domenica 27 febbraio 2011

Milan-Napoli: le probabili formazioni

Ormai manca poco alla sfida tra le prime due della classe. Il Napoli, dopo la gara di coppa, è chiamato ad un’altra sfida importantissima, contro la capolista, prima favorita per la vittoria dello scudetto. Una sfida che tutti definiscono d’altri tempi, e per il Napoli, considerato il passato recente, è d’altro tempi due volte, e tutti si augurano che questi altri tempi durino a lungo, facendo gioire tifosi e ambiente per una squadra di cui siamo orgogliosi.

Sarà una gara di nervi, come si è visto già alla vigilia, in cui i due allenatori si sono lanciati frecciate attraverso i giornali, con la scusa della toscanità vera o presunta, cercano di seminare instabilità nell’ambiente dell’altro. MA ancora un po’ di attesa e se la vedranno i giocatori in campo. Il Napoli non parte favorito, ma questo Napoli è imprevedibile, se gioca come sa, lo abbiamo visto finora.

Con un pizzico di fortuna e il solito grande impegno condito dalla grinta i ragazzi di Mazzarri potrebbero regalare a noi tifosi una bella soddisfazione.

Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo a san Siro domani sera.

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Jankulovski, Nesta, Thiago Silva, Abate; Gattuso, Van Bommel, Boateng; Robinho; Ibrahimovic, Pato. All. Allegri.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Mascara, Hamsik; Cavani. All. Mazzarri.

Non sparate su Lavezzi

Siamo alla vigilia di Milan-Napoli, una sfida fondamentale per il campionato azzurro. Ciononostante a tenere banco è un altro tema interno al Napoli, che divide i tifosi: Lavezzi è ancora decisivo?

In coppa Italia il suo rigore sbagliato ha spianato all’Inter la strada per la qualificazione. In Europa League i suoi due clamorosi errori sotto porta hanno contribuito all’eliminazione degli azzurri contro il Villareal.

Si tratta di due situazioni che mettono per la prima volta Lavezzi in discussione come uomo decisivo per il Napoli. A ciò si aggiunge la squalifica di tre turni che il Pocho ha ricevuto per le scaramucce con Rosi della Roma, che avrebbero portato ad uno sputo reciproco.

Il Pocho starà fuori altre due giornate, per smaltire la squalifica, e avrà la possibilità per riflettere sugli errori, su se stesso e di riposarsi per dedicarsi al massimo alla parte finale del campionato che deve vederlo protagonista, come lo è stto per buona parte della stagione fin qui disputata.

Non è possibile, infatti, sparare su uno come Lavezzi, anche se alcuni suoi errori sono stati decisivi in negativo. Lavezzi rientra nella maggior parte delle azioni che hanno portato ai gol azzurri: basti pensare che è in testa alla speciale classifica assist in sere A. Il suo modo di giocare diventa fondamentale per la velocità degli azzurri e della loro imprevedibilità che li rende così vincenti. Il Pocho negli anni sta crescendo e maturando e con il tempo potrà solo migliorare. L’importante ora è lasciarlo tranquillo e fargli capire che resta un giocatore fondamentale per Napoli e per il Napoli. Tornerà meglio di prima, a partire dalla gara con il Parma, quando sarà nuovamente disponibile dopo la squalifica.

Nel frattempo il Pocho stia vicino ai compagni già domani, per la supersfida con il Milan. Il Napoli c’è, non deve avere paura, e dovrà dare il massimo contro i rossoneri: poi si tireranno le somme.

sabato 26 febbraio 2011

Rialzati, Napoli: adesso c’è il Milan!

Da una supersfida ad un’altra supersfida. Dall’Europa che dice solo arrivederci, all’Italia, dove la sfida continua. Ecco il Napoli, il nostro amato Napoli, la maglia azzurra che brilla nei cieli azzurri d’Italia e d’Europa, al secondo atto di una settimana cruciale per una stagione sin qui entusiasmante.

La seconda sfida si chiama Milan. Lunedì sera, luci a san Siro: con i rossoneri è sfida scudetto come tanti anni fa, se si pensa almeno alla classifica, con le due squadre distanziate di sole tre lunghezze. Il Napoli non punta ad obiettivi così prestigioso, sarebbe troppo per una squadra costruita per un europa tranquilla, ma è bello mettere un po’ paura ai rossoneri, favoriti per la vittoria finale, con l’Inter che incombe.

La sconfitta con il Villareal è stata immeritata, ed ha messo in luce il solito bel Napoli, sfortunato sotto porta, e punito solo da episodi, anche se qualcosa a centrocampo non ha girato a dovere, mentre in difesa Ruiz forse non andava schierato titolare, visto che era alla sua prima ed assoluta apparizione in azzurro.

Ora è tempo di guardare avanti, e di rialzarsi in fretta, consapevoli che certe sconfitte, in certi ambiti, fanno crescere e maturare. Messa da parte la stanchezza per la prova infrasettimanale, il Napoli deve andare in campo contro il Milan consapevole che può mettergli paura e creargli qualche dispiacere. E’ presto per parlare di scudetto, o di gara decisiva per la sua assegnazione, ma adesso che siamo là questa gara va giocata nel migliore dei modi, e affrontata cercando di portare a casa l’intera posta in palio.

