lunedì 27 febbraio 2012

Le pagelle di Napoli-Inter


 De Sanctis 6: per lui oggi meritato riposo.

Campagnaro 6,5: attento e preciso, non sbaglia mai.

Cannavaro 6: un suo errore rischia di far segnare Milito, ma rimedia Aronica, anche se gli costa l’espulsione.

Aronica 5,5: espulsione che salva il risultato, ma che è più che meritata.

Maggio 6,5: Nagatomo lo martella, ma lui si difende bene, e attacca in maniera pericolosa.

Inler 6: più tonico, ispirato e preciso. Riesce a dare imprevedibilità al centrocampo azzurro.

Gargano 6,5: molti palloni recuperati, e fortunatamente nessuno perso. Cerca il gol proponendosi in avanti, ma sarà per la prossima volta.

Zuniga 6: come sempre una finta di troppo e un cross preciso soltanto, ma risulta importante la sua spinta che gli permette di tenere basso Faraoni.

Dzemaili 7: prova incredibile, sorprendente, a centrocampo. Regala imprevedibilità, concretezza, e un assist che porta al gol di Lavezzi.

Dal 44’ s.t. Dossena s.v.

Lavezzi 7: un gol che è una perla, una della serie di queste ultime giornate. Questo giocatore è sempre più decisivo, soprattutto adesso che sta imparando a tirare come si deve. Può essere devastante, e speriamo cresca sempre più.

Dal 37’ s.t. Britos s.v.

Cavani 6: gli manca il gol, ma lo merita. Lo cerca con un po’ di nervosismo, e, come spesso succede, non lo trova.

All.: Mazzarri 6: partita pulita dei suoi, contro un’avversaria che è veramente poca cosa. Indovinata la scelta di Dzemaili.

domenica 26 febbraio 2012

Napoli-Inter 1-0


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Dzemaili (44' st Dossena), Lavezzi (37' st Britos), Cavani. A disp. Rosati, Grava, Fernandez, Dossena, Pandev, Vargas. All. Mazzarri
Inter: Julio Cesar, Faraoni, Lucio, Samuel, Nagatomo , Zanetti, Stankovic (21' st Poli), Cambiasso, Sneijder (1' st Pazzini), Milito, Forlan (1' st Cordoba). A disp. Castellazzi, Obi, Palombo, Zarate. All. Ranieri
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatore: 14' st Lavezzi
Note: osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa dei tre soldati italiani in Afghanistan. Ammoniti Nagatomo, Gargano, Milito, Cordoba, Faraoni, Poli. Espulso al 34' st Aronica per fallo da ultimo uomo.

Normale amministrazione: uno a zero, tre punti, minimo sforzo contro una quasi squadra come l’Inter. Formazione che non c’è, ed il Napoli ne approfitta, pur senza strafare, con una perla di Lavezzi, l’ennesima in pochissimo tempo e campionato riaperto.

A centrocampo il Napoli è più tonico, anche se non affonda abbastanza in attacco, anzi a volte sbaglia, ma contro questa Inter, che impressiona per come gioca male, si può tutto, considerato che sbaglia gol fatti con Pazzini e non riesce a rendersi pericolosa nemmeno quando rimane in dieci per l’espulsione di Aronica.

Si va avanti, cercando di allungare il più possibile la striscia di vittorie.

martedì 21 febbraio 2012

Le pagelle di Napoli-Chelsea


De Sanctis 6: un paio di parate tutte centrali, sul gol non può far nulla.

Campagnaro 7: gioca alla morte contro Drogba, con cui ingaggia un duello duro ma leale. Nonostante il colpo alla testa che sanguina, non molla mai e si propone anche in avanti. Suo il lancio che propizia il terzo gol.

Cannavaro 5: peccato, perché quel suo infortunio spiana la strada al gol del Chelsea. Non sembra solo un infortunio, pare proprio un errore, perché anche in un’azione precedente aveva fatto un errore simile.

