fa la differenza, soprattutto in partitissime come questa.

Cavani 5,5: non ha il guizzo dei giorni migliori. Si perde un paio di occasioni ghiotte, che potevano anche significare vittoria.

Dal 36’ s.t. Dzemaili s.v.

All.: Mazzarri 7: la squadra riesce a rimediare all’inferiorità con una prova di grande orgoglio, sofferenza, maturità. Nel primo tempo sbaglia a freddo, ma nella ripresa gioca in maniera attenta, con una buona copertura ed una certa capacità di trasformare gli esterni in elastici per il contropiede.

Napoli-Bayern 1-1

Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler (44' st Santana), Zuniga, Hamsik (45' st Mascara), Lavezzi, Cavani (36' st Dzemaili). A disp. Rosati, Fideleff, Fernandez, Dossena. All. Mazzarri
Bayern Monaco: Neuer, Boateng, Van Buyten, Badstuber, Lahm, Tymoschuk, Schweinsteiger, Muller, Kross, Ribery (44' st Alaba), Gomez (48' st Luis Gustavo). A disp. Butt, Olic, Rafinha, Contento, Pranjic. All. Heynckes
Arbitro: Benquerenca (Portogallo)
Marcatore: 2' pt Kroos (B), 39' pt Badstuber aut. (N)
Note: ammoniti Badstuber, Schweinsteiger, Cannavaro, Maggio, Zuniga, Ribery, Lavezzi, Muller, Kroos. Al 3' st De Sanctis ha parato un rigore a Gomez.

Sembrava impossibile, invece è successo. La corazzata non passa. Il san Paolo è ancora inviolabile, perché il Napoli c’è.

La formazione di Mazzarri gioca una gara matura, da grande, e riesce a rialzarsi dopo un duro colpo del ko che avrebbe affossato una montagna. I campioni colpiscono, ma il Napoli reagisce, e pareggia, e nella ripresa viene fuori, sa soffrire, sa ovviare con la grinta all’inferiorità tecnica e a centrocampo, si batte su ogni pallone, suda fino allo sfinimento quella meravigliosa maglia azzurra, attacca, ci prova, sfiora il colpaccio, sbaglia anche ma rimedia, anche quando ci si mette contro l’arbitro. Alla fine va bene così: il pareggio è d’oro.

Il Pocho con Maggio illuminano il gioco, Zuniga è una piacevole sorpresa, Hamsik, Cavani, e Inler non sono al top e si vede, De Sanctis è implacabile, e nega al bomber Gomez la gioia del gol dal dischetto. Non abbiamo fatto bottino pieno, ma siamo contenti lo stesso.

E adesso ci vedremo al ritorno: ormai il Napoli non teme più nulla, non teme più nessuno




Napoli-Bayern: le probabili formazioni

Il match per eccellenza sta per iniziare: tutto è pronto ed al san Paolo è pronta la dolce musichetta della Champions League, che suonerà per la seconda volta.

Lo stadio sarà pieno, e sarà quella l’arma in più da sfruttare per un Napoli che non parte coni  favori del pronostico, e che avrà di fronte una vera e propria corazzata, di cui dovrà cercare di scoprire i difetti e approfittare degli errori, se ce ne saranno.

Niente paura, giovani leoni: giocando come sapete nulla è compromesso in partenza, anzi…

Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo al san Paolo:

Formazione Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Cavani.

Formazione Bayern Monaco: Neuer, Boateng, Van Buyten, Badstuber, Lahm, Luiz Gustavo, Schweinsteiger, Muller, Kroos, Ribery, Gomez.

lunedì 17 ottobre 2011

Napoli-Bayern: il match

Per Hamsik è la partita che si sogna da bambino. Il gioiello azzurro era in realtà troppo piccolo per poter ricordare una gara che invece chi vi scrive da bambino l’ha vista e la ricorda ancora bene. Finì due a zero al san Paolo, con reti di Careca e Carnevale. Avevamo, tra gli  altri, un certo Maradona.

Il Napoli dei giovani emergenti se la vedrà con un Bayern che fa davvero paura, che è una corazzata, forse l’unica squadra al pari del Barcellona. Il Napoli è chiamato alla prova più difficile della sua storia recente, quella di uscire indenne nella sfida contro questa incredibile formazione, macchina da gol e schiacciasassi insuperabile.
La gara persa col Parma sabato non fa ben sperare, ma a volte è proprio da sconfitte come questa che si riesce a trovare la motivazione, la cattiveria giusta e la voglia di non fare troppi erorri, anzi di acquisire le doti giuste per fare man bassa degli avversari, come gli azzurri sono chiamati a fare quest’anno.

