domenica 28 ottobre 2012

Napoli-Chievo 1-0


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga (71' Dossena), Insigne (84' Dzemaili), Pandev (75' Vargas). A disp.Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Aronica, Mesto, Donadel, El Kaddouri. All.Walter Mazzarri

Chievo: Sorrentino, Frey, Dainelli, Andreolli, Dramè, M.Rigoni (76' Moscardelli), L.Rigoni, Hetemaj (60' Pellissier), Luciano (56' Papp), Thereau, Vacek. All.

Arbitro: Celi di Campobasso
Marcatori: 58' Hamsik
Note: ammoniti  Andreolli, L.Rigoni, Vargas. Espulso al 78' Vacek per doppia ammonizione

Dopo una settimana come quella che è appena trascorsa, per il Napol battere la bestia nera Chievo era veramente quella che ci voleva. Tra multe, deferimenti, l'assenza di Cavani e tutto ciò che ne consegue, il bel gol di Hamsik rimette al mondo la formazione azzurra, che tiene il passo della Juve, vittoriosa come spesso le accade per sviste arbitrali.

Mercoledì si rigioca, e il Napoli deve mettere alle spalle il brutto periodo, per cercare di riprendersi ciò che è suo: la stima dei tifosi, un campionato di vertice e tutto quello che ne consegue.

giovedì 25 ottobre 2012

Le pagelle di Dnipro-Napoli


Rosati 4: spaesato tra i pali, in alcuni casi pasticcione, come sul secondo gol.

Gamberini 6: poco impegnato, se la cava.

dal 34' s.t. Inler s.v.

Fernandez 4,5: troppi errori di posizione, di scelta di tempo. Spesso anticipato dagli avversari, che lo rendono inaspettatamente nervoso.

Aronica 5,5: non ha il passo dei tempi migliori, quando in Champions lasciava il suo marchio.

Mesto 5,5: è mancato il suo apporto sulla fascia.

Dzemaili 5: non pervenuto

Donadel 5,5: arranca ancora e possiamo anche giustificarlo, ma a volte oltre al passo gli mancano proprio le idee.

Zuniga 5: sacrificato nel primo tempo in un inedito ruolo dietro le punte, a dir poco disastroso, si riscatta in parte nella ripresa quando riprende i suoi panni consueti, ma forse è troppo tardi.

Dossena 4,5: si fa valere solo con il gioco pericoloso e scorretto.

dal 7' s.t. Pandev 5: mai in partita.

Insigne 5: qualche interessante sortita, un gol giustamente annullato nel primo tempo. La ripresa è anonimato.

Vargas 4,5: qualche passettino di danza dove non fa male, poi Mazzarri risparma a lui e a noi il resto.

dal 7' s.t. Cavani 6,5: l'unico a portare a termine una gara decente, con il gol, il palo e il quasi gol che il portere avversario gli nega.

Mazzarri 5: è facile ora scagliarsi su di lui se la squadra perde. Lui va avanti per la sua strada forte della fiducia della società. Dire che la squadra ha giocato bene è veramente troppo, ma provare il colpaccio non è impossibile. Se il turn over non è una scienza esatta, può diventare un alchimia se ben fatto, tenendo presente che gli eccessi quasi sempre sono sbagliati.

Dnipro-Napoli 3-1


Napoli: Rosati, Gamberini (34' st Inler), Fernandez, Aronica, Mesto, Dzemaili, Donadel, Zuniga, Dossena (7' st Pandev), Insigne, Vargas (7' st Cavani). A disp.De Sanctis, Uvini, Cannavaro, El Kaddouri. All.Walter Mazzarri

FC Dnipro: Lastuvka, Mandziuk, Mazuch, Cheberyachko, Strinic, Fedetskiy (37' st Denisov), Rotan, Giuliano, Matheus, Zozulya (37' pt Kankava), Seleznyov (14' st Kalinic). All. Juande Ramos

Arbitro: Gocek (Turchia)
Marcatori: 1' Fedetskiy, 42' Matheus, 64' Giuliano, 75' Cavani
Note: ammoniti Donadel, Dzemaili, Kankava

Altra figuraccia dl Napoli in Europa. Tre a uno in casa del Dnipro, e si complica seriamente il cammino nella competizione cenerentola, che il Napoli ha deciso di non onorare nemmeno con le riserve.