Aronica 6,5: risolve come può e come sa, con la grinta di sempre,  e soprattutto quando c’è da lottare lui non si sottrae.

Maggio 6,5: quasi tutta la partita sulla linea dei difensori, e disputa un match diligente e ordinato. Poi si spinge in qualche azione, e si vede ribattere il quarto gol proprio sulla linea. Peccato.

Gargano 8: partita incommensurabile: non perde un pallone, ne riconquista oltre venti, corre come un matto, non è mai domo, nemmeno quando va in attacco a cercare il gol.

Inler 6: più ispirato in fase offensivo, un po’ affaticato in fase difensiva.

Zuniga 6,5: se la cava bene nella spinta in particolare nella ripresa, in difesa è l’uomo in più.

Hamsik 6,5: galleggia bene tra le linee nelle sue manovre di alleggerimento. Nel finale gli manca un clamoroso gol.

Dal 36’ s.t. Pandev s.v.

Lavezzi 8: un gigante più del solito. Il primo gol è un perla, destro a giro e pari e patta. Il suo secondo è un rigore in movimento, che riscatta in parte l’errore di sinistro commesso poco prima. I difensori lo arginano a fatica, ma era normale.

Dal 29’ s.t. Dzemaili 6: entra e aiuta ad arginare il Chelsea, oltre a impostare qualche ripartenza.

Cavani 7,5: un gigante ancora una volta anche lui. Due assist per i due gol di Lavezzi, un gol di opportunismo puro di spall,a un altro glielo nega magistralmente Cech.

All.: Frustalupi 7: sostituisce bene Mazzarri dando alla squadra le indicazioni giuste. Anche se è meno emotivo del collega, le sue disposizioni sono risultate efficaci seppur, ovviamente ispirate da Mazzarri.

Napoli-Chelsea 3-1


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler, Zuniga, Hamsik (36' st Pandev), Lavezzi (29' st Dzemaili), Cavani. A disp. Rosati, Grava, Britos, Fernandez, Dossena. All. Frustalupi (squalificato Mazzarri)


Chelsea: Cech, Ivanovic, Cahill, David Luiz, Bosingwa (12' pt A.Cole), Ramires, Meireles (25' st Essien), Malouda (25' st Lampard), Sturridge, Drogba, Mata. A disp. Turnball, Mikel, Kalou, Torres. All. Villas Boas
Arbitro: Velasco Carballo (Spagna)
Marcatori: 27' pt Mata, 38' pt Lavezzi, 45' pt Cavani, 20' st Lavezzi
Note: ammoniti Cavani, Meireles, Cahill


Oi vita oi vita mia, ma anche o mamma o mamma mia!


E' il Napoli, signori, e sappiamo che è una squadra da impazzire, e ce ne ha data un'altra conferma.


Prima tutti volevamo tagliare quella gamba al povero Cannavaro, che ha spianato la strada all'immeritato gol del Chelsea. Poi tutti volevamo scendere in campo ad abbracciare i nostri eroi Cavani e Lavezzi, che capovolgevano l'incontro in nostro favore e spianavano la strada per un successo che poteva essere ben più largo.


Cavani segna di spalla, Lavezzi fa una doppietta, e sfiora la tripletta. Il primo gol è una perla, e non c'è che dire: nelle grandi occasioni i nostri campioni ci sono.


Il Napoli ha attaccato in maniera micidiale sfruttando gli spazi della difesa del Chelsea, spesso in affanno, e con Maggio e  Lavezzi poteva segnare ancora. A centrocampo squadra un po' sfilacciata, con il solo Gargano ad inseguire ogni pallone, ma con il Chelsea che è poca cosa gli azzurri si difendono bene, compatti e ordinati.


Gli esterni sono quasi sempre sulla linea dei difensori, ma le ripartenze fanno male: insomma è il Napoli, come lo conosciamo, il migliore, lontano parente di quello di metà gennaio e inizio febbraio. E menomale.
Unico rimpianto: se ne facevamo altri due, quella di Londra diventava una visita ad una delle capitali più belle d'Europa: invece sarà ancora battaglia.


Ma il Napoli ha tutte le carte in regola per giocarsela!


Grazie ancora ragazzi!

sabato 18 febbraio 2012

Attento Napoli, il Chelsea non è morto!


La vittoria con la Fiorentina ha ridato punti, continuità e consapevolezza nei propri mezzi al Napoli di Mazzarri.

Adesso, però, c’è la Champions. Al san Paolo martedì ci sarà il Chelsea. La gara d’andata sul campo amico porterà il Napoli a dover capitalizzare al massimo questo incontro, poiché nel ritorno, in trasferta e in un campo difficile, quasi impossibile, si rischia grosso. Apparentemente il Chelsea è in netta flessione: arranca in campionato, il tecnico Villas Boas rischia l’esonero, e sa perdendo lo smalto dei tempi migliori. Avversario alla portata, ma attenzione Napoli.

La formazione inglese punterà sulla Champions per raddrizzare una stagione quasi del tutto compromessa, e farà affidamento su campioni come Lampard e Drogba che definire finiti è veramente una bestemmia.

Il Napoli ha dalla sua i tre, quattro, forse cinque o addirittura sei tenori che hanno ripreso tutti a cantare come si deve, e sarà su quelli, e sul resto del gruppo, che si dovrà fare affidamento per portare a casa il risultato.

Attento Napoli: martedì dovrai dare più del massimo!

Le pagelle di Fiorentina-Napoli


Rosati 6: all’esordio in campionato, un paio di parate e guadagna la sua pagnotta.

Campagnaro s.v.: pronti via e si fa male, speriamo non sia nulla di serio.

Dal 12’ p.t. Grava 6,5: gli toccano spesso Jovetic e Amauri: ovviamente non si passa.

Cannavaro 6: c’è da picchiare e lui non si sottrae. Partita all’altezza della situazione.

Britos 6,5: copre, corre, ripiega, si propone in attacco. Alla faccia di chi lo criticava dopo solo dieci minuti di gioco. Questo Britos è una risorsa, non un peso.

Maggio 6,5: costretto spesso sulla difensiva da Vargas, tranne che per la prima parte della gara. Match giudizioso, concede poco o nulla.

Inler 6: più tonico, ordinato, ma poco tenace sui contrasti.

Dzemaili 5,5: si lascia appiattire spesso sulla linea dei difensori anziché spezzare il gioco avversario.

Dossena 5,5: soffre Cassani dall’inizio alla fine. Troppo.

Hamsik 6,5: due assist e tanta interdizione. Convincente.

Dal 25’ s.t. Gargano 6: entra quando deve, e sii vede: la Fiorentina molla definitivamente.

Lavezzi 6,5: non ha l’imprevedibilità solita, perché la Fiorentina pressa e fa anche ,male. Sfiora il gol, ma poi lo trova con una cavalcata lunga per quasi tutto il campo, che stavolta diventa un gran bel gol, uno dei più belli da quando veste la maglia del Napoli.

Cavani 7,5: implacabile matador: due tiri due gol, da posizioni dalle quali non sbaglia quasi mai.

Dal 29’ s.t. Pandev 6: entra e sfiora il gol, tiene palla e fa passare il tempo.

All.: Mazzarri 7: la squadra ha saputo soffrire e colpire a morte al momento opportuno. Atleticamente è in ripresa, ora occorre dare continuità, ma soprattutto, come obiettivo prossimo, dare il massimo in Chanmpions.

venerdì 17 febbraio 2012

Fiorentina-Napoli 0-3

Fiorentina: Boruc, Gamberini, Natali, Nastasic, Cassani, Behrami (1' st Salifu), Montolivo, Olivera (19' st Matchionni), Vargas (30' st Cerci), Jovetic, Amauri. A disp. Neto, Felipe, Romulo, Ljajic. All. Rossi
Napoli: Rosati, Campagnaro (12' pt Grava), Cannavaro, Britos, Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena, Hamsik (25' st Gargano), Lavezzi, Cavani (29' st Pandev). A disp. De Sanctis, Fernandez, Dezi, Zuniga. All. Mazzarri
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 3' pt Cavani, 10' st Cavani, 47' st Lavezzi
Note: ammoniti Britos, Hamsik, Olivera, Amauri, Rosati