Gli occhi addosso al Napoli, come ha riconosciuto lo stesso Hamsik, ci saranno eccome, ma il Napoli deve far finta di niente: la forza, la grinta, la tecnica e la voglia non gli mancano, e adesso è il momento di metterle tutte insieme in campo.
Napoli, pensa che sei ad un passo dal salto di qualità: sarà difficile, ma devi provarci, poi quello che succede succede!

giovedì 24 febbraio 2011

Le pagelle di Villareal-Napoli

De Sanctis 6: il primo gol è imparabile, il secondo è viziato da un’autorete.

Campagnaro 6,5: tiene da solo la difesa contro i fantasisti spagnoli, e regge fino alla fine, ma non basta.

Cribari 5,5: impreciso e a volte in ritardo sugli avversari.

Dal 38’ s.t. Mascara s.v.

Ruiz 5: spesso fuori posizione e in ritardo nelle chiusure. Non andava schierato dal primo minuto senza aver mai giocato insieme ai compagni, in un reparto come la difesa. Ha tempo per riscattarsi, ma l’esordio è steccato.

Zuniga 6,5: primo tempo perfetto sia in attacco che in difesa. Nella ripresa cala alla distanza.

Gargano 5,5: impreciso, inefficace e poco dinamico.

Yebda 5,5: prova a tenere il bandolo del centrocampo, ma è troppo lento e macchinoso, tanto da lasciarsi anticipare e spiana la strada al secondo gol spagnolo.

Dal 19’ s.t. Pazienza 5,5: ce la mette tutta, ma non basta.

Dossena 5,5: spinta offensiva a corrente alternata: i compagni lo cercano poco.

Hamsik 7: un bel gol e una prestazione all’altezza della situazione, peccato che nella ripresa, a destra, Zuniga lo cerca poco.

Sosa 5,5: è riscivolato nell’anonimato e nell’inconsistenza.

Dal 8’ s.t. Cavani 6: entra ed è una furia, coglie un palo clamoroso ma non ha abbastanza tempo per poter far gol.

Lavezzi 5: dà ritmo offensivo alla squadra, ma riesce a sbagliare due gol fatti che adesso avrebbero mandato il Napoli in Europa.

All.: Mazzarri 5: troppo turn over, forse. Cavani fuori, anche se stanco, e Ruiz in campo titolare, anche se non aveva alternative. Il ragazzo è parso spaesato al suo esordio. Partite come questa si giocano con i titolarissimi, anche se gli altri si sono ben comportati nel complesso. Alla fine va bene così, si cresce anche così.

Villareal-Napoli 2-1

Villarreal: Diego Lopez, Gaspar, Gonzalo, Musacchio, Capdevila, Cazorla (33' st Català), Bruno Soriano, Borja Valero, Cani (36' st Gullon), Nilmar, Rossi (44' st Ruben). A disp. Juan Carlos, Cicinho, Kiko, Mubarak. All. Garrido
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cribari (38' st Mascara), Ruiz, Zuniga, Gargano, Yebda (19' st Pazienza), Dossena, Hamsik, Sosa (8' st Cavani), Lavezzi. A disp. Iezzo, Santacroce, Cannavaro, Maggio. All. Mazzarri
Arbitro: Cakir (Turchia)
Marcatore: 18' pt Hamsik (N), 43' pt Nilmar (V), 47' pt Rossi) (V)
Note: ammoniti Musacchio, Yebda, Ruiz, Cazorla, Campagnaro, Capdevila, Nilmar, Hamsik

Peccato, ma si sa: in Europa si vince se si ha cattiveria oltre che valore tecnico, ed il Villareal ha avuto tutto ciò in più del Napoli, ed ha passato il turno.

Il Napoli se ne torna a casa con la consapevolezza di aver fatto ancora una volta una bella gara, ma di aver ancora bisogno di crescere prima di diventare quella squadra che i propri tifosi adorano. Resta negli occhi di tutti noi quella buona parte del primo tempo in cui il Napoli tutto ha dato il meglio di sé, ed è andato in vantaggio meritatamente con un gol di Hamsik che ha fatto letteralmente..crollare lo stadio.

Il Villareal poi è venuto fuori e con un micidiale uno – due ha messo fine ai sogni azzurri d’Europa.

Il Napoli ha messo in campo fino alla fine la voglia di recuperare e di questo ne siamo orgogliosi, poi il resto lo ha fatto la sfortuna, con due pali e due clamorosi errori di Lavezzi. Ma va bene così: l’anno prossimo il Napoli avrà probabilmente l’occasione di rifarsi, e speriamo che questa volta si tratterà del “bersaglio grosso”.

mercoledì 23 febbraio 2011

Villareal-Napoli: le probabili formazioni

In terra spagnola il Napoli si gioca una fetta di stagione. Il ritorno dei sedicesimi contro il Villareal vale gli ottavi di Europa League, traguardo che manca da tanto, da troppo, e anche per questo, forse, risulta difficile da conquistare. Si parte dallo zero a zero che, giocando in trasferta in un campo difficile come il Madrigal, fa partire la formazione di Mazzarri con i favori del pronostico contrari. A ciò si aggiunge che su quel campo ha vinto, nella storia solo la Fiorentina, con la quale militava un “certo” Pazienza.

In settimana la formazione gialla ha chiamato a raccolta i propri tifosi, decisa a fare un sol boccone del Napoli. Ma gli azzurri hanno dimostrato tutto il loro valore, a differenza degli spagnoli che a Napoli sono venuti a cercare poco altro che un pareggio. Per questo i ragazzi di Mazzarri devono giocare senza paura, consapevoli della loro forza, perché l’impresa è ardua, ma non impossibile. E, al di là di tutto, bisogna comunque provarci, dare il massimo, e non mollare mai. Ricordiamo sempre tutto quello che abbiamo fatto e patito lo scorso anno peer arrivare in Eurola League, ed ora è il momento di lottare, fino alla fine, con tutte le forze, senza risparmiarsi, senza fare calcoli, senza pensare alle prossime partite. Giocare da Napoli, giocare per Napoli e per i napoletani, che anche in Spagna ci saranno e si faranno sentire.

E’ difficile ipotizzare, per una gara così importante, il turn over per Mazzarri, anche se lunedì ci sarà una gara altrettanto importante, contro la capolista Milan. Spazio, quindi, alla squadra migliore. Ai cosiddetti titolarissimi, con il probabile esordio di Ruiz, che sostituirà lo squalificato Aronica.

Questa la probabili formazioni che scenderanno in campo al Madrigal:

Villareal (4-4-2): D.Lopez; Capdevilla, Gonzalo, Marchena, Mario; Cazorla, Gullòn, Borja Valero, Cani; Nilmar, Rossi. A disp. Oliva, Cicinho, Musacchio, Català, Wakaso, Bruno, Ruben. All. Garrido
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Ruiz; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disp. Iezzo, Santacroce, Cribari, Yebda, Zuniga, Mascara, Sosa. All. Mazzarri

martedì 22 febbraio 2011

Il Villareal si carica, ma il Napoli c'è

Siamo a martedì, mancano due giorni alla decisiva gara di Europa League tra Villareal e Napoli. Chi vince passa, tutto è ancora aperto dopo lo zero a zero del san Paolo. Il Villareal, giocando in casa, parte favorito. La formazione spagnola sulla carta è molto più forte del Napoli, considerata la rosa più ampia e l’esperienza internazionale che da anni la colloca tra le più assidue partecipanti alla Champions League, se si eccettua quest’anno.

Gli spagnoli credono molto nel passaggio del turno, e la squadra sta chiamando i tifosi a raccolta, con l’obiettivo di avere uno stadio pieno per fare in modo che i supporters siano il dodicesimo uomo in campo.

Ma forse hanno dimenticato o, peggio, non sanno, cosa riesce a fare il Napoli con i suoi splendidi tifosi. Alcuni di loro magari non brillano per educazione e civiltà, tanto annientare i diritti umani per un biglietto (purtroppo è successo anche stavolta), ma una volta là, se riusciranno a restare nei ranghi e limitarsi a tifare nel modo più caloroso possibile, faranno in modo che il “Madrigal” non sia un campo nemico. Gli uomini di Mazzarri, insomma, non saranno da soli.

Il Napoli, appunto, questa squadra fantastica che sta mantenendo strenuamente la seconda posizione e che è riuscita a giungere da seconda alla sfida con il Milan capolista. Non sappiamo come andrà a finire, ma comunque andrà questi ragazzi sono incredibili, encomiabili. Proprio per la loro forza, imprevedibilità, grinta, entusiasmo e soprattutto tasso tecnico, i ragazzi di Mazzarri possono mettere paura a chiunque, quindi anche al Villareal. Gli spagnoli hanno ragione a partire favoriti e ad essere convinti del passaggio del turno, ma il Napoli c’è, ed ora deve solo andare in campo e dimostrarlo con i fatti.

domenica 20 febbraio 2011

Le pagelle di Napoli-Catania

De Sanctis 6,5: due tre parate in sicurezza che fanno capire che è ancora tra i più forti portieri d’Italia.

Santacroce 5,5: un po’ insicuro nelle chiusure, cerca troppo l’anticipo. Però, come sempre, dà l’anima.

Cannavaro 6,5: preciso nelle chiusure, ottimo nelle diagonali.

Aronica 5,5: un po’ di sofferenza come Morimoto, ma alla fine risolve.

Maggio 6,5: una furia a destra, ma i cross purtroppo non sono micidiali più di tanto.

Pazienza 6: risolve brutti grattacapi a centrocampo.

31’ s.t. Gargano 6: un quarto d’ora per aiutare, tutto ok, stavolta.

Yebda 5,5: un po’ macchinoso rispetto al solito, si perde qualche avversario, che lo costringe a utilizzare le maniere forti.

Zuniga 7: finalmente uomo partita. Gara giudiziosa a sinistra, coronata dal gol, che finalmente lo rende uomo gol.

Dal 34’ s.t. Dossena s.v.

Hamsik 6,5: bel secondo tempo rispetto al primo. Riesce a guadagnarsi gli spazi giusti per far male, ma non ci riesce.

Sosa 5,5: guadagna il rigore poi sbagliato da Cavani, ma è ancora troppo lento e prevedibile.

Dal 16’ s.t. Mascara 5,5: l’ex di turno non riesce a dare la vivacità attesa.

Cavani 5,5: sbaglia il rigore e ci può stare, come la stanchezza inevitabile che sta avendo adesso, dopo una stagione fin qui magnifica. Che si ripresa presto, per continuare a volare con il Napoli.

All.: Mazzarri 6,5: la squadra è riuscita a vincere pur non brillando, nonostante la stanchezza. Adesso bisogna continuare in un momento importantissimo, e lui e la squadra ce la possono fare, se continuano a dare il massimo.

Napoli-Catania 1-0

Napoli: De Sanctis, Santacroce, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza (31' st Gargano), Yebda, Zuniga (34' st Dossena), Hamsik, Sosa (16' st Mascara), Cavani. A disp. Iezzo, Cribari, Victor Ruiz, Lucarelli. All. Mazzarri
Catania: Andujar, Potenza, Silvestre, Spolli, Marchese, Schelotto (19' st Maxi Lopez), Ledesma, Lodi, Martinho (43' pt Morimoto), Gomez (27' st Ricchiuti), Bergessio. A disp. Kosicky, Augustyn, Alvarez, Carboni. All. Simeone
Arbitro: Gava di Conegliano
Marcatore: 25' pt Zuniga
Note: ammoniti Yebda, Andujar, Hamsik, Santacroce, Bergessio, Spolli. Al 10' pt Cavani ha colpito il palo su rigore

Sì! Il Napoli vince e tiene il passo delle grandi. E’ ancora secondo, e da secondo affronterà la prima della classe, lunedì sera, il Milan, prima di vedersela con il Villareal con cui giocarsi il passaggio del turno in Europa League.

La partita non è bella, il Napoli non è in formissima, perché sta giocando e giocherà tanto. Ne è il simbolo l’errore dal dischetto di Cavani, che ci aveva fatto preoccupare, ma poi è spuntato dal nulla Zuniga, che ha messo in rete un destro da tre punti, finalmente, dopo una marea di errori sotto porta regalati in stagione.
Il Napoli domina, controlla, contro un Catania impalpabile, che solo nel finale ha proposto qualche mischia e l’ha messa sul nervosismo, ma non è bastato. Il Napoli è forte e riesce a vincere anche quando non brilla.

E adesso viene il bello, con una settimana di passione in cui ‘è da dare il massimo, e più del massimo. Il Napoli si gioca una stagione e le proprie aspirazioni.

Forza ragazzi, continuiamo così!

Napoli-Catania: le probabili formazioni

Battere il Catania per mantenere il passo delle grandi in campionato, con un occhio anche all’Europa League. Settimana cruciale per il Napoli, che affronta il Catania in notturna, consapevole di essere in un periodo della stagione che se non decisivo, è di sicuro importante per definire seriamente obiettivi e aspirazioni.

Contro gli etnei il Napoli sarà senza Lavezzi, uomo decisivo da sempre, e starà probabilmente a Peppe Mascara giocare contro il suo cuore, magari cecando di infliggere una pugnalata chiamata gol alla squadra della sua città, che lo ha lanciato e dove ha dato finora il meglio di sé.

Sarà una partita non facile per il Napoli, considerando che la formazione di Simeone è in ripresa dopo una serie di scivoloni, ed ha necessità di accumulare punti per la salvezza che non è più scontata per nessuno.

Particolare attenzione per il Napoli a cercare di vincere non sprecando troppe energie, visto che giovedì è in ballo il tutto per tutto in trasferta contro il Villareal.

Cavani, dal canto suo, è diffidato, e deve contenere gli scatti d’ira per evitare la squalifica proprio in vista della gara contro il Milan. Se la tensione è giustamente tanta (vedi anche episodio Lavezzi e assurdi strascichi successivi), è pur vero che il Napoli, che studia da grande squadra e deve imparare a gestire la sua tensione.
Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo al san Paolo.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Zuniga; Hamsik, Mascara; Cavani. A disposizione: Iezzo, Ruiz, Cribari, Yebda, Dossena, Sosa, Lucarelli. All. Mazzarri
CATANIA (4-2-3-1): Andujar; Alvarez, Spolli, Silvestre, Potenza; Lodi, Carboni; Schelotto, Gomez, Ricchiuti; Maxi Lopez. A disposizione: Kosicky, Augustyn, Ledesma, Pesce, Martinho, Morimoto, Bergessio. All. Simeone

sabato 19 febbraio 2011

Lavezzi inchiodato da un'immagine Mediaset

Ne ha parlato il quotidiano “Il Mattino” di oggi, lo ha spiegato anche l’avvocato del Napoli Grassani: la squalifica a Lavezzi è stata confermata dopo che era stata ammessa una seconda prova: un’immagine del presunto sputo fornita da Mediaset, e più precisamente da Controcampo.

Non siamo pratici di giustizia sportiva e più precisamente calcistica, e non possiamo, pertanto, affermare se è lecito, in circostanza di “prova tv” considerare fulcro di un dibattimento ( e di vari gradi di giudizio) prima una prova, poi d’improvviso un’altra. La cosa, però, ci fa riflettere.

La seconda prova consentirebbe di vedere con maggiore chiarezza lo sputo di Lavezzi. Possibile che le immagini di Mediaset siano più nitide delle prime, fornite da Sky, che imperversa con i suoi spot che promuovono l’HD, alias alta definizione. La cosa fa riflettere, e dubitare, pensar male insomma.

Il primo a dubitare sull’attendibilità della seconda prova è colui che vi ha avuto a che fare, Gianluca Paparesta, ex arbitro tra i protagonisti in negativo di Calciopoli e moviolista di Controcampo. Paparesta ha dichiarato a “Il Mattino” di non poter considerare come attendibile l’immagine del suo programma e che lo sputo anche in questo caso non si avverte con precisione.