Un Napoli scollato nei reparti, chiaro segnale che le riserve non giocano insieme. E' una scelta della società, d'accordo, ma continuare a perdere così rischia di farci fare uno scivolone nel ranking Uefa, che abbiamo scalato con tanta fatica lo scorso anno. L'esperienza serve e deve servire, e se il turn over è una scelta, lo si può combinare ad, esempio, con almeno un titolare per reparto, come è successo nella ripresa, e le cose, almeno a tratti, sono andate meglio.

Difficile commentare questa partita in cui il Napoli si è risolto nel rigore di Cavani, nel palo sempre di Cavani, e nel bel colpo di testa ancora del Matador, parato dal portiere padrone di casa.

Il resto è una serie di errori difensivi, dal primo minuto alla fine, e una squadra completamente priva di identità, di gioco, e del mordente che nel finale, negli anni passati, ci ha regalato tanti recuperi e punti.
Speriamo adesso ceh questo Napoli scialbo d'Europa, non contagi anche quello in campionato.

martedì 23 ottobre 2012

Mazzarri lascia il Napoli: sarà vero?


La dichiarazione è abbastanza datata, ma è venuta alla ribalta proprio nel momento peggiore, quello immediatamente successivo alla sconfitta contro la Juve: Mazzarri a fine campionato potrebbe fermarsi, e lasciare il Napoli e il calcio per un po'.

Mazzarri lo ha ribadito: troppo stress, mai una pausa; per sua fortuna mai un esonero, e adesso, proprio nel momento in cui il Napoli ha più bisogno del suo allenatore, ed in una stagione forse strategica per il futuro di questo Napoli che pensa in grande.

Ma sarà vero? Perchè Mazzarri, uomo che sa comunicare con l'immagine e con le parole, ha detto questo, e lo ha poi ribadito?

Mazzarri in quest'ultimo tempo pare essere veramente stanco e stressato, e anche sabato a Torino ha mostrato di sentire particolarmente la gara, e ha trasmesso la cosa anche ai calciatori. Sul risultato ha in parte influito la sua scelta di non operare sostituzioni e non dopo aver subito l'uno due, nonostante avesse a che fare con una squadra stanca.

Da qui a dire di voler andar via, ritirarsi, ce ne passa, e se più volte ha sottolineato che deciderà a fine stagione, avendo anche il contratto in scadenza, è certo che le sue affermazioni non fanno bene nè alla squadra nè ad un ambiente facilmente suggestionabile come Napoli.
Già in città e nei vari media che straripano di Napoli si parla della notizia e in molti tremano, temono che la stagione possa compromettersi, adesso che si è appena persa una partita, ma non è certo finito il mondo. Occorre farsi forza e remare tutti dalla stessa direzione, a cominciare dal tecnico.
La speranza è  che Mazzarri ci ripensi, ovviamente, e che di qui alla fine del campionato, che ce ne passa, possa dare alla squadra la grinta che conosciamo, sperando che acquisisca al contempo maggiore coraggio a partita in corso, in modo da saper leggere meglio la gara quando attraversa i suoi momenti topici.

sabato 20 ottobre 2012

Le pagelle di Juventus-Napoli


De Sanctis 7: al di là dei due gol ha fatto tre parate da vero campione quale è.

Campagnaro 7: non ha sbagliato praticamente nulla, se non il rilancio poco fortunato che ha spianato la strada all'assurdo gol di Pogba.

Cannavaro 6: praticamente nessuna sbavatura, ma alla fine non è bastato.

Gamberini 6,5: è forse l'unico che riesce a contrastare Giovinco quando transita dalle sue parti.

dal 40' s.t. Insigne s.v.: Mazzarri colpevolmente lo getta nella mischia a cinque dalla fine. Sente la gara ma non ha il tempo di esprimersi, poi Pandev lo lancia male quando potrebbe segnare. Serata da dimenticare, ma lui non ha colpe.

Maggio 5: soffre per tutto il match Asamoah, poi quando questi esce facendo spazio a Caceres, se lo perde su calcio piazzato. Che si goda il periodo da neo papà, in modo da ritrovare lo smalto dei tempi migliori.

Behrami 5,5: nemmeno lui è quello solito. Si perde spesso Giovinco e non fa il filtro necessario. Giustamente sostituito, ma troppo tardi.

dal 42' s.t. Dzemaili s.v.

Inler 6,5: finalmente una gara autoritaria la sua. Non sente la vicinanza di un mostro sacro come Pirlo, e se la cava bene sia in impostazione che in fase interdittiva.

Hamsik 6: partita a due facce. Buon primo tempo, vivace, sul suo livello. Scialba ripresa, da quasi anonimato.

Zuniga 6: riesce a contenere Lichtsteiner e a presentarsi dalle parti dell'area avversaria, ma conclude poco.

Cavani 6: una traversa e la solita partita di sacrificio, impegno, dedizione totale. Per uno che ha fatto trentamila chilometri in poco più di una settimana è veramente tanto.

Pandev 5,5: ben contrastato dalla difesa avversaria, e anche poco ispirato, risulta poco concreto.

All.: Mazzarri 5: ha dalla sua la colpa di aver cambiato tardi. Per una squadra stanca per gli impegni nazionali, anche tre nuovi innesti, fatti un po' prima, avrebbero significato tanto. La Juve li ha fatti e proprio i nuovi entrati hanno segnato. Il piglio del Napoli che conosciamo si è visto solo a sprazzi, e si è regalato il centrocampo alla Juve per buona parte della gara. Bisogna ancora lavorare sui calci piazzati.

Juventus-Napoli 2-0


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (40' st Insigne), Maggio, Behrami (42' st Behrami), Inler, Hamsik, Zuniga, Cavani, Pandev. A disp.Rosati, Colombo, Aronica, Fernandez, Grava, Uvini, Donadel, Dossena, Mesto, Vargas. All.Walter Mazzarri

Juventus: Storari, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal (30' st Pogba), Pirlo, Marchisio, Asamoah (33' st Caceres), Giovinco, Quagliarella (16 st Matri). All. Alessio

Arbitro: Damato di Barletta
Marcatori: 80' Caceres, 82' Caceres
Note: ammoniti Cavani, Vidal, Chiellini, Campagnaro, Barzagli, Inler.

Il big match va alla Juve, favorita che rimane tale, e il Napoli esce battuto, ma non sconfitto.

E' stata una gara nervosa, condizionata da molte interruzioni del gioco, per le quali nessuna delle due squadre è riuscita a produrre appieno il proprio gioco, con un lieve predominio juventino.

Il Napoli recrimina per una traversa dell'incommensurabile Cavani, ma ha fatto veramente poco per vincere, un po' frenato dal nervosismo, un po' dalla stanchezza, un po' da una Juve che, come si sapeva, è ben quadrata soprattutto in difesa.

Decide il match un calcio piazzato, sul quale Caceres si è avventato di testa in tolale solitudine. I soliti errori, inimma, ma il rammarico è maggiore proprio perché il Napoli persevera sulle stesse cose, e continua a non fare quel salto di qualità di cui avremmo bisogno per sognare veramente, non solo sui giornali.

Il gol di Pogba è, invece, un gol che capita poche volte nella vita e sul quale c'è veramente poco da dire.
Da dire abbiamo però qualcosa al tecnico Mazzarri, che ha fatto i cambi troppo tardi, e ha messo un affamato come Insigne a solo dieci minuti dalla fine. Se la squadra è stanca, i nazionali sono stati in giro per il mondo, e non esistono più titolarissimi, contro la Juve non devi avere paura di rischiare i cambi. la Juve lo ha fatto ed ha avuto ragione, con due reti messe a segno da due nuovi entrati. Sono anche queste lezioni di calcio, caro Mazzarri. e speriamo che tu e il Napoli sappiate farne tesoro.

Juve-Napoli: manca poco!


L'attesa è cominciata, o forse si è fatta più trepidante. Qualcuno, che proprio non ce la fa più, conta le ore, e forse anche i minuti. Uno spettacolo nello spettacolo, quello della gente del Napoli che attende questo Juve-Napoli di inizio stagione come una gara già di per sè diversa dalle altre, ma quest'anno affrontata da primi in classifica a pari merito con la signora.

