sabato 26 maggio 2012

Lasciamo in pace Mazzarri


Non c'è dubbio: l'ambiente Napoli fa gola a tutti: a giocatori, a dirigenti, ma anche ai giornalisti, che hanno in Napoli un bacino di lettori da fare invidia ad intere piccole nazioni.

La verità spesso non è un valore assoluto, ma relativo, e dire la verità spesso sta alla stampa come la sua libertà sta alla sua etica. Evviva la libertà di stampa, per carità, ma spesso si perde di vista l'etica professionale, con perdità del concetto di  verità.

Ed ecco che, tradotto in fatti concreti, da aprile i giornali danno peer partenti Lavezzi (cosa probabilmente vera ma non sicura), Cavani (le sirene estere e italiche lo stuzzicano eccome) ed infine Mazzarri.

Sì, ancora lui, il tecnico di san Vincenzo, che già lo scorso anno era al centro di una telenovela che si è risolta dopo l'ultima di campionato con la sua riconferma. Ecco che Mazzarri è di nuovo in bilico, e tutto, a quanto pare, dipenderà dal suo incontro con De Laurentiis di martedì. Si parlerà di mercato, con i due che si confronteranno sul mercato. Mazzarri è un ottimo allenatore, ma non sempre ha mostrato di voler puntare sui giovani, e sicuramente, per il prossimo campionato, per l'ulteriore crescita del Napoli, chiederà al patron una serie di innesti di valore, titolari o titolarissimi da affiancare a quelli attuali, da non lasciar partire, se si eccettua forse proprio Lavezzi.

De Laurentiis, dal canto suo, è persuaso sì ad un ingrandimento della rosa, ma con l'intenzione di infoltirla di molti giovani, più o meno affermati, ma non certo di top player a tutto tondo. Esempio è l'interessamento all'attaccante Destro del Siena, notizia di queste ultime ore.

Ed ecco che da qui potrebbe naascere la discordia tra le parti. C'è chi pensa che alla fine i due troveranno un accordo, cercando una mediazione (un paio di top player, tipo uno per reparto, sicuramente indispensabili, ed il resto giovani), mentre altri, parlano addirittura di addio di Mazzarri, anche se il tecnico ha più volte detto che ha un contratto fino al 2013 che intende rispettare.

Se la verità sta nel mezzo spesso in molti lo dimenticano, per qulche copia in più. Certo, un sorprendente addio non è da escludere, ma è pur vero che non bisogna forzare la mano u certi argomenti se non sono veri, perchè l'ambiente ne risente, e questo ambiente non è bravo a farsi schermo, ma ssorbe tutto. La stessa conquista della coppa Italia è stata una sorpresa anche per questo, considerando come era depresso l'ambiente alla vigilia, a causa anche delle voci di mercato su Lavezzi e su altri.

Per favore, lasciamo in pace Mazzarri, e diamo a lui e al presidente il tempo di costruire un Napoli più forte di quest'anno.

lunedì 21 maggio 2012

Lavezzi, fatti furbo: resta!


Lo scorso anno si parlava di MAzzarri via, quest'anno, invece, si parla di LAvezzi in procinto di lasciare il NApoli. Le voci di un addio del Pocho, nonostante la vittoria della coppa Italia, sono veramente insistenti, e sono più d'una le auqdre che vorrebbero l'argentino tra le proprie fila. Le lacrime del nostro numero 22 alla fine della finale vinta con la Juve, sono state l'ennesimo segnale di un addio più che probabile.

Il Pocho vuole andar via per due ordini di ragioni: vuole aprire un nuovo ciclo altrove, con nuovi stimoli e un contratto d faraonico, e vuole dare alla siua fidanzata, Yanina, che fa mla modella, opportunità di confrontarsi con palcoscenici internazionali che le diano maggiore visibilità a livello professionale.

Il Pocho è sul piede di partenza, quindi, e già da  questo inizio di settimana potrebbe venir fuori qualche notizia ufficial,e invece delle solite voci.

Lavezzi ha un 10% di possibilità di restare, ma a trattenere il Pocho potrebbero essere una serie di situazioni. In primisi un rinnovato entusiasmo che potrebbe scaturire dalla vittoria della Coppa Italia. Anche se quanto a prestigio non è come la Champions, questa competizione nazionale, conquistata dal NApoli, dà alla società la possibilità di assaporare la prima vittoria e il primo trofeo, e di iniziare a fare l'abitudine a giocare finali, a provare a vincerle e a fare una grande esperienza indispensabile per diventare grandi.

Lavezzi, unitamente ad un ritocco dell'ingaggio, potrebbe considerare questa ipotesi concretamente e mettere da parte le sirene. A proposito di sirene, in questi ultimi giorni si sta facendo luce l'ipotesi che De LAurentiis possa scritturare la fidanzata Yanina per uno o più dei suoi film natalizi e non.

Aggiungendo a ciò l'amore per una piazza che lo tratta come un re, nonostnate i recenti fischi della gara col Siena, è chiaro che il Pocho potrebbe pure pensare di restare.

Non sarà facile trattenere Lavezzi, anche se quello che possiamo fare è dirgli di pensarci bene prima di prendere la decisione di partire. Pensasse al pubblico, alla gioia e soprattutto a questa ancora fresca della vittoria in coppa Italia. Pensa al Vesuvio, a Napoli, e a Diego, seppur proprio lui sia favorevole ad una tua cessione.

Lavezzi, insomma: fatti furbo, resta!

Le pagelle di Napoli-Juventus


De Sanctis 7: salva il risultato con due interventi incredibili.

Campagnaro 6,5: muscoli e cuore oltre l'ostacolo.

Cannavaro 6,5: Borriello è annullato, se si esclude un tiro di poco fuori. Alza la coppa da napoletano, meritata soprattutto per l'attaccamento alla causa.

Aronica 7: mestiere, tanto mestiere: quello  che ci vuole per vincere. Costringe Quagliarella ad una gomitata che gli costa l'espulsione.

Maggio 7: partita di enorme sacrificio per tenere Estigarribia. Alla fine il nostro numero undici lo annulla, e i risultati si vedono.

Dzemaili 6,5: anche per lui grande gara di contenimento a centrocampo, dove il NApoli riesce ad mantenersi arcigno per buona parte della gara e conquistare metri utili per farsi vivo davanti alla porta avversaria.

Inler 6,5: la grnita ne ha da vendere e fa valere fisico e autorità per la causa azzurra.

Zuniga 7: a inizio partita dsi mangia un gran gol, ma si riscatta con un gran lavoro di copertura sulla fascia sinistra che non concede praticamentre nulla a Lichtsteiner.

Hamsik 7,5: come sempre prima scompare e poi si illmina, e ci regala la perla della sicurezza, quella che ci ha reso finalmente consapevoli che la coppa era nostra. Scompare sì, ma il lavoro è nell'ombra, utile, indispensabile, vincente. Si taglia la cresta, gli riscrescerà, e diventerà ogni giorno più forte e più idolo dei tifosi.

dal 40' s.t. Dossena s.v.

Lavezzi 7: ha il merito di procurarsi il rigore che spiana la strada al successo azzurro. Rispetto alle ultime uscite pare più in palla e i suoi guizzi costringono la difesa avversaria a un bel po' di falli. Probabilmente sarà la sua ultima gara con la maglai del NApoli, come lasciato intuire anche dalle sue lacrime a fine partita. Se così fosse, lasciarsi con la piazza festeggiando un successo è sicuramente una bella cosa sia per lui che per noi.

dal 27' s.t. Pandev 6,5: mette il suo zampino in questo favoloso successso fornendo a Hamsik la palla per il gol del raddoppio. Successo meritato anche per lui,  che ha saputo fare panchina, attendere i suoi momenti, e sfruttarli dopo un inizio non proprio esaltante.

Cavani 7: trasforma il rigore dle vantaggio, servito poco, ma ha messo ancora una volta la sua firma nelle gare da ricordare. Insostituibile.

dal 48' s.t. Britos s.v.

All.: Mazzarri 8: la squadra in questa finale è tornata quella dei tempi miglior, quella chce in Champions ha messo sotto il Chelsea, ad esempio, o ha piegato i vari Villareal, City, oltre a tenere testa al Bayern. Il miglior suo Napoli, insomma, ha conquistato una coppa meritata. Nella serata che gli rstituisce a livello personale quanto la LAzio gli aveva tolto, Mazzarri fa un capolavoro tattico. Fasce degli avversari contenute, gioco veloce che passa anche per verticalizzazioni centrali, insomma poco radicalismo, e soprattutto grande capacità di sofferenza di tutta la squadra, che ha saputo chiudersi quando c'era da subire, e colpire a morte gli avversari.

Napoli-Juventus 2-0: coppa Italia agli azzurri!!!

Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Dzemaili, Inler, Zuniga, Hamsik (40' st Dossena), Lavezzi (27' st Pandev), Cavani (48' st Britos). A disp. Rosati, Grava, Fernandez,Vargas. All. Mazzarri


Juventus: Storari, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner (23' st Pepe), Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia, Borriello (28' st Quagliarella), Del Piero (23' st Vucinic). A disp. Manninger, Marrone, Giaccherini, Matri. All. Conte

Arbitro: Brighi di Cesena

Marcatore: 17' st Cavani rig., 38' st Hamsik

Note: prima del match osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell'attentato a Brindisi e del terremoto in Emilia. Ammoniti Marchisio, Dzemaili, Cannavaro, Storari, Borriello, De Sanctis. Espulso al 45' st Quagliarella per gioco scorretto.



Che bello tornare a vincere. Vincere è sempre bello, ma a Napoli era passato veramente troppo tempo dall'ultima volta che avevamo alzato un trofeo. La coppa Italia 2011-2012 va all'ombra del Vesuvio, primo trofeo dell'era del Laurentiis, primo trofeo dopo l'era Maradona, terminata ormai da tempo: ventidue anni. Troppo.

E' stato un gran bel Napoli, quello dell'Olimpico, che ha messo a sedere la signora, rompendo la sua lunghissima imbattibilità. Un grande Napoli come eravamo abituati a vederlo in Champions, e ci voleva proprio quel Napoli per vincere ed alla fine è poi arrivato.

a fare la differenza sono stati ancora una volta loro, i tenori azzurri. Lavezzi si procura un rigore, Cavani lo trasforma, poi Hamsik segna la rete del raddoppio su assist di Pandev. De Sanctis protegge la rete e Aronica, con il suo mestiere, costringe Quagliarella all'espulsione.

Bravi anche gli altri: Maggio, capitan Cannavaro, Campagnaro, Inler, Dzemaili.

E soprattutto un bravo a Mazzarri, che finalmente ce l'ha fatta, anche se non ama i festeggiamenti.

Ai napoletani invece piace festeggiare, ed è per questo che la gioia continuerà tutta la notte e oltre.

domenica 20 maggio 2012

Napoli, puoi farcela!


La piazza d'onore serve a poco, solo all'onore. Stesso discorso vale per tutte le finali, quindi anche quella di coppa Italia.

Lo è stato per la Champions League appena terminata, comptizione, questa, che ha ridato, con un po' di ritardo, ulteriorie smalto e importanza a quanto fatto dal Napoli, considerato che ad alzare la coppa dalle grandi orecchie è stato il Chelsea, squadra capace di eliminare un sorprendente Napoli.

Ma il Napoli adesso, preso atto di aver fatto una stagione comunque positiva, ha la possibilità di vincere finalmente qualcosa.

Non sarà facile, perchè si parte ancora una volta sfavoriti. Perchè la stagione è stata massacrante, perchè l'ambiente è destabilizzato dalle molte voci di mercato, in particolare intorno a LAvezzi, dato ormai per partente, anche se non si sa dove. E anche per chè la Juve è veramente forte, e lo ha dimostrato conquistando uno scudetto più che meritato.

Si può sperare sul fattore sorpresa, che è sempre possibile, ma soprattutto la formazione azzurra deve cercare di  dare il massimo per il proprio pubblico.

Roma sarà tutta azzurra, come già azzurra è la città di NApoli, comunque vada. E' per loro che bisogna vincere: loro che non hanno mai fatto mancare l'apporto per tutto l'anno, loro che fischiano sì, ma sanno anche far esaltare, loro che amano la squadra quanto la propria vita e la propria famiglia.

Non sarà facile, ma il NApoli deve provarci e fare di tutto per riuscirci: nulla è impossibile.

L'ultimo atto della stagione è arrivato: ora ci vuole il passo decisivo, la ciliegina sulla torta e un epilogo di certo meritato: Napoli, puoi farcela!

lunedì 14 maggio 2012

Napoli-Siena 2-1


Napoli: De Sanctis, Campagnaro (45' st Grava), Cannavaro (19' pt Fernandez), Britos, Maggio, Gargano, Inler, Dossena, Hamsik, Pandev (23' st Zuniga), Lavezzi. A disp. Rosati, Fideleff, Dezi, Vargas. All. Mazzarri

Siena: Farelli, Vitiello, Contini, Terzi, Giorgi (19' st Sestu), Bolzoni (9' st Parravicini), Vergassola, Brienza, Rossi, D'Agostino, Destro (37' st Larrondo). A disp. Brkic, Gazzi, Belmonte, Grossi. All. Sannino

Arbitro: Celi di Campobasso
Marcatori: 3' pt Dossena, 6' pt Destro, 34' pt Dossena
Note: ammoniti Destro, Campagnaro, Hamsik, Dossena, Parravicini, D'Agostino, Terzi, Lavezzi

Con Napoli Siena è andaato anche in archivio il campionato di calcio 2011-2012. Per il NApol iun inatteso quinto posto, visto che la vittoria sui toscani non è bastata per agguantare l'agognata terza piazza, consdierate le concomitanti vittorie di Udinese e Lazio.

Peccato, peccato davvero, ma onore anche ad una Udinese che ha cominciato a lavorare prima di tutti, ed alla fine è riuscita a tenersi in piedi meritando la terza piazza, con la speranza che non si fermi anche stavolta ai preliminnari.

Per il Napoli tanto amaro in bocca, atmosfera piuttosto depressa, cosa che non fa bene in vista della finale di coppa Italia.

Sui giornali si parla un po' troppo del futuro del Pocho Lavezzi e questo non giova all'ambiente: basti pensare agli incredibili fischi che hanno subissato l'asso argentino. Immaginate se quella col Siena sia l'ultima del Pocho, come pensate si possa sentire Lavezzi? E soprattutto, quale che ultimo ricordo conserverebbe dei suoi ex tifosi, deliziati con cinque anni di emozioni?

Il Pocho dal cantuo suo ha risposto da signore, dimostrando rispetto anche verso chi fischia, e questo ancor di più sembra un segnale di un addio ormai quasi certo, salvo colpi di scena.

Resta la coppa Italia, da onorare, possibilmente da vincere (è sempre un trofeo e non ne alziamo uno da un bel po') anche per evitare i preliminari di Europa League.

Onorare adesso, purtroppo, vuol dire vincere, perchè in finale arrivare secondi non conta nulla. Per provarci bisogna rendere ben presto euforico quest'ambiente depresso.

Se fossi nei giornalisti, almeno in questa settimana, comincerei a raccontare un po' di verità, tralasciando le illazioni. Speriamo che qualcuno di buon cuore colga questo messaggio.

domenica 6 maggio 2012

Bologna-Napoli 2-0


Bologna: Agliardi, Antonsson, Loria, Cherubin, Garics, Mudingayi, Perez (38' pt Taider), Morleo, Diamanti (35' st Belfodil), Acquafresca (13' st Rubin), Di Vaio. A disp. Stojanovic, Sorensen, Crespo, Casini. All. Pioli
Napoli: De Sanctis, Cannavaro, Aronica, Britos (17' st Dossena), Maggio (9' st Lavezzi), Gargano, Inler (22' st Dzemaili), Zuniga, Hamsik, Pandev, Cavani. A disp. Colombo, Grava, Fideleff, Vargas. All. Mazzarri
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatori: 17' pt Diamanti, 18' st Rubin
Note: ammoniti Loria, Gargano, Cherubin, Britos, Cannavaro, Cavani, Aronica. Espulsi al 45' st Dzemaili e Morleo per scorrettezze.

Perdere una partita un pomeriggio di maggio, e probabilmente complicare tutto. Napoli artefice del suo destino, ma in negativo. A Bologna passano i padroni di casa, già salvi, già con la testa alle vacanze, con l'unico impegno in vista, quello di salutare nel migliore dei modi il loro capitano Di Vaio, in partenza per il Cacnada, dove andrà a giocare.

Il Bologna, invece, passa, vince due a zero e fa fuori il Napoli, con quattro tiri in porta che regalano due gol. Partite regolari si era chiesto in vista dei deferimenti per calcioscommesse, ottima cosa, ma delude questo Napoli, che coglie sì tre traverse, ma che nel secondo tempo non ha la forza di prendersi ciò che sarebbe suo, e che si fa come sempre bucare in difesa con una facilità sconcertante.

Manca un sola partita: quella in campo con il Siena, ma avanti abbiamo Udinese e Lazio. Dovrebbero perdere entrambe, e il Napoli dovrebbe vincere, per poter raggiungere un traguardo adesso non tanto meritato.
Eravamo artefici del nostro destino, adesso siamo appesi ad un lumicino di speranza.

sabato 5 maggio 2012

Tutti a Bologna!


Lo ha chiesto De Laurentiis, da poco tornato dalla Cina, lo ha ha chiesto il tecnico Mazzarri, e lo ha chiesto anche il bomber Cavani: domenica contro il Bologna, gara fondamentale per avvicinarsi al definitivo e meritato terzo posto, c'è bisogno di un esodo di napoletani allo stadio Dall'Ara.

Il presidente ne ha chiesto ventimila, ma per adesso saranno non meno di cinquemila, cifra di tutto rispetto, i napoletani che raggiungeranno il capoluogo emiliano per sostenere gli azzurri. Lo scorso anno, sempre a Bologna, pure dovette passare il terzo posto ,e andò bene. Speriamo che capiti anche quest'anno.

Sulla carta la gara sembra una passeggiata, con il Bologna praticamente già salvo, ma in realtà non sarà così, per una serie di motivi.

In primis sarà l'ultima gara nello stadio amico per Marco Di Vaio, che sembra intenzionato a lasciare l'Italia per andare a giocare in Canada.

In secondo luogo il tecnico Pioli intende fare risultato per mettersi ulteriormente in mostra ed ambire a piazza più blasonate, magari di  vertice, come più volte si è parlato per lui, che l'anno scorso era stato accostato anceh alla Roma, per poi andare a Palermo, esonerato prima dell'inizio del campionato.

Servirà un grande NApoli che non potrà commettere errori, sbavature, e scaricare in campo tutta la tensione di questo finale di campoionato che ancora deve dare verdetti, e che andrà vissuto tutto d'un fiato, con il Napoli che ha tutte le carte in regola per fare bottino pieno. Dipenderà solo da tecnico e squadra.

mercoledì 2 maggio 2012

Napoli, ora dipende solo da te


Due a zero al Palermo in anticipo, il Napoli aspetta il mercoledì calcistico per avere buone notizie. E così  stato.

Vince solo l'Udinese, che negli scontri diretti con il Napoli, in caso di parità punti, la perderebbe. Pareggia la Lazio, perde l'Inter. Il Napoli è terzo in classifica, e , a due gare dalla fine ora alla portata (Bologna e Siena)può arrivare terzo anche alla fine se vince entrambe le partite.

Basta vincere, diceva un film di qualche anno  fa.

Bisogna evitare errori inutili, cali di tensione e sorprese: vincere le ultime due gare, e il Napoli sarà terzo, per poi concentrarsi a dovere sulla finale di coppa Italia.

martedì 1 maggio 2012

Napoli-Palermo 2-0


Napoli: De Sanctis, Fernandez (41' st Britos), Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Hamsik (36' st Dossena), Pandev (31' st Lavezzi), Cavani. A disp. Colombo, Grava, Fideleff, Vargas. All. Mazzarri

Palermo: Viviano, Munoz, Milanovic (18' st Zahavi), Labrin, Pisano, Migliaccio, Donati, Barreto, Bertolo (25' st Aguirregaray), Hernandez, Ilicic (5' st Mehmeti). A disp. Tzorvas, Bacinovic, Vazquez, Budan. All. Mutti

Arbitro: De Marco di Chiavari
Marcatore: 15' pt Cavani rig., 35' pt Hamsik
Note: ammoniti Maggio, Fernandez, Labrin


Due reti e Palermo a casa al San Paolo. Ci pensano l'ex CAvani, su rigore, e Hamsik, rsarie imbeccato da un PAndev ancora una volta migliore in campo, e adesso occhio a quello che domani faranno le avversarie per il terzo posto: LAzio, Inter e Udinese.

Fatto il proprio dovere, il Napoli ora non deve fare altro che (sembra poco) mantenere la concentrazione in queste ultime due gare di campionato. Domenica si gioca contro il Bologna, e occorre portare a casa i tre punti contro una formazione già salva matematicamente, ma, vista la paura delle possibili sentenze del calcioscommesse, adesso nessuno concederà nulla.

Il Napoli è avvisato: basta svarioni e basta errori in difesa, che pure oggi, non sono mancati, seppur non siano stati sfruttati dai siciliani.

Roma-Napoli 2-2


Roma: Lobont, Rosi, Kjaer, Heinze, Taddei, Pjanic (28' st Simplicio), Gago (35' st Greco), Marquinho, Totti, Borini, Bojan (28' st Tallo). A disp. Curci, José Angel,  Piscitella, Perrotta. All. Luis Enrique

Napoli: De Sanctis, Fernandez, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler, Zuniga, Hamsik, Dzemaili (7' st Pandev), Cavani (28' st Lavezzi). A disp. Colombo, Britos, Fideleff, Dossena, Vargas. All. Mazzarri

Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatori: 41' pt Marquinho, 4' st Zuniga, 22' st Cavani, 43' st Simplicio
Note: ammoniti Taddei, Dzemaili, Heinze, Gago, Marquinho, Simplicio, Borini

Ennesima prova del Napoli sprecone, ma che fortuna! Fortuna perchè le avversarie che lottano per il terzo posto restano tutte là, appaiate, e ora sono in quattro, permettendo agli azzurri, al momento, di essere i migliori nella speciali classifica avulsa.

Ora le finali sono tre, ma adesso basta errori, basta voci di mercato: occorre solo vincere e agguantare questo terzo posto che nonostante il campionato in generale mediocre, è meritato per la formazione di Mazzarri. Le riflessioni si faranno alla fine. Ora, Napoli, per favore non scherzare con la sorte, a cominciare da stasera contro il Palermo.