Se il Napoli è “tornato” lo vedremo tra qualche partita, qualora dovesse finalmente riuscire quel filotto che attendiamo da tempo. Certo è che la squadra è in crescita, e lo si è visto nella prova di forza di Firenze. I viola hanno giocato una squadra aggressiva, con il Napoli che a centrocampo ha iniziato a soccombere, e a volte pagare la supremazia avversari, ma col passare della gara ha imparato a difendersi, ma soprattutto ha iniziato a colpire in maniera chirurgica, cattiva, come una grande squadra deve fare. Tre tiri tre gol, o quasi. Due tiri due gol quelli di Cavani, inesorabile matador che stende anche la Fiorentina. E poi il Pocho, ocn un coast to coast o quasi, che suggella il successo meritato, eccome.

Peccato per l’infortunio a Campagnaro, per il quale si spera non sia nulla di grave.

Il Napoli è momentaneamente quinto, segno che un filotto con i tre punti può fare molto, dpenderà solo dagli azzurri, ma quello che piace è una squadra lucida, in palla, che non perde la testa, anzi sa farla perdere agli avversari.

Adesso c’è la Champions, e si cerca un nuovo colpaccio.

giovedì 16 febbraio 2012

Napoli, pensa solo alla Fiorentina!


Mazzarri ha ragione: il Napoli deve pensare solo alla Fiorentina. Anche se martedì ci sarà il Chelsea, bisogna assolutamente concentrarsi anima e corpo sul campionato.

La vittoria ottenuta contro il Chievo ha riportato un po’ di serenità, ed ha messo in luce un Napoli che, se non è al top, sicuramente non è domo in una stagione che ancora tutta in divenire.

Guai a pensare alla Champions, ci sarà tempo, fino a martedì, e proprio per questo il Napoli anticiperà addirittura di venerdì, per potersi concentrare con largo anticipo. Proprio per questo, tutti a Firenze per cercare di cogliere di nuovo una vittoria esterna.

Contro i viola non sarà facile: a Firenze è caduta anche l’Udinese, e all’andata, quando sulla panca fiorentina sedeva ancora Mihajlovic, finì a reti inviolate, e al san Paolo venne a giocare una squadra ben messa in campo, che ha venduto cara la pelle.

Per Mazzarri sarà turn over solo a metà, ma è inevitabile gestire bene il gruppo visti i molti impegni.

Il Napoli ha le carte in regola per farcela, basta che si ricordi del suo valore e torni preso ai fasti di inizio stagione.

martedì 14 febbraio 2012

Le pagelle di Napoli-Chievo


De Sanctis 6: nulla da segnalare, se non un paio di parate su Pellissier.

Grava 6,5: torna in campo titolare, e non sbaglia praticamente niente. Bravo come al solito negli anticipi. Peccato per l’ammonizione, ma è dettata dal cuore che lo porta a fare un fallo cattivo su Moscardelli, bestia nera del Napoli, e dopo ad azzittirlo.

Aronica 7: infallibile è dire poco. Pellissier gli corre dietro ed è quanto dire. Oggi è un ragazzino. peccato per quel gomito alto a Paloschi, e non è certo il primo.

Britos 6,5: partita precisa, in grande crescita, condita da un bel gol di testa che spiana al Napoli la via verso il successo.

Zuniga 6: partita di contenimento su suggerimento di Mazzarri, anche se sulle fasce il Chievo è poca cosa. Con l’ingresso di Maggio ha più spazio e si propone in attacco.

Inler 6: finalmente di nuovo preciso, tonico e deciso anche a provare la conclusione. In crescita.

