domenica 29 gennaio 2012

Le pagelle di Genoa-Napoli


De Sanctis 6: prende tre sberle senza averne alcuna colpa.

Campagnaro 6: qualche piccola sbavatura, ma alla fine se la cava.

Cannavaro 5,5: dormita sul gol di Gilardino, esce per infortunio.

Dal 45’ p.t. Maggio 5,5: di positivo l’assist per il gol di Cavani, il resto è troppo timore e molta prevedibilità.

Britos 6: rientra in campo da titolare, nessun errore particolare anche se la squadra perde.

Zuniga 5,5: inconsistente quando entra in area, spesso distratto in fase difensiva.

Dal 12’ s.t. Cavani 6,5: un tiro in porta un gol. Avesse giocato dall’inizio…

Gargano 6,5: è l’ultimo che molla, tallona tutti, non ci sta a perdere, ma purtroppo la sconfitta è la dura realtà.

Dzemaili 6: lascia a desiderare in fase di impostazione, ma in copertura c’è.

Dossena 5,5: gioca a corrente alternata, e i suoi cross diventano facile e prevedibile preda degli avversari.

Hamsik 5,5: parte bene ma poi i ferma, gli manca la zampata. Nella ripresa  ha sui suoi piedi una grande occasione, neutralizzata da Frey.

Lavezzi 6,5: canta e porta la croce nonostante l’aggressivo centrocampo genoano, segna poi un bel gol che purtroppo serve a poco.

Pandev 5,5: oggi non vede mai la porta.

Dal 28’ s.t. Vargas 5,5: non riesce ad entrare nella rincorsa a metà del Napoli.

All.: Mazzarri 5,5: la squadra è stanca, ed il turno over ci può anche stare, ma forse dall’inizio andavano schierati i titolari, per poi sostituirli a partita in corso. Non è giusto sparare sulla squadra, perché il campionato è lungo e gli impegni sono tanti. Ma più si va avanti più è vietato sbagliare.

Genoa-Napoli 3-2


Genoa: Frey, Granqvist, Kaladze, Moretti, Jankovic (28' st Seymour), Mesto, Biondini (37' st Sampirisi), Kucka, Sculli (34' st Birsa), Palacio, Gilardino. A disp. Lupatelli, Ze' Eduardo, Jorquera, Pratto. All. Marino
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro (45' pt Maggio), Britos, Zuniga (12' st Cavani), Gargano, Dzemaili, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Pandev (28' st Vargas). A disp. Rosati, Grava, Fernandez, Inler. All. Mazzarri
Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatore: 31' pt Palacio, 36' pt Gilardino, 25' st Palacio, 36' st Cavani, 37' st Lavezzi
Note: prima del match osservato un minuto di silenzio in memoria di Oscar Luigi Scalfaro. Ammoniti Kucka, Cannavaro, Lavezzi, Mesto, Dzemaili, Jankovic, Palacio

Giusto il tempo di specchiarsi nella bella prova con l’Inter ed ecco uno stop duro, impietoso, sicuramente evitabile.

Tre sberle dal Genoa, alle quali il Napoli ha provato a rimediare, ma non vi è riuscito, lasciando sul campo l’ennesima possibilità di rimontare, se non la vetta, almeno le prime posizioni.

Il Napoli resta settimo, con la zona Europa League alla sua portata, ma stiamo calmi, e ricordiamo che siamo appena alla prima di ritorno. Gli azzurri giocano e giocheranno tanto, e le partite da giocare non saranno poche. Ma questo vale anche per le avversarie, quindi smettiamola di sparare sulla squadra.

Ha fatto la differenza la doppia rete in pochi minuti messa a segno dal Genoa, con la perla di Palacio e la rete del redivivo Gilardino. Il Napoli nel primo tempo non è riuscito a tirare in porta, ostaggio del catenaccio genoano e con qualche limite di creatività a centrocampo.

Nella ripresa poi qualcosa è cambiato, ma c’è stato il terzo gol del Genoa, che ha reso nullo l’uno due Cavani – Lavezzi, che ha riacceso solo in parte le speranze dell’ennesimo incredibile recupero azzurro.

