giovedì 23 luglio 2009

De Laurentiis tuona su Lavezzi. E ora?

Lo avevamo detto pochi giorni fa che il presidente quando pensa una cosa non la manda a dire. Se ne è accorto Lavezzi, che si è beccato in conferenza stampa tutto il De Laurentiis pensiero, covato in un’Estate calda, cominciata con la fuga del Pocho. Il patron è esploso dopo che Lavezzi, in un occasione di un breve faccia a faccia con il presidente, ha continuato nelle sue inamovibili richieste di adeguamenti contrattuali.

Lo sfogo del patron potrebbe aprire gli scenari più disparati, primo tra tutti l’addio del Pocho, una sorta di messa alla porta che risuona piuttosto chiara dalle parole del presidente. Se i manager dell’argentino, e il direttore Marino invitano alla calma, l’addio del Pocho ora è più che probabile. Difficilmente il Pocho accetterà le definizioni poco gentili del presidente come un bravo scolaretto farebbe: egli è esattamente agli antipodi di un bravo scolaretto….Lavezzi paga cara la sua fuga ed una richiesta di denaro che alla società nonostante l’estro e l’amore dei tifosi, è sembrato eccessivo.

Esiste una via di riconciliazione? Difficile, ma non impossibile, se si tengono in considerazione le doti diplomatiche di uno come Marino, che può fare da paciere tra il patron e il talento argentino. Certo occorre che, in particolare da parte del giocatore, si mettano da parte alcune pretese, al di là della classe indiscussa, e si faccia un bel bagno d’umiltà, così come il presidente dovrebbe imparare a comunicare bene, come si addice ad un personaggio del suo spessore, se non foss’altro per la posizione che occupa. Una sua dichiarazione fuori posto potrebbe danneggiarlo anche dal punto di vista economico nonché imprenditoriale: fenomeni come l’insider trading, ad esempio, seguono un meccanismo di questo tipo.

Certo è che, seppur Lavezzi restasse a Napoli, il rapporto tra lui e la società non sarebbe più quello di prima.


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