domenica 3 aprile 2011

Napoli, continua a sognare, ma...

Il tre aprile duemilaundici è una data che probabilmente resterà nella storia del Napoli. Gli azzurri sono tornati molto in alto in classifica, secondi a tre punti dalla capolista, sono riusciti in una rimonta incredibile, seppur favorita da eventi propizi, ed il proprio bomber Edinson Cavani, ha battuto un record che durava da decenni, ed ora è il giocatore che ha segnato più gol in una sola stagione con la maglia azzurra.

A Napoli siamo facili a entusiasmi, ma questa squadra ci sta mettendo del suo, perché ha cuore, vince, diverte, fa soffrire: è la squadra che Napoli merita, cucita su misura su questa città, le sue contraddizioni e la sua indole. Una squadra che fa sognare, insomma, anche se tutti preferiscono non pronunciare quella parola che inizia con la S, perché questa città è anche molto scaramantica.

A sette gare dalla fine, il Napoli, lo abbiamo già detto, ha il dovere di crederci, di provarci, o comunque di fare il meglio possibile. Considerato il Napoli visto contro la Lazio, vincente ma anche poco brillante, ci sentiamo di porre l’attenzione sugli aspetti che meritano attenzione di qui alla fine della stagione.

Finito l’esodo per le nazionali e gli impegni aggiuntivi per le coppe, Mazzarri può lavorare con la squadra al completo. Occorre sistemare innanzitutto la difesa, che oggi ha fatto veramente acqua, in particolare per le corsie centrali. Aronica preferito a Ruiz è stata una scelta sbagliata, con lo spagnolo in netta crescita, che sta imparando anche il calcio italiano e si candida ad un buon finale di torneo. Campagnaro è stato inserito forse con troppa fretta dopo l’infortunio, invece di far spazio nuovamente a Santacroce, che si era ben comportato.

A centrocampo, considerando il quarto d’ora giocato, Gargano sembra abbia recuperato una discreta condizione fisica, e va messo in ballottaggio con Pazienza, ora chiamato anche lui a tirare il fiato dopo una bella stagione quasi senza risparmio.

La palla passa ora a Mazzarri, che deve lavorare su questi aspetti per restituire, già da domenica prossima, un Napoli all’altezza della situazione. Il Napoli può e deve sognare, ma anche lavorare tanto per migliorare. Comunque vada, bisogna essere contenti, e lo si sarà ancora di più se la squadra avrà fatto del suo meglio, in modo da sentirsi con la coscienza a posto, in modo da far essere i tifosi ancora più orgogliosi.

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