Niente da fare, mercoledì si rientra in campo, per la sfida contro il Cesena, ennesima occasione per tentare di ritrovare successo, sorriso e retta via in campionato.

giovedì 26 gennaio 2012

Quanto può contare Mazzarri in panchina


L’attesa scure del giudice sportivo europeo si è abbattuta su Walter Mazzarri, fermato per due giornate dopo il gestaccio di Vila Real, che gli cosò già l’espulsione e, si vocifera, lo porto alle dimissioni poi ritirate dopo le critiche di De Laurentiis.

Il Napoli ha già annunciato che farà ricorso, ed ha già dato mandato ad un avvocato per fare il possibile per avere Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli nella doppia sfida contro il Chelsea, vero e proprio apice del Napoli del dopo – Maradona.

La presenza di Mazzarri in panchina può essere decisiva, sia dal punto di vista tattico che sotto il profilo emozionale.

Senza nulla togliere all’ottimo Frustalupi, secondo del tecnico azzurro, avere Mazzarri in panca è un fattore fondamentale per la squadra azzurra. Il tecnico è bravo a cambiare la squadra in corso d’opera, come sta dimostrando anche nelle ultime partite, oltre a dare alla squadra una grinta continua, con le parole e con i fatti, con il suo rossore perenne indice di  ipertensione che a gare in corso raggiunge vette incredibili, con la sua camicia anche a zero gradi, con il valore aggiunto che il tecnico può dare agendo in prima persona, e non comunicando al telefono con il suo secondo.

Per questo il Napoli ha intenzione di far ridurre la squalifica al tecnico, anche se sarà difficile, perché Mazzarri l’ha fatta grossa. La sua presenza può far restare il Napoli unito anche nei momenti difficili, che in questa doppia sfida capiteranno di sicuro, momenti che però il Napoli ha tutte le carte in regola per poter superare.

Speriamo quindi  che Mazzarri possa sedere regolarmente sulla panchina del Napoli in entrambe le sfide di Champions con il Chelsea. Ma speriamo, soprattutto, che il Napoli in questa doppia sfida sia più forte di tutto.

Forza Gokhan Inler!


In questo periodo non è al top, a differenza di quanto dice l’allenatore, che ovviamente intende proteggere il suo gioiello, il giocatore più pagato e uno di quelli dal quale ci si aspetta di più. Gokhan Inler è stato una delle note stonate della bella serata vincente di Napoli contro l’Inter, che ha regalato la semifinale di coppa Italia.

A Inler in questo periodo manca la lucidità, il passaggio illuminante che lo contraddistingue, il tiro preciso e la capacità di poter fare la differenza come il Napoli gli ha chiesto quando ha deciso di prenderlo dall’Udinese. E non basta fare una buona fase passiva, come dice il tecnico, perché lui stesso sa che dallo svizzero bisogna pretendere molto di più. Ma passerà, e Inler tornerà grande.

Nell’attesa di ritrovare il nostro centrocampista, quello che dobbiamo fare è stargli vicino, evitare di contestarlo, e aspettando che ritorni quello  che è, per il bene del Napoli. L’allenatore lo protegge ed è giusto, ma questo non vuol dire che, se necessario, non possa inizialmente relegarlo in panchina. Il tutto va fatto, come sempre, per il bene del Napoli.

Noi ti aspettiamo, forza Gokhan, ritorna grande!

Calma, il Napoli c'è ancora!


Sono bastati due pareggi, un po’ scialbi, ma nemmeno tanto sorprendenti, contro due cosiddette piccole, quelle che, è risaputo, si difendono in dieci, per fare di una squadra di fenomeni una banda di musica. Ma il calcio è così, in particolare in Italia, ormai abbiamo le spalle larghe, e il Napoli ne è stata vittima ancora una volta.

Così, dopo i pari con Bologna e Siena, il Napoli si è ripreso ciò che è suo contro l’Inter in coppa Italia, meritando la semifinale, ed è tornato ad essere una squadra di fenomeni.