Il dubbio sale, cresce, a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina. La seconda prova viene da Mediaset, che appartiene ad un gruppo ben preciso, che comanda l’Italia, e che comprende anche una squadra di maglia rossonera, capolista in campionato davanti al Napoli e prossimo avversario in trasferta degli azzurri, e che di giustizia non uguale per tutti se ne intende. In quella gara il Pocho non ci sarà. Missione compiuta?

E adesso è il momento di Mascara

Peppe Mascara in questo inizio di 2011 sta vivendo un crocevia della propria carriera, che lo ha visto finora come una sorta di bandiera del Catania. Già, il Catania, sarò il prossimo avversario del Napoli, domenica sera, quel Napoli dove adesso Mascara milita, e che gli ha permesso di festeggiare, appena giovedì, il suo esordio in Europa League.

Peppe Mascara è un ragazzo umile, dal destro imprevedibile, che ha lasciato l’Etna e abbracciato il Vesuvio con grande umiltà, deciso ad accettare la panchina fin da subito, seppur venuto da ex capitano dei siculi, quindi non certo un giocatore in via di affermazione.

E ora? Il destino mescola bene tutti questi ingredienti e propone domenica sera, al san Paolo, un Peppe Mascara probabilmente titolare, determinato a far del male alla sua squadra del cuore, squadra di cui fino a poco fa era bandiera, per allungare la striscia positiva del Napoli, e permettere agli azzurri di tenere il passo della capolista Milan in vista dello scontro diretto. Mancherà il Pocho Lavezzi, fermato per tre giornate, e ora quasi sicuramente toccherà a Mascara, che nel Napoli è il sostituto naturale del pocho. I due sono diversi, ma se si pensa alla posizione in campo, sicuramente la logica prevede questo avvicendamento.

Il Napoli si affiderà al suo tiro, alla sua visione di gioco, finora mostrata contro la Samp nell’assist a Sosa, e contro il Villareal, in qualche bella giocata non concretizzata. Saranno tre partite inmportanti epr la sua carriera e per il prosieguo della sua stagione con la maglia azzurra. Tre partite che potrebbero aprire nuovi scenari per se stesso e per la squadra.

venerdì 18 febbraio 2011

Lavezzi, confermata la squalifica

E ora per il Napoli sono guai. Contro il Milan non ci sarà Lavezzi. Il ricorso del Napoli è stato respinto e per il Pocho saranno tre giornate di stop forzato. A cominciare da quella di domenica, contro il Catania, passando per il big match contro il Milan di lunedì 28, e per finire nel confronto con il Brescia.

Una brutta tegola, quindi ,epr il Napoli che perde uno dei suoi uomini decisivi. Come magra consolazione, il Pocho potrà consolarsi con l’Europa League, e in particolare con la sfida di ritorno contro il Villareal, di giovedì prossimo in cui scenderà in campo più riposato, cercando di essere decisivo. Il riposo forzato, oltre a riposare le gambe, dovrà aiutarlo a riflettere sul gesto da lui compiuto. Sputare ad un avversario, seppur provocato, non è da fai play, e non è un comportamento che si addice ad un campione come il Pocho.

giovedì 17 febbraio 2011

Le pagelle di Napoli-Villareal

De Sanctis 6: una sola parata da fare, lui c’è.

Campagnaro 6,5: una diga in difesa, un cervello e due gambe da sfruttare di più in attacco.

Cribari: due appoggi sballati e un fallo inutile nel finale: il resto è ok, e menomale.

Aronica 5: soffre maledettamente il furetto Nilmar, che lo costringe alle maniere forti, e a due falli che gli costano l’espulsione.

Maggio 6: generoso, ma impreciso sulla fascia.

Gargano 5,5: come Maggio, solo che al centro, e più disastroso.

Dal 33’ s.t. Sosa s.v.

Yebda 6: ordine, testa e muscoli, ma esce anzi tempo, chissà perché.

Dal 23’ s.t. Pazienza 6: entra e fa la sua parte, tutto qui.

Dossena 6: ce la mette tutta, i compagni lo cercano, ma lui non è più quello di una volta: gli manca lo scatto per tutti i novanta minuti.

Mascara 6: toglie spazio a Lavezzi, ma sa smistare i palloni in verticale, e cambiare gioco.

Dal 16’ s.t. Hamsik 5,5: scarso il suo apporto rispetto a quanto ci si aspettava.

Lavezzi 6,5: un paio di palloni per Cavani, che non c’è.

Cavani 5,5: due palloni da Mavezzi, ma non c’è. Gol annullato giustamente.

All.: Mazzarri 6: la squadra è stanca, ed è normale, ma riesce a riscattarsi velocemente, e speriamo che anche stavolta sia così. Al ritorno, se si vuole passare, ci vorrà un’impresa.

Napoli-Villareal 0-0

Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cribari, Aronica, Maggio, Gargano (33' st Sosa), Yebda (23' st Pazienza), Dossena, Mascara (16' st Hamsik), Lavezzi, Cavani. A disp. Iezzo, Victor Ruiz, Santacroce, Zuniga. All. Mazzarri
Villarreal: Diego Lopez, Mario Gaspar, Gonzalo, Musacchio, Capdevila, Borja Valero, Senna (16' st Marchena), Bruno Soriano, Cazorla (43' st Català), Nilmar, Rossi (33' st Ruben). A disp. Marino, Cani, Cicinho, Gullon. All. Garrido
Arbitro: Clattemburg (Inghilterra)
Note: ammoniti Capdevila, Gonzalo, Marchena, Cribari. Espulso Aronica al 49' st per doppia ammonizione.

Pari senza reti al san Paolo: Si decide tutto al ritorno, a Villareal su un campo che sarà una bolgia.

Napoli partito col tridente, ma a tirare in porta è Campagnaro. Il più pericoloso è Lavezzi, che serve due volte Cavani, ma il Matador non ha la lucidità dei tempi migliori e vanifica malamente le due occasioni. Il Villareal dal canto suo mostra buone doti di palleggio, ma si fa controllare dall’attenta difesa del Napoli, che chiude seppur non senza affanni.

La ripresa offre poche emozioni, con il Napoli ancora una volta a fare la gara, ed il Villareal che ha un atteggiamento da piccola squadra, accontentandosi del pareggio e rallentando il gioco consapevole che al ritorno, sul proprio campo, può creare grattacapi al Napoli.

Gli azzurri dal canto loro stanno pagando il grande dispendio di energie che pure sta portando bei risultati in queste giornate fantastiche: la lucidità era poca e si vedeva. Con lo smalto delle giornate migliori gli azzurri avrebbero messo sotto il Villareal anche sul piano del risultato.

Tutto rimandato a tra una settimana, con gli azzurri che vivranno una settimana cruciale, con il ritorno e la vigilia del super scontro con il Milan. Se giocano come sanno, i ragazzi di Mazzarri non devono temere nessuno.

Adesso, però, c’è da pensare al Catania, ed alle sorti del Pocho, sulla cui squalifica si saprà qualcosa in più proprio domani.

Napoli-Villareal: le probabili formazioni

Turn over sì, turn over no: non si sa. Mazzarri, per la sfida di Europa League con il Villareal manderà in campo i titolarissimi oppure darà spazio alle seconde linee in vista di un campionato che impone un passo incessante ma anche la golosità di obiettivi che mancano da tempo?

Certo quella con il Villareal è una sfida affascinante, come ha affermato lo stesso Mazzarri: basti pensare al san Paolo pieno, alla squadra spagnola che è tra le più forti e tra le più gasate. Per questo, quindi, si tratta di una sfida da onorare, e da provare a vincere, anche se non sarà facile ma per provare a giocarsela nella doppia sfida, anche se la seconda sarà fuori casa, e con annesso svantaggio se non altor psicologico - ambientale.

Tra il turn over e la squadra titolare, quindi, il giusto sta nel mezzo, ed pè prbabile che il tecnico azzurro operi solo alcuni innesti alla formazione migliore.

Questi dunque i due probabili undici che scenderanno in campo al san Paolo:
Napoli (3-4-2-1) - De Sanctis; Campagnaro, Cribari, Aronica; Maggio, Yebda, Gargano, Dossena; Mascara, Lavezzi; Cavani.
In panchina: Gianello, Ruiz, Santacroce, Pazienza, Hamsik, Sosa, Lucarelli. All.: Mazzarri.

Villarreal (4-4-2) - Diego Lopez; Mario, Gonzalo, Marchena, Capdevila; Cazorla, Senna, Bruno, Borja Valero; Rossi, Nilmar.
In panchina: Diego Mari¤o, Musacchio, Català, Cicinho, Marcos Gullon, Marco Ruben, Cani. All.: Garrido.

martedì 15 febbraio 2011

Napoli-Villareal: sarà ancora un san Paolo gremito

Quarantacinquemila biglietti venduti. E siamo ancora a martedì. Manca, cioè, ancora un giorno prima di quello della gara di Europa League contro gli spagnoli di Giuseppe Rossi. I tifosi del Napoli, quelli veri, commuovono, e stanno premiando un Napoli che sta dando grandi soddisfazioni, e che sta offrendo un bel campionato, con la speranza di andare avanti anche in Europa League.

Al cospetto di un pubblico così numeroso e generoso, diventa difficile per il Napoli risparmiarsi, e per Mazzarri operare un turn over massiccio, dando la possibilità di tirare il fiato ai titolarissimi, visto che il campionato entra nel vivo, ed è giusto dare il massimo per poter fare i conti alla fine. Chissà che formazione scenderà in campo, ma al cospetto di quarantacinquemila anime, che diventeranno facilmente sessantamila e più, pone il Napoli di fronte alla volontà di far bene, che è nelle proprie possibilità, ed a non risparmiare in alcun modo le energie. In ballo c’è il passaggio del turno: non si va in finale,o meglio, non ancora: l’obiettivo è importante e non va trascurato. In questa fase della stagione bisogna dare il massimo e non risparmiarsi. Il pubblico ha deciso di non farlo, sia con la voce che con il portafogli: il Napoli è chiamato a farlo con testa e gambe.

lunedì 14 febbraio 2011

Lavezzi si becca tre giornate di squalifica!

Il giudice sportivo fa valere la prova televisiva. Sia Lavezzi che Rosi della Roma si beccano tre giornate per lo scambio di sputi che le telecamere sono riuscite a riprendere seppur con immagini di qualità non eccellente.

