domenica 25 marzo 2012

Napoli-Catania 2-2


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Fernandez (21' st Cannavaro), Aronica, Zuniga, Gargano, Inler, Dossena, Hamsik (12' st Pandev), Lavezzi (31' st Inler), Cavani. A disp. Rosati, Fideleff, Vargas, Ammendola. All. Mazzarri
Catania: Carrizo, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Barrientos (34' st Ricchiuti), Izco, Lodi, Almiron, Marchese (26' st Llama), Gomez (38' st Lanzafame), Bergessio. A disp. Kosicky, Capuano, Seymour, Ebangua. All. Montella
Arbitro: Gervasoni di Modena
Marcator1: 16' st Dzemaili, 22' st Cavani, 29' st Spolli, 40' st Lanzafame
Note: ammoniti Barrientos, Dzemaili, Ricchiuti, Legrottaglie

Vittoria buttata, pareggio beffa. sono magre colnsolazioni pensare alla stanchezza e al fatto che il Catania sia una squadra in forma.

Il Catania è già salvo e non avrà tempo e forza per puntare all'Europa League, quindi andava battuta, perchè vincevamo con due gol di scarto e abbiamo colto due pali. La beffa è anche superiore, difficile da smaltire, considerando anche che la Lazio ha vinto nel finale col Cagliari, e adesso il terzo posto dista tre punti.

Mazzarri ha fatto turn over minimo, ma alla fine dimostra sempre di avere un po' paura a farlo, perchè se mette Fernandez in campo, e vede che si sta comportando bene, non può sostituitlo in corso d'opera con Cannavaro, che sta a guardare i due gol che regalano alla formazione di Montella il gol. Non può sostituire Lavezzi sul due a uno facendo entrare Inler.

Vabbè, alla fine ci sono le attenuanti, ma questo Napoli qui al terzo posto non ci arriva. Esalta sempre in attacco, stavolta con un grande Pandev che ha colpo un palo e ha propiziato il gol del solito Cavani, ma in difesa è ridicolo, in particolare sui calci piazzati, dove là dietro sembra un presepe vivente.

Domenica sera sfida dells sfide: Juve-Napoli a Torino. O gioca il miglior Napoli, o si rischiano figuracce, che i tifosi difficilmente digerirebbero...

mercoledì 21 marzo 2012

Napoli-Siena 2-0


 Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio (41' pt Dossena), Gargano (18' st Dzemaili), Inler, Zuniga, Hamsik, Lavezzi (37' st Pandev), Cavani. A disp. Rosati, Britos, Fernandez, Vargas. All. Mazzarri

Siena: Brkic, Pesoli, Terzi, Contini, Belmonte (21' st Bogdani), Vergassola, Parravicini, Rossi, Mannini (32' st Sestu), Brienza, Larrondo (34' st Gonzalez). A disp. Farelli, Vitiello, Codrea, Gazzi. All. Sannino

Arbitro: Valeri di Roma
Marcatori: 10' pt Vergassola aut., 31' pt Cavani
Note: ammoniti Gargano, Mannini, Pesoli

La finale è nostra, ma quel che conta è vincerla. di fronte ci sarà la Juve, e non c'è bisogno di commenti.

Quanta sofferenza, ma alla fine Cavani, con due prodezze, una delle quali deviata, ha regalato la qualificazione ribaltando la sconfitta dell'andata. In particolare il secondo gol, finalizzato dal Matador, è frutto di una meravigliosa azione corale che ha visto protagonisti i cosiddetti tre tenori. Lavezzi guadagna con caparbietà, Hamsik porta avanti e offre un assist al bacio per il colpo di testa vincente di Cavani.

Il finale è arrancato, sudato, con tanti rischi figli di una stanchezza che è generata dalla Champions e dalla sfida di Udine, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.

Non dimentichiamoci di una cosa: conta solo chi vince, e quel che conta è vincerla.



domenica 18 marzo 2012

Le pagelle di Udinese-Napoli


De Sanctis 6: nel primo gol deve uscire alla disperata a causa della difesa, ma serve a poco. Sul secondo non riesce a frenare il gran tiro di Di Naptale che calcia in totale solitudine.

Campagnaro 5,5: sbaglia interventi facili, anche se quasi sempre vi riesce a rimediare.

Cannavaro 4,5: troppe volte fuori posizione, come succede in occasione dei due gol.

Britos 5: gli manca il passo per stare appresso ai rapidi attaccanti udinesi, Pinzi in primis.

dal 19' s.t. Vargas 6: cerca di dare vivacità alla manovra azzurra. sta crescendo, seppur a piccoli passi.

Zuniga 4: regala la sua fascia agli avversari: Pinzi, Asamoah e Pasquale sono serviti. di buono solo una conclusione nel finale neutralizzata da Handanovic.

Gargano 5,5: non ha la freschezza e la lucidità degli ultimi tempi, e si vede quando passa e per il centrocampo spesso sguarnito.

dal 8' s.t. Hamsik 5,5: dal suo ingresso ci si aspettava qualcosa in più i n fase offensiva.

Inler 6,5: sta ritrovando le sue geometrie, la lucidità e la voglia di prendere per mano questa squadra.

Dossena 5: non tiene il passo degli avversari, e spesso regala la sua fascia. i cross sono tutti prevedibili.

Dzemaili 6: qualche giocata interessante, come, ad esempio, l'assist per il secondo gol di Cavani. deve ora solo ritrovare continuità.

Pandev 5,5: troppo lontano dalla porta, ma difficilmente perde palla. Bravo come uomo assist.

Cavani 7: sbaglia clamorosamente il rigore, il terzo in stagione, e difficilmente ne tirerà altri. Segna una doppietta, di cui un gol su punizione, rimette in piedi una partita da solo. Peccato per quel penalty, che avrebbe potuto regalargli l'ennesimo pallone da portare a casa.

All.: Mazzarri 6: la squadra ha tenuto bene il campo nonostante la stanchezza. in difesa si continua a sbagliare troppo, soprattutto quando si cambia giocatori.

Udinese-Napoli 2-2


Udinese: Handanovic, Coda, Danilo, Domizzi, Pereyra (41' Ekstrand), Pinzi, Pazienza, Asamoah, Pasquale, Fabbrini, Di Natale (28' st Floro Flores). A disp. Padelli, Fernandes, Abdi, Armero, Torje. All. Guidolin

Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos (19' st Vargas), Zuniga, Gargano (8' st Hamsik), Inler, Dossena, Dzemaili, Pandev, Cavani. A disp. Rosati, Aronica, Fideleff, Fernandez, Ammendola. All. Mazzarri

Arbitro: Rocchi di Firenze

Marcatori: 28' pt Pinzi, 7' st Di Natale, 36' st Cavani, 40' st Cavani

Note: ammoniti Coda, Domizzi, Cannavaro, Cavani, Floro Flores. Espulso al 15' st Fabbrini per doppia ammonizione, espulso al 31' st Guidolin per proteste. Al 30' Handanovic ha parato un rigore a Cavani.



E' tornato il pazzo Napoli. Che subisce, sbaglia, ma poi recupera, anche se non del tutto. Fatto è che, seppur gli azzurri hanno limitato i danni, hanno anche perso una grossa occsione di approfittare della concomintante sconfitta della Lazio per farsi strada in zona Champions.

E' un Napoli appesantito dalla sfida di Champions, seppur Mazzarri abbia attuato un turn over parziale. gli azzurri continuano a sbagliare in difesa e subiscono le due reti, regalano le fasce agli avversari e offrono un gioco prevedibile. ciononostante riescono ad agguantare un pareggio, quando passano a trazione totalmente anteriore, con in campo, contemporaneamente, Pandev, Cavani, Vargas e Hamsik.

A segnare è il Matador, prima su punizione, poi su una capacriba azione in area servito da Dzemaili. il tutto dopo aver sbagliato un clamoroso rigore tirato non male, ma malissimo.

Limitati i danni, ma il Napoli deve ricordarsi quello che ha detto Mazzarri: per agguantare la zona Champion le gare di campionato che restano sono da giocare come delle finali.

giovedì 15 marzo 2012

Napoli, ritorna vincitor!


Sono passate meno di ventiquattr’ore e la delusione è ancora là, difficile da digerire, e lo sarà per un bel po’.
Uscire dalla Champions League ci può stare, perché qui si affrontano le più forti d’Europa, per le quali è facile dire che si tratta molto spesso anche delle più forti del mondo.

Ciononostante il Napoli ha cullato un sogno lungo sette mesi, in cui ha stupito i propri tifosi, gli addetti ai lavori, gli avversari, ed il mondo calcistico europeo, per i risultati e per il bel calcio che ha offerto. Il sogno è svanito in una notte infrasettimanale  dell’umida Londra, che ha riportato il Napoli wsulla terra,  facendogli fare i conti con i suoi limiti al cospetto di una squadra che, seppur non superiore, ha saputo capitalizzare gli errori degli azzurri.
Perdere così brucia, soprattutto quando un fallo di mano evitabile di Dossena ha provocato un rigore sacrosanto, ma, appunto, evitabile, e quando un Drogba, che è stato in cima al mondo del calcio, che cade e fa finta di farsi male per un fallo mai subito. Sotterfugi che ti fanno capire quanto una squadra che sembra molto più forte di te è alla tua portata, perché ricorre ai mezzucci, e quanto ti mangi le mani a non essere riuscito a batterla.

Perdere così brucia, ma noi non possiamo dire che grazie ai nostri ragazzi, che ci hanno fatto, seppur in parte, e con le dovute differenze,  rievocare i tempi del Napoli di Maradona. ‘ un bel Napoli questo, che diverte e gioca bene, seppur subisce e sbaglia troppo là dietro, dove deve migliorare, come migliorare occorre nella capaictà di gestire un risultato.

E non ci interessa se gente anche utorevole come Zazzaroni dice che non dobbiamo dire grazie al Napoli, perché il nostro calcio inferiore, io dico: chissenefrega! Il Napoli merita un grazie perché ha saputo crescere dopo i campi di C, ci ha resi orgogliosi di quella maglia già bella di per sé, ma oggi ancora più bella.

E ci renderà ancora più orgogliosi se saprà lasciarsi presto alle spalle questa esperienza, per venir su più forte e consapevole di aver fatto una esperienza importante.

Domenica c’è il campionato, in settimana la coppa Italia. Napoli, riprenditi in fretta, e ritorna vincitor!

mercoledì 14 marzo 2012

Chelsea-Napoli 4-1 d.t.s.


Chelsea: Cech, Ivanovic, Luiz, Terry (8' pts Bosingwa), Cole, Essien, Ramires, Lampard, Sturridge (18' st Torres), Mata (5' pts Malouda), Drogba. A disp. Turnbull, Kalou, Cahill, Mikel. All. Di Matteo

Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (5' sts Vargas), Maggio (36' pt Dossena), Gargano, Inler, Zuniga, Hamsik (1' sts Pandev), Lavezzi, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili, Vargas. All. Mazzarri

Arbitro: Brych (Germania)
Marcatore: 28' pt Drogba, 3' st Terry, 10' st Inler, 31' st Lampard rig., 15' pts Ivanovic
Note: ammoniti Lampard, Cannavaro, Dossena, Cole, Inler, Campagnaro

Ragazzi, vi vogliamo bene: grazie lo stesso, ma dobbiamo ancora crescere. Se si sbaglia si paga, ed è il Chelsea che passa.

Game over per il Napoli in Champions, con la consolazione di aver ceduto solo ai tempi supplementari di un ottavo di ritorno infinito, che ci ha tenuti fino alla fine aggrappati ad una speranza e ad un entusiasmo forse eccessivo come è nel dna della città.

Cosa ci costa caro? Le solite cose: errori in attacco, disattenzioni in difesa e alla fine la fruttata è fatta. Tre a uno ai supplementari, con il quarto gol inglese che arriva nel finale della prima frazione aggiuntiva.

Aveva illuso il bel gol di un ottimo Inler, ma il fallo di mani di Dossena ha spento il Napoli, con il conseguente rigore trasformato da Lampard.

Peccato, ma adesso dimostriamo che queste gare ci fanno crescere: c’è ancora una stagione da onorare e cerchiamo di non buttare tutto al vento.

Napoli, rialzati in fretta!

sabato 10 marzo 2012

Le pagelle di Napoli-Cagliari


De Sanctis 6: gli piovono in rete tre gol assurdi, che regalano a Larrivey una inaspettata quanto inutile tripletta. tutta colpa della sua difesa, anche se non ha l'agilità delle giornate migliori.

Cannavaro 6: un bel gol, ma anche qualche distrazione di troppo. il Cagliari ne fa tre, non dimentichiamolo.

Campagnaro 6: qualche bella chiusura, ma anche un paio di dormite. campanello d'allarme in vista della trasferta inglese.

Aronica 6: nel primo tempo cede la fascia a Ibarbo, poi prende le misure.