Fenomeno su tutti stavolta è stato Cavani, aspettando il miglior Pocho, che si sta rimettendo in sesto dopo l’infortunio. LA squadra finalmente ha mostrato una certa attenzione a centrocampo e in difesa, dove stava difettando da un po’ di tempo a questa parte. Mazzarri è stato bravo a correggere i difetti della sua squdra, segnale che sta lavorando per il miglioramento continuo, e contro la formazione di Ranieri ci sono state veramente poche sbavature.

Adesso dove bisogna puntare è sulla continuità: al Napoli manca il filotto, e mancano i punti in classifica, oltre dieci, ceh legherebbero la formazione azzurra alle squadre di vertice. Non è facile, chiaro, ma il Napoli ci può riuscire perché non è ancora cotto, ma ha una stagione ancora tutta da giocare, in barba a tutti i detrattori. Calma quindi, calmi tutti, sia chi del Napoli parla, sia a chi del Napoli fa parte (vedi De Laurentiis, che battibecca con i tifosi, e Mazzarri, squalificato per due giornate in Champions): il Napoli c’è ancora!

mercoledì 25 gennaio 2012

Le pagelle di Napoli-Inter



De Sanctis 7: stupisce in particolare, nella sua meravigliosa gara, la triplice parata in una sola azione. Saracinesca più che mai.

Campagnaro 6: partita attenta, grintosa, anche se non è ancora al top. Stavolta non molla.

Cannavaro 6: Milito non è un cliente facile, ma è anche prevedibile.

Aronica 6: se la cava con l’esperienza, consapevole che Obi, Milito e Sneijder sono di un altro pianeta.

Maggio 6: primo tempo vivace, in cui sfiora anche il gol, tanto da costringere Obi sulla difensiva. Con l’ingresso di Alvarez e le sfuriate di Sneijder deve fare il terzino. Se la cava abbastanza bene.

Gargano 7,5: non molla nemmeno un pallone, e sfiora il gol prima su punizione, poi con un’azione personale. Oggi incommensurabile, ma lo vogliamo sempre così.

Inler 5: continua il suo momento no. Sbaglia le geometrie, galleggia inconsistente tra le prime due linee, non gli riesce tirare in modo preciso. Speriamo ne esca presto, perché uno come lui quando c’è fa la differenza.

Dal 37’ s.t. Dzemaili 6: da segnalare un gran tiro dalla distanza di poco fuori.

Zuniga 6,5: peccato per la poca concretezza in attacco, perché in difesa presidia la sinistra con autorità, e Alvarez non passa.

Hamsik 6: partita di grande sacrificio nel secondo tempo, in cui aiuta a centrocampo. Nella prima fase, apprezzabile dialogo offensivo con Lavezzi, ma nulla di concreto.

Dal 43’ s.t. Dossena s.v.

Lavezzi 5,5: sembra distratto, o forse non ancora al top. Non incide come al solito, anche se quando parte, come sempre sono dolori.

dal 20’ s.t. Pandev 6: fa valere la tecnica e la vivacità, ma stavolta sotto porta non ha fortuna.

Cavani 8: si prende la responsabilità di battere il rigore che si è procurato dopo averne sbagliato uno a Siena pochi giorni fa. Lo segna e porta il Napoli in vantaggio. Nel finale, in pieno recupero di gara, porta il Napoli in semifinale con un gol incredibile, concentrato di forza, grinta e classe, fortemente voluto, a voler affermare la superiorità di un giocatore come ce ne sono pochi.

All.: Mazzarri 7: la squadra è tornata sui suoi livelli, con una difesa attenta, un centrocampo tosto e un attacco vivace e micidiale. La squadra c’è, a differenza di chi vuole liquidarla frettolosamente. Ora bisogna continuare per smentire tutti i detrattori

Napoli-Inter 2-0


Napoli: De Sanctis, Campaganaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler (37' st Dzemaili), Zuniga, Hamsik (43' st Dossena), Lavezzi (20' st Pandev), Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. All. Mazzarri

Inter: Castellazzi, Maicon, Ranocchia, Samuel, Chivu, Zanetti, Thiago Motta (32' st Zarate), Cambiasso, Obi (1' st Alvarez), Sneijder, Milito. A disp. Julio Cesar, Faraoni, Cordoba, Poli, Castaignos. All. Ranieri
Arbitro: Celi di Campobasso

Marcatore: 6' pt Cavani rig., 48' st Cavani

Note: ammoniti Chivu, Sneijder, Milito, Maggio, Gargano

Oi vita oi vita mia, finalmente, di nuovo, perché il Napoli c’è, forse lo avevano mandato via in maniera affrettata, ma intanto ora è in semifinale di coppa Italia. Lo trascina il suo Matador, che regalerà la sfida in coppa Italia con il Siena, affrontato appena una settimana fa.

E’ un Napoli padrone del campo, finalmente ordinato in difesa e tosto a centrocampo, con Gargano su tutti, che riesce a tener testa ad una Inter non proprio irresistibile, che si affida al genio e al nervosismo di Sneijder, ma quando serve la difesa, con il portiere De Sanctis, rimedia.

Lavezzi non brilla, ma ci sono Zuniga e Cavani. Il Matador conquista e segna un rigore a pochi giorni dall’errore di Siena, e si riprende in suo scettro di Matador indiscusso, scettro che rafforza nel finale, con un gol fortemente voluto, di grinta, classe, superiorità: da Matador. Dribbla Ranocchia e Castellazzi, elude Zanetti, e il san Paolo è tutto per lui, a partita praticamente terminata. Un gol che è un sollievo, ma anche una incredibile dimostrazione di forza.

Il Napoli c’è, e per adesso non intende mollare.

lunedì 23 gennaio 2012

Siena-Napoli 1-1


Siena: Pegolo, Pesolo, Terzi, Contini, Vitiello, Bolzoni, D'Agostino (44' st Angelo), Vergassola, Del Grosso, Brienza (40' st Parravicini), Calaiò (35' st Destro). A disp. Farelli, Belmonte, Reginaldo, Gonzalez. All. Sannino

Napoli: De Sanctis, Campagnaro (25' st Zuniga), Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler (25' st Dzemaili), Gargano (11' st Lavezzi), Dossena, Hamsik, Pandev, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. All. Mazzarri

Arbitro: Damato di Barletta
Marcatori: 22' st Calaiò, 41' st Pandev
Note: ammoniti Campagnaro, Vitiello, Pesoli, Aronica, D'Agostino. Al 34' st Pegolo ha parato un rigore a Cavani.

Un pari che sa di sconfitta, ma che poteva diventare anche vittoria. Se fosse stato il miglior Napoli, quello che è mancato oggi. Perché, come contro il Bologna, sono mancati i migliori e alla distanza si vede.

Calaiò è l’ex che segna e non esulta, un gol che è un regalo, ci pripvoa Cavani in tutti i modi, anche dal dischetto, ma niente da fare, e alla fine Pandev salva e sfiora il colpaccio.

I critici ci danno fuori da ogni lotta di vertice, ma forse è meglio, così possiamo lavorare più tranquilli. Non siamo fuori da nulla, vedi Inter, ma di qui alla fine, ora che siamo al giro di boa, bisogna fare veramente sul serio, indipendentemente dagli impegni infrasettimanali, dal mercato e da tutto il resto.

Bisogna dare tutto quello che si ha, poi si tireranno le somme solo alla fine.

lunedì 16 gennaio 2012

Le pagelle di Napoli-Bologna


De Sanctis 6: non ha colpe sul gol – infortunio, e deve rimediare in due occasioni su Di Vaio

Campagnaro 5,5: un liscio sfortunato spiana al Bologna la strada del gol. Al di là di questo è un po’ impreciso, forse stanco, e Mazzarri lo sostituisce.

Dal 11’ s.t. Zuninga 5,5: non riesce ad incidere.

Aronica 6,5: è l’ultimo dei suoi a mollare, ma purtroppo non basta per fare bottino pieno.

Maggio 5,5: la spinta sulla fascia è sterile.

Dal 38’ s.t. Vargas s.v.

Inler 5,5: primo tempo abulico, secondo tempo con quantità, ma con scarsa qualità.

Dal 44’ s.t. Lucarelli s.v.

Gargano 6,5: canta e porta la croce, ma è troppo isolato.

Dossena 6: apprezzabile la generosità, ma da condannare la troppa prevedibilità.