Gargano 6,5: tenace come al solito, non molla praticamente mai, e conclude anche pericolosamente a rete sfiorando la sua seconda segnatura stagionale.

Dossena 5,5: la sua spinta a sinistra è insufficiente e spesso imprecisa.

Hamsik 6,5: partita vivace. Bello il suo assist che porta al fallo da rigore subito da Cavani.

Dal 23’ s.t. Maggio 6: entra e si piazza indietro a destra, e il Chievo non passa.

Lavezzi 6,5: partita vivace, nel suo stile, e assist dal corner per il gol di Britos. Sta tornando, e lo aspettiamo al top nelle gare decisive che sono alle porte.

Dal 32’ s.t. Pandev s.v.

Cavani 6,5: tanto impegno ma pochi palloni toccati. Uno di questi è il rigore del due a zero.

Dal 44’ s.t. Vargas s.v.: entra e si infortuna, speriamo non sia nulla di grave.

All.: Mazzarri 6,5: nonostante il turnover la squadra stavolta ha vinto. Ha vinto perché indipendentemente dagli interpreti ha giocato bene. L’inedita difesa è stata concentrata per tutta la partita, il centrocampo all’altezza della situazione, e l’attacco rapido, anche se deve essere più cattivo. Finalmente si ritrova il sorriso, ora il tecnico deve contribuire affinchè la squadra lo mantenga, e lo mantengano anche i tifosi.

lunedì 13 febbraio 2012

Napoli-Chievo 2-0


Napoli: De Sanctis, Grava, Aronica, Britos, Zuniga, Inler, Gargano, Dossena, Hamsik (23' st Maggio), Lavezzi (32' st Pandev), Cavani (44' st Vargas). A disp. Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili. All. Mazzarri
Chievo: Sorrentino, Sardo, Andreolli, Acerbi, Dramè, Bradley (30' st Vacek), Luciano (30' st Rigoni), Hetemaj, Thereau, Pellissier, Paloschi (16' st Moscardelli). A disp. Puggioni, Frey, Cesar, Cruzado, Moscardelli. All. Di Carlo
Arbitro: Gava di Conegliano
Marcatori: 15' pt Britos, 38' pt Cavani rig.
Note: ammoniti Sardo, Hetemaj, Grava, Zuniga, Andreolli, Britos

A volte basta poco per vincere. Un po’ d’attenzione in difesa, cattiveria agonistica a centrocampo e velocità in attacco.

Il Napoli ritrova il sorriso ed il successo pieno contro una delle sue bestie nere degli ultimi anni, il Chievo.
A segno Britos, ritrovato anche come goleador, e Cavani, autore di un rigore ineccepibile.

Piace del Napoli, finalmente, l’atteggiamento. Gli azzurri sono attenti in difesa, cercano spesso l’anticipo, sono reattivi a centrocampo, e bravi a trasformare la fase difensiva in offensiva. In attacco si tira poco in porta, ma c’è tanta mole di gioco, non soltanto sfruttando le fasce, anzi prediligendo quasi esclusivamente le vie centrali.

Piace il Napoli perché ci sono soluzioni, c’è superiorità in campo, e finalmente, in barba ai tanti detrattori.
Ora non sediamoci perché il mese a venire sarà decisivo. Prove come questa servono e di gran numero. Nulla è compromesso, tutto è ancora aperto, ora tocca al Napoli.

giovedì 9 febbraio 2012

Le pagelle di Siena-Napoli


 De Sanctis 6: spettatore passivo della disfatta dei suoi.

Campagnaro 5: grave il suo ritardo nel fuorigioco e nell’inseguire Reginaldo, in occasione del primo gol. Si riscatta in parte con qualche bella chiusura e con una clamorosa traversa nel finale.

Cannavaro 5,5: spesso portato fuori posizione, come in occasione del raddoppio del Siena.

Aronica 5,5: qualche chiusura a rischio, per il resto se la cava.

Dal 12’ s.t. Lavezzi 6: riesce a dare vivacità alla squadra e porta al gol che accorcia le distanze.

