giovedì 29 gennaio 2009

Squalificato Mannini? Ecco Datolo

E i mali non vengono mai da soli. La lunga ed estenuante quanto lancinante vicenda Tas – Mannini si è conclusa con una clamorosa squalifica di un anno per Daniele Mannini. L’esterno azzurro di centrocampo paga con una dura squalifica, quasi fosse un dopato, per essersi recato in ritardo ad un esame antidoping regolarmente svolto. Il Napoli paga per una vicenda accaduta quando Mannini era ancora nel Brescia. Un vero peccato per il calciatore azzurro, che è sempre tra quelli che si danno maggiormente da fare.

In attesa di capire se potranno essere margini di ricorso per Mannini, che nel frattempo sarà costretto a stare fermo, il Napoli ha acquistate un nuovo esterno di centrocampo, Jesus Datolo, ennesimo argentino che vuole percorrere le orme di Maradona, e che è chiamato a dare al Napoli quell’imprevedibilità di cui ha bisogno sulle fasce, e di cui proprio in questi giorni di sconfitte sta difettando. Giusto una o due partite per vedere all’opera i suoi nuovi compagni e poi sarà gettato nella mischia, in un campionato che non fa sconti.dalla sua ha l’entusiasmo e l’imprevedibilità. Speriamo che bastino.



Le pagelle di Fiorentina-Napoli

Gianello 6: giusto il tempo di una bella parata su Gilardino, per fare spazio al giovane Sepe, quarto portiere del Napoli.

Dal 31’ p.t. Sepe 5,5: l’esordio comincia bene, con una bella parata su Gilardino, ma sul secondo gol viola, messo a segno da Montolivo, ha grosse responsabilità. Non è giusto scagliarsi contro di lui, era all’esordio a soli diciassette anni, ed ha comunque buone doti, ma è probabile che sabato sarà titolare e deve darsi una mossa in fretta.

Cannavaro 5,5: non riesce a dare alla difesa la quadratura di cui avrebbe bisogno. Sbaglia gli interventi e anche i disimpegni

Rinaudo 5,5: non riesce ad imporsi né nel gioco aereo né in marcatura. Sembra davvero fuori forma.

Aronica 6: è il più ordinato del reparto, ma qualche amnesia capita anche a lui.

Maggio 5: male in copertura, peggio in fase offensiva. Insomma: di male in peggio…

Pazienza 5: nemmeno da ex riesce a tirar fuori la grinta. Soffre Felipe Melo, che al suo cospetto diventa un vero e proprio ispiratore.

Dal 22’ s.t. Montervino 5: in area ha la palla del definitivo pareggio, ma tocca di mano e si fa espellere, perché già ammonito. La terza ammonizione in tre giorni, un record. Tutto sommato non ha colpe, il tecnico non avrebbe dovuto schierarlo in quella fase della partita.

Blasi 5,5: anche lui in debito d’ossigeno, e si sente. Manca la diga a centrocampo.

Bogliacino 5: una gradevole passeggiata per il campo, giusto per ritrovare la forma, oppure per far vedere al Palermo, che lo vuole, che è ancora un giocatore.

Dal 35’ s.t. Russotto s.v.: non è ancora un fuoriclasse per riuscire a decidere una gara in dieci minuti o poco più. Dovrebbe capirlo anche il tecnico, che forse è convinto di farlo giocare poco per gestirlo bene vista la giovane età, ma il romano è coetaneo di gente come Hamsik e Vitale, che giocano molto di più.

Vitale 6: un gol bello e fortunoso per il momentaneo pareggio azzurro salva una prestazione cominciata male.

Lavezzi 6: troppