mercoledì 29 aprile 2009

Si ferma Lavezzi. Che giochi Russotto!

foto: www.museodelcalcio.com



Il Pocho si ferma di nuovo. La distrazione al bicipite femorale rimediata per uno scatto di troppo nella gara contro l’Inter, lo costringerà probabilmente a due turni (si spera non oltre) di stop dal calcio giocato.

Lavezzi anche quando non è al massimo risulta decisivo, come lo è stato domenica, quando un suo assist ha spianato la strada al gol – perla di Zalayeta, che ha trafitto l’Inter e che ha portato a Napoli ter punti dopo ben quattordici partite in cui il bottino pieno mancava agli azzurri.


E’ per questo che sostituire uno come l’argentino diventa un problema per Donadoni. Noi candidiamo ancora una volta Andrea Russotto come vice Pocho. Il perché ve lo spieghiamo in quattro punti:

1. il giovane talento romano è dotato di una tecnica che può solo migliorare, e ha una buona velocità che gli consente di svariare sul fronte offensivo, scambiando palla con la punta centrale (che dovrebbe essere Zalayeta, bravo a guadagnarsi il posto da titolare con il gran gol segnato a Julio Cesar) oppure andando a fondo campo cercando il cross per i colpitori di testa. Insomma, una punta imprevedibile, esattamente come spesso risulta il Pocho per le difese avversarie.

2. Le caratteristiche di Russotto di addicono molto a quelle di Zalayeta, più delle altre due punte a disposizione, vale a dire Denis e Pià (ultimo sostituto di Lavezzi, nella gara con la Sampdoria, pareggiata per due reti a due). L’attaccante uruguaiano tende ad accentrarsi ed a tenere palla per far salire la squadra e sfruttare gli inserimenti delle ali: un gioco questo che può esaltare le doti di Russotto.

3. Russotto è finora l’unico degli attaccanti azzurri a non aver ancora giocato nemmeno una gara da titolare. Donadoni, che sta provando un po’ tutti, gli ha dedicato un minutaggio veramente esiguo, forse anche meno di quanto gli concedeva Reja, nel cui caso stiamo parlando di massimo dieci minuti a partita. Questo sta facendo crescere la rabbia agonistica nell’ex gioiellino del Bellinzona, che scendendo in campo contro il Siena potrebbe mettere a pieno le proprie doti e finalmente sfruttarle.

4. La difesa del Siena non ha nessun fulmine di guerra tra le proprie fila. Un come Russotto può approfittare della lentezza, in particolare quella dei centrali, per creare seri grattacapi, e creare superiorità numerica. Il tutto con la speranza che Zalayeta sia ancra quello di domenica sera, e i centrocampisti, Hamsik su tutti, riprendano con i loro inserimenti come facevano nei tempi migliori.

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