Maggio 5: Rossi lo tiene troppo basso, e lo rende innocuo.

Gargano 6: tenace nelle chiusure, cerca di reggere fino alla fine, ma da solo non basta.

Dzemaili 5: non incide nell’economia della partita.

Dal 29’ s.t. Inler 6: leggermente più ispirato e dinamico.

Zuniga 4,5: i compagni continuano a dargli il pallone nonostante riesca sempre a sprecarli, o con i cross, o con conclusioni assurde, come l’ultima della partita, sprecata clamorosamente.

Hamsik 5,5: nel primo tempo ci mette il dinamismo, nella ripresa si confonde negli attacchi confusi dei suoi.

Pandev 5,5: cerca di far salire la squadra, ma i compagni non lo seguono.

Dal 26’ s.t. Vargas 6: partecipa alla spinta finale e sfiora il gol anche con un bel colpo di testa.

Cavani 6: un palo e un salvataggio sulla linea: serata sfortunata.

All.: Mazzarri 5,5: nonostante i titolari la squadra non gira, anche se le prova tutte a livello tattico. Bisogna lavorare sulla tattica per cercare nuove soluzioni, e far crescere il Napoli dal punto di vista fisico, in vista di quello che è appena iniziato, e purtroppo non bene: il periodo caldo.

Siena-Napoli 2-1


Siena: Farelli, Pesoli, Contini, Belmonte, Angelo, D'Agostino, Gazzi, Rossi, Reginaldo (25' st Giorgi), Mannini (17' Brienza), Bogdani (6' st Larrondo). A disp. Pegolo, Terzi, Vergassola, Gonzalez. All. Sannino
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (12' st Lavezzi), Maggio, Gargano, Dzemaili (29' st Inler), Zuniga, Hamsik, Pandev (26' st Vargas), Cavani. A disp. Rosati, Britos, Fernandez, Dossena. All. Mazzarri
Arbitro: De Marco di Chiavari
Marcatori: 42' pt Reginaldo, 20' st D'Agostino, 41' st Pesolo (aut.)
Note: ammoniti Pandev, Mannini, Campagnaro

Peccato per i due pali, ma per come ha giocato il Siena, non ha rubato nulla. Il Napoli si è svegliato tardi, e ora al ritorno dovrà inseguire, affidandosi sulla spinta del san Paolo al ritorno.

Difesa che balla, che passa a fatica dall’assetto a tre a quello a quattro, il centrocampo ha solo in Gargano l’elemento di dinamismo ed efficacia, l’attacco che si affida a Lavezzi, che non è al top.

La squadra, oggi titolare contro le riserve del Siena,  è sulle gambe, e al tempo stesso, non correndo, diventa prevedibile. Il tecnico sta provando a cambiare la fisionomia della squadra, ma se si corre poco c’è davvero poco da fare.

Il gol raggiunto nel finale grazie ad una autorete tiene acceso il lumicino di speranza per la qualificazione alla finale, ma il Siena non è un agnello sacrificale, e dovevamo saperlo, soprattutto alla luce di quanto accaduto in campionato.

Ancora un flop degli azzurri, continua il momento no, e tutti speriamo che finisca il prima possibile.

domenica 5 febbraio 2012

Le pagelle di Milan-Napoli


 De Sanctis 7: tre parate che salvano il risultato e lasciano inviolata la sua rete.

Campagnaro 6,5: oggi non si passa. Non sbaglia praticamente nulla.

Aronica 6,5: preciso, puntuale, grintoso, ingiustamente sostituito. Fa innervosire Ibra, si becca il suo schiaffo e ne causa l’espulsione.

Dal 36’ s.t. Pandev s.v.

Maggio 6: ce la mette tutta sulla sua fascia, ma non gli riesce di essere tanto concreto come nelle prove migliori.

Gargano 6,5: una diga davanti alla difesa.

Dzemaili 5,5: non riesce a dare vivacità e velocità al gioco. Spesso rallenta i contropiedi permettendo al Milan di chiudersi.

