domenica 30 settembre 2012

Le pagelle di Sampdoria-Napoli


De Sanctis 6: porta inviolata, pochi pericoli, anche se la mole di gioco doriana è notevole.

Campagnaro 6,5: da ex fa sempre bella figura, come oggi. Non molla mai, è insuperabile.

Cannavaro 6,5: c' è sempre, anche quando bisogna picchiar duro.

Gamberini 6,5: ancora una volta una gara da ricordare per lui. Bravo nella scelta di tempo, preciso e pronto a non mollare mai.

Maggio 5,5: da lui a destra ci si aspettava qualcosa in più, ma è pur vero ceh gli avversari lo fermano principalmente con le cattive.

dal 47' s.t. Mesto s.v.

Behrami 6,5: un lottatore, anche con il turbante in testa per un duro colpo subito alla testa. Piano piano sta diventando insostituibile.

Inler 6: più tonico e ispirato delle uscite precedenti. In crescita.

Hamsik 6,5: sulla trequarti è devastante, imprendibile quando parte palla al piede. Grazie a lui il Napoli guadagna il rigore, anche se il fallo avviene al limite dell'area e il dubbio forse rimarrà.

dal 29' s.t. Dzemaili s.v.

Zuniga 6: ha la pecca di accentrarsi troppo, ma la voglia non gli manca, sia in attacco che in difesa.

Cavani 6,5: un tiro un gol. Questa volta il penalty va dentro nonostante Romero abbia intuito. Capocannoniere e uomo partita meritatamente.

Pandev 5: non brilla come nelle partite migliori, ed alla fine esce meritatamente.

dal 20' s.t. Insigne 6,5: regala vivacità all'attacco nelle battute finali che vedono il Napoli in vantaggio. Con PAndev che forse deve rifiatare non si esclude una sua promozione a titolare.

All.: Mazzarri 6,5: ingiusta la sua espulsione, sta finalmente trasformando questo Napoli in una grande squadra. LA difesa è solida, il centrocampo pure. Sa far giocare l'avversario, stancarlo, e colpire a morte al momento giusto. Se la Juve è la squadra da battere, il NApoli c'è.

Sampdoria-Napoli 0-1


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga, Cavani, Pandev. A disp.Rosati, Colombo, Aronica, Fernandez, Grava, Uvini, Donadel, Dossena, Dzemaili, El Kaddouri, Mesto, Insigne, Vargas. All.Walter Mazzarri

Sampdoria: Romero, Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa, Munari, Krsticic, Obiang, Estigarribia, Eder, Soriano. All. Ciro Ferrara

Arbitro: Tagliavento di Terni
Marcatori: 67' Cavani rig.
Note: ammoniti Berardi, Behrami, Obiang, Costa, Cannavaro, Insigne. Al 42' pt espulso Mazzarri per proteste. Al 21' st espulso Gastaldello per doppia ammonizione.

Anche questo è il Napoli che ci piace. Non gioca benissimo, subisce, quasi non merita, ma alla fine vince. Con un gol, un rigore, messo a segno da Cavani, che stavolta non sbaglia.

Un gol che vale tre punti e che mantiene il Napoli saldamente in testa alla classifica, a pari punti con la Juve. I bianconeri fanno paura, ma il Napoli c'è, non molla, e ora vinca il migliore. Ancora poche settimane e tra le due sarà sfida diretta, con l'attesa che cresce. Ma intanto c'è da fare, c'è l'Udinese, prima ancora l'Eurola League.

Partita dopo partita, il Napoli cresce, continua ad acquisire consapevolezza nei propri mezzi, e che riesce a soffrire, fa sfuriare l'avversario, ma gli impedisce di tirare, e poi colpisce con una sola occasione.

Bravo, Napoli: continua così!

giovedì 27 settembre 2012

Le pagelle di Napoli-Lazio


De Sanctis 6,5: come a Catania, una sola parata, ma che vale oro, su Klose.

Campagnaro 6,5: chiude tutto contro tutti, e non ce n'è per nessuno.

Cannavaro 6,5: forse il meno impegnato della retroguardia, ma si difende alla grande.

Gamberini 6,5: piacevole sorpresa, preciso, puntuale e grintoso.

dal 32' s.t. Aronica s.v.

Maggio 6,5: qualche bel guizzo mette nei guai gli avversari, anche se gli manca l'ultimo passo.