Hamsik 6,5: bella prova di vivacità e grinta, finalmente. Peccato che sotto porta si lascia ipnotizzare troppo spesso.

Pandev 6: si batte come un leone, la forma è ancora dalla sua, ma stavolta non vede la porta.

Cavani 6: implacabile Matador dal dischetto, ma vede anche lui poco la porta.

All.: Mazzarri 5,5: la squadra continua a fare fatica contro le piccole, e la difesa continua a subire. Bisogna invertire la rotta se si vuole stare finalmente al vertice.

Napoli-Bologna 1-1


Napoli: De Sanctis, Campagnaro (11' st Zuniga), Cannavaro, Aronica, Maggio (38' st Vargas), Inler (44' st Lucarelli), Gargano, Dossena, Hamsik, Pandev, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili. All. Mazzarri
Bologna: Gillet, Raggi (27' st Crespo), Antonsson, Cherubin, Taider, Pulzetti (30' st Garics), Perez, Mudingayi, Morleo, Acquafresca (27' st Ramirez), Di Vaio. A disp. Agliardi, Khrin, Rubin, Gimenez. All. Pioli
Arbitro: Brighi di Cesena
Marcatori: 14' pt Acquafresca, 26' st Cavani rig.
Note: osservato un minuto di silenzio per la sciagura della nave Concordia. Ammoniti Mudingayi, Morleo, Cherubin, Di Vaio, Dossena



Niente difesa, niente continuità: il Napoli continua a galleggiare in una inspiegabile mediocrità. Almeno in campionato.

Non riesce, alla squadra di Mazzarri, di avere la meglio su un Bologna venuto a fare le barricate come tutti ci aspettavamo, compreso il Napoli, compreso Mazzarri, ciononostante nessuno è riuscito a farvi fronte.
Se non era per il rigore di Cavani a rimettere in piedi una partita compromessa da un liscio che spianava la strada al gol del redivivo Acquafresca, quella giocata nel freddo san Paolo sarebbe stata una partita drammatica.

Non riesce la scalata, ci manca ancora il filotto, ed è tutto rimandato: intanto non vincere contro squadre che lottano per la salvezza, come già sappiamo,  alla distanza può far male.

domenica 15 gennaio 2012

Cosa manca a questo Napoli? Difesa e continuità


In questo 20112 calcistico da poco cominciato, in cui il Napoli ha esordito con due vittorie, una in campionato e una in coppa Italia, ci si interroga su quanto di buono la squadra di Mazzarri possa fare di qui alla fine nelle tre competizioni.

Se la Champions è in ghiacciaia e bisognerà attendere febbraio, il campionato è la pecca su cui Mazzarri ha intenzione di lavorare, visto che la formazione azzurra ha perso un bel po’ di punti dalla vetta, dove Milan e Juve si contendono il primato in una sfida avvincente in cui Udinese, Lazio e la rediviva Inter stanno provando ad inserirsi.

Recuperare punti, insomma, cercando di vincere il più possibile, sfide facili e meno facili sulla carta.

Ma cosa manca o cosa è mancato finora a questo Napoli per riuscire nel recupero?

Se è certo che la formazione azzurra si è fatta trovare pronta negli scontri diretti, e non ne ha perso nemmeno uno, è mancato un bel po’ di fieno in cascina in occasione delle sfide contro le squadre che lottano per la salvezza o contro quelle che mirano a posizioni di centro classifica. Vincere in queste gare avrebbe contribuito a dare continuità di risultati, e quindi di punti al Napoli. Adesso che siamo ancora in tempo, bisogna puntare innanzitutto su questo.

Altro elemento su cui il Napoli deve migliorare è la difesa. O, come dice Mazzarri, fase difensiva. Sì, perché il tecnico azzurro giustamente coinvolge anche i centrocampisti nelle situazioni in cui il Napoli deve difendersi. Gli azzurri stanno subendo troppi gol, soprattutto quando sono in ampio vantaggio, e la tensione cala. Adesso basta, non bisogna subire più, perché si vince soprattutto con una difesa solida, e se si subiscono gol stupidi, diventa più facile subirne altri meno stupidi quando ci si trova in particolari situazioni contro formazioni particolarmente attrezzate.