Dal 30’ s.t. Inler 5,5: continua il suo periodo no.

Zuniga 6: si impegna, ma produce poco. I suoi cross sono sistematicamente ribattuti.

Hamsik 6: nel primo tempo cerca di dare vivacità al gioco, nella ripresa arretra sulla linea dei centrocampisti e si occupa principalmente della copertura.

Lavezzi 5,5: copre nel primo tempo, e questo gli costa meno vivacità in attacco. Poco concreto.

Cavani 5,5: impreciso nelle conclusioni, sbaglia un gol di testa praticamente fatto.

All.: Mazzarri 6: la squadra è un po’ sulle gambe, ma continua ad avere difficoltà nel trovare gioco, soprattutto negli spazi stretti., Il tecnico ce la sta mettendo tutta, ma deve cercare di motivare e preparare la squadra per una stagione che ora vive il periodo decisivo e in cui c’è bisogno di dare il meglio.

Milan-Napoli 0-0


Milan: Abbiati (1' st Amelia), Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini, Emanuelson, van Bommel, Nocerino, Seedorf (31' st Ambrosini), Robinho (41' st Maxi Lopez), Ibrahimovic. A disp. Amelia, Mesbah, Bonera, Zambrotta, El Shaaarawy. All. Allegri
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (36' st Pandev), Maggio, Gargano, Dzemaili (30' st Inler), Zuniga, Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Britos, Dossena, Vargas. All. Mazzarri
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Note: ammoniti van Bommel, Seedorf, Cavani, De Sanctis, Emanuelson, Mexes, Cannavaro. Espulso al 19' st Ibrahimovic per fallo di reazione. Espulso al 43' st il tecnico del Milan Allegri per proteste.

Un altro pari senza reti, un altro peccato. Il Napoli passa quasi tutto il secondo tempo in dieci, espulso Ibra, e non ne approfitta. Tira in porta una sola volta in tutta la gara, è sulle gambe, povero di idee e non fa del contropiede la sua arma vincente come gli riesce spesso e bene. In compenso la difesa c’è, il portiere anche, ma è troppo poco. La scossa non arriva, si pensa alle due coppe ancora da disputare, e questo toglie energie nervose e forza nelle gambe.

Saremo più fortunati alla prossima? Staremo a vedere.

Intanto, coppa Italia.

Napoli, fuori gli attributi!


Eh sì, adesso bisogna tirar fuori gli attributi.

Con o senza volgarità, quello che conta ora è la sostanza, perché questo Napoli che non riesce più a vincere in campionato dalla prima sfida dell’anno contro il Palermo, avrà di fronte lo scoglio Milan: undici leoni incazzati dopo la sconfitta con la Lazio che farebbero di tutto per ridurre il Napoli come la Costa Concordia.

Il Napoli arranca, e forse ha la testa già alla Champions, obiettivo difficile da raggiungere, come si è visto contro Bologna, Genoa, Cesena, Siena, dove il Napoli non ha mai vinto ed ha lasciato un bel po’ di punti tanto da vedere la vetta sempre più lontana, come la zona Champions e come la zona Europa League.

La prova di coppa Italia, contro l’Inter, ha fatto capire che il Napoli è forte con le grandi e debole con le piccole e questo si deve soprattutto alla prevedibilità del suo gioco, in particolare quando manca uno come Lavezzi, che sa creare gli spazi, e rende vano il catenaccio che le piccole squadre sono solite fare difendendosi in dieci.

Il Milan fa giocare in contropiede, poiché predilige il possesso palla, e per questo il Napoli può sfruttare i suoi veloci contropiedi. All’andata sapemmo rimediare allo svantaggio con una prova maiuscola, assolutamente da ripetere anche a san Siro, dove già quest’anno abbiamo fatto nera l’Inter.

A bven vedere questa stagione del Napoli, anche se sta regalando meno punti in campionato, non è meno entusiasmante di quella passata, ed è per questo che il Napoli deve impegnarsi per continuare a far bene. Anche se il Milan ha perso mercoledì, non vuol dire che non possa perdere di nuovo. Per il Napoli  sarebbe un bel riscatto per il prosieguo del campionato, oltre che della stagione, Siamo appena all’inizio del girone di ritorno; nonostante critici e “tirapiedi” vari, tutto è ancora possibile. Basta crederci…

giovedì 2 febbraio 2012

Le pagelle di Napoli-Cesena


 De Sanctis 6: quasi del tutto inoperoso.

Campagnaro 6: qualche brivido, ma nulla di fatto.

Aronica 6,5: nella posizione di centrale mette sicurezza ed è pulito.

Britos 6: partita senza sbavature, a cercare l’anticipo, con un avversario, Rennella, che non è certo lento. Sull’uruguaiano critiche affrettate: gioca la sua partita e può solo crescere.

Dal 17’ s.t. Zuniga 5,5: impreciso, inconcludente, poco concreto: non fa la differenza come invece gli era stato chiesto.

Maggio 6: agisce principalmente da terzino, e la spinta non è sufficiente.

Gargano 6,5: ancora una volta una partita che vale doppio, da capitano. Non si stanca e non si ferma mai.
Inler 5,5: sbaglia ancora troppo, giustamente sostituito.

Dal 1’ s.t. Hamsik 6: prova a dare vivacità, ma è sistematicamente contrastato.

Dossena 6: grande impegno e generosità.

Dal 26’ s.t. Vargas 6: si sta ambientando e riesce a dare il suo contributo alla causa.

Dzemaili 6,5: dà vivacità al gioco in particolare nel primo tempo, poi si spegne pian piano.

Pandev 6,5: dinamico, cerca il gol con insistenza e lo trova, ma l’arbitro glielo annulla ingiustamente.

Cavani 6: un palo di troppo in una prestazione non certo da buttare.

All.: Mazzarri 6: se la prende con l’arbitro, ma deve cercare di dare qualche altra soluzione a questa squadra quando fa turn over e quando manca Lavezzi.

mercoledì 1 febbraio 2012

Napoli-Cesena 0-0


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Aronica, Britos (17' st Zuniga), Maggio, Gargano, Inler (1' st Hamsik), Dossena (26' st Vargas), Dzemaili, Pandev, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Grava, Donadel. All. Mazzarri
Cesena: Antonioli, Moras (16' st Rossi), Von Bergen, Rodriguez, Comotto, Colucci, Parolo, Martinho (11' st Guana), Pudil, Rennella, Malonga (33' st Martinez). A disp. Ravaglia, Ceccarelli, Arrigoni, Guana, Lolli. All. Arrigoni
Arbitro: Banti di Livorno
Note: ammoniti Inler, Hamsik, Gargano, Britos, Von Bergen, Pudil, Dzemaili. Espulso al 30' st il tecnico del Cesena Arrigoni

Più che prendersela con l’arbitro bisogna prendersela con se stessi. Partite come quelle contro il Cesena vanno vinte dalle grandi squadre, anche se gli avversari si difendono in dieci, anche se fa freddo e non si può giocare bene, anche se mancano le idee, la voglia, la lucidità.

Ma il Napoli non è ancora una grande squadra, è una buona, buonissima squadra che deve ancora crescere, non solo sul piano tecnico, ma su quello mentale. E quindi bisogna aspettare, non sfasciare tutto, e non dare addosso a questi ragazzi che sono sempre e comunque una squadra che, quando sta bene, entusiasma, esalta.

Manca Lavezzi, ma Vargas non è dispiaciuto: Pandev e Cavani sembrano ispirati, ma non è bastato. Ancora un pari, senza reti, e si scende giù in classifica.

Ma non spariamo sulla squadra, non spariamo sull’allenatore e soprattutto non spariamo sul presidente: ricordiamo quanto di buono fatto, e quanto possiamo ancora fare.

Proprio adesso, è il caso di dirlo, non bisogna mollare.