Behrami 7,5: una diga, un gigante, un muro. Dalle sue parti non si passa: raddoppia in difesa, chiude fino alla linea, disegna anchce un paio di godibili geometrie. Prezioso, davvero.

Inler 6: ancora un po' in ombra, ma alla fine se la cava con tanta voglia di non sfigurare.

Hamsik 6,5: difficile da contenere sulla trequarti, ispira e si propone.

dal 38' s.t. Vargas s.v.: da segnalare solo un tentativo di pallonetto a MArcheti finito male, ma dopo un apprezzabile scatto.

Zuniga 6,5: se non fosse per le finte, un po' troppe, sarebbe una spina nel fianco della Lazio. Ci prova più volte, ma non trova la porta.

Cavani 8,5: ancora una tripletta, questa ancora più importante, perchè lo rende il settimo marcatore di sempre del Napoli. Non si accontenta del gol, ma difende e gioca per la squadra, passa la palla, non si ferma mai, perchè è un vero atleta. Unica macchia, quel rigore spedito in curva, sarebbe stato poker, una vera e propria apoteosi di un fuoriclasse, un campione che è già nella storia.

Pandev 5,5: tanta fatica stasera per la squadra, ma viene ben contrastato dagli avversari, e prende anche molte botte. Giusto farlo rifiatare.

dal 24' s.t. Insigne 6,5: entra e subito si mette al servizio della squdra con la sua veloità, i suoi assist e i suoi guizzi, uno dei quali regala il rigore poi sbagliato da Cavani.

All.: Mazzarri 7: la squadra ha ritrovato se stessa dopo la brutta prova di Catania. Bravo a costruire un centrocampo solido contro quello altrettanto valido della Lazio, ma anche micidiale nelle ripartenze. Il resto l'ha fatto Cavani, con la sua immensa classe di bomber.

mercoledì 26 settembre 2012

Napoli-Lazio 3-0


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (32' st Aronica), Maggio, Behrami, Inler, Hamsik (38' st Vargas), Zuniga, Cavani, Pandev (24' st Insigne). A disp.Rosati, Fernandez, Grava, Uvini, Donadel, Dossena, Dzemaili, El Kaddouri, Mesto. All.Walter Mazzarri

Lazio: Marchetti, Konko, Ciani, Dias, Cavanda (12' st Floccari), Ledesma, Candreva, Hernanes, Lulic, Mauri (18' st Ederson), Klose. All. Vladimir Petkovic

Arbitro: Banti di Livorno
Marcatori: 19' Cavani, 31' Cavani, 64' Cavani
Note: ammoniti Cavanda, Cannavaro, Konko, Pandev, Vargas. Al 31' st Cavani ha sbagliato un rigore

Non perdona, è spietato, è un cecchino come sempre, ma un cecchino con un cuore, quello di non infierire, quello che lo distingue da una macchina da gol, alla quale si avvicina, ma è pur sempre un uomo.

Il MAtador Edinson Cavani regala una vittoria importante al Napoli con una fantastica tripletta. Gli azzurri battono la Lazio e la distaccano, aggancoando al contempo la Juve in testa alla classifica. Bastano tre giorni per ritornare in testa agli azzurri, autori di una prova maestosa. Peccato per Cavani, che ha l'occasione di segnare addirittura il poer, ma sbaglia clamorosamente un rigore.

peccato per quel primo quarto d'ora regalato alla Lazio, che poteva costarci caro, se Klose non avesse ammesso di aver toccato con la mano la palla che aveva regalato il vantaggio agli ospiti dopo soli due minuti, consentendo all'arbitro di annullarlo.

Il Matador è venuto fuori propri in quel momento, quando la Lazio dimostrava di voler farepaura. Prima un destr dal limite deviato, poi un diagonale micidiale che ha piegato le mani a Marchetti, poi un dribbling al portiere sul filo del fuorigioco, e infine, un peccato per quel rigore che sarebbe stata l'apoteosi di un fuoriclasse che, da grande attaccante, non smette mai di fare il terzino, perchè lo è nell'animo, umile, seppur campione.

Gli azzurri sono tornati la squadra che piace, lontana parente da quella brutta e svogliata che ha giocato a Catania, ed ha regalato ampi sprazzi di bel calcio, con difesa e centrocampo solidi, e attacco pronto a pungere mortalmente alla prima occasione.

