sabato 10 dicembre 2011

Napoli, a gennaio tre rinforzi


Uno per reparto: un difensore, un centrocampista, un attaccante. Tutti dello stesso livello dei titolati, no alle riserve o a rincalzi da inserire in un turn over fatto solo pro forma.

Non è un proclama, è un auspicio, quello di molti tifosi e di qualche esperto. Il Napoli è riuscito ad agguantare gli ottavi di Champions, ma se vuole continuare nella corsa europea e mantenere quella in campionato, deve assolutamente rinforzarsi. In queste settimane di doppi impegni da settembre a dicembre, la formazione di Mazzarri ha messo in luce i suoi limiti quando deve rinunciare ai suoi pezzi migliori. Le riserve, seppur dotate di grande volontà, non riescono a non far rimpiangere i titolari, e spesso si perde, si pareggia o si stenta in partite che sulla carta si possono, e si devono vincere.

Se adesso il Napoli non è tra le prime tre in campionato si deve anche a questo, oltre anche ad una preparazione che mira a dare il massimo sempre nel finale, e speriamo che tenga.

E allora? Rinforzi! Se l’identikit dell’attaccante riconduce ad Amauri, fuori rosa nella Juve, disposto a decurtarsi l’ingaggio e svincolabile a breve, per i centrocampisti e i difensori è probabile che il Napoli possa pescare ancora una volta in Sudamerica, ma ci auguriamo che stavolta si affidi a giocatori già affermati, con una certa esperienza internazionale, perché è quello che ci vuole per puntare veramente in alto, e dare continuazione al processo di crescita e di miglioramento continuo.

Ci permettiamo di dissentire con De Laurentiis, che fa pretattica circa gli acquisti (forse per nasconderli) affermando che possano portare disarmonia nello spogliatoio. Basta guardare l’inserimento di Pandev che, seppur a rilento, sta riprendendo la sua strada, e viene facile pensare che in un gruppo in cui le cose vanno bene, il nuovo arrivato è sempre bene accetto. La cosa da fare è quindi continuare a farle andare bene, e ci si può riuscire anche operando i necessari rinforzi.

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