Il 2012 è appena iniziato, e la cavalcata su tre fronti è tutta ancora da fare, con i giochi che sono totalmente aperti. Napoli, ora tocca a te.

giovedì 12 gennaio 2012

Le pagelle di Napoli-Cesena


 Rosati 5,5: qualche sbavatura, tipica di un portiere che non gioca da tanto tempo, ma alla fine va bene così.

Fernandez 5,5: qualche problema sui centrocampisti veloci del Cesena.

Cannavaro 6: gli tocca spesso Bogdani e risolve senza troppi problemi.

Britos 6: ritrova il campo con una gara giudiziosa e senza errori.

Dal 29’ s.t. Donadel 6: anche lui ritrova il campo dopo un lunghissimo e misterioso infortunio, e pare voler recuperare subito.

Dzemaili 6: tanta buona volontà, poca concretezza.

Dossena 6: nel primo tempo lo servono poco, nella ripresa tanta quantità.

Hamsik 6: principalmente nel primo tempo cerca di dare vivacità al gioco azzurro.

Inler 5,5: non incide, è spesso impreciso e non riesce a dettare alla squadra i ritmi giusti.

dal 13' s.t. Maggio 6: anche se non ha la vivacità delle giornate migliori, il suo ingresso contribuisce ad aumentare la spinta azzurra verso la qualificazione

Vargas 5,5: al suo esordio appare comprensibilmente spaesato e leggermente intimidito. Gli tocca anche la sventura di agevolare la rete del Cesena. Forse andava schierato a partita in corso.

Dal 1’ s.t. Pandev 7: a dir poco decisivo, come negli ultimi tempi. Una sua punizione porta al gol di Cavani, un’altra è un gol contestato, quasi fantasma, ma per arbitro e guardalinee è gol.

Cavani 6,5: è ovunque, e il gol è il giusto premio per il suo grande spirito di sacrificio, che lo porta a non mollare mai, ed a considerare importanti anche gare come questa.

All.: Mazzarri 6: la squadra ha tenuto una buona concentrazione anche in coppa Italia, anche se le riserve non sono riuscite a produrre un gran gioco. Ha deciso di buttare subito Vargas nella mischia, che forse andava schierato a partita in corso. Ma il futuro del giovane cileno ci dirà se il tecnico azzurro avrà avuto ragione oppure no.

Napoli-Cesena 2-1


Napoli: Rosati, Fernandez, Cannavaro, Britos (29' st Donadel), Zuniga, Inler (13' st Maggio), Dzemaili, Dossena, Hamsik, Vargas (1' st Pandev), Cavani. A disp. Colombo, Fideleff, Grava, Chavez. All. Mazzarri
Cesena: Ravaglia, Vesi, Benalouane, Rossi, Lauro, T.Arrigoni (29' st Martinez), Colucci (15' st Candreva), Popescu (29' pt Parolo), Rennella, Ghezzal, Bogdani. A disp. Calderoni, Cica, L.Arrigoni, Lolli. All. Arrigoni
Arbitro: Doveri di Roma
Marcatori: 20' pt Popescu, 20' st Cavani, 40' st Pandev
Note: ammoniti Cavani, Ghezzal

Due episodi da palla inattiva regalano al Napoli la qualificazione in coppa Italia. Segnano i soliti, almeno dell’ultimo periodo: Cavani e Pandev.

Non è facile giocare queste gare a eliminazione diretta, soprattutto per il Napoli due, che ripropone come titolari solo Cavani, Inler, Dossena e Cannavaro e vede l’esordio del cileno Vargas, ultimo acquisto del mercato azzurro.

Macinare gioco è difficile a tratti impossibile. Il Cesena è messo bene in campo, il Napoli non sfrutta le fasce o lo fa solo a metà, ed ecco quello che non ti aspetti: il vantaggio del Cesena. Il giovane sconosciuto Popescu segna grazie ad un passaggio involontario di Vargas, proprio lui, che all’esordio è parso ancora piuttosto intimidito.

Il Napoli non reagisce, e nella ripresa Mazzarri deve mandare in campo un po’ di forze fresche. Comincia con Pandev, che subito vivacizza il gioco, e poi con Maggio che ci mette del suo.

