lunedì 1 giugno 2009

Ecco Quagliarella. Ora si inizia a ragionare...

Finalmente un acquisto degno di tale nome per il Napoli. Fabio Quagliarella, napoletano d.o.c., cresciuto lontano dal Vesuvio e per questo forse poco infettato da quanto di cattivo, purtroppo ha il nostro ambiente. Il figliol prodigo di Castellammare di Stabia pronto a tornare in patria per fare il profeta, per la squadra che ama da quando era bambino, con la quale vuole diventare finalmente e definitivamente grande. A guidarlo avrà un tecnico, Donadoni, che lo stima da sempre e lo ha lanciato in nazionale, con la quale esordì con una doppietta a dir poco fantastica. Giocherà davanti al pubblico migliore del mondo, al quale in questa stagione ha regalato un dispiacere con una rete a dir poco fantastica.

L’acquisto di Quagliarella si spera sia solo il primo di una lunga serie, per una stagione che deve segnare il rilancio del Napoli, chiamato a non sbagliare più. Al società, dopo una serie di errori, ha capito che per essere vincenti non ci si può sempre affidare a nomi poco conosciuti pserando nel pescare il solito jolly.

Quagliarella è l’acquisto giusto sia perché le doti tecniche (tiro, velocità e una discreta acrobazia) non gli mancano, e possono solo miglirare. Fabio è l’acquisto giusto soprattutto perché ha voglia di vestire la maglia del Napoli. Glielo chiede il su cuore azzurro, il prestigio che questa maglia può costituire per un calciatore che pensa in grande, e la voglia di sentire un urlo che dà emozioni come nessun altro, e che, lo abbiamo visto, non è per tutti. Quagliarella ha messo l’aspetto economico in secondo piano, e già solo per questo è un esempio da seguire. Per molti che hanno rifiutato il Napoli, e per molti che meditano, attraverso le parole dei loro procuratori, di andare via. A tal proposito, la società deve fare il possibile per tenere a Napoli Lavezzi, ma la tempo stesso nn deve cedere al diktat del suo procuratore, anche per dare un segnale forte a quanti sono pronti a seguirne la scia. Il Napoli si fa grande con i grandi giocatori, ma anche con chi mette i soldi solo in secondo piano, ed è pronto a godersi un pubblico e una piazza che danno soddisfazioni senza eguali.

Nessun commento: