sabato 7 luglio 2012

Bruscolotti, il grande "palo e fierro"


Vederlo in giro per le strade di Napoli, in tv da commentatore, o alla cassa del suo ristorante dedicato al primo scudetto azzurro, ti dà la chiara impressione di essere a diretto contatto con un pezzo della storia del Napoli. La storia forse più importante e significativa, impersonata da Giuseppe Bruscolotti. Palo e fierro si è ritirato nel 1988, ma ancora il record assoluto di presenze con la maglia del Napoli. Trecentottantasette in serie A, cinquecentoundici tra campionato e coppe: un azzurro vestito addosso una vita, tanto da essere ormai una seconda maglia.

Bruscolotti è una delle ultime bandiere del calcio come lo si intendeva una volta, quello tutto stadio e radioline, e gol in tv solo la sera, a novantesimo minuto. Il suo attaccamento ai colori azzurri lo hanno portato all’ombra del Vesuvio tutta la vita, con una breve parentesi nel Sorrento, pur essendo egli originario della provincia di Salerno.

Indimenticabile l’immagine di un combattuto Napoli-Juve in cui mise letteralmente la testa tra la line di porta e il pallone, beccando anche qualche colpo, pur di non far segnare gli odiati juventini.

Bruscolotti era ed è palo e fierro, un colosso, la base e la storia del Napoli, prima anonima e schiacciata dallo strapotere del nord, poi bella e vincente, con lo scudetto, la coppa Italia, e la fascia di capitano ceduta a Maradona con un gesto di amicizia e di umiltà che solo i grandi sanno fare.

E lui è un grande, e meritava di vincere anche di più. Per chi ama il Napoli Bruscolotti è il grande pal e fierr!


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