Contro il Bayern non sarà certo facile né a dirsi né a farsi, ma pensiamo alle cose a nostro favore: stadio san Paolo pieno, squadra imprevedibile, forte in contropiede e arcigna a centrocampo, allenatore che dà la carica e che sa leggere bene la partita, gente del calibro di Cavani, Lavezzi, Hamsik, Inler, Maggio…

Nulla è perso in partenza, si dovrà giocare l’intera gara, novanta e più minuti per tentare un colpaccio che renderebbe molti sogni realtà.

I ragazzi scenderanno in campo e saranno tutti noi, dovranno esserlo, e magari, nei momenti di difficoltà, potranno pensare a qualcuno che li ha preceduti, come se fossero dei veri e propri santini…


domenica 16 ottobre 2011

Napoli, niente panico!


Una sconfitta inattesa, in casa, contro il Parma, avversaria alla portata. E’ andata così, pazienza, anche se brucia perdere queste partite.

Il Napoli forse aveva un occhio alla Champions, forse ha preso la gara sotto gamba, forse c’entra un po’ anche l’arbitro, fatto è che ha perso. E’ stata la seconda sconfitta contro una cosiddetta piccola, e sicuramente è un elemento su cui riflettere e Mazzarri lo farà o forse lo ha già fatto alla ripresa di oggi, anche se c’è da pensare alla corazzata Bayern da affrontare in casa martedì.

Adesso che la priorità è la Champions, non bisogna dimenticare che il campionato va giocato al massimo, considerando anche il grande equilibrio di questo primo scorcio di stagione. E’ stata una giornata in cui praticamente nessuno ha allungato, se non il Milan, e il Napoli, con una bella vittoria, avrebbe potuto approfittarne.

Dopo la partita con il Bayern c’è la possibilità di riscatto con le attuali prime tre del campionato, che stanno davanti al Napoli: Cagliari, Udinese e Juve sono le avversarie da battere tutte, per poter dare un’impronta decisiva a questo campionato.

Nulla è ancora compromesso, anche se occorre continuità, e la gara con il Bayern, nonostante sia difficilissima, darà agli azzurri la possibilità di migliorarsi, crescere ancora e abituarsi a dare il massimo sempre.
Nulla è compromesso, nulla è perduto, tutto è ancora possibile. Napoli, niente panico!

Le pagelle di Napoli-Parma


De Sanctis 6: non può nulla sui gol, qualche parata ma non difficile.

Campagnaro 6: qualche indecisione e errore di posizione sui due gol, ma rimedia in parte con autorità nell’impostazione.

Cannavaro 5,5: soffre Giovinco per la sua rapidità, e gli sfugge un paio di volte costringendolo al fallo.
Aronica 6: buona prova quasi senza sbavature.

Dal 21’ s.t. Mascara 6,5: segna il gol del momentaneo pareggio purtroppo inutile. Da elogiare per il buon approccio alla gara.

Maggio 6,5: qualche incursione pericolosa purtroppo poco concreta, ottima gara in copertura.

Gargano 6: tanta voglia di fare, ma di nuovo qualche imprecisione.

Inler 5,5: Morrone lo ferma con le cattive, ma gli manca la precisione dei giorni migliori.

Dal 40’ s.t. Lucarelli s.v.

Dossena 6: inizio molto positivo, poi il suo gioco fatto di cross da fondo campo diventa prevedibile.

Dal 29’ s.t. Zuniga s.v.

Hamsik 5,5: si batte come può ma non riesce ad incidere.

Lavezzi 6,5: il solito terremoto, sui cui è commesso un fallo da rigore nel primo tempo, poi viene punito per simulazione.

Cavani 5,5: un palo, ma incide poco, anche perché è ben marcato.

All.: Mazzarri 5,5: nonostante il mancato turn over la squadra non ha giocato come sa, sembra quasi che la pausa gli avesse fatto male, anche perché si è lavorato poco insieme in questa settimana. Adesso aspettiamo un grande Napoli in Champions, ma anche in campionato, che deve essere l’obiettivo principale di questa stagione.

sabato 15 ottobre 2011

Napoli-Parma 1-2


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (21' st Mascara), Maggio, Gargano, Inler (40' st Lucarelli), Dossena (29' st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Dzemaili, Santana. All. Mazzarri


Parma: Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi, Biabiany (21' st Valiani), Morrone, Jadid (38' st Blasi), Modesto (42' st Santacroce), Giovinco, Floccari. A disp. Pavarini, Valdes, Galloppa,  Pellè. All. Colomba

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Marcatore: 12' st Gobbi, 31' st Mascara, 37' st Modesto
Note: ammoniti Biabiany, Lavezzi


E adesso speriamo di vedere un buon Napoli almeno in Champions martedì, perché quello visto con il Parma ci è piaciuto solo a metà,  e non è un buon segnale, soprattutto dopo la sosta.

