lunedì 27 giugno 2011

Hamsik al Milan: ora può davvero succedere

Il Milan lo sta inseguendo da tempo. Prima Allegri, che ha nicchiato, per poi dichiararlo un vero e proprio sogno, poi Berlusconi, che in campagna elettorale ha smentito per evitare di perdere le elezioni a Napoli, poi ugualmente perse, poi Galliani, che dice di no, ma sotto sotto ci pensa, eccome. Adesso, poi, ci si è messo il giocatore a infuocare il tutto. Ora è possibile, purtroppo: Marek Hamsik potrebbe andare al Napoli.

Lo slovacco cede alle lusinghe rossonere sul quotidiano più importante del suo paese, il Pravda, in cui definisce come “la svolta” il suo accesso al Milan, che gli permetterebbe di alzare finalmente qualche trofeo.

Stando a quanto dichiarato sul quotidiano, quindi, Hamsik non crederebbe in un Napoli in Champions, ed in lotta per il campionato, e vedrebbe nella formazione rossonera il viatico più veloce per incere finalmente qualcosa.

Sinceramente, noi tifosi del Napoli aspettiamo una smentita, (se non c'è niente di vero, ma sicuramente un fondo di verità c'è) o almeno un ridimensionamento di quanto letto e dichiarato da Hamsik, perché le sue parole, seppur condite da elogi nei confronti dell’ambiente Napoli, fanno male. E’ triste vedere uno dei tre gioielli azzurri, su cui il Napoli ripartirà per la sua crescita a livello internazionale, aspirare a vestire al maglia di una delle formazioni più acerrime rivali del Napoli. Fa male vedere un giocatore che ha fame di vittorie, ma vede la via più breve quella milanista, quasi non volesse impegnarsi troppo per poter acciuffare i trofei tanto agognati.

Ma è sicuro, Hamsik, che con il Milan sarebbe titolare inamovibile, idolo dei tifosi, fulcro di una squadra che pensa in grande, esattamente come gli succedere da quattro anni e potrebbe continuare a succedere a Napoli?

Ci pensi il nostro caro asso slovacco, e ci pensi prima di rilasciare certe dichiarazioni. Magari prenda in braccio il suo bimbo, cosicchè la testa la perde a fin di bene…

giovedì 23 giugno 2011

Clamoroso Napoli: Criscito addio! Ora Donadel!

La notizia è clamorosa, ma a darla è il presidente, la stessa persona che l’aveva data quasi per ufficiale, tra l’altro sul sito del Napoli: Criscito non verrà più a Napoli. Il motivo? Il presidente ha visto disaffezione nel giocatore, che probabilmente, secondo lui, sentirebbe il peso di un piazza che è quella della sua città.

Di contro, mentre Inler continua a tentennare inspiegabilmente, il nostro patron ha dato praticamente per sicuro l’acquisto di Donadel. Lo ha fatto anche il sito ufficiale, che parla di un quadriennale. Visti i precedenti, sarebbe meglio aspettare la presentazione ufficiale.

venerdì 10 giugno 2011

Napoli, primo colpo: Criscito

Le voci si sono rincorse in settimana, ma adesso manca solo l’ufficialità, anche se sul sito ufficiale il presidente De Laurentiis si è già sbilanciato: Mimmo Criscito è del Napoli.

Napoletano di Cercola, ventiquattro anni, terzino sinistro, talvolta centrale, o addirittura esterno sinistro di centrocampo, Criscito racchiude in sé duttilità tecnica e talento ancora da esprimere e da mettere al servizio della sua squadra del cuore, dopo i trascorsi alla Juve e a Genoa.

Il giovane talento napoletano rappresenta sicuramente un tassello importante nello scacchiere azzurro in vita della prossima stagione, La sua duttilità consentirà a Mazzarri una serie di soluzioni tecnico – tattiche, per poter coprire vari reparti del campo in maniera egregia.

All’arrivo di Criscito potrebbe seguir e a breve l’ufficialità dell’ingaggio di Inler. Dopo la telenovela fatta di tira e molla con la Juve, lo svizzero , forse condizionato anche dal comportamento scorretto del proprio procuratore, sta cercando il miglior offerente. Ma il Napoli ha deciso di tirarsi fuori da ogni tipo di asta, e questo Inler e il suo procuratore dovrebbero averlo finalmente capito.
Staremo, comunque, a vedere cosa succederà.


giovedì 9 giugno 2011

In bocca al lupo Campagnaro!

Un brutto incidente stradale con tre morti, responsabilità da stabilire, e lui per adesso in ospedale, non in pericolo di vita, ma in prognosi riservata. Hugo Campagnaro se l’è vista brutta, a causa di un brutto incidente in Argentina.

Volendo restare fuori da responsabilità, giudizi di colpevolezza vera o presunta, ed esprimendo tutta la solidarietà per le famiglie che hanno perso i loro cari, ci auguriamo che il nostro calciatore si rimetta presto, e torni in campo più forte di prima.


domenica 5 giugno 2011

Napoli, il pagellone 2010-2011

Quella da poco terminata è stata per il Napoli e per i propri tifosi una stagione da incorniciare, da ricordare come la più bella della storia azzurra recente, almeno tenendo presente il periodo post fallimento. Mazzarri e i suoi ragazzi sono stati artefici di una cavalcata sorprendente che li ha portati a guadagnare un meritato terzo posto in campionato, oltre che una uscita dalla Tim Cup solo ai rigori e ai causa dell’Inter, e l’eliminazione in Europa League agli ottavi, con il Villareal, dopo che la formazione azzurra era rimasta l’unica squadra a rappresentare l’Italia in questa competizione europea.

Fervono già i preparativi per la prossima stagione che dovrà vedere un Napoli ancora più forte di quello di quest’anno, per poter competere adeguatamente in Champions League, la competizione regina d’Europa, in cui il Napoli si cimenterà per la prima volta da quando esiste la formula a gironi.

In attesa di veder nascere un grande Napoli, a partire da ritiro di luglio, ci sentiamo di poter testimoniare ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, tutta la nostra stima ai ragazzi che hanno fatto un’impresa quest’anno. A chi andrà via e a chi resterà in azzurro possiamo solo dire ancora una volta: grazie ragazzi!






Aronica 6: stagione in cui ha fatto valere la sua esperienza, che è tornata utile in alcune circostante, un po’ meno in altre, quando ha pagato una condizione non più brillantissima, e conseguenti errori.

Blasi 5: per lui soltanto due apparizioni in stagione: nella prima di campionato, in cui finisce espulso, ed una in coppa Italia con il Bologna. Ha pagato i suoi limiti caratteriali, che probabilmente hanno indispettito Mazzarri che lo ha completamente escluso dalla prima squadra. Peccato, ma deve prendersela solo con se stesso.

Campagnaro 7,5: è stato tra i più continui della difesa e con la sua solidità ha dato alla difesa una certa stabilità per subire poco e fare spesso risultato.

Cannavaro 7: ancora una stagione molto positiva per lui, che ha ridotto al minimo gli errori e dimostrato grande professionalità quando il rinnovo del contratto sembrava non volesse arrivare.

Cavani 9: il matador è stato tale quest’anno, in cui ha regalato ventisei gol in campionato e sei in Europa League. Una media impressionante, un campionato incredibile non solo per i gol, ma per l’aver saputo essere uomo squadra con i suoi assist, i sui recuperi in difesa, la sua classe dentro e fuori dal campo, la sua faccia pulita, portando i tifosi del Napoli ad adottarlo come difficilmente hanno fatto.

Cribari 6: non sempre impeccabile, a volte disastroso tanto da rischiare di compromettere partite. Cribari non era da Napoli e lo si era visto, ma in compenso si è calato nel ruolo di comprimario in gran silenzio e con grande serietà. Dote, quest’ultima, che non si può non apprezzare.

De Sanctis 8: quest’anno il portiere azzurro è cresciuto ulteriormente, diventando praticamente decisivo per le sorti della squadra azzurra. Parecchie le partite importanti e decisive da ricordare. Unica pecca, se possiamo permetterci: parare qualche rigore in più, di sicuro non sarebbe cosa sgradita…

Dossena 6,5: qualcuno pensava fosse un bidone, e che dopo la lunga inattività di Liverpool non sarebbe più tornato quello di prima. Invece l’esterno sinistro azzurro si è messo sotto, ha lavorato sodo ed alla fine ha raccolto: più d’una prova decisiva, stagione finita in crescendo e anche un gol, alla Lazio, nell’incredibile rimonta che ci ha regalato un pezzetto di Champions.

Dumitru s.v. qualche fugace e breve apparizione non ci ha permesso di valutarlo appieno. L’arrivo di Mascara gli ha sbarrato completamente le porte della prima squadra.

Gargano 5: non è stata una bella stagione per lui: troppo nervosismo, troppi errori, una grave involuzione tecnico tattica. Si goda il figlioletto da poco nato, lo aiuterà a ritrovarsi, e forse ritroverà anche la nazionale.

Gianello s.v.: nessuna presenza per lui quest’anno. Probabilmente partirà, ma mai si può dimenticare quanto ha dato fin qui, soprattutto in C. Se il Napoli è in Champions è anche grazie a lui.

