domenica 3 maggio 2009

Siena-Napoli 2-1

Siena: Curci (33' st Manitta), Zuniga (41' st Brandao), Portanova, Ficagna, Del Grosso, Vergassola, Coppola, Galloppa, Kharja, Maccarone (13' st Ghezzal), Calaiò. A disp. Rossi, Jarolim, Codrea, Frick. All. Giampaolo
Napoli: Navarro, Santacroce (32' st Aronica), Cannavaro, Contini, Montervino, Blasi, Amodio, Hamsik, Mannini (13' st Datolo), Zalayeta (13' st Denis), Pià. A disp. Bucci, Grava, Bogliacino, Pazienza. All. Donadoni
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Marcatore: 11' pt Kharja (S), 25' pt Maccarone (S), 35' st Pià (N)
Note: ammonito Galloppa.

Deprimente, desolante, sconcertante. Tre aggettivi per un Napoli tornato piccolo piccolo, dopo la bella parentesi della gara notturna con l’Inter. Mai in partita, mai pericoloso, il Napoli di Donadoni si fa superare da un Siena che fa il compitino, approfitta di due azioni per portare a casa i tre punti senza rischiare mai.

Il Napoli ha pasticciato, a centrocampo, in difesa, mentre in attacco non ha mai trovato la quadratura della gara. Troppa imprecisione, troppa distrazione, troppa poca voglia di portare termine un campionato il cui obiettivo, ricordiamolo, era migliorare l’ottavo posto della stagione precedente, e adesso, salvo solo grazie alla matematica, riesce a collezionare solo sconfitte, portando avanti una media da retrocessione, ignaro dei sacrifici dei tifosi, oltre che della società.

Un Napoli, insomma, senza dignità, che fa solo rabbia, e che non riesce ad onorare la maglia. Nemmeno quando Pià, con un fortunoso colpo di nuca, ha segnato il gol del due a uno accorciando le distanze il Napoli ha fatto nulla per tentare, almeno provare, ad agguantare il pareggio. Ne è venuta fuori una gara giocata prevalentemente a centrocampo, in cui il gioco a ristagnato senza alcun lampo, solo abulia, bruttura, e sonnolenza.

Ci piange il cuore a vedere questa squadra: continuando così la società farebbe bene a fare un repulisti.

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