lunedì 31 gennaio 2011

Napoli, ecco Mascara



Finale di mercato col botto per il Napoli. E un po’ tutti ce l’aspettavamo, perché gli operatori di mercato azzurri, Bigon su tutti, ci hanno abituato a colpi ad effetto in sordina, e nell’ultim’ora. Ecco il vice Lavezzi, Mascara, catanese dal Catania, che si metterà a disposizione di Mazzarri, facendo il possibile per valorizzare il suo destro preciso e potente, e le sue doti tecniche che non sono affatto male.

Il Napoli ci crede, quindi, se non nello scudetto, sicuro nella Champoions League: ecco spiegati questi due rinforzi, Ruiz prima, Mascara poi, a rinforzare due reparti dove occorre un ricambio, perché si gioca e si giocherà tanto.

Speriamo che Mascara si ambienti presto e che dia valore aggiunto alla squadra. Anche a Napoli c’è il sole, come a Catania…..

domenica 30 gennaio 2011

Le pagelle di Napoli-Sampdoria

De Sanctis 6: la sua partita si risolve in un’unica parata bassa, su tiro di Macheda. Il resto è noia.

Santacroce 6,5: preciso negli anticipi, francobolla Maccarone rendendolo inoperoso. Quando Mazzarri lo chiama lui risponde, da confermare assolutamente.

Cannavaro 6,5: regge bene la posizione e la diagonale, senza alcuna sbavatura.

Campagnaro 7: ancora una prova da gigantografia: sempre preciso negli interventi, sia in anticipo, sia in ripiegamento. Gli avversari lo temono, ed hanno ragione.

Dal 24’ s.t. Cribari 6: un quarto d’ora o poco più, stavolta senza brividi.

Zuniga 6,5: oggi a destra, ottimo in fase offensivo, prezioso quando c’è da difendere. In grande crescita, sta diventando anche più concreto, cosa che finora gli mancava.

Gargano 5,5: una dannazione per come vanifica puntualmente il buon lavoro fatto in copertura. Un tiro in porta finalmente, e un quasi assist per Cavani.

Yebda 7: tanti muscoli, tanta visione di gioco, e anche una tecnica di tutto rispetto. Giganteggia ancora una volta a centrocampo, sta diventando quasi insostituibile per questa squadra.

Dossena 6: sta crescendo sul piano atletico. Si muove con rapidità, si propone e mette paura agli avversari. Magari poteva fare qualche cross in più.

Hamsik 7: un gran gol che sancisce il terzo gol, su suggerimento di Lavezzi. Ottima prova in attacco, in cui crea spazi, regala superiorità, e costringe gli avversari ad un raddoppio quasi sistematico.

Dal 13’ s.t. Sosa 6: gioca un po’ di più e ritrova anche il passo giusto per regalare qualche assist sotto porta.

Lavezzi 8: l’errore dal dischetto di mercoledì è dimenticato. Il Pocho torna grande, anzi grandissimo, e offre una prova delle sue. Non riescono a fermarlo neanche con i falli. Suo l’assist per il primo gol di Cavani, con una gran palla divinamente sfruttata dal Matador. E’ un fulmine a sinistra quando serve ad Hamsik la palla che deve mettere in rete con un bel diagonale di sinistro. Gli manca solo il gol, ma è insostituibile per questa squadra. Uno come lui è sempre un pericolo, in contropiede esalta se stesso e la squadra, e fa esaltare i tifosi. Ammonito, non sarà della partita mercoledì contro il Chievo, ma ormai è recuperato sia fisicamente che mentalmente e contro il Cesena gli azzurri potranno nuovamente disporre delle sue incredibili giocate.

Cavani 9: capocannoniere, e lo merita tutto, sperando che conquisti questo titolo a fine stagione. Una tripletta, la seconda, che esalta il suo talento, il suo professionismo, la sua generosità, il suo essere un grande campoione che a Napoli sta trovando la sua esplosione. Tecnica, senso del gol, opportunismo, generosità, sono le caratteristiche, gli ingredienti del cocktail Cavani, che fa sognare i tifosi, e fa vincere il Napoli. Il primo è un gioco di gambe con dribbling incluso che lo porta a trafiggere Curci con un preciso destro. Il secondo è un rigore ben tirato che si è procurato da solo con una meravigliosa azione. Il suo terzo, quarto di squadra, è servito su un piatto d’argento da Hamsik, ma è bravo a partecipare all’azione e a infilare il portiere avversario con un sinistro preciso di punta. Tre reti condite da una prestazione da ricordare, fatta di ripiegamenti difensivi, senso della posizione che aiutano la squadra a salire, un paio di dribbling da far girare gli occhi. Insomma, perfetto, e speriamo che continui sempre così.

18’ s.t. Lucarelli 6: rientra anche in campionato dopo l’infortunio. Tanta voglia di tornare quello di prima, prova qualche stacco di testa, ma non ha ancora il senso della posizione.

All: Mazzarri 8: partita e gruppo gestiti in modo perfetto. Ha fatto un turn over che non ha sconvolto gli equilibri, ed ha permesso alla squadra di riposare. La squadra c’è nonostante le dure prove e le molte partite, ed è indice di un ottimo lavoro anche in precampionato. L’attacco è stellare, con Cavani principe dei bomber, il centrocampo sta trovando equilibrio con la crescita di Yebda, la difesa subisce molto poco, perché si vede grande applicazione di tutti. Ora il tecnico deve cercare di far capire alla squadra che per poter festeggiare a fine stagione, bisognerà continuare così. Se così sarà, continueremo a divertirci.

Napoli-Sampdoria 4-0

Napoli: De Sanctis, Santacroce, Cannavaro, Campagnaro (24' st Cribari), Zuniga, Gargano, Yebda, Dossena, Hamsik (13' st Sosa), Lavezzi, Cavani (18' st Lucarelli). A disp. Iezzo, Aronica, Maggio, Pazienza. All. Mazzarri
Sampdoria: Curci, Zauri (5' st Dessena), Volta, Accardi, Ziegler, Mannini, Tissone (24' st Poli), Palombo, Guberti, Maccarone, Macheda (11' st Biabiany). A disp. Da Costa, Koman, Laczko, Krsticic. All. Di Carlo
Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatore: 16' pt Cavani, 45' pt Cavani rig., 3' st Hamsik, 12' st Cavani
Note: ammoniti Yebda, Tissone, Volta, Accardi, Lavezzi, Poli, Ziegler

FantaNapoli. Gli azzurri ci fanno divertire, esaltare, con un poker inflitto alla Samp. Il turno di coppa, centoventi e più minuti, sembrano lontanissimi: questo Napoli è una furia, e i doriani sono spaesati, in bambola, fanno quasi tenerezza.

Se si esclude il tiro di Macheda in avvio, il resto è solo Napoli, soprattutto Cavani Matador, e Lavezzi Pocho, con i soprannomi che mai come stavolta furono più azzeccati per i due. Cavani, ancora lui, apre le danze con un gran gol imbeccato da Lavezzi. Il raddoppio è su rugire, procurato dallo stesso Lavezzi. Nella rirpesa il tris di Hamsik, ancora una volta al posto giusto al momento giusto, ma l’assist è ancora suo, di Lavezzi. Poi il poker del Matador, alla seconda tripletta stagionale (se escludiamo quella con la maglia dell’Uruguay) è una bella azione confezionata da Gargano e Hamsik.

E’ un Napoli che impressiona ancora una volta, per la mole di gioco che ha prodotto, e per la facilità con cui ha contenuto in difesa le poche sortite sampdoriane. Oltre ai soliti, che stanno giocando ad altissimi livelli, si vede la crescita in particolare di Zuniga e Yebda, oltre che di Santacroce che, chiamato in causa, è parso all’altezza della situazione, e ci auguriamo che il Napoli non lo ceda più. Per il nuovo acquisto azzurro Ruiz, in tribuna oggi, è stato bello vedere la sua nuova squadra all’opera, ma c’è anche la consapevolezza che sarà molti difficile guadagnarsi un posto da titolare.

Un Napoli che incanta, un Napoli che avvolge, un Napoli che ci rende sempre più orgogliosi, ed un Napoli che è meritatamente secondo, con la speranza di mettere sempre più paura al Milan capolista, perché adesso, con quello che ha mostrato, il Napoli è più che degnamente secondo della classe.

La corsa continua, mercoledì si scende nuovamente in campo, contro un Chievo da castigare vista la sconfitta dell’andata. Il Napoli sarà senza Lavezzi, ma il Napoli è forte, e c’è la consapevolezza che si può vincere sempre, e contro chiunque.


Napoli-Sampdoria: le probabili formazioni

Vincere cercando di non sentire troppo la stanchezza. Questo l’obiettivo che si prefigge il Napoli per la sfida contro la Sampdoria. Azzurri che devono continuare a vincere, dopo i successi di Milan e Lazio, se vogliono rimanere tra le primissime posizioni di classifica. Nonostante il duro e prolungato impegno infrasettimanale di coppa, al quale ha preso parte anche la Samp, Mazzarri darà probabilmente spazio alla formazione titolare, operando magari qualche sostituzione in corso d’opera. Mercoledì si ritorna a giocare, ancora in campionato, e occorrerà anche la sagacia del tecnico per gestire le energie di un gruppo che non è numerosissimo. Queste le probabili formazioni:

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Aronica; Maggio, Yebda, Pazienza, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
A disposizione: Iezzo, Cribari, Campagnaro, Gargano, Zuniga, Sosa, Lucarelli. All. Mazzarri

SAMPDORIA (4-4-2): Curci; Zauri, Volta, Accardi, Ziegler; Koman, Poli, Palombo, Guberti; Maccarone, Macheda. A disposizione: Da Costa, Grieco, Laczko, Dessena, Tissone, Mannini, Biabiany. All. Di Carlo

sabato 29 gennaio 2011

Napoli, riprendi la tua corsa!

La sconfitta in coppa con l’Inter è avvenuta solo ai rigori, dopo una prova stupenda che a molti tifosi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Purtroppo è bastato un rigore sbagliato, tra l’altro da un grande come il Pocho, a dare il successo, immeritato, all’Inter.

Ora basta però parlare di coppa Italia, si guarda avanti perché il campionato corre, e nella settimana a venire le partite saranno tre.

La prima delle tre è con la Sampdoria di Di Carlo, che seppure ha rinunciato a Pazzini e Cassano, si è rinforzata, tra gli altri, con Maccarone. E’ una squadra da prendere con le molle, che il Napoli deve affrontare consapevole del proprio valore, e che la stanchezza per i tempi supplementari è giustificabile solo in parte, considerando che anche la Samp ha giocato, con il Milan, e perso.

Su con la vita, Napoli, sei forte, lo hai dimostrato e devi continuare a farlo. La Lazio ha vinto, ci ha agganciati in classifica, e dobbiamo cercare a tutti i costi di staccarli nuovamente.

venerdì 28 gennaio 2011

Orgoglio napoletano

Cosa significa orgoglio napoletano? Cos’è questo sentimento che fa sentire piacevolmente partenopei? Ogni napoletano può provarlo o non provarlo, ma soprattutto ogni napoletano può provarlo a modo proprio.

La città, lo stile di vita discutibile e per molti versi ai limiti dell’umanità, sta allontanando e imbastardendo il popolo dalla città, cartolina sempre più sbiadita accanto ad un pino che non esiste più, ed un Pulcinella che da una parte ha il mandolino, dall’altra ha una pizza con la mozzarella ormai stantia, e il sangue al posto del pomodoro.

In una Napoli dove vige l’anarchia, dove le persone perbene fanno fatica anche solo a respirare, irrompe come orgoglio napoletano un elemento della napoletanità che pochi si aspettavano, o che si erano disabituati a considerare come tale: la squadra.
Questa squadra dalla maglia azzurra inorgoglisce. Una squadra napoletana, composta da pochi napoletani ma da molti ragazzi all’altezza e dal grande cuore, ci sta rendendo orgogliosi di essere napoletani. Abbiamo avuto la conferma definitiva in occasione della partita di coppa Italia giocata contro l’Inter. Era da troppo, tanto tempo, che non vedevamo una partita affrontata con quel carattere, quella determinazione, quella voglia di vincere, di lottare a tutti i costi per difendere quella stupenda maglia azzurra, del colore del cielo. E proprio per questo, nonostante la sconfitta, è spuntata in noi una certa soddisfazione, un orgoglio che ci ha fatto essere soddisfatti lo stesso, di questa squadra che ci ha commosso, che sentiamo nostra, che ci “toglie gli schiaffi da faccia”.

Non sappiamo come andrà a finire la stagione di questo meraviglioso Napoli. Noi ci auguriamo che termini nel migliore dei modi, anche meglio di come sta andando adesso. Ma comunque vada, una cosa è certa: siamo orgogliosi di questa squadra, è il Napoli il vero orgoglio napoletano.

Napoli: Victor Ruiz


E’ sbarcato a Napoli Victor Ruiz, primo acquisto del mercato di gennaio. Finalmente azzurro dopo un lungo inseguimento, il difensore è azzurro. Viene a Napoli per migliorare l’assetto difensivo, e contribuire a far crescere il livello del Napoli, che in attacco segna, e cercherà di subire di meno. Un acquisto, quello di Ruiz, che va visto anche in proiezione, considerato che è probabile il prolungamento per i prossimi quattro anni.

Speriamo che l’argentino. L’ennesimo in maglia azzurra, faccia del suo meglio per contribuire ad una stagione sempre più esaltante.

giovedì 27 gennaio 2011

Le pagelle di Napoli-Inter

De Sanctis 7: una sicurezza sulle palle alte, deve fare poche parate degne di nota, tranne nel primo tempo, quando fa un capolavoro su Cambiasso, che tira a botta sicura. In occasione dei rigori, purtroppo per lui, e per noi, ne intuisce soltanto uno.

Campagnaro 7,5: un gigante in difesa. Annulla senza diritto di replica Eto’o e Pandev, e trova addirittura il tempo per proporsi a destra e produrre cross pericolosi.

Cannavaro 7: una diga, non perde mai la posizione e non si lascia mai ingannare dagli avversari, seppur di calibro superiore.

Aronica 7: si piazza a sinistra e da là non si passa. Ha un cliente tra i peggiori come Maicon, ma lo rende inoperoso. Perfetto nelle diagonali difensive, spesso si rivela ultimo prezioso baluardo.

Maggio 6,5: spinge come può anche se dalle sue parti ha un certo Cambiasso che non lo molla. Nel finale cala un po’, ma c’è.

Gargano 6: troppe imprecisioni, e troppo disordine tattico, ma è tra i più grintosi, come sempre.

Pazienza 6,5: molla solo quando il tecnico lo sostituisce. Lotta su ogni pallone, e prova a segnare ancora all’Inter come ha fatto all’Epifania. Tra lui e Lavezzi sul corner è uno schema, e speriamo che vada in porto altre volte.

7’ sts Yebda 6,5: grinta e muscoli sono dalla sua parte. Stupendo e coraggioso il rigore tirato a cucchiaio.

Dossena 5,5: scialba la sua spinta sulla sinistra, non sempre preciso nel ripiegamento difensivo.

Dal 25’ s.t. Zuniga 6,5: diligente tatticamente sia in attacco che in difesa. Sorprende come stia riprendendo a giocare a sinistra, dove non gli va, e sta ottenendo risultati confortanti. Fortunoso il suo calcio di rigore, che rimbalza sulla schiena di Castellazzi.

Hamsik 7: la sua fantasia ispira l’attacco azzurro. Nella ripresa ha prima sui piedi e poi sulla testa il gol della vittoria, ma è solo la fortuna e la bravura della difesa avversaria a negargli la gioia. Perfetto il suo rigore, segno che è ancora uno dei rigoristi.

Lavezzi 7: semina come sempre il panico. Ranocchia a Cordoba fanno le spese dei suoi scatti. Gli manca solo la mira vincente, come si vede in occasione del rigore sparato alle stelle, che spiana la strada al successo interista.

Cavani 6,5: si batte come al solito, e si vede annullare un gol per fuorigioco millimetrico. Passaggi al millimetro, ottima intesa con Lavezzi, stanotte davvero è mancata solo la vittoria ed il suo gol..peccato.

All.: Mazzarri 7: la squadra cresce sempre di più, ed è n piacere vederla giocare. Purtroppo esistono circostanze, come quelle dei rigori, in cui non c’è niente da rimproverarsi, se non che esiste il fattore chiamato caso che deve decretare un vincitore, e si è trattato dell’Inter. Piccolo appunto un po’ di concretezza in più, grazie alla quale si sarebbe mandata l’Inter a casa con largo anticipo, e festeggiata una meritatissima semifinale.

Napoli-Inter 4-5 d.c.r.

Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Pazienza (7' sts Yebda), Dossena (25' st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp. Gianello, Santacroce, Cribari, Sosa, Lucarelli. All. Mazzarri
Inter: Castellazzi, Maicon, Cordoba (37' st Lucio), Ranocchia, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic (18' st Mariga), Pandev, Eto'o. A disp. Orlandoni, Materazzi, Santon, Obi, Coutinho. All. Leonardo
Arbitro: Valeri di Roma
Note: ammoniti Cannavaro, Thiago Motta, Cavani, Lucio. I rigori: Cavani gol, Eto'o gol, Hamsik gol, Cambiasso gol, Lavezzi fuori, Pandev gol, Zuniga gol, Thiago Motta gol, Tebda gol, Chivu gol.

Peccato. Il Napoli saluta la coppa Italia dopo una partita eroica, dal acrime agli occhi, dove solo una lotteria ha potuto decretare che la vincitrice doveva essere la wquadra più esperta, ma meno meritevole del successo. La lotteria è fortuna, ha una soluzione illogica, dentro o fuori, e forse questo rende al Napoli più semplice metabolizzare questa sconfitta. Sconfitta sì, ma solo sul piano del risultato, perché quella con l’Inter è stata una gara dalla quale il Napoli uscirà sicuramente rafforzato sul piano del carattere.

I ragazzi di Mazzarri hanno condotto una gara ineccepibile dal punto di vista tattico,. Ben messi a centrocampo, attenti in difesa, hanno lasciato giocare i tre punteros Hamsik-Lavezzi-Cavani, che hanno sfiorato più vote la rete. L’Inter dal canto suo si è affacciata solo a sprazzi dalle parti di De Sanctis, dove ha incontrato una difesa rocciosa, con Campagnaro su tutti, sempre più gigante, e hano tirato in porta veramente poco.

Un po’ le decisioni arbitrali dubbie, un po’ la scarsa cattiveria e concretezza degli azzurri sotto porta, non hanno permesso al risultato di sbloccarsi, e si è andati avanti a reti bianche per centoventi lunghissimi minuti, fino alla lotteria dei rigori, dove Lavezzi, proprio l’uomo in più del Napoli, ha sparato il suo penalty alle stelle, confermando ancora una volta che spesso proprio i grandi campioni vengono meno nel rigore decisivo (vedi Roberto Baggio, Cristiano Ronaldo e molti altri).

Un Napoli che esce sconfitto, ma che negli occhi dei propri tifosi non lascia rammarico, anzi grande soddisfazione per come sta crescendo, sta diventando grande, e come è riuscita a mettere alle strette l’Inter, che al cospetto degli azzurri sembrava una provinciale che lottava per la salvezza. Un Napoli che commuove e che fa finalmente ben sperare. Smaltita la stanchezza per questa dura prova, si rirende in campionato e in Europa League. Con qualche rinforzo di quantità e qualità, questo Napoli è davvero tra le grandi.

martedì 25 gennaio 2011

Napoli-Inter: per il gli azzurri è tempo di vendetta

Scatta per il Napoli l’ora per vendicarsi dalla sconfitta di inizio anno con l’Inter. Domani sera al san Paolo sarà coppa Italia, quarti, gara secca, e per gli uomini di Mazzarri una ghiotta possibilità per passare il turno e dare una lezione all’Inter di Loenardo, ceh dopo la partenza sprint ha conosciuto la prima sconfitta a vantaggio dell’Udinese.

La coppa Italia è un trofeo in cui il Napoli crede, ed è giusto fare il possibile per passare il turno, anche se non sarà affatto facile contro una vera e propria corazzata come la squadra nerazzurra.

E’ probabile che Mazzarri darà spazio alla formazione migliore, magari cercando di sfruttare la condizione meravigliosa di Lavezzi e Cavani. Di sicuro ci sarà da sfruttare l’apporto del pubblico amico, che riempirà lo stadio in ogni ordine di posto. Ma Mazzarri potrà sfruttare anche la voglia di riscatto della sua squadra, che all’Epifania ha perso sì meritatamente contro l’Inter, ma di certo quel tre a uno è stato un risultato bugiardo.

lunedì 24 gennaio 2011

Cavani-Lavezzi: che coppia!

Cagliari, Liverpool e adesso Bari. Sono soltanto tre esempi di come i due attaccanti sudamericani del Napoli sono riusciti a mandare in visibilio la tifoseria azzurra, e a creare sconcerto negli avversari. Attenti a quei due: quando sono in forma e riescono a dialogare come si deve, sono dolori per chiunque. Con un altruismo sorprendente, si passano la palla, si mandano in gol reciprocamente, hanno un’intesa magica, che sta facendo volare il Napoli. E speriamo che la favola continui…

Cagliari-Napoli: siamo al terzo minuto di recupero. Calcio d’angolo per il Cagliari, Cavani prende palla in difesa e serve Lavezzi. Scatto del Pocho, tiro, gol, e sono tre punti.

Liverpool: serata partita bene, ma finita male. Il Napoli riesce a passare in vantaggio con Lavezzi, servito da un meraviglioso colpo di testa di Cavani sul filo del fuorigioco.

Infine Bari: il Napoli non offre bel gioco, a causa anche di un Bari che la mette sul nervosismo, sul corpo a corpo, e si difende in undici, ma il Napoli riesce a scardinare la difesa pugliese, prima con un capolavoro di Lavezzi, poi con il solito Matador Cavani, servito, guarda un po’ tu, dal Pocho, che gli offre su un piatto d’argento l’assist da tradurre in gol. Poco prima Cavani aveva lanciato il Pocho, fermato da un fuorigioco inesistente.

Insomma, i due si divertono e fanno divertire, e soprattutto vincere. L’ottima intesa dei due nostri fuoriclasse, unita alla visione di gioco di Hamsik, può essere un’arma micidiale da mettere in campo contro chiunque. Questi due giovani punteros sono un perfetto condensato di tecnica, cattiveria agonistica e cinismo sotto porta. Cavani ha fatto più gol, Lavezzi più assist, ma è proprio il binomio tra i due ad essere l’elemento che li rende micidiali, difficili da arginare, quasi perfetti, per la gioia del Napoli, che sta tenendo un sorprendente secondo posto, con la speranza di tenerlo il più possibile.

Il prossimo atto sarà in coppa contro l’Inter. Al san Paolo passa chi vince, e il Napoli deve cercare di vendicare la figuraccia dell’epifania. Magari affidandosi alla verve d iCavani e Lavezzi, una coppia d’oro che non smette di stupire, di divertirsi e di divertire. Attenti a quei due: quando se la passano, iniziano i dolori.

domenica 23 gennaio 2011

Le pagelle di Bari-Napoli

De Sanctis 6: mette sicurezza, rischia veramente poco.

Campagnaro 6,5: c’è da lottare, e lui ci mette i muscoli.

Cannavaro 6: il primo tempo è una pacchia, nella ripresa c’è Okaka, ma lo ferma bene.

Aronica 6: poco o nulla da segnalare, una partita la sua, quasi di allenamento.

Maggio 6,5: nel primo tempo parte bene, ma poi subisce muscoli e forza di Alvarez.

Nella ripresa prende le misure del barese, lo costringe al cambio di fascia, ed è in questa fase che diventa devastante, costringendo all’espulsione Parisi.

Gargano 5: a centrocampo è sempre fuori posizione. Quando entra Yebda gioca più avanzato, ma è un disastro. Mazzarri lo toglie, lui si spazientisce, ma il tecnico lo azzittisce. Deve capire che non è un titolare inamovibile, e che se sbaglia di continuo, come fa, può diventare anche una riserva.

Dal 37’ s.t. Sosa s.v.

Pazienza 6: tiene bene le sortite avversarie, in particolare di Almiron.

Zuniga 6: nell’inedito ruolo di esterno sinistro si comporta bene. Regala un po’ di imprevedibilità nel primo tempo, ed un’inattesa copertura nella ripresa.

Hamsik 6: è colui che spinge più di tutti in attacco, e tiene sulla corda il centrocampo avversario. Mazzarri lo toglie in vista della gara di mercoledì.

Dal 18’ s.t. Yebda 6: entra e dona centimetri e chili ad un centrocampo che già stava dominando, ma compensa annullando Almiron, che era l’unico del Bari a giocare.

Lavezzi 7,5: regala il gol del vantaggio che è una perla: colpo di tacco a correggere una punizione tirata da Cavani. Allo stesso Cavani, il Pocho ricambia il favore nel finale, con un bel cross che il Matador deve solo mettere in rete. Il Pocho è tornato decisivo, e adesso deve solo continuare così.

Dal 45’ s.t. Dumitru s.v.

Cavani 6,5: un tiro un gol, ottimo epilogo di una partita che lo ha visto poco servito e poco attivo, anzi, piuttosto nervoso. Ma alla fine va bene così. Deve convincersi che è un campione e stare più calmo, solo così il gol prima o poi arriva.

All: Mazzarri 7: altro campolavoro del tecnico toscano. La squadra è solida, sa imporre il proprio gioco, e controllare le sortite avversarie. Manca solo un po’ di cinismo, solita pecca, e la perfezione è vicina.

Bari-Napoli 0-2

Bari: Gillet, Raggi, Belmonte, Glik, Parisi, A.Masiello, Pulzetti (1' st Almiron), Gazzi, Alvarez, Rudolf (33' st Rivas), Kutozov (1' st Okaka). A disp. Padelli, Crimi, Rossi, Castillo. All. Ventura
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano (37' st Sosa), Pazienza, Zuniga, Hamsik (18' st Yebda), Lavezzi (45' st Dumitru), Cavani. A disp. Iezzo, Santacroce, Cribari, Dossena, Dumitru. All. Mazzarri
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Marcatore: 39' pt Lavezzi, 42' st Cavani
Note: ammoniti Raggi, Campagnaro. Espulso al 22' st Parisi (B) per doppia ammonizione.

Guai a chi ci sveglia, ma anche guai a chi si ferma. Perché quando si vince l’appetito vien mangiando, ma diventa anche più difficile accettare eventuali sconfitte. Il Napoli è secondo, da solo, alle spalle del Milan, e occupa una posizione che sta meritando, perché riesce a vincere, dominare sugli avversari, e anche gestire il risultato. Quest’ultima cosa significa che la squadra sta crescendo, sta migliorando, e di qui a poco potrà competere alla pari con le grandi, se adeguatamente rinforzata almeno nei rincalzi, che restano pochi, e non sempre di valore pari a quello dei titolari.

Bari-Napoli ha visto dominare la squadra azzurra dall’inizio alla fine. Il Bari è parso troppo rimaneggiato e discontinuo nel ritmo per poter impensierire il Napoli. Gli azzurri, dal canto loro, hanno risparmiato i padroni di casa in più occasioni. Poi il gol di Lavezzi, un capolavoro, venuto fuori da un’azione in cui il Pochi già poteva colpire, se non fosse stato per un fallo da ultimo uomo non sanzionato dall’arbitro.

Il Bari la mette sul nervosismo, sul gioco falloso, cercando di far innervosire il Napoli, e in parte ci riesce, ma non completamente. Nel finale, infatti, è il Bari a rimanere in dieci e,d il Napoli a colpire, con il suo Matador, Edinson Cavani, che finalizza alla grande un bell’assist di Lavezzi, riuscendo a mettere in rete il suo unico tiro in porta. I campioni fanno anche questo.

Bari-Napoli: le probabili formazioni

Continuare la corsa al vertice, evitando inattesi e deleteri cali di tensione. Questo l’imperativo che si è dato il Napoli per la gara contro il Bari, ultimo in classifica, in una trasferta che si prospetta tutt’altro che agevole. Mazzarri, da allenatore preciso e uomo di calcio, ha invitato la squadra a guardarsi da una sfida come questa. Il Bari, anche se rimaneggiato, farà di sicuro una partita di difesa, determinato a cogliere almeno un prezioso pari contro la seconda della classe. Gli azzurri dovranno fare la partita, con l’obiettivo categorico di essere cinici sotto porta, per chiudere l’incontro e risparmiare energie in vista dell’importante sfida infrasettimanale contro l’Inter, valevole per i quarti di finale di coppa Italia.
Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo al San Nicola di Bari.

BARI (4-4-2): Gillet; A. Masiello, Belmonte, Glik, Parisi; Alvarez, Pulzetti, Gazzi, Romero; Kutuzov, Rudolf. A disposizione: Padelli, Rossi, Raggi, Romero, Almiron, Okaka, Castillo. All. Ventura

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Iezzo, Santacroce, Cribari, Yebda, Zuniga, Sosa, Dumitru. All. Mazzarri
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo (De Luca-Di Liberatore. IV uomo: Doveri).

martedì 18 gennaio 2011

Le pagelle di Napoli-Bologna

Iezzo 6: nessuna parata degna di tal nome, e nessuna colpa sul rigore imparabile, anche intuito. Qualche brivido sui rilanci, ma è troppo che non gioca.

Santacroce 6,5: prova positiva su Meggiorini.

Cribari 5,5: partita rovinata dall’intervento da rigore. A ben vedere, il rigore c’è. Per il resto si era ben comportato.

Aronica 6: tiene la posizione senza sbavature.

Zuniga 6,5: sulla fascia è un fulmine, un lampo, un concentrato di fantasia che però si perde al momento del tiro, come sempre.

Blasi 6: all’inizio mostra difficoltà a tenere la posizione, poi cresce alla distanza, ma c’è poco lavoro in un centrocampo sguarnito.

Yebda 7: un gol con un colpo di testa imperioso, pur senza elevazione, come ne ha fatti anche in passato, condito dalla dedica al compagno Grava. La sua partita lo vede signore incontrastato di un centrocampo dove, bisogna dirlo, c’è il deserto.

Vitale 6: prova molto convincente, fatta di velocità e scambi interessanti. Peccato che deve uscire per un duro colpo. Dopo Grava, speriamo non sia nulla di grave.

Dal 25’ s.t. Maggio 6: qualche guizzo dei suoi, ma non vale la pena stancarsi troppo.

Hamsik 6,5: molto dinamico, partecipa con autorità alla manovra offensiva del Napoli. Dai suoi piedi passa la maggioranza dei palloni, come quello del gol di Lavezzi.

Sosa 5,5: fuori dagli schemi, dai ritmi di gioco, e probabilmente anche dalla rosa dei titolari. Speriamo si riprenda, la sua tecnica sopraffina non è da buttare, ma purtroppo risulta fine a se stessa.

Dal 21’ s.t. Cavani 6: si batte come una furia per trovare la via del gol, ma non gli riesce. Lo spirito, però, è quello giusto.

Lavezzi 7: un gol che è una perla di tecnica e velocità di esecuzione, oltre che di furbizia. Riesce a dare il solito estro ad una partita che sarebbe scivolata via triste e lenta.

Dal 36’ Lucarelli s.v.: di buono c’è che è tornato, e speriamo sia finalmente utile al Napoli in questa seconda parte della stagione.

All.: Mazzarri 6,5: credeva e teneva al passaggio del turno in coppa Italia, e la squadra lo ha accontentato. Ha avuto il merito di tenere alta la tensione nella squadra in una sfida apparentemente poco importante e agevole.

Napoli-Bologna 2-1

Napoli: Iezzo, Santacroce, Cribari, Aronica, Zuniga, Blasi, Yebda, Vitale (25' st Maggio), Hamsik, Sosa (21' st Cavani), Lavezzi (36' st Lucarelli). A disp. Gianello, Cannavaro, Campagnaro, Gargano. All. Mazzarri
Bologna: Lupatelli, Portanova, Esposito, Cherubin, Buscè, Radovanovic (38' st Mutarelli), Krhin, Casarini, Cruz, Gimenez (27' st Gavilan), Meggiorini (21' st Pisanu). A disp. Lombardi, Rubin, Ekdal, Ramirez. All. Malesani
Arbitro: Romeo di Verona
Marcatore: 9' pt Yebda (N), 24' pt Lavezzi (N), 12' st Meggiorini rig. (B)
Note: ammoniti Lavezzi, Esposito, Cribari, Mutarelli

Il Napoli passa, e nei quarti di Tim Cup avrà l’occasione di rifarsi con l’Inter, dopo la sconfitta dell’Epifania.

Napoli in formazione rimaneggiata, come il Bologna. Gli azzurri colpiscono quasi subito, con un bel gol di Yebda su calcio d’angolo battuto dal Lavezzi. Poi è lo stesso Lavezzi apre e chiude, per il raddoppio azzurro, ed un gol che è una prodezza.

Nella ripresa il Bologna accorcia, con un dubbio rigore procurato e trasformato da Meggiorini bravo a indurre Cribari all’irregolarità vera o presunta. Il resto è noia, il Napoli controlla il risultato senza affondare troppo, e vanno più vicini gli azzurri al terzo gol che i bolognesi al pareggio. Va bene così, Napoli che limita i danni e la fatica in vista della gara di domenica col Bari, e Napoli che festeggia il ritorno in campo di Cristiano Lucarelli, dopo il brutto infortunio.

lunedì 17 gennaio 2011

Napoli-Bologna, le probabili formazioni: torna Lucarelli


Formazioni rimaneggiate, ma fino a un certo punto, quelle che scenderanno in campo domani sera al San Paolo. Napoli e Bologna si affrontano negli ottiavi di finale di Tim Cup in una gara a eliminazione diretta, che potrebbe regalare i quarti di finale e soprattutto l’Inter, che nel giro di due settimane ha travolto sia Napoli che Bologna.

Mazzarri ha lasciato a casa De Sanctis, e probabilmente terrà in serbo i pezzi pregiati, da inseirre solo in caos di necessità. Spazio quindi a chi ha giocato poco, vedi Santacroce, Blasi, il rientrante Lucarelli e forse il giovane Maiello. Il Napoli deve vincere, indipendentemente da chi scender in campo, I tifosi voglio vedere il bel calcio, le partite, e una squadra che è all’altezza della situazione in ogni competizione.

Queste dunque le probabili formazioni che scenderanno in campo domani al san Paolo:
NAPOLI (3-4-2-1): Iezzo; Santacroce, Cribari, Aronica; Zuniga, Maiello, Yebda, Vitale; Sosa, Hamsik; Lucarelli. A disposizione: Gianello, Cannavaro, Campagnaro, Blasi, Maggio, Lavezzi, Cavani. All. Mazzarri

BOLOGNA (4-3-1-2): Lupatelli; Garics, Cherubin, Esposito, Rubin; Khrin, Casarini, Buscè; Ekdal; Gimenez, Meggiorini. A disposizione: Lombardi, Portanova, Cruz, Siligardi, Mutarelli, Ramirez, Gavilan. All. Malesani

Napoli-Bologna: guai a sottovalutare la coppa Italia

Guai a chi la sottovaluta, questa Tim Cup, alias Coppa Italia, che per il Napoli propone una gara a eliminazione diretta contro il Bologna di Malesani, reduce da una dura sconfitta contro l’arrembante Inter di Leonardo.

Guai a chi la prende sotto gamba, questa che è tutt’altro che una “coppetta”, perché può spianare la strada all’Europa, e fare compagnia alle altre coppe già conquistate dal Napoli, che è parecchio che non ne vince una. E’ il caso, insomma, di affrontare questa partita di domani sera col Bologna nel migliore dei modi, anche perché, essendo una gara a eliminazione diretta, può riservare brutte sorprese. Turn over, quindi, ma solo in parte per Mazzarri, che porta appresso i suoi assi Lavezzi, Cavani e Hamsik, ma lascia a casa il portiere De Sanctis, per dare spazio e possibilità di giocare a Iezzo e Gianello.

Speriamo che il Napoli affronti la gara nel modo giusto, perché questa coppa, se non la si sottovaluta, può permetterci di arrivare fino alla fine…

Un grosso in bocca al lupo a Gianluca Grava

La sua caduta rovinosa sul ginocchio di sabato sera ha fatto subito temere il peggio: Gianluca Grava ha subito la rottura del legamento crociato. Come Quagliarella, anche lui resterà fermo per tre o quattro mesi, anche lui è stato operato a Villa Stuart, e anche lui dovrà starsene per un bel po’ lontano dai campi di calcio.

Un peccato veramente, perché Gianluca Grava è una delle anime del Napoli, capace di passare dalla C alla A con lo stesso cuore, e crescere calcisticamente nonostante la non più giovane età, tanto da mettere in difficoltà i tanti campioni che ha incontrato sulla sua strada. Un esempio di attaccamento e professionalità che tutto il Napoli dovrebbe imitare, e che resta un patrimonio del Napoli. Un peccato anche perché proprio adesso è di ritorno Cristiano Lucarelli, altro infortunato di lunga durata dell’infermeria azzurra.

Speriamo che torni presto, e soprattutto che torni più forte di prima, ma sarà difficile, perché per noi è già adesso uno dei più forti.

Grava, in bocca al lupo!

sabato 15 gennaio 2011

Le pagelle di Napoli-Fiorentina

De Sanctis 6: nessuna parata particolarmente difficile oggi.

Grava s.v.: parte bene, veramente alla grande, ma poi si fa male cadendo male col ginocchio. Si parla di distorsione, sperando che non sia nulla di grave.

Dal 27’ p.t. Aronica 6: la sua partita è votata puramente al controllo della posizione, senza nessuna vera sfida degna di tal nome con qualche avversario.

Cannavaro 7: Gilardino non tocca mai palla, il capitano azzurro lo ferma sempre in maniera impeccabile, senza dargli praticamente mai la possibilità di essere pericoloso.

Campagnaro 6,5: ottima prova dell’argentino sia a sinistra che a destra, dove si sposta per fare spazio ad Aronica.

Maggio 7: la sua velocità e l’incisività sulla fascia sono sinonimo di dolori per la Fiorentina. Peccato che i suoi guizzi non sono concretizzati a dover dai compagni.

Gargano 6: la sua partita migliore, ancora una volta, la gioca all’ingresso in campo di Yebda, che gli assicura copertura e anche una certa sicurezza per poter svariare.

Pazienza 6,5: argina spesso da solo le sortite fiorentine, che con De Silvestri e Donadel creano qualche pericolo.

Dal 41’ s.t. Dumitru s.v.

Dossena 5,5: De Silvestri è un brutto cliente, e gli tocca soffrire. Nel finale spinge un po’ ma il Napoli non segna.

Sosa 5: il ghiotto assist per Cavasni in partenza fa ben sperare. Cala alla distanza, mostrando di non riuscire a tenere campo e posizione.

Dal 10’s.t. Yebda 5,5: argina il centrocampo e mette ordine come al solito, ma spesso risulta impreciso nei controlli e nei disimpegni.

Lavezzi 5,5: qualche guizzo dei suoi, ma è veramente troppo poco, rispetto a quello al quale cui ha abituati.

Cavani 5,5: poco servito, ma ha due ghiotte occasioni che spreca malamente.
All: Mazzarri 6: la squadra tenta l’assalto finale, che stavolta non porta la vittoria. La difesa c’è, il centrocampo un po’ meno, diciamo che a conti fatti la mancanza di Hamsik si è sentita.

Napoli-Fiorentina 0-0

Napoli: De Sanctis, Grava (27' pt Aronica), Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Gargano, Pazienza (41' st Dumitru), Dossena, Sosa (10' st Yebda), Lavezzi, Cavani. A disp. Iezzo, Cribari, Zuniga, Vitale. All. Mazzarri
Fiorentina: Boruc, De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual, Donadel, D'Agostino, Montolivo (23' st Marchionni), Santana, Ljajic (39' st Bolatti), Gilardino (33' st Babacar). A disp. Seculin, Comotto, Camporese, Zanetti. All. Mihajlovic
Arbitro: Banti di Livorno
Note: ammonito Campagnaro

Non si può sempre vincere nel finale, a volte capitano anche i pareggi. Così è stato tra Napoli e Fiorentina in questa prima di ritorno. Napoli non lucidissimo, Fiorentina che attende, ed alla fine ne matura un pari senza reti, il primo in stagione, e per il Napoli è la seconda volta assoluta che non segna in campionato: la prima volta accadde contro la Lazio.

Gli azzurri partono bene, ma poi si spengono. Sosa sostituisce Hamsik ma non dà profondità alla squadra, che spinge poco sulle fasce e alla fine subisce anche un po’ i viola. Nella ripresa è il solito Napoli arrembante, che cresce, ma non vede la porta. Lavezzi non ha lo smalto dei tempi miglior, Cavani è poco servito e quando tira non è precisissimo. Il solo Maggio si batte come un leone a destra, ma non basta. Alla fine, il pareggio, sembra proprio un risultato giusto.

Napoli-Fiorentina: le probabili formazioni

Dimenticare la Juve. E in fretta pure. Questo l’imperativo categorico imposto da mister Walter Mazzarri ai suoi ragazzi, alla vigilia dell’anticipo di campionato contro la Fiorentina di MIhajlovic. I toscani arriveranno in un san Paolo come ormai di consueto gremito, con la forza di una rimonta che li ha visti protagonisti domenica scorsa, e con la consapevolezza che il posto occupato adesso, in coda alla classifica, non dice la verità sul loro conto.

Il Napoli, dal canto suo, deve guardarsi da scivoloni che l’ebbrezza causata da una gara memorabile come quella con la Juve vinta per tre a zero e in maniera meritatissima, può dare. Il secondo posto, alle spalle della capolista Milan, dà le vertigini ed è facile perdere la testa e difficile rimanere lucidi. Le grandi squadre, o chi aspira a diventarlo, devono superare indenni queste prove, ed il Napoli quindi è chiamato a riuscirci: deve farcela.

La gara per la Fiorentina va vinta, dimostrando superiorità che esiste sulla carta, ma che va applicata sul campo. Contro i viola mancherà Marek Hamsik, fermato dal giudice sportivo, e che sarà sostituito probabilmente dall’argentino Sosa. Per lui una prova decisiva per dimostrare a tutti che la sua tecnica sopraffina non è fine a se stessa, ma che può portare qualcosa di buono a questa squadra. Non c’è solo Cavani, anche se i suoi gol sono preziosi e importanti: il Napoli è uno stupendo collettivo. Questa, quindi, le probabili formazioni che scenderanno in campo al san Paolo:

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Grava; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Sosa, Lavezzi; Cavani. All. Mazzarri
FIORENTINA (4-3-3): Boruc, De Silvestri (Comotto), Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Donadel, D'Agostino, Montolivo; Liajic, Santana, Gilardino. All. Mihajlovic

lunedì 10 gennaio 2011

Cavani, un terzo gol con... sorpresa

Con la sbronza di Napoli – Juventus, serata magica, ancora nelle vene dei tifosi azzurri, spunta sul web una vera e propria rivelazione sul terzo gol di Cavani. Non sono tre di testa ma due di testa e il terzo, l’ultimo, con un pregevole tacco. Un gesto atletico da campione, una speci di colpo di scorpione che esalta le doti tecniche dell’uruguaiano, che ha praticamente umiliato gli avversari bianconeri. Anche se lo hanno già fatto in tanti, lo proponiamo anche noi, per esaltare il gesto atletico, e per farvi venire il dubbio: ha segnato di testa, di tacco o di polpaccio?

Le pagelle di Napoli-Juventus

De Sanctis 6,5: due parate importanti, una su Amauri e una su Toni, fanno capire che per la Juve non ci sarebbe stato nulla da fare.

Grava 7: là dietro deve vedersela con due bestioni come Amauri e Toni, e lui regge bene, sbilancia, ostacola, fa il suo, sempre ad ottimi livelli.

Cannavaro 6,5: l’avversario di turno è un certo Toni, e il capitano azzurro riesce ad arginarne le potenzialità devastanti. Il rinnovo quadriennale di contratto è più che meritato.

Campagnaro 6,5: muscoli, grinta e senso della posizione fanno della sua una gara quasi perfetta.

Maggio 7: semina il panico sulla fascia destra. Fornisce il passaggio per il primo gol di Cavani, e costringe Traorè ad uscire. Entra poi Grossi che ha il compito di contrastarlo, ma l’azzurro ne prende le misure e non si lascia intimidire. In grande crescita, quando sta bene non ce n’è per nessuno.

Gargano 6: ce la mette tutta, e gli spazi non gli mancano, come non gli mancano i soliti errori.

Pazienza 6,5: contiene a dovere Krasic, che si regala solo una sortita, tra l’altro inconsistente.
Dossena 6,5: in crescita, finalmente in palla in fase offensiva. Suo l’assist per il secondo gol. Da migliorare ancora la tenuta atletica quando bisogna fare la fase difensiva.

Dal 23’ s.t. Aronica 6: quasi inoperoso, ma nel finale c’è bisogno anche di uno come lui.

Hamsik 6,5: anche se a tratti, prova a mettere in difficoltà la Juve, e ci riesce, in particolare per quel favoloso assist che spiana la strada al terzo gol di Cavani. Può fare anche di più, e soprattutto in gare importanti come questa.

Dal 33’ s.t. Yebda 6: ingresso in campo nel finale, prova anche una conclusione, ma con poca fortuna e poca forza.

Lavezzi 6,5: poche sortite, ma la pericolosità è quella di sempre. Molto generoso, fornisce due ghiotti palloni a Cavani, di cui uno va dentro e uno non ci va per poco.

Cavani 9: è la sua serata, la migliore in assoluto finora da quando è al Napoli. Mette a segno tre gol che sono tre perle, tutti e tre di testa, affermazioni di una superiorità tecnica, atletica e realizzativa da extraterrestre che abbiamo finalmente visto anche contro una grande squadra come si può considerare la Juve, nonostante tutto. Il giocatore non molla mai, lo si vede anche in difesa, sbaglia di poco la rete del poker, che sarebbe stato il delirio assoluto. Questo giocatore è un grande, sta facendo esaltare una piazza e merita tutte le esaltazioni perché oltre ad essere un campione è un porofessionista serio, ed un gran bravo ragazzo. Napoli se lo coccola, sperando che continui sempre così. Grande!

Dal 40’ s.t. Sosa s.v.

All.: Mazzarri 8: questo Napoli cresce partita dopo partita, nonostante qualche passo falso come quello con l’Inter. Oltre a non mollare mai, il Napoli sta imparando a dominare, ad amministrare e soprattutto è arrivata una vittoria contro un’avversaria diretta. Dove può arrivare questa squadra lo sa soltanto lei, ma è certo che bisogna rimanere con i piedi per terra e pensare a una partita alla volta. Mazzarri fa il pompiere e fa bene, i frutti li raccoglieremo alla fine, ma tecnico e squadra sono senza dubbio sulla buona squadra.

domenica 9 gennaio 2011

Napoli-Juventus 3-0

foto: www.raisport.rai.it



Napoli: De Sanctis, Grava, Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena (23' st Aronica), Hamsik (33' st Yebda), Lavezzi, Cavani (40' st Sosa). A disp. Iezzo, Cribari, Yebda, Zuniga, Dumitru. All. Mazzarri
Juventus: Storari, Grygera, Bonucci, Chiellini, Traorè (1' st Grosso), Krasic, Marchisio, Aquilani, Pepe (21' st Motta), Amauri (7' st Del Piero), Toni. A disp. Manninger, Legrottaglie, Giannetti, Giandomenico. All. Del Neri
Arbitro: Morganti di Ascoli
Marcatore: 20' pt Cavani, 27' pt Cavani, 9' st Cavani
Note: ammoniti Traorè, Dossena, Hamsik, Maggio, Pepe

“Oi vita, oi vita mia.... oi core e chistu core”. Al San Paolo finisce come nei sogni di noi napoletani, come l’anno scorso, ma forse anche meglio. Tre sberle ad una Juve inesistente, tre perle del Matador Cavani, lo stadio pieno in un delirio totale, incontrollabile e collettivo, i fumogeni che colorano l’aria e i polmoni di rosso. Chi c’era pensa al Napoli di Maradona, quello dei due scudetti, ma andiamoci piano.

Non facciamoci prendere dalla sete di vittorie che qui a Napoli mancava da troppo. Ma vittorie così, contro la Juve, valgono comunque un piccolo scudetto da custodire gelosamente, almeno fino al girone di ritorno, per sfottò ad amici, conoscenti vari, di fede bianconera, che ora piangono, invece a ridere siamo noi.

Grande Napoli, ora secondo in totale solitudine, a quattro punti dalla capolista Milan. Il Napoli ora fa paura, e deve cercare di non fare paura anche a se stesso. Il secondo posto è meritato, ora però bisogna tenerlo: partita dopo partita, senza troppi calcoli, conservando il cuore, la grinta e la bravura di sempre, di adesso, quello che ci manda in visibilio.

Il Napoli ha sorpreso per la “chirurgia” con cui ha liquidato una Juventus irriconoscibile, brutta, poco concreta e ai limiti della decenza. L’assenza di Quagliarella si fa sentire, la presenza di Toni non basta. Ci pensa Cavani: ventesimo, cross dalla destra di Maggio, testa del Matador e gol. Sei minuti dopo, il cross è dalla sinistra, di Dossena, e Cavani tutto solo raddoppia. Il succo di questo Napoli galattico è nel terzo gol. Palla a Lavezzi, poi ad Hamsik, cross tagliato per Cavani che mette in rete in tuffo di testa.

Per il resto è solo Napoli che sfiora il quattro più volte ,e la Juve sta a guardare, è tramortita, e deve portare a casa una sconfitta meritata. Ora non dobbiamo fermarci, non dobbiamo avere paura e continuare su questa strada. I tifosi ci sono, la squadra pure. Napoli, non mollare mai!

sabato 8 gennaio 2011

Napoli-Juventus: le probabili formazioni

Non dovrebbe esserci turn over rispetto a giovedì per la gara notturna del Napoli contro la Juventus. Non ci sono né infortuni né squalificati, e spazio, quindi, ai titolarissimi, sperando che facciano dimenticare la prova di giovedì e diano il massimo. Contro la Juve dare il massimo è poco altro che il minimo…
Queste le probabili formazioni di Napoli e Juventus:

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Iezzo, Cribari, Grava, Zuniga, Yebda, Sosa, Dumitru. All. Mazzarri
JUVENTUS (4-4-2): Storari; Grygeran, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Aquilani, Marchisio, Pepe; Del Piero, Toni. A disposizione: Manninger, Sorensen, Motta, Legrottaglie, Salihamidzic, Giannetti, Amauri. All. Delneri

Napoli, ora bisogna battere la Juve

La sconfitta con l’Inter, che ha salutato l’arrivo del 2011 calcistico, ha restituito al nuovo anno un Napoli un po’ rilassato, lontano parente di quello visto a dicembre scorso, che è riuscito a inanellare quattro successo consecutivi, meritando l’accesso agli ottavi di finale di Europa League. Una sconfitta come quella di Milano può capitare, come lo stesso tecnico azzurro Mazzarri ha riconosciuto, ma l’importante è archiviarla in fretta e provare a ripartire da subito. La prossima avversaria sarà la Juve, e di certo non è l’avversaria ideale, considerando la sua forza, e tenendo presente anche il livello tecnico dei bianconeri, ora rafforzato anche dall’arrivo a Torino di Luca Toni, dopo l’infortunio di Fabio Quagliarella. Per di più, gli uomini di Del Neri sono reduci anche da un sconfitta, più pesante di quella del Napoli, rimediata contro il Parma giovedì pomeriggio.

Il Napoli quindi è chiamato ad una sfida importante, in cui dovrà essere subito decisivo, e ricordare quanto di buono ha fatto nel mese di dicembre, tanto da assestarsi al terzo posto in classifica. Domenica sera al San Paolo, davanti ad uno stadio ancora una volta pienissimo, Cavani, Lavezzi, Hamsik e gli altri dovranno fare del loro meglio, e evitare di ripetere una sfida come quella con l’Inter, dove gli azzurri si sono visti solo a tratti. Dalla loro avranno l’apporto del pubblico, che vive le sfide con la Juve con una motivazione sempre speciale, considerando i bianconeri come avversari acerrimi.

L’importante, però, è che la rivalità rimanga sportiva. Atteggiamenti e trattamenti come quelli riservati a Quagliarella, ad esempio, fanno parte del calcio malato. Se è vero che pochi riescono ad accettare un trasferimento di quello che poteva diventare la bandiera, presso il club più odiato, seppur ci sia stata una scelta societaria e tecnica (oltre, ovviamente, a quella del calciatore), è pur vero che certi attacchi non dovrebbero proprio esistere. In occasione dell’infortunio del napoletano che, ironia della sorte, si perderà questa gara in cui gli sarebbero piovute bordate di fischi, qualcuno, sia su internet che su altri mezzi di comunicazione, ha veramente esagerato con offese e minacce. Quagliarella è pur sempre un giocatore di proprietà del Napoli e, seppur siamo contenti di Cavani e non condividiamo il fatto che sia ora Quagliarella sia juventino, è sempre esagerato augurarsi o essere contenti che si faccia male, come poi, purtroppo per lui, è successo.

I tifosi pensino solo al Napoli, a chi ora veste la maglia azzurra. Come più spesso abbiamo sottolineato, e come ha dimostrato anche la vicenda Quagliarella, i giocatori passano, ma la maglia resta, e la maglia va sempre onorata, sospinta, incitata, in particolare quando si affronta la Juve.

giovedì 6 gennaio 2011

Inter-Napoli 3-1

Inter: Castellazzi, Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta (41' st Muntari), Stankovic (34' st Mariga), Pandev (38' st Biabiany), Milito. A disp. Orlandoni, Materazzi, Santon, Ranocchia. All. Leonardo
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano (13' st Yebda), Pazienza (31' st Sosa), Dossena (21' st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp. Iezzo, Grava, Santacroce, Dumitru. All. Mazzarri
Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatori: 3' pt Thiago Motta (I), 25' pt Pazienza (N), 37' pt Cambiasso (I), 10' st Thiago Motta (I)
Note: ammoniti Chivu, Aronica, Zanetti, Campagnaro, Maicon

E’ andata male. Il Napoli ritrova il 2011 con una sconfitta, a san Siro, campo in cui non riesce a sfatare il tabù che dura da quindici anni. Gli azzurri perdono contro una squadra forte, ma che ha saputo approfittare degli errori della formazione di Mazzarri, che invece ha costruito ma raccolto poco. Bella, comunque, la partita vista a san Siro, con il Napoli che è partito subendo a freddo, ma è riuscito a reagire e cogliere un bel pareggio con Pazienza. Buona poi la spinta azzurra per provare a sorprendere i padroni di casa, ma a centrocampo, e sulle fasce, l’Inter è superiore, e fa suo l’incontro. Il resto lo fanno gli errori azzurri in difesa, su palle alte e calci piazzati, e il colpaccio azzurro non riesce.

Ora domenica c’è già la gara con la Juve, al san Paolo in notturna. Non ci sarà Quagliarella, vittima di un grave infortunio. I tifosi che avevano acquistato il biglietto solo per fischiare l’ex idolo fedifrago, faranno bene ad incitare la squadra azzurra, che ora è terza e deve cercare di restare almeno in questa posizione, perché se evita certi errori, non c’è dubbio che questa posizione la merita.

Inter-Napoli: le probabili formazioni

Dovrebbe essere della partita il Pocho Lavezzi, dopo che, in settimana, mister Mazzarri aveva fatto intuire un suo probabile impiego a partita in corso, tenendo presente il recente infortunio e la conseguente inattività. Inter – Napoli, posticipo di Epifania dalla grande attesa, promette una gara di interesse, che sicuramente dirà qualcosa per quel che riguarda il campionato.

Gli azzurri tornano in campo dopo la sosta natalizia, e la formazione dovrebbe essere quella tipa, con spaio ai cosiddetti titolarissimi, che saranno probabilmente gli stessi anche domenica sera. Visto che sono riposati, per ora niente turn over, a quanto pare. Bisognerà sfruttare l’infermeria piena dell’Inter, e stare attenti alla ventata di novità che porterà l’arrivo in panchina interista di Leonardo. Queste le probabili formazioni che scenderanno in campo stasera:

INTER (4-3-1-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu; T. Motta, Cambiasso, Zanetti; Stankovic; Milito, Pandev. A disposizione: Orlandoni, Materazzi, Santon, Ranocchia, Mariga, Muntari, Biabiany. All. Leonardo.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Iezzo, Santacroce, Campagnaro, Yebda, Zuniga, Sosa, Dumitru. All. Mazzarri

martedì 4 gennaio 2011

C'è l'Inter: Napoli, niente paura!

Sembra una canzone, ma in realtà è l’invito che i tifosi e gli addetti ai lavori danno alla formazione azzurra in vista della prima delle due importantissime sfide della ripresa di campionato: quella contro i campioni d’Italia e del mondo dell’Inter.

La formazione nerazzurra è lanciatissima e molto gasata per il cambio di allenatore. L’arrivo sulla panchina interista di Leonardo al posto di Benitez ha dato alla squadra una grande carica, tanto che vogliono da subito ricominciare a fare punti per riprendere la corsa in campionato, dove sono pesantemente distanti dai cugini del Milan, ora primi. Quale occasione migliore di quella contro il Napoli per cominciare a fare punti, alla ripresa, col nuovo tecnico, in una notturna d’epifania davanti al pubblico amico? Sarebbe il massimo che ogni squadra possa desiderare. Ma l’Inter giovedì sera avrà di fronte il Napoli. La formazione di Mazzarri ha concluso il 2010 come tra le più in forma e vincenti, meritando il secondo posto. Il cuore che gli azzurri hanno messo in campo nell’anno appena terminato ci ha dato grande gioia e fiducia in questa squadra, capace di fare qualsiasi cosa. In attesa di un mercato che promette botti a breve e lungo termine, il Napoli è chiamato a confermarsi, per potersi finalmente sentire una grande a tutti gli effetti.

Magari gli uomini di Mazzarri potrebbero cominciare affrontando a viso aperto una squadra come l’Inter, cercando di ricordare cosa è stato capace di fare fin qui nel campionato in corso. Se è pur vero che al Napoli manca qualche vittoria di peso negli scontri diretti, è pur vero che gli azzurri quando sono in forma possono affrontare chiunque e lo scorso anno, tra l’altro, ne hanno dato più d’una prova concreta.

La scala del calcio, san Siro, è un campo che già di suo suscita emozioni, ma gli azzurri non dovranno accusare alcuna tremarella. Sono forti, e se il Panettone sarà adeguatamente smaltito, insieme a qualche acciacco (vedi Lavezzi) noi tifosi del Napoli potremmo riprendere ben presto a divertirci.

lunedì 3 gennaio 2011

Napoli, compra un difensore!

Lo hanno detto anche nel sondaggio da noi organizzato, e conclusosi l’ultimo giorno dell’anno 2010 appena trascorso, un anno formidabile per il Napoli, che aspira a ripetersi e possibilmente migliorare in quello appena iniziato. Sono in otto i lettori del nostro blog e mettere la retroguardia come priorità per il mercato azzurro, che si è aperto ufficialmente proprio oggi.

I nomi di papabili azzurri, in realtà, si stanno già facendo da tempo. Il più ricorrente è Criscito, ma si fanno ancora i nomi di Britos del Bologna, e di Agger, possente centrale del Liverpool. Si tratta, nel frattempo, anche l’acquisto di un centrocampista, con Inler favorito su tutti, come era già dall’estate. E chissà che no n sia proprio il mercato invernale a concretizzare il tutto. Il tutto mentre Santacroce sembra essere ad un passo dall’addio, destinazione Lecce.

Nel frattempo gli azzurri sono tornati al lavorare al completo, dopo le festività natalizie, Arruolati anche tutti gli stranieri, in vista della doppia sfida di questa settimana, la prima contro l’Inter, la seconda contro la Juve. Due partite che possono dire qualcosa in più sul campionato del Napoli, che deve sicuramente fare del suo meglio per restare a galla su tutti e tre i fronti. A breve comincerà anche la coppa Italia. Chi già c’è deve mantenere la forma, chi arriverà sarà il benvenuto per accrescere le forze da mettere in gioco.