Grava 7: fin dove ha giocato, è stato all’altezza della situazionee. Grande impegno, grande attaccamento alla maglia, grande cuore. Dopo l’infortunio ci auguriamo torni più forte di prima, e che vesta ancora la maglia del Napoli.

Hamsik 7: alti e bassi per lui, ma nei momenti decisivi lo abbiamo trovato. Come in occasione dei suoi dodici gol tra campionato e coppe, sempre tanti per un centrocampista, e per questo Marek resta un valore aggiunto per il Napoli. Per il prossimo anno, però, noi tutti vogliamo il salto di qualità.

Iezzo s.v.: una sola presenza, in coppa, è poco per poterlo giudicare. Probabilmente partirà, ma saremo grati anche a lui per la sua serietà in campo.

Lavezzi 8: il Pocho è stato decisivo anche in questa stagione, e quando è mancato si è visto, il Napoli non è stato quello solito, sotto il profilo del gioco e delle occasioni create. Peccato per l’episodio dello sputo con Rosi in Napoli-Roma, costato tre giornate a lui e al Napoli meno forze per mettere paura ancora al Milan.

Lucarelli 6: stagione condizionata dall’infortunio al ginocchio, terminata piacevolmente con un gol alla Juve. Partirà, ma ci ha fatto piacere vederlo vestire la nostra maglia, non ci aspettavamo mostrasse un tale attaccamento, visti alcuni suoi atteggiamenti negli anni passati.

Maggio 7: è partito in sordina, causa stanchezza mondiale, ed è entrato anche un po’ in polemica con la tifoseria. Poi ha saputo recuperare, riprendersi e riconquistare il cuore di tutti con la sua classe e il grande impegno.

Maiello s.v.: poche apparizioni in prima squadra, ma di strada ne ha ancora da fare.

Mascara 7: il suo arrivo a gennaio ha dato una mano in più. Grande attaccamento alla maglia da subito, e non ce l’aspettavamo, bravo a inserirsi nel gruppo e a fare anche qualche gol importante. Da confermare.

Pazienza 7: ottima stagione, da ricordare la sua prova di Liverpool, da incorniciare. Era da confermare, ma sembra ad un passo dalla Juve. Non gli portiamo rancore per questa scelta, perché in campo si è ben comportato, e forse i tifosi farebbero bene a rispettarlo un po’ di più, anche se dal prossimo anno sarà uno dei nostri peggiori nemici…

Ruiz 6: qualche bella prova unita a qualche partita incolore e con qualche errore. Lo spagnolo ha bisogno ancora di ambientarsi, prima di essere giudicato con maggiore completezza. Ci auguriamo che la prossima stagione sia quella della sua consacrazione.

Santacroce 6,5: ha giocato poco per vari infortuni, e anche per scelte tecniche. Ma si è sempre fatto trovare pronto. Crescita e maturazione in campo e fuori, potrebbero fargli avere la riconferma.

Sosa 5: un gol, tra l’altro non decisivo, è l’unica cosa positiva che ha fatto in una stagione da dimenticare. E’ stato un oggetto misterioso, e probabilmente partirà. Peccato.

Vitale 5,5: qualche apparizione positiva ed anche un gol in Europa League, poi l’infortunio e qualche uscita fuori luogo che ne denota l’immaturità e i limiti caratteriali.

Yebda 7: dopo una partenza sotto tono ha saputo recuperare la condizione e spazio in squadra. Solido, autoritario, da confermare.

Zuniga 7,5: era partito facendoci disperare ad ogni partita, perché troppo fumoso, inconcludente. Poi ha saputo recuperare, mettendosi al servizio di squadra e allenatore. Due gol pesanti, tanti sacrifici come jolly, e la riconferma molto probabile.

All.: Mazzarri 8: è lui il condottiero, ed alla fine è rimasto a cavallo, e lo sarà anche per la prossima stagione, Ha saputo valorizzare al meglio la rosa a sua disposizione e portarla ad un risultato incredibile. E’ un grande motivatore, e questo alla fine ha fatto la differenza in una stagione lunga e difficile, che ha visto il Napoli protagonista su tre fronti. Un plauso anche al suo staff tecnico ed atletico, che ha consentito la Napoli di limitare al minimo gli infortuni e di avere una condizione soddisfacente fino alla fine della stagione e piuttosto costante da settembre a maggio. Adesso è chiamato a ripetersi anche lui, sperando che in futuro stia più attento a gestire le lusinghe, per evitare polveroni come quello di fine stagione.