Il Parma si chiude, esce al momento opportuno e fa secco il Napoli, che attacca a testa bassa senza ordine, senza rapidità negli scambi, ed affidandosi a lanci lunghi che sono facile preda della difesa parmense.

Peccato, perché non tutto è da buttare, ma non basta per vincere. Si perde, in casa, ancora una volta, con il Parma, e non bisogna dire che si pensava alla Champions, perché hanno giocato i titolari, e solo Mascara, una riserva, è riuscito ad andare in gol.

Bisogna riprendersi presto, ma pensare che non c’è solo la Champions. Per ben figurare in campionato bisogna vincere con continuità, e far secche in particolare le squadre non di prima fascia.

mercoledì 12 ottobre 2011

Pandev, Napoli ti aspetta!


Due settimane di stop per infortunio muscolare sono proprio il peggio che si possa desiderare per chi già fa fatica ad entrare in forma, ad entrare negli schemi, e ad entrare nel cuore dei suoi nuovi tifosi. Goran Pandev si è fermato proprio contro la sua ex squadra, l’Inter, di cui è ancora proprietà, dato il prestito che lo ha portato all’ombra del Vesuvio.

Finora fugaci apparizioni, due da titolari per il macedone, ma nessuna delle due ha convinto, purtroppo. Il simbolo di questo suo inizio di stagione è la clamorosa traversa colta a porta vuota contro il Cesena. Pandev si è reso conto del suo inizio al di sotto delle aspettative, che contrasta con l’avvio convincente del resto del gruppo, ed ha chiesto ai tifosi ancora un po’ di pazienza per poter vedere il vero Pandev.

La  tecnica non gli manca, il fiuto del gol è una cosa che ha avuto ma che gli manca da più d’un anno, ma non per questo non può ritrovarlo. Ora dovrà innanzitutto rimettersi appieno dall’infortunio muscolare, e poi mettersi a lavorare duramente per tornare quello dei tempi migliori. Visto che Mazzarri per le prossime gare dovrà ancora ricorrere al turn over, per Pandev può esserci spazio ancora da titolare, e qualche occasione per riscattarsi.

Pandev, Napoli ti aspetta, ma non all’infinito!

mercoledì 5 ottobre 2011

Napoli, attento alla Juve!

Il Napoli di inizio campionato sta andando veramente bene. Se si esclude la prova opaca di Verona, in cui gli azzurri hanno perso con il Chievo, la formazione di Mazzarri ha offerto prove molto positive sia in campionato che in Champions.

La formazione è riuscita a vincere anche le due sfide con Milan e Inter, che qualcuno definisce scontri diretti, anche se la strada da fare per l’empireo della classifica e del calcio italiano è ancora lunga. In questo primo scorcio di campionato è proprio l’odiata Juve che sta raccogliendo il maggior numero di punti, guadagnandosi la prima piazza insieme all’Udinese.

Come coronamento di un inizio perfetto e da capolista, la formazione di Conte è imbattuta, ed anch’essa è riuscita a superare il Milan. La Juve sembra una squadra quadrata, dotata di buoni talenti a centrocampo, Pirlo su tutti, ed un attacco che, al di là di assenze e infortuni, ha diverse soluzioni con l’innesto di Vucinic, tanto per citarne uno.

E’ La Juve l’avversaria da battere, ed il Napoli vi si troverà contro la Signora il prossimo 6 novembre. Nel frattempo ci sarà molto da giocare, e molte prove da superare, tra cui la doppia sfida con il Bayern Monaco, che dirà qualcosa in più sulle velleità di qualificazione degli azzurri. Quella con la Juve sarà una sfida sentita più del solito, perché potrebbe valere i vertici della classifica, ed il Napoli deve farsi trovare pronto per poter dare il massimo.

domenica 2 ottobre 2011

Le pagelle di Inter-Napoli

De Sanctis 6: inoperoso o quali. Mette sicurezza nelle uscite.

Campagnaro 8: perfetto. In difesa, a centrocampo e in attacco, dove riesce a segnare il gol del vantaggio azzurro, sulla respinta del rigore parato ad Hamsik.
Incommensurabile veramente, e speriamo che continui così.

Cannavaro 7: Pazzini è un cattivissimo cliente, ma se la cava veramente bene, quasi sempre in anticipo.

Aronica 6,5: deve vedersela con un rientrante e agguerrito Maicon, ma non sfigura, anzi.

Dal 42’ s.t. Fernandez s.v.

Maggio 7,5: rientra dopo l’infortunio e si vede. Per come spinge, per come ripiega, per come segna, con un bel pallonetto che sorprende Nagatomo e Julio Cesar in uscita.
Inler 6,5: detta con autorità le geometrie di questa squadra, che pian piano costruisce la sua vittoria, prima con un po’ di fatica, poi in scioltezza.

Gargano 6,5: una buona dose di palloni recuperati fanno la fortuna di questo Napoli che sbanca san Siro.

Zuniga 6,5: tutto bene, vivacità, spinta, copertura. Peccato per quel gol divorato, su assist di Hamsik, quando invece di spingere in rete manda in curva.

Hamsik 6,5: sbaglia il rigore, poi si riscatta con il terzo gol. Partita vivace, unita alle sue frequenti pause.

Pandev 5,5: male, purtroppo. Contro la sua ex squadra niente gol dell’ex. Anzi, una gara in ombra, condita anche da qualche errore. Due o tre sortite tecniche, ma dove non fa male.

Dal 6’ s.t. Mascara 6,5: entra con il piglio giusto e fornisce a Maggio l’assist per il secondo gol.

Lavezzi 7: assist per il gol di Hamsik, dribbling e scatti che mandano in bestia i difensori interisti. Come al solito, gli manca solo il gol. Ma noi lo aspettiamo, perché il Pocho è sempre decisivo anche così.

34’ s.t. Chavez s.v.: esordio in serie A che lascia sensazioni positive.

All.: Mazzarri 8: tra le altre, azzecca la scelta di Mascara per Pandev, con il siciliano che diventa uomo assist per Maggio. La squadra sta diventando sempre più quadrata in tutti i reparti, e anche senza Cavani è riuscita a vincere con un bel risultato, sul quale pesa, c’è da dirlo, anche l’inferiorità numerica dell’Inter. Sorprende come il Napoli vinca con una certa disinvoltura, sappia gestire il risultato, come riesca a soffrire e a colpire al momento propizio. LA squadra sta crescendo, e può ancora continuare a farlo. Ma devono seguire questo signore che oggi ha compiuto mezzo secolo. Auguri.

sabato 1 ottobre 2011

Inter-Napoli 0-3

Inter: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (43' st Nagatomo), Zanetti, Cambiasso, Cambiasso, Obi, Forlan (23' st Zarate), Alvarez (16' st Stankovic), Pazzini. A disp. Castellazzi, Muntari, Castaignos, Coutinho. All. Ranieri
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (42' st Fernandez), Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Hamsik, Pandev (6' st Mascara), Lavezzi (34' st Chavez). A disp. Rosati, Fideleff, Dossena, Santana. All. Mazzarri
Arbitro Rocchi di Firenze
Marcatore: 43' pt Campagnaro, 11' st Maggio, 30' st Hamsik

Luci a san Siro. Tutte per il Napoli, dopo diciassette anni. Tre a zero all’Inter, partita positiva, condizionata anche dalle decisioni arbitrali, c’è da dirlo. Ma va bene così: un po’ di fortuna non guasta per chi è in debito da una vita con la buona sorte.

E’ un Napoli quadrato, che non sbaglia, preciso a centrocampo, attento in difesa, micidiale sulle fasce. La grinta è l’arma in più di oggi, e lo vediamo quando Hamsik sbaglia il rigore, Campagnaro, già in area è vero, ma insieme a due interisti, è pronto a ribattere in rete, coronando una gara stratosferica, come gli succede da quando è iniziato il campionato.

La grinta, l’estro e la voglia di vincere continua nella ripresa, con due belle reti che sfruttano gli errori dell’Inter. Prima Maggio con un bel pallonetto, poi Hamsik stavolta freddo, che suggella una risultato che poteva essere anche più largo, con Zuniga che si divora una rete già fatta.

Un gran bel Napoli, che sta imparando a vincere, a gestire, a far suoi gli scontri diretti. Con un po’ più di continuità si può arrivare lontano.

Inter-Napoli: le probabili formazioni

Pazzini gioca, Cavani no. Per quella che sarà, secondo Ranieri, ma non secondo Mazzarri, una sfida scudetto, i nerazzurri padroni di casa partono favoriti, avendo recuperato il loro bomber, cosa che non è riuscita al Napoli.

Non sarà una sfida scudetto nel breve termine, perché siamo ancora alla sesta di campionato, ma per il Napoli fare risultato sarà importante alla lunga, perché nelle posizioni di vertice si arriva vincendo anche i cosiddetti scontri diretti. E per un Napoli che pensa in grande sono questi i passi che fanno crescere.

Queste le probabili formazioni:

Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Obi; Coutinho; Pazzini, Forlan.
A disp.: Castellazzi, Nagatomo, Jonathan, Alvarez, Stankovic, Castaignos, Zarate. All.: Ranieri

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Pandev, Lavezzi.
A disp.: Rosati, Grava, Fernandez, Fideleff, Zuniga, Santana, Mascara. All.: Mazzarri