Il Pocho, a detta del giudice sportivo, dovrà fermarsi per tre giornate, e non potrà essere delle gare contro Catania, Milan e Brescia. Il Napoli ha presentato subito ricorso. In realtà, dalla motivazione del giudice sportivo, si evince che Lavezzi abbia semplicemente risposto ad una provocazione, ma questo non giustifica il comportamento del Pocho, che quando provocato non riesce a contenersi. Non è una scusa rispondere alla provocazione, quindi, e non è scusato il comportamento di Lavezzi che è sempre decisivo in positivo, ma ora rischia di esserlo in negativo, soprattutto se mancherà in una gara importante come quella contro il Milan, crocevia della stagione azzurra.

In attesa di conoscere quale sarà l’esito del ricorso azzurro, che ha chiesto il totale annullamento della pena, speriamo che il sostituto di Lavezzi, quasi sicuramente Mascara, riesce ad essere almeno capace di non farlo rimpiangere, e ci auguriamo anche che l’assenza di un uomo così decisivo non comprometta le prossime tre partite. In una fase in cui ci va tutto bene quest’episodio non ci voleva proprio.

domenica 13 febbraio 2011

Il Napoli vola: crediamoci tutti!

Anche la Roma, tra le più acerrime rivali, è crollata sotto i colpi azzurri, del Napoli e del Matador Cavani, sempre più capocannoniere. Dopo diciotto anni il Napoli è tornato a vincere contro i giallorossi, per una gioia continua, che è difficile da smaltire, ma anche da accantonare al più presto possibile. Il calendario corre, e giovedì sarà già Europa League, da giocare per vincere, e non per partecipare, perché adesso, noi ci crediamo, l’appetito vien mangiando.

Secondo posto a tre lunghezze dal Milan, prossimo avversario in trasferta dopo il Catania, Villareal alle porte giovedì, in uno stadio che attende un successo, una prova di forza, e non ammette risparmi nonostante le molte partite e tutte ad altissimi livelli: il Napoli è al momento cruciale della propria stagione e l’inizio è stato dei migliori. Ora, però bisogna crederci.

Creder e in tutte le partite, di entrambe le competizioni. Compresa, quindi, l’Europa League. Con il Villareal occorre dare il meglio, tutto quello che c’è, senza risparmio, anche se c’è stanchezza e si sta dando tanto. Bisogna dare il massimo in questa fase, poi si tireranno le somme.

Dove può arrivare il Napoli? Come dice il tecnico Mazzarri, non poniamoci obiettivi, o potremmo pagarne le conseguenze. Crediamo tutti nella forza di questa squadra, sosteniamola, facciamo capire ai giocatori che stanno onorando la maglia azzurra e che li acclameremo se continueranno così. Così facendo ci stiamo divertendo, e continuando a fare così continueremo a divertirci.

mercoledì 9 febbraio 2011

Roma-Napoli sarà una finale

Lo ha detto capitan Cannavaro, ed in realtà è così. Tra Napoli e >Roma sabato sera all’Olimpico sarà una finale. Si affronteranno il Napoli seconda della classe e la squadra che vorrebbe tanto stare al suo posto, la Roma, che però sta attraversando un periodo di transizione societaria, ma che comunque non ha intenzione di mollare se non all’ultima di campionato.

Il Napoli vola, tranne qualche scivolone (vedi Chievo) ma è proprio in queste situazioni che diventa più difficile confermarsi ai vertici. Lo stesso Milan, capolista, arranca, mentre là dietro, a solo un punto, e con una partita da recuperare, l’Inter avanza in maniera prepotente.

Sono questi gli ingredienti di un campionato imprevedibile, che non ha una stella che brilla, ma tante poiccole stelline che possono ritagliarsi il proprio spazio. Come il Napoli, che adesso è là e sotto sotto ci crede, anche se crederci fa un po’ paura, e può essere pericoloso.

Battere la Roma, come all’andata, può essere invece il viatico per un’ennesima conferma della propria forza, della propria crescita, e della propria capacità di mettere paura a chiunque. Se L’inter insegue e attenta alla seconda piazza azzurra, gli uomini di Mazzarri non devono fare altro che continuare a vincere, poi i conti, come sempre, si faranno alla fine.

domenica 6 febbraio 2011

Le pagelle di Napoli-Cesena

De Sanctis 6: in campo nonostante la febbre di ieri, compie qualche parata ma nessuna veramente difficile.

Santacroce 6,5: è un giocatore recuperato, che sta tornando utile. Solo un errore nella ripresa quando si perde Bogdani che colpisce alto.

Cribari 6: schierato al centro della difesa, fa una partita ordinata e senza sbavature.

Aronica 6: soffre Jimenez, con il quale si scambia qualche colpo proibito, ma nel complesso se la cava bene.

Maggio 7. Incontenibile in fase offensiva, un po’ in difficoltà su Giaccherini quando si tratta di difendere. Segna un gran gol di testa, ma né arbitro né guardalinee lo hanno visto, pur essendo entrato nettamente in rete.

Gargano 5,5: in debito d’ossigeno, si perde Jimenez e nelle ripartenze sbaglia come sempre veramente troppo.

Yebda 5,5: impreciso nei disimpegni, eccessivamente falloso e in ritardo sugli avversari. Risente ancora dell'infortunio, e si vede.

Zuniga 6: partita giudiziosa a sinistra anche in fase difensiva. Sbaglia due gol praticamente fatti. Esce per un brutto colpo, speriamo non sia nulla di grave.
Dal 40’ s.t. Dossena s.v.

Hamsik 6,5: dinamico, ispirato, pericoloso, propizia il gol del vantaggio con una bella invenzione. Mazzarri lo toglie esclusivamente per risparmiarlo.

Dal 29’ s.t. Mascara 6,5: ottimo esordio, con un assist vincente. Volenteroso e smanioso di far subito bene, è ovvio che deve trovare ancora la sua giusta posizione in campo.

Lavezzi 5,5: pochi scatti brucianti, pochi assist, il Pocho avrebbe bisogno di riposare un po’.

Dal 45’ s.t. Sosa 7: finalmente Principito. La sua classe è indiscussa, ma poco efficace, perché gioca poco. Invece in due minuti, al primo pallone toccato, è riuscito ad avere quello scatto bruciante finora mancato, per segnare il gol del raddoppio. E speriamo che sia il primo di una lunga serie.

Cavani 6,5: servito poco, ma implacabile come al solito sotto porta, segna il suo diciottesimo gol. Sempre molto generoso, aiuta anche in copertura.

All.: Mazzarri 7: dopo lo stop di Verona la sua squadra si è ripresa subito. Il turn over ha funzionato, con Cribari finalmente in palla. Buona l’integrazione di Mascara, anche se è a Napoli da appena due settimane. Indovinato l’innesto di Sosa, che segna il raddoppio della sicurezza.

Napoli-Cesena 2-0

Napoli: De Sanctis, Santacroce, Cribari, Aronica, Maggio, Gargano, Yebda, Zuniga (40' st Dossena), Hamsik (29' st Mascara), Lavezzi (45' st Sosa), Cavani. A disp. Iezzo, Campagnaro, Cannavaro, Lucarelli. All. Mazzarri
Cesena: Antonioli, Dellafiore, Pellegrino, Von Bergen, Santon, Caserta (8' st Sammarco), Colucci, Parolo (36' st Rosina)), Giaccherini (26' st Budan), Jimenez, Bogdani. A disp. Calderoni, Felipe, Ceccarelli, Appiah. All. Ficcadenti
Arbitro: Celi di Campobasso
Marcatore: 13' pt Cavani, 46' st Sosa
Note: ammoniti Maggio, Santacroce, Jimenez

Il Chievo è già alle spalle. Il Napoli torna a vincere, batte il Cesena senza strafare e continua nella sua corsa. Ora il distacco dal Milan capolista è di tre lunghezze, in vista della fida di sabato sera contro la Roma, delicata, importante e difficile, come tutte le grandi sfide.

Il Napoli, come detto, non brilla, ma detta subito legge, passando in vantaggio con il solito Cavani, che finalizza un’azione straordinaria propiziata dal buon Cribari, passata per i piedi di Hamsik, filtrante per Maggio, che ha servito il Matador con una bella palla al centro. Come un falco, il Matador, Cavani, sempre più capocannoniere di serie A, ha portato in vantaggio la squadra. Il Napoli continua a dominare, ma non è il solito Napoli spumeggiante. Prima Zuniga sbaglia clamorosamente, poi nella ripresa Maggio, gran partita la sua, si vede negare un gol netto, non visto dal guardalinee di destra (ennesimo gol fantasma di un campionato che non vuole risolvere il problema). Il Napoli c’è, e controlla la gara contro un Cesena che ha solo Jimenez come giocatore veramente pericoloso, e se ne accorge Yebda, non impeccabile a centrocampo, e se ne accorge Aronica, che spesso deve fermarlo con le maniere forti.

Anche se non brilla il Napoli riesce poi a chiudere l’incontro nel finale. Cavani serve il nuovo entrato ed esordiente Mascara, da questi palla al centro per Sosa, sì proprio lui, il Principito, che segue l’azione, e quasi a sorpresa si incunea in area e anticipa il diretto avversario mettendo in rete il gol del raddoppio. Una bella soddisfazione per l’argentino, che si candida a ritagliarsi il suo spazio in squadra, abbandonando il ruolo di oggetto misterioso.


Napoli-Cesena: le probabili formazioni

Dimenticare il Chievo: il Napoli deve riuscirci, affrontando il Cesena con la consapevolezza che quello di Verona è stato solo un episodio. Il Napoli a Verona ha giocato male, scarico di gambe e di testa, ed è stata una fortuna aver conservato il secondo posto nonostante tutto. Adesso contro il Cesena c’è la possibilità di recuperare, e riprendere il successo contro una squadra da prendere con le molle, che si è rafforzata nel mercato di riparazione.

Mazzarri contro i romagnoli probabilmente darà qualche ritocco ai titolarissimi, soprattutto quelli che hanno giocato tanto, mentre partiranno dalla panchina, o addiritutra dalla tribuna, i due nuovi acquisti, Mascara e Ruiz.

Quete le probabili formazioni:

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Campagnaro; Maggio, Gargano, Yebda, Zuniga; Lavezzi, Hamsik; Cavani. A disposizione: Iezzo, Ruiz, Aronica, Dossena, Sosa, Mascara, Lucarelli. All. Mazzarri
CESENA (4-3-3): Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Felipe, Santon; Caserta, Appiah, Parolo; Giaccherini, Jimenez, Bogdani. A disposizione: Calderoni, Pellegrino, Benalouane, Gorobsov, Rosina, Malonga, Budan. All. Ficcadenti.
ARBITRO: Celi di Campobasso