E' un Napoli ceh sa soffrire e che ha talenti anche nei portatori d'acqua, vedi Behrami, una vera e propria diga.

Si va avanti, prossima gara con la Samp: il Napoli c'è.

domenica 23 settembre 2012

Le pagelle di Catania-Napoli


De Sanctis 6,5: una sola parata su Gomez vale un gol, oltre che un punto.

Campagnaro 6,5: non sbaglia niente, e, come gli piace, si inventa esterno aggiunto quando può.

Cannavaro 6,5: frena bene Bergessio, rendendolo quasi del tutto innocuo.

Aronica 6: pulito, preciso, di mestierere quando serve.

dal 20' s.t. Vargas 6: ce la mette tutta, ma il pomeriggio non è magico come lo è stata la serata di coppa.

Maggio 5,5: partita vivace nel primo tempo, di maggiore contenimento nella ripresa.

dal 38' s.t. Dossena s.v.

Dzemaili 5,5: c'è poco da interdire, e lui spesso si perde ugualmente la posizione. Prova la conclusione spesso, ma gli manca la mira.

Inler 5: spaesato, non trova ancora la sua dimensione nel centrocampo azzurro, e non è solo colpa sua.

dal 1' s.t. Insigne 6: regala un po' di vivacità all'attacco, dove sono in troppi a dividere poco spazio.

Hamsik 6: prova a illuminare il gioco, ma è una corrente alternata.

Zuniga 5,5: qualche fronzolo di troppo gli fa perdere la retta via.

Pandev 5,5: una o due illuinazioni ma gli manca lo smalto delle giornate migliori.

Cavani 5,5: una conclusione impegna il portiere avversario, il resto è semi anonimato.

All. Mazzarri 5,5. non ha ancora trovato a Inler la giusta posizione in campo. Ha provato a vincere mettendo tutti gli attaccanti in campo intasando gli spazi, invece di trovare soluzioni offensive per crearli.

Catania-Napoli 0-0


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (20' st Vargas), Maggio (38' st Dossena), Dzemaili, Inler (1' st Insigne), Hamsik, Zuniga, Pandev, Cavani. A disp.Rosati, Colombo, Grava, Gamberini, Fernandez, Donadel, Mesto, Behrami. All.Walter Mazzarri

Catania: Andujar, Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Biagianti (1' st Izco), Lodi, Almiron (29' st Castro), Gomez, Bergessio, Barrientos (22' pt Bellusci). All. Rolando Maran

Arbitro: Bergonzi di Genova
Note: al 2' espulso Alvarez per fallo da ultimo uomo. Ammoniti Zuniga, Begessio, Inler, Legrottaglie, Almiron, Aronica

Niente clamroso al Cibali. Il Napoli non va oltre il pari senza reti, e perde l'occasione di mantenere il passo della Juve capolista.

Peccato, perchè la formazione etnea era rimasta in dieci uomini praticamente da subito, a causa di un fall oda ultimo uomo di Alvarez. La diga siciliana, difficile da scardinare è rimasta intatta anche quando le punte in cntemporanea per il Napoli erano Cavani, Hamsik, Pandev, Insigne e Vargas, segnale che era la giornata in cui il gol non doveva arrivare
.
La formazione di Mazzarri ha attaccato con poca lucidità, senza la velocità delle giornate migliori, a causa del caldo ma anche di un Catania che, bisogna dirlo, si è difeso bene.

Mercoledì sarà già campionato, e il Napoli dovrà vedersela con la Lazio, altra formazione di vertice.

sabato 22 settembre 2012

Carnevale e la festa azzurra

Il nome già ricorda una festa, la più grassa, la più allegra, e per il Napoli il nome di Andrea Carnevale è legato a due scudetti, una coppa Italia e una coppa Uefa.

Attaccante dal piede sinistro e dall’ottimo colpo di testa, Carnevale lascia Napoli dopo aver segnato ben trentuno reti, una in particolare è datata 10 maggio 1987, giorno del primo scudetto azzurro, ottenuto contro la Fiorentina. Finì uno a uno, e la rete azzurra porta la firma proprio di Andrea Cacrnevale.

Nel Napoli ha vissuto il meglio della sua carriera, incontrando, a fasi alterne, anche la nazionale. Mesto invece il suo viale del tramonto, condizionato da una lunga squalifica per doping quando era alla Roma, e una conclusione tra Pescara e Udinese, dove è rimasto a fare l’osservatore.

L'addio al Napoli fu un po' velenoso, perché i tifosi si sentirono traditi dal passaggio alla Roma, ma non possiamo che ammettere di quanto il suo apporto fu utile alla conquista della maggior parte dei trofei che la bacheca azzurra può vantare.





Catania-Napoli: contro ogni tabù


Clamoroso al Cibali è una frase pronunciata alla radio, nel programma “Tutto il calcio minuto per minuto” che allude ad una clamorosa vittoria del Catania su una fortissima Inter. Catania è da sempre un campo in cui è difficile riuscire a vincere. Il campo del Catania oggi si chiama Massimino, e vincere è sempre difficile. Il Napoli, ad esempio, in serie A non ha mai vinto a Catania.

Le ultime te uscite parlano di due pareggi e una sconfitta in terra sicula, con l’Etna che domina nettamente ai danni del Vesuvio la si vuole mettere sul piano dei vulcani. Le due tifoserie sono diventate amiche, grazie soprattutto alla presenza di Peppe Mascara negli ultimi due anni con la maglia del Napoli, ma in campo molto probabilmente sarà battaglia, con la formazione di Mazzarri che è chiamata a sfatare questo incredibile tabù.
Basti pensare che giovedì, in occasione della gara di Europa League, Mazzarri ha dato spazio interamente alle riserve. Per tenere i pezzi da novanta in panchina o in tribuna in vista di questa sfida. C’è da rincorrere la prima vittoria su quel campo, una vittoria che saprebbe di clamoroso, e che il Napoli deve cogliere per mantenere l’imbattibilità ed un cammino in campionato che è partito con discorsi di vertice.

In campo scenderà la migliore formazione del Napoli, e l’undici che sceglierà Mazzarri dovrà fare in modo da non fallire,  cosicché potremo nuovamente dire: “Clamoroso al Cibali!”

giovedì 20 settembre 2012

Le pagelle di Napoli-Aik


Rosati 6: una sola parata degna di nota dimostra che, nonostante sia il secondo di un grande come De Sanctis, è sempre un portiere da alti livelli

Gamberini 6: partita precisa e ordinata, ottimo senso della posizione, piacevole sorpresa, ma solo per chi non lo ha mai seguito.

Fernandez 6,5: giganteggia al centro della difesa, nonostante le inattese punte svedesi, veloci e difficili da contrastare.

Aronica 6: se la gioca con l’esperienza, c’è sempre quando si tratta di spazzar via qualchce pericolo, seppur a volte esagera in tranquillità.

Mesto 6,5: tanta buona volontà, tanta spinta sulla destra. Non è Maggio, ma si comporta bene alla sua prima uscita stagionale da titolare, e fornisce anche a Vargas l’assist per il primo gol.

Behrami 6,5: una roccia, non molla mai, e non perde nessun pallone. In questa squadra sembra già indispensabile.

Donadel 5,5: alla prima dopo tantissimo, troppo per poter essere lucido.

Dal 11’ s.t. Dzemaili 6,5: ormai è tra i titolarissimi, con il vizio del gol. Segna il suo secondo stagionale, con la complicità del portiere avversario.

El Kaddouri 5: non buona la prima, troppo avulso dal gioco. Rimandato, magari al campionato.

Dal 1’ s.t. Hamsik 6: prima illumina con due assist al bacio, entrambi per Vargas, che segna il secondo e il terzo gol. Poi si macchia di un incredibile fallo di reazione che gli costa l’espulsione.

Dossena 5,5: nonostante le promesse del suo procuratore, il passo non è ancora quello giusto.

Insigne 6: un po’ in ombra stasera, anche se regala qualche giocata degna di nota.

Vargas 8: è l’eroe di serata, finalmente. Tre tiri tre gol con la complicità del portiere svedese. Un cecchino d’Europa che speriamo si sia finalmente sbloccato, e che possa dare il suo decisivo apporto alla causa azzurra.

Dal 32’ s.t. Zuniga s.v.

Frustalupi (Mazzarri) 6,5: alla vigilia è stato bravo a tenere alta la tensione dei suoi definendo l’Aik una grande squadra. Invece è bastato il Napoli 2 per far male ad una squadra tanto volenterosa quanto modesta. Ennesimo turn over rivoluzionario, che stavolta gli dà ragione e che probabilmente sarà usato molto spesso quest’anno, speriamo il più possibile.