E i risultati si vedono: il Napoli pareggia con Cavani, che ribatte in rete una punizione di Pandev non trattenuta dal portiere del Cesena Ravaglia. E poi lo stesso Pandev, ancora su punizione, segna, anche se il Cesena grida al gol fantasma, poiché pare che la palla abbia di poco superato la linea di porta.

Il Napoli ha saputo imporsi grazie, finalmente, alla caparbietà che può contraddistinguere una grande squadra, che magari non merita pienamente di vincere, ma alla fine ci riesce.

Si va avanti, e speriamo che in questa competizione apparentemente poco importante si riesca ad arrivare fino in fondo.

L’appuntamento è tra due settimane contro la vincente tra Napoli e Genoa. Adesso, però, pensiamo al campionato.

domenica 8 gennaio 2012

Le pagelle di Palermo-Napoli


 De Sanctis 6: una sola parata, peccato per quel gol subito nel finale.

Cacmpagnaro 6,5: preciso, attento, deciso: come quando è in giornata, insomma.

Cannavaro 6: perde un paio di volte Miccoli che in agilità ne ha di più, ma non corre troppi rischi.

Aronica 6: qualche chiusura, ma poco da segnalare.

Maggio 6: Balzaretti è un brutto cliente e lo sapeva, visto che ci gioca insieme in nazionale. Trova il tempo per spingere, ma non ha la lucidità delle migliori giornate.

Inler 6,5: preciso, attento e bravo a fornire ad Hamsik l’assist per il terzo gol azzurro.

Gargano 6,5: veloce, non sbaglia nulla. In occasione del vantaggio azzurro dà a Pandev un gran bell’assist.

Dal 27’ s.t. Dzemaili 6: qualche giocata interessate che dimostra finalmente di essere in condizione.

Dossena 6: come spesso, purtroppo, giocatore part time. Ma la generosità non gli manca.

Hamsik 6,5: come spesso gli succede, è spento e poi si illumina. Gran gol di destro dopo il dribbling al portiere da posizione impossibile. Auguri, papà per la seconda volta.

Dal 32’ s.t. Zuniga 6: il suo ingresso dà grande vivacità, ma anche poca concretezza.

Pandev 7: segna il vantaggio, e dimostra di avere ritrovato il suo passo e il suo ritmo gol. Prende anche un palo, che corona una partita ancora molto buona.

Dal 37’ s.t. Chavez s.v.

Cavani 7: segna un gol che è una perla, e regala ancora una prestazione generosissima, di grande sacrificio. Incommensurabile.

All.: Mazzarri 6,5: la squadra è tornata sui suoi livelli, adesso il prossimo obiettivo sarà dare continuità per scalare la classifica.

Palermo-Napoli 1-3


Palermo: Benussi, Munoz, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio, Della Rocca (1' st Acquah), Barreto, Vazquez (1' st Alvarez), Budan (24' st Mehmeti), Miccoli. A disp. Tzorvas, Mantovani, Bacinovic, Pinilla. All. Mutti
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano (27' st Dzemaili), Dossena, Hamsik (32' st Zuniga), Pandev (37' st Chavez), Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Grava, Mascara. All. Mazzarri
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Marcatori: 35' pt Pandev, 9' st Cavani, 15' st Hamsik, 44' st Miccoli
Note: nessun ammonito

Quarantatré anni per poter gioire in terra sicula, nel capoluogo. Tre reti per aprile il 2012 calcistico nel migliore dei modi, tre punti e una supremazia territoriale che impressiona, fa ben sperare nella rimonta, anche se non sarà facile. Un buon Napoli anche senza il Pocho annulla il Palermo. I tenori stasera sono Pandev, Cavani e Hamsik, aspettando il miglior Pocho e il nuovo arrivato Vargas, per adesso in panchina a fare foto con il redivivo Britos.

Peccato per quel gol di Miccoli, che rompe una imbattibilità del portiere che sarebbe stata meritata, data la quasi totale inconsistenza dei rosanero.

Va bene così, si guarda già avanti perché in questo mese occorre fare punti. Il tutto senza perdere di vista gli altri obiettivi. In primis la coppa Italia, in programma giovedì.