Novanta minuti o poco più, milioni di anime sintonizzate sulla stessa lunghezza d'onda, pronti a godersi uno spettacolo che fa parlare di sè già da dieci giorni, oscurando in parte anche la gara della nazionale. Che l'attesa fosse lunga c'era da aspettarselo, ma che la gara avesse tanta risonanza sinceramente era difficile da pronosticare.

Diciannove punti ha il Napoli, diciannove la Juve: l'obiettivo è farsi reciprocamente uno sgambetto, e evitare uno scialbo pareggio che spesso condiziona queste gare tanto attese.

La partita cade ad inizio campionato e sicuramente non sarà decisiva per la dirittura d'arrivo, ma sicuramente dirà di più sul prosieguo di questa stagione. In particolare per il Napoli, che deve mettere alla prova il suo potenziale e capire se è all'altezza del vertice, come sinora sta dimostrando.

La Juve avrà un paio di assenze importanti: Buffon e Vucinic, ma il Napoli dovrà verificare le condizioni dei nazionali, tra cui Cavani, rientrato addirittura giovedì sera.

Il Napoli di Mazzarri è una squadra che diverte, e che quest'anno sta trovando anche la giusta quadratura in difesa. La Juve invincibile è stata già battuta, in coppa Italia l'anno scorso, e l'obiettivo sarà di ripetere l'impresa, su un campo, quello di Torino, che è praticamente inviolato da quando è stato inaugurato.

Nulla è impossibile, quindi, per la formazione azzurra, che è abituata a stupire e che in più avrà dalla sua la spinta dei tifosi. Non importa se saranno solo in duemila: la squadra sa da tempo quando alla città importa vincere questa gara contro la principale rivale assoluta, e sicuramente si impegneranno il doppio rispetto al normale. Faranno forse ancora di più i napoletani, in particolare Cannavaro e Insigne. Se il capitano ha già mostrato in passato di sentire la partita particolarmente, il baby gioiello ha già detto che giocare questa  gara sarebbe per lui un sogno, quindi immaginiamo cosa potrebbe essere per lui segnare. E speriamo che Mazzarri possa coronare questo sogno del giovane frattese, magari approfittando anche per far rifiatare un po' Cavani.

L'attesa è quasi finita, alle sei si gioca, e saranno novanta minuti: Napoli, adesso tocca a te!

mercoledì 10 ottobre 2012

Juve-Napoli: è già partitissima


Mancano ben dieci giorni alla partita più attesa di questo inizio di stagione. Juventus e Napoli sono le capoliste appaiate in testa alla graduatoria. Due squadre imbattute in campionato, solide, con due difese finora difficili da perforare. Una, la Juve, ha un'imbattibilità in campionato che dura addirittura da due stagioni, con il Napoli che vorrebbe tanto infrangere questo primato. La seconda, il Napoli appunto, fa del bel gioco il suo punto di forza, che diviene apoteosi quando vi sono associati i risultati.

Con l'occasione della pausa del campionato per la nazionale, l'attesa anzichè palacarsi ha già iniziato a crescere, e la sfida, se non sarà decisiva, di sicuro dirà molto sulle due squadre e su prosieguo della loro stagione, almeno per quanto riguarda il campionato.

Sono già iniziate anche le prime polemiche, le prime indiscrezioni, e i primi raffronti tra campioni dell'una e dell'altra squadra. La Juve anche stavolta parte favorita, ma il Napoli di sicuro venderà cara la pele. L'attesa è grande anche tra le tifoserie, visto che vige una rivalità, si spera sempre e solo sportiva, che dura da tempo e che si è molto accentuata a partire dai tempi di Maradona. Proprio per questo spiace appurare che, a fronte della richiesta di almeno 10000 biglietti, la Juve ne abbia riservati solo 2000 per il NApoli: una mossa tattica nascosta dietro ai problemi di sicurezza, che, almeno al momento, non hanno preoccupato chi di dovere, ossia gli organi di stato, ma solo la Juve, cosa che fa un po' riflettere.

Ancora dieci giorni per poter spingere il nostro Napoli a dare il meglio, senza proclami. Nel frattempo, faremo in modo di ingannare il tempo.

domenica 7 ottobre 2012

Le pagelle di Napoli-Udinese 2-1


De Sanctis 6,5: mette sicurezza in particolare nelle uscite. Quasi nessuna parata da segnalare.

Campagnaro 7: chiude con grinta, precisione e senso della posizione,  cercando il più possibile l'anticipo.

Fernandez 6: meglio rispetto al disastro di giovedì, anche se da un suo rilancio errato nasce il gol del momentaneo pareggio udinese.

Gamberini 6,5: se la cava con la grinta e l'esperienza.

Maggio 6: partita di contenimento su Pasquale, poche sfuriate, ma una porta al primo gol azzurro.

Behrami 7: insuperabile, ancora una volta, è un piacere vederlo giocare.

Inler 6: primo dampo da dimenticare, ripresa di grande riscatto.

Hamsik 7,5: trova un gran gol simbolo di una gara grintosa, da leader e oggi capitano. Prende per mano l'attacco azzurro e lo conduce ad una vittoria meritata.

dal 43' s.t. Dzemaili s.v.

Zuniga 6,5: bravo sia da terzino, sia da esterno offensivo. In un paio di occasioni decisivo nelle diagonali.

Pandev 6,5: raddrizza la sua giornata con un bel gol di destro, piede insolito per lui. esce forse stanco, ma difficilmente avrà la possibilità di riposare.

dal 11' s.t. Insigne 5,5: dà velocità, ma spesso insiste in un dribbling di troppo, e forza la conclusione, con poca fortuna.

Cavani 6: non tira mai in porta, ma gioca per la squadra, sia in difesa, sia in rifinitura.

All.: Mazzarri 7: la difesa è ben registrata nonostante le assenze, il centrocampo ha in Behrami una piacevole sorpresa, ora occorre recuperare Inler. Alla luce di questo risultato, il turn over di giovedì dà ragione a lui e alla società, e sicuramente si continuerà così.

Napoli-Udinese 2-1


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Fernandez, Gamberini, Maggio, Behrami, Inler, Hamsik (43' st Dzemaili), Zuniga, Pandev (11' st Insigne), Cavani. A disp.Rosati, Colombo, Aronica, Grava, Uvini, Dossena, Dzemaili, Donadel, Mesto, El Kaddouri, Vargas, Insigne. All.Walter Mazzarri
Udinese: Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi, Pereyra (41' st Faraoni), Allan, Pinzi (21' st Raneige), Lazzari, Pasquale, Maicosuel, Di Natale (34' st Barreto). All. Francesco Guidolin
Arbitro: Doveri di Roma
Marcatori: 30' Hamsik, 43' Pinzi, 46' Pandev
Note: ammoniti Hamsik, Danilo, Maicusouel, Benatia, Maggio. Espulso al 33'  st Guidolin per proteste

Il Napoli è forte, ormai è chiaro. Con l'Udinese la formazione azzurra ha dato l'ennesima prova di quanto può puntare ad un campionato di vertice ed a fare testa a testa con la Juve.

E in vista della sfida tra le due che ci sarà dopo la sosta, sarà difficile tenere calmo l'ambiente. Di sicuro si comincerà a fare voli con la mente, ma è meglio tenere i piedi per terra, e la consapevolezza che possiamo fare qualsiasi cosa: dipenderà solo da noi.

Il Napoli ha avuto di fronte una Udinese ben messa in campo, c'era da aspettarselo, ed ha creato non pochi problemi al Napoli, in particolare a centrocampo, dove riusciva a guadagnare metri sfruttando anche la giornata non brillante di Inler.

Ma il Napoli alla prima occasione può essere fulminante, come sempre, e si vede. Segna Hamsik, il migliore, con una combinazione stupenda partita da Fernandez, perfezionata da Cavani, e servita da Maggio a Hamsik, che porta i suoi in vantaggio.

Un buco di Inler spiana poi la strada al pareggio di Pinzi, ma giusto due minuti e Pandev si inventa una vera e propria perla, inimmaginabilmente di destro.

Il NApoli riesce a mantenere il vantaggio fino alla fine, nonostante qualche sofferenza dell'Udinese e qualche errore sotto porta, ma il centrocampo azzurro cresce ulteriormente, con Inler che si adegua al resto del gruppo, e il Napoli va. Ora sarà difficile tenerlo.

