venerdì 28 ottobre 2011

Mazzarri, adesso turn over


Dopo la vittoria infrasettimanale contro l’Udinese, meritata più che mai, si ritorna in campo sabato alle sei contro il Catania, in una trasferta tutt’altro che agevole. Nonostante le critiche immeritate che ha ricevuto la squadra dopo qualche piccola fase di appannamento, la vittoria sull’Udinese, fino a quel momento imbattuta, ha fatto tornare parzialmente il sereno, anche se persiste qualche screzio con la stampa, testimoniato dal misterioso silenzio stampa della squadra, tranne di Lavezzi, a fine gara mercoledì sera.

Il Napoli è nel periodo più intenso di questa prima fase della stagione: non si smette proprio mai di giocare. Se mercoledì c’è stato il campionato, sabato sarà ancora campionato, mercoledì prossimo, 2 novembre, ci sarà la delicatissima gara di Champions League contro il Bayern Monaco, in trasferta all’Allianz Arena, dove il Napoli è chiamato ad una prova a dir poco eroica contro i campioni tedeschi, che stavolta saranno sul campo amico.
Pare inevitabile che stavolta Mazzarri debba ricorrere al turn over, senza curarsi troppo dei detrattori che lo hanno assalito dopo la partita di Verona contro il Chievo, in cui il tecnico azzurro è stato accusato di aver stravolto troppo la squadra.

Mazzarri non può curarsi di chi lo critica, perché è troppo importante la salute del Napoli e il suo cammino in questo campionato. Il turn over, in fasi come questa, più che importante o necessario è praticamente indispensabile, se si vuole preservare i giocatori miglior, e se si vogliono evitare infortuni: quelli di Donadel, Britos, Pandev e l’ultimo di Gargano, sono frutto di questo continuo giocare, di questa stagione ceh per il Napoli prevede un turn de force massacrante e che andrebbe afrontato forse con una rosa non più ampia, ma più equilibrata, ed in cui gli infortuni sono una normale conseguenza, quasi logica.

Che Mazzarri vada per la sua strada, che non si faccia condizionare da nessuno e che osservi una giusta alternanza in campo, come ha saputo fare contro il Cagliari. Massimo rispetto per il Catania, ci mancherebbe, ma il Napoli può vincere anche se non ha in campo tutta la squadra titolare.

Se Cavani ancora non gira è preferibile o tenerlo in panchina, o farlo giocare come mercoledì, dietro a Lavezzi, che pare più ispirato, e che può approfittare per continuare a prendere nuovamente confidenza con il gol.

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