giovedì 25 marzo 2010

Napoli-Juventus 3-1

Napoli: De Sanctis, Grava, Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Pazienza, Gargano, Zuniga (45' st Rinaudo), Hamsik (37' st Cigarini), Quagliarella, Lavezzi (46' st Denis). A disp. Iezzo, Aronica, Rullo, Bogliacino. All. Mazzarri
Juventus: Manninger, Zebina, Cannavaro, Chiellini, Grosso, Camoranesi (17' st Diego), Poulsen (9' pt Candreva), Felipe Melo, Marchisio, Amauri, Del Piero (21' st Grygera). A disp. Pinsoglio, De Ceglie, Giovinco, Trezeguet. All. Zaccheroni
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatore: 7' pt Chiellini (J), 6' st Hamsik (N), 27' st Quagliarella (N), 43' st Lavezzi (N)
Note: ammoniti Grava, Del Piero, Camoranesi, Zebina, Lavezzi. Al 2' st Hamsik ha sbagliato un calcio di rigore

Pazzo Napoli, che ci fai soffrire, e subisci dopo soli sette minuti una rete che si poteva evitare. Segna chiellini, e davanti a sessantamila fa il gesto del gorilla come a dire: “Vi ho già stesi, siete miei”. Ci crilla il mondo addosso dopo pochi giri di lancette, e ci fai credere che sia ancora una soffrenza senza via di scampo.
Timido Napoli, che ti fai irretire, non insisti, sembir già mollare e arrenderti all’avversario. Dopo l’inizio convincente inizi a fare il gioco della Juve, che addormenta la gara, e gestisce comoda la gara trascinandola così fino all’intervallo.

Insipido Napoli, che sprechi, sprechi e sprechi ancora, palloni, occasioni, e per poco non parte la frittata. La vecchia Signora è là, e tu sei un bocconcino troppo prelibato per il suo fine palato mai domo, seppur un po’ decaduto.

Cuore Napoli, che nella ripresa esci dal sopttopassaggio e baci i santini, convinto che adesso sarà un’altra gara. Pazzo, ancora pazzo, Hamsik, che mandi un rigore sulla traversa. Il mondo torna a crollare, stavolta è proprio finita. Core Napoli, che non ti abbatti, che non molli, che ricordi il tuo spirito guerriero, da branco di cannibali, da baby gang, da squadra mai doma che fa sedici risultati utili consecutivi. Cuore Napoli, cuore Hamsik, assist di Quagliarella e gol, di testa, di cresta, a cacciar via quanto hai di male addosso, a annullare l’errore dal dischetto, un gol da dedicare al piccolo Christian, e che vale una doppia cifra in campionato inseguita da tre anni, e ora finalmente tua.

Grande Napoli, che scopri finalmente di essere grande, quando è il momento giusto per farlo, e per colpire. Sprechi, sprechi ancora, ci metti alla prova le coronarie, quasi ad accertarti se ti amiamo abbastanza tanto da rischiare un infarto o di perdere la voce. Ebbene, rischiamo tutte e due le cose, ma tu, grande Napoli, diventi grande, e grande diventa la nostra gioia. Cross di Zuniga, zampata di Quagliarella, e chi se l’aspettava, cuore Napoli, cuore napoletano, gol che ci porta il vantaggio, gol che risveglia l’azzurro addormentato, criticato, giustamente, ma ora esaltato, giustamente, perché la zampata è del campione, e non solo quella, tutta la prestazione in una gara decisiva, che solo un vero napoletano può sentire così, diversa dalle altre.

Grande, grandissimo Napoli, che non sei domo, hai ancora fame, ed in questo sì che stai crescendo. L’avversario non ti fa più paura, ma trovi il tempo, la forza e la voglia di colpirlo a morte. Pocho, guizzante, magico, emozionante Pocho, il tuo rigore in movimento è il gol che ci rende sazi di gioia, gioia completa, senza più paura, e senza l’etichetta che i tuoi gol sono gol inutili, o almeno non vincenti. Si vince e si gioisce anche con te, si gioisce per te, si gioisce tutti.
Oi vita, oi vita mia, ola, olè, non si sentivano da tempo. O almeno non così. Li abbiamo battuti anche al ritorno, questa squadra è comunque già nella storia della maglia azzurra, la gioia ci sarà addosso per un bel po’, e questo ci fa bene, approfittiamone!

Oi vita oi vita mia, i tifosi dichiarano amore ad una squadra che finalmente è a sua immagine e somiglianza.




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