Napoli-Udinese: le probabili formazioni


Battere l'ostica nera Udinese, tenere il passo della Juve, dimenticare il passo falso in Europa League. questi tre gli obiettivi del Napoli di stasera, che scende in campo in uno dei due posticipi della settima giornata.
La Juve ha vinto a Siena, con complice qualche favore arbitrale, e in vista della sfida con la vecchia signora, in programma dopo la sosta, il Napoli deve vincere con l'Udinese per portarsi di nuovo a pari merito, e giocarsi così una super sfida che dopo solo otto giornate diverrebbe attesissima, oltre il normale.

L'Udinese non è squadra da sottovalutare, è sempre ben messa in campo, ha validi giocatori, e fuori casa sa difedersi e ripartire in maniera micidiale.

Il Napoli deve stare attento alle ripartenze, e provare a imporre il proprio gioco. Sarà data una nuova possibilità a Fernandez, dopo la brutta prova di giovedì, mentre in attacco oltre a Cavani, si punterà su Pandev, sperando  che abbia ripreso lo smalto delle primissime partite, precampionato compreso. Le ultime uscite del macedone, infatti, sono state piuttosto opache.

Questi i probabili ventidue di partenza:

NAPOLI (3-5-1-1) - De Sanctis; Campagnaro, Fernandez, Gamberini; Maggio, Inler, Behrami, Hamsik, Zuniga; Pandev, Cavani. All. Mazzarri.

UDINESE (3-5-2) - Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Faraoni, Pereyra, Pinzi, Lazzari, Pasquale; Di Natale, Fabbrini. All. Guidolin.

giovedì 4 ottobre 2012

Psv-Napoli 3-0


Napoli: Rosati, Cannavaro, Fernandez, Aronica, Mesto, Dzemaili, Donadel, El Kaddouri (1' st Cavani), Dossena (27' st Zuniga), Insigne (17' st Pandev), Vargas. A disp.De Sanctis, Campagnaro, Inler, Behrami. All.Walter Mazzarri

PSV Eindhoven: Waterman, Hutchinson, Derijck, Marcelo, Bouma, van Bommel, Toivonen, Strootman, Narsingh, Lens, Mertens. All. Dick Advocaat

Arbitro: Tudor (Romania)
Marcatori: 19' Lens, 41' Mertens, 53' Marcelo
Note: ammoniti El Kaddouri, Bouma, Fernandez, Derijck, Cannavaro, Dossena, Mesto, Pandev, Aronica, Cavani. Recuperi 0 e 3'

Non prendiamocela con il turn over, ma con la bravura del Psv, che non è squara materasso, e con la nostra inconsistenza. La stessa squadra che ha piegato l'Aik ne prende tre dal Psv. Pasticciona in difesa, assente a centrocampo, sterile in attacco, la squadra di Mazzarri, il Napoli 2 dall'azzurro sbiadito, incorre in una sconfitta incredibile, inaspettata, ma meritata, e si blocca clamorosamente.

Nulla è compromesso per l'Europa League, con il girone molto equilibratom ma sicuramente, se si vuole andare avanti in questa competizione, che probabilmente sarà giocata dal Napoli 2, bisogna cambiare approccio alle gare.

martedì 2 ottobre 2012

Mazzarri: in coppa ancora turn over!


Il Napoli è primo in campionato insieme alla Juve. Il massimo torneo nazionale è l'obiettivo in cui il Napoli aspira a far maggiormente bene. Senza fare troppi proclami, chiaro, ma la formazione di Mazzarri deve profondere le maggiori energie in campionato.

Adesso  che c'è la coppa, bisogna dare spazio alle riserve. Guai a chiamarle tali, per carità, si tratta principalmente di un Napoli 2, considerando l'ottima prova offerta contro l'Aik. Ma adesso ci sarà il Psv, avversaria molto più forte, che sfida gli azzurri in casa propria e non sarà facile. Ma bisogna pensare al campionato, perchè servono energie per affrontare l'Udinese, e perchè tramite la coppa si può approfittare per far crescere i giovani.

Mazzarri ha convocato anche i migliori, ma probabilmente entreranno a partita in corso, in caso di necessità. Pazio quindi alle riserve, senza alcun ripensamento!

Speriamo non ce ne sia bisogno e i vari Vargas, insigne e El Kaddouri se la sappiano sbrigare da soli.