Napoli-Aik 4-0


Napoli: Rosati, Gamberini, Fernandez, Aronica, Mesto, Behrami, Donadel (11' st Dzemaili), El Kaddouri (1' st Hamsik), Dossena, Insigne, Vargas (32' st Zuniga). A disp. De Sanctis, Cannavaro, Uvini, Pandev. All.Walter Mazzarri

AIK Solna: Turina, Lorentzson, Karlsson, Majstrorovic, Johansson, Lalawele, Borges, Danielsson (35' st Lundberg), Mutumba, Bangura, Karikari. All. Andreas Alm

Arbitro: Turpin (Francia)
Marcatori: 6' Vargas, 46' Vargas, 68' Vargas, 90' Dzemaili
Note: al 26' st espulso Hamsik per fallo di reazione. Ammoniti Donadel, Johansson, Bangura

Il Napoli ne fa quattro all’Aik. E scusate se è… poker!

Nell’esordio di Europa League brilla, finalmente, la stella di Edu VArgas, che parte titolare e ne fa tre in una sola partita, sbloccandosi, finalmente, e approfittando della complicità del portiere svedese, che ha lasciato notevolmente a desiderare.

Squadra volenterosa l’Aik,  che ha fatto il possibile per impensierire il Napoli, e ha sfruttato la velocità delle sue punte, senza mai concludere in maniera veramente pericolosa dalle parti di Rosati, se non in una sola occasione, nella quale il secondo portiere azzurro si è ben difeso.

Il Napoli sceso in campo al san Paolo è totalmente inedito, con il solo Aronica della squadra titolare. Si vedono per la prima volta Donadel e El Kaddouri, entrambi rimandati ad altre occasioni. E’ un Napoli che non ha mai giocato insieme e si vede, per i buchi lasciati a centrocampo, e per i giochetti in difesa, ma che quando c’è da partire in velocità è il solito Napoli, ce l’ha nel dna, colpisce tre volte con Vargas, mentre ci pensa Dzemaili a chiudere con un bel destro deviato.

Unica nota stonata, l’evitabile espulsione di Hamsik per un fallo di reazione che gli è costato il rosso diretto. Un peccato, ma il Napoli c’è, anche in Europa League.

lunedì 17 settembre 2012

Napoli, un buon inizio... ma calma!


Un buon inizio, ma ora occorre coontinuare su questa strada. Tre vittorie in tre partite, punteggio pieno, e ovviamente giornali, siti internet e gente che esplode oltremodo di gioia.

Calma, ragazzi. Siamo ancora all'nizio, ci sono da giocare altre trentatrè partite in campionato, e da giocare il maggior numero di partite in coppa Italia in Europa, LEague. quest'ultima comincia giovedì contro l'AIK Stoccolma, al San Paolo.

Calma ragazzi. Occorre ancora correggere qualcosa in difesa, dove si continua a subire sui calci piazzati, nel gioco aereo, e si fa fatica a dare assetto alla retroguardia quando si cambia anche un solo elemento, come è successo domenica cn Aronica, cui è dovuto subentrare Gamberini.

Calma, ragazzi. Il centrocampo non ha ancora una sua identità. L'assenza di Gargano si sente ancora, perchè Inler e Dzemaili non hanno ancora chiaro il ruolo rispettivo, e nessuno dei due imposta, entrambi fanno interdizione, ma è palese che gli manca ancora il senso di posizione. Behrami, quando entra, fa quel che può ma deve anch'egli trovare una sistemazione.

Ancora tanto lavoro, quindi per Mazzarri, sia sul campo, con gli schemi, sia fuori, da pompiere, per spegnere i facili entusiasmi e guidare la squadra ad arrivare il più lontano possibile.

Insigne, il predestinato azzurro


Dipenderà da lui, certo, continuare nella strada che ha deciso di percorrere da qualche anno a questa parte: quella del predestinato.

Mazzarri lo lancia nella mischia nel massimo campionato, il più difficile del mondo, quando aveva quasi diciannove anni e Lorenzo Insigne passa subito alla Cavese, in C, a farsi le ossa. Brilla ma non troppo, e passa al Foggia di Zeman. Qui la sua vita cambia, perchè il boemo è il migliore in assoluto a lavorare coi giovani. Brilla a Foggia nel tridente di Zeman, e esplode l'anno dopo in quello del Pescara, sempre guidato dal boemo, chelo porta a vincere il campionato di serie B.

Insigne è promosso in prima squadra, dopo la corte che Zeman gli ha fatto per portarlo alla Roma, accede al Napoli e prende il numero ventiquattro. Il piccolo attaccante di Frattamaggiore incanta già in precampionato, gli osservatori intorno a lui aumentano, fino a quando vade su di lui l'occhio di Cesare Prandelli, tecnico della nazionale maggiore.

La svolta avviene la sera del 9 settembre quando Devis Mangia, tecnico dell'under 21, annuncia a Insigne che non lo convocherà, perchè andrà a giocare con la nazionale maggiore. Una ventina di minuti per l'attaccante azzurro contro Malta fanno capire che è prnto, è maturo, e presto, tra l'altro, diventerà anche papà.

I tempi sono maturi, ora gli serve solo l'occasione. E l'occasione arriva in Napoli-Parma, quandi Insigne entra a un quarto d'ora circa dalla fine al posto di Cavani. Nemmeno un giro di lancette ed è già in gol, da opportunista, liberando tutta l'esplosività del suo destro. La corsa sotto la tribuna, saluta la fidanzata che è in attesa di suo figlio.

Insigne è un predestinato, predestinato a cambiare il calcio italiano ed a fare la storia del NApoli. Dipenderà da lui, e da chi gli sta intorno. Noi, nel frattempo, sosteniamolo!

domenica 16 settembre 2012

Le pagelle di Napoli-Parma


De Sanctis 6: un paio di parate tranquille, ed un gol preso un po' a sorpresa.

Campagnaro 6,5: freddo e preciso sia a destra sia a sinistra, con qualche affondo in avanti come talvolta sa fare lui.

Cannavaro 6: soffre un po' la tecnica di Belfodil, ma alla fine se la cava.

Aronica 6: si difende come può, poi un colpo alla caviglia lo costringe ad uscire.

dal 1's.t. Gamberini 6: buon esordio, tutto esperienza e precisione.

Maggio 6: più vivace in avanti considerato anche che il Parma non spinge molto sulla sua fascia.

Inler 5,5: nervoso, poco ispirato, spesso in irtardo nel lavoro di copertura.

dal 24' s.t. Behrami 6: la sua presenza non incide più di tanto nella partita.

Dzemaili 5,5: troppo statico in fase di copertura, dove non sempre riesce a prendere le misure degli avversari. Apprezzabile palo colpito su calcio di punizione.

Hamsik 7: sicuramente uno tra i migliori in campo, prende attacco e centrocampo per mano, e con il suo piede felpato e gli assist illuminanti, porta il Napoli alla vittoria. Per lui passano i primi due gol, ma in generale prova da incorniciare, in una posizione dove gode di maggiore autonomia e poter così liberare tutto il suo estro.

Zuniga 6: l'esuberanza, ai limiti dell'arroganza di Rosi lo tengono quasi sempre basso e non gli consentono di partecipare sempre all'azione offensiva, dove quando può contribuisce regalando vivacità.

Pandev 7,5: il trascinatore azzurro libera tutta la sua rabbia in campo dopo le due giornate di squalifica ricevute immeritatamente nell'assurda gara di Pechino in Supercoppa. ben imbeccato da Hamsik si procura un rigore dopo soli due minuti, dando a Cavani la possibilità di portare il Napoli in vantaggio. Sempre servito da Hamsik regala agli azzurri il gol del raddoppio, poi permette a Insigne di segnare la sua prima rete in Acon un assist al bacio sul filo del fuorigioco. Quando sta bene fermarlo è veramente difficile e lo si è visto anche oggi.

Cavani 6: segna un rigore che Mirante intuisce, poi sbaglia clamorosamente due reti a tu per tu con il portiere. Capita anche a lui.

dal 31' s.t. Insigne 6,5: il tempo di entrare, posizionarsi e mette a segno un destro da cecchino, per poi correre sotto la tribuna per festeggiare il suo primo gol. I tempi erano maturi, e lo saranno sempre di più. Il ragazzo è un talento che illumina il san Paolo e regala alla partita gli ultimi sprazzi di vivacità.

All.: Mazzarri 6,5: la squadra in attacco è devastante, considerando la mole di gioco e le otto reti segnate in tre partite. Fa bene ad arrabbiarsi perchè si sbaglia troppo, ma le sue priorità devono essere la registrazione della difesa sui calci piazzati e nel gioco aereo, e nel dare un ruolo e una sistemazione definitivi agli uomini di centrocampo.

Napoli-Parma 3-1


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (1' st Gamberini), Maggio, Inler (2' st Behrami), Dzemaili, Hamsik, Zuniga, Pandev, Cavani (31' st Insigne). A disp.Rosati, Colombo, Fernandez, Grava, Donadel, Dossena, Mesto, El Kaddouri, Vargas. All.Walter Mazzarri
Parma: Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Rosi (35' st Palladino), Galloppa, Valdes, Parolo (23' st Acquah), Gobbi, Belfodil, Ninis (13' st Pabon). All. Roberto Donadoni
Arbitro: Gervasoni di Mantova
Marcatori: 3' Cavani, 39' Pandev, 44' Parolo, 77' Insigne
Note: ammoniti Galloppa, Rosi, Inler, Valdes

Il Napoli va, mantiene il passo della vetta della classifica e eguaglia il recordi della stagione 87-88 con tre vittorie nelle prime tre di campoionato.

E' un Napoli che vince ma che mostra margini di miglioramento in difesa e a centrocampo mentre in attacco è già stellare, ora gli manca solo un po' di precisione.

La formazione di Mazzarri ha avuto la bravura di sbloccare praticamente subito l'incontro,  grazie ad un rigore di Cavani che è riuscito a guadagnarsi l'ottimo Pandev, sicurament migliore in campo insieme ad Hamsik.

Lo stesso Pandev ha colto il raddoppio ben imbeccato da hamsik, e nel finale di secondo tempo ha chiuso i conti Insigne, alla prima rete in serie A, ottimo suggello per un momento fantastico del baby talento azzurro. Inutile, quanto evitabile, la rete del Parma con Parolo.

In attesa dell'esordio in Europa League, il campionato che riprende ci restituisce un Napoli forte, che vince anche quando non brilla, e che sa far male in contropiede. Resta da migliroare l'assetto difensivo, e dare una struttura definitva a centrocampo, dove Inleer e Dzemaili sono un po' in crisi d'identità e non hanno molto chiari i loro compiti. Steso discorso vale per Behrami, che MAzzarri concepisce come una sorta di jolly. Giocando si impara, e il Napoli dopo solo tre giorni di scuola è uno dei primi della classe.






sabato 1 settembre 2012

Napoli, adesso si fa sul serio


Si è chiuso il calciomercato del Napoli, e siamo giunti già alla seconda di campionato, dopo che, nella stessa settimana, c'è stato già anche il sorteggio di Europa League. Tutto in una settimana, quindi per entrare nel vivo della nuova stagione 2012-2013.

Il Napoli si è rinforzato, anche se ha seguito il trend dell'intero campionato italiano, che ha speso con un occhio alle casse e con nessun vero "top player", se si vuole utilizzare questo modo di dire che in realtà significa veramente poco.

Nell'ultima settimana di mercato sono arrivati El Kaddouri, Uvini e Mesto, oltre al mega rinnovo con clausola a reti unificate di Edinson Cavani, diciamolo, il più forte attaccante al mondo attualmente in circolazione.
La settimana ha visto anche il sorteggio dei gironi di Europa League, con il Napoli in procinto di affrontare Psv, Stoccolma e Dnipro, un girone sulla carta agevole, ma di certo da non sottovalutare. Il Napoli ha tuttel e carte in regola per puntare il boccone grosso, dopo aver ben figurato in Champions League, dove aspira a ritornare.

Ma adesso è di nuovo campionato: dopo la bella prova di Palermo occorre ripetersi sul campo amico, contro la Fiorentina che probabilmente è la reginetta del mercato, con acquisti importanti e per ogni ruolo, ed un allenatore, Montella, che saprà metterli in campo.

Si fa sul serio, e il Napoli deve dettare legge, per far capire sin dall'inizio come stanno le cose e che nella lotta per le prime posizioni il Napoli c'è. Il campionato è livellato e tutto è possibile, anche per il Napoli.