Dossena 6: anche lui soffre Ibarbo, ma cresce alla distanza.

Zuniga 5,5: partita abulica sia sulla fascia che a centrocampo quando entra Maggio.

Inler 6,5: ispirato più del solito concreto, difficile da superare.

Hamsik 7: inventa un bel gol che apre le danze alle segnature del Napoli. tra le linee se la cava veramente meglio, grazie alla libertà  che gli concedono il solito Gargano e il ritrovato INler.

Gargano 7,5: non molla mai, e trova anche il tempo per segnare un bel gol di sinistro.

Pandev 7: non segna, ma regala assist, tiene palla, fa salire la squadra: insomma non fa rimpiangere Cavani. seppur con caratteristiche diverse dal Matador, il macedone quando si gioca la sua ottima gara.

Lavezzi 8: causa una autorete, a destra è incontenibile, un trascinatore autentico. Per questo Hamsik decide di regalargli la gioia del gol, facendogli trasformare il rigore da lui stesso guadagnato.


Entrati

Cavani 6,5: non segna, ma è uomo assist per Gargano, e un pericolo costante per la porta di Agazzi.

Maggio 6,5: appena entrato dona alla fascia destra la vivacità ceh era mancata. trova il tempo per un gran bel gol, per poter rifare finalmente un inchino sotto la curva.

Vargas 6: un po' di minutaggio in più per mettere in luce la sua indiscussa tecnica, e provare ad integrarsi meglio in schemi che non conosce ancora alla perfezione.

all.: Mazzarri 6,5: ottima gestione del gruppo in vista della Champions, ha saputo caricare la squadra per agguantare un successo importante. Ora dobbiamo solo sperare che contro il Chelsea ci sia la stessa rabbia agonistica, e che non ci sia la stessa incredibile narcolessia difensiva, che ha portato a subire tre gol in fotocopia e tutti evitabili.

venerdì 9 marzo 2012

Napoli-Cagliari 6-3

Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Zuniga, Gargano (29' st Vargas), Inler, Dossena, Hamsik (18' st Maggio), Lavezzi (14' st Cavani), Pandev. A disp. Rosati, Fernandez, Fideleff, Ammendola. All. Mazzarri
Cagliari: Agazzi, Pisano (1' st Perico), Canini, Astori, Agostini, Dessena (21' st Gozzi), Conti, Naingollan (31' pt Thiago Ribeiro), Ekdal, Ibarbo, Larrivey. A disp. Avramov, Ariaudo, Cossu, Nenè. All. Ballardini
Arbitro: Brighi di Cesena
Marcatori: 10' pt Hamsik, 19' pt Cannavaro, 30' Astori (aut.), 37' pt Larrivey, 11' st Lavezzi rig., 25' st Gargano, 32' st Larrivey, 40' st Maggio, 45' st Larrivey
Note: ammoniti Pisano, Dessena, Canini

Chiamatelo calcio champagne, chiamatelo risultato tennistico, importa poco. e' il Napoli che offre la sua prova di forza contro un Cagliari inerme, e concede tre gol che sono tre distrazioni quasi a volersi totalmente disinteressare dell'avversario, dopo averlo tramortito. 

Sei reti a tre nell'anticipo del venerdì, batosta al Cagliari ormai ex bestia nera, ma adesso occhi puntati alla gara di Champions. Segnano Hamsik, Cannavaro, Lavezzi, Maggio e Gargano, l'altro gol è un'autorete, mancano all'appello Pandev e Cavani che però confezionano assist importanti, ma adesso pensiamo al Chelsea. 

E' bello vincere sei a tre, regalando spettacolo, una valanga di gol e imponendosi sul campo, ma adesso bisogna dimenticare in fretta questo entusiasmo, questa grande abbuffata, perché mercoledì c'è la gara più importante della storia recente di questo pazzo, magnifico Napoli

domenica 4 marzo 2012

Le pagelle di Parma-Napoli


De Sanctis 6: parate importanti, sul gol respinta corta poco fortunata.

Grava 5,5: in difficoltà su Giovinco, esce per infortunio sul finale del primo tempo.

Dal 36’ p.t. Fernandez 5,5: in difficoltà sui rapidi attacanti parmensi, fa fatica a trovare la sua posizione nella difesa azzurra.

Cannavaro 5,5: spesso impreciso nelle chiusure.

Britos s.v.: esce quasi subito per infortunio.

Dal 19’ p.t. Campagnaro 6: anche lui ballerino in difesa, ma se la cava come può.

Maggio 5,5: primo tempo attento e attivo, secondo tempo in difesa, spesso nel pallone sotto le sfuriate di Modesto.

Dzemaili 5: non è trequartista oggi, e si vede, male in copertura, spesso assente dalla manovra.

Gargano 6,5: l’unico a non mollare mai nel pressing sui portatori di palla. Esce perché ammonito.

Dal 15’ s.t. Inler 5,5: non riesce a dare la sua impronta alla squadra. Peccato che nel finale pecca di altruismo e serve a Lavezzi la palla del tre a uno, che finisce incredibilmente sul palo.

Dossena 5: Biabiany fa il suo comodo sulla fascia, e lui  riesce poco a contrastarlo.

Hamsik 6: vivace nella trequarti, ma non abbastanza.

Lavezzi 7: serve a Cavani l’assist che porta al rigore, poi sbagliato ma corretto sulla respinta dal Matador. Confeziona un bel gol, seppur in fuorigioco, con il compagno che ricambia il favore. Nel finale potrebbe legittimare la vittoria con la sua doppietta personale, ma il suo sinistro su assist di Inler finisce incredibilmente sul palo. Ancora una volta decisivo, ancora una volta in gol, il Pocho è sempre più un trascinatore.

Cavani 6,5: rigore sbagliato poi corretto in gol, assist per Lavezzi. C’è ma non come nelle giornate  migliori, ma va bene così.

Mazzarri 6: la squadra ha arrancato a centrocampo e ballato in difesa. La vittoria non è meritata, ma alla fine le grandi squadre vincono anche così, ed il Napoli aspira a diventarlo. Mazzarri è pur sempre il primo attore di questo processo. Esagerata, forse, la sua espulsione.

Parma-Napoli 1-2


Parma: Mirante, Zaccardo, Paletta, Santacroce, Biabiany, Mariga, Musacci (20' st Valdes), Galloppa, Modesto, Giovinco, Okaka (31' st Marques). A disp. Pavarini, Jonathan, Morrone, Brandao, Pereira. All. Donadoni
Napoli: De Sanctis, Grava (36' pt Fernandez), Cannavaro, Britos (19' pt Campagnaro), Maggio, Dzemaili, Gargano (15' st Inler), Dossena, Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp. Rosati, Zuniga, Pandev, Vargas. All. Mazzarri
Arbitro: Valeri di Roma
Marcatore: 40' pt Cavani, 32' st Zaccardo, 41' st Lavezzi
Note: ammoniti Grava, Zaccardo, Mariga, Musacci, Dzemaili, Lavezzi, Cannavaro, Santacroce

Il Napoli vince giocando male e sfruttando qualche aiutino arbitrale. Capita spesso, non sempre per carità, anche a Milan e Juve vincere così, e guardate un po’ dove sono in classifica. Non è bello vincere così ma se serve a fare il filotto di quattro successi consecutivi ben venga, ora occorre continuare, e soprattutto migliorare.
La difesa balla, è inedita, costringe Mazzarri a cambiare in corso d’opera siBritos che Grava. Il centrocampo è sguarnito, con il solo Gargano che insegue il portatore di palla, e Dzemaili che galleggia spaesato tra le linee, visto che non può fare l’Hamsik come nella scorsa fortunata domenica.

In attacco, per fortuna, ci pensa il solito Lavezzi a vivacizzare il gioco. Ed alla fine sarà proprio lui l’uomo decisivo, ancora una volta. Prima confeziona una magia che spiana la strada al gol di Cavani. Il matador viene atterrato in area, ottiene il rigore, lo sbaglia, ma segna, fortunatamente, sulla respinta.

Il Napoli è poco brillante, e spesso si fa sopraffare dalla velocità degli esterni del Parma, ma per fortuna i padroni di casa sono gravemente imprecisi sotto porta. Tranne in un caso, quando Zaccardo sfrutta una respinta corta di De Sanctis per pareggiare i conti. La gioia parmigiana dura poco, perché il Pocho segna il suo quarto gol consecutivo nel finale, e gela Parma. L’assist è di Cavani, che restituisce ancora una volta il favore, ma il fuorigioco del Pocho è netto.

Si vince e si va avanti, ma che non si faccia l’abitudine a vincere così.