giovedì 24 settembre 2009

Inter-Napoli 3-1

Inter: Julio Cesar, Maicon, Lucio (44' st Cordoba), Samuel, Chivu, Stankovic, Cambiasso, Zanetti, Sneijder (1' st Muntari), Milito, Eto'o (45' st Mancini). A disp. Toldo, Vieira, Santon, Balotelli. All. Mourinho
Napoli: De Sanctis, Santacroce (15' st Aronica), Cannavaro, Contini, Maggio (23' st Denis), Gargano, Bogliacino (40' st Pazienza), Hamsik, Zuniga, Lavezzi, Quagliarella. A disp. Iezzo, Grava, Cigarini, Hoffer. All. Donadoni
Arbitro: Trefoloni di Siena
Marcatore: 3' pt Eto'o (I), 5' pt Milito (I), 33' pt Lucio (I), 37' pt Lavezzi (N)
Note: ammoniti Stankovic, Contini, Bogliacino, Maicon


Testicolo: ciascuna della due ghiandole di riproduzione maschile (dizionario Garzanti). Dedicato al Napoli che ha “giocato” e perso contro l’Inter. L’artefice della riproduzione maschile è parte in causa sia per assenza, sia per eccessiva presenza. In campo di testicoli se ne sono visti almeno undici, quattoridici se si includono i tre ingressi in corso, ed a ciascuno dei quattordici in campo sono mancati i propri. Di testicoli, s’intende.

Da questa situazione di eccesso / deficienza testicolare non poteva che venir fuori una non partita come quella del Napoli. Stesso discorso vale per l’allenatore, che ormai è arrivato alla frutta: probabilmente alle ciliegie, che sempre ai testicoli fanno pensare.

Tramortiti dopo solo due minuti da una raffica di tiri, uno dei quali finito in rete davanti ad una marea di organi riproduttori imbambolati, e occupati a chiedere un fuorigioco che non esisteva. Come dei testicoli, o forse come l’omologa di genere femminile, si facevano penetrare in occasione del secondo gol, per tornare testicoli per la terza rete.

Solo il solito Lavezzi metteva a segno la rete dell’orgoglio, perché è l’unico che, seppur inconcludente, ha provato un po’ a rompere la monotonia ed il giramento di chi guardava. Giramento di cosa? Ma di testicoli, naturalmente. L’Inter vince e si riposa grazie ad uno spumeggiante primo tempo e nulla più. Il Napoli dopo sole cinque gare già si interroga se è in grado di ottenere una salvezza tranquilla. La media punti e gol subiti è da retrocessione. Considerati i nomi in campo sembra impensabile, anche perché il campionato è lungo, ma continuando così la serie A non aspetta, e le cose inizieranno a mettersi male. Domenica si torna a giocare e occorre cambiare. Non dico cosa, ma qualcosa, se non tutto. E non è proprio il caso di sentir parlare di errori arbitrali. Per vincere bisogna tirar fuori le palle, e voi non lo avete ancora fatto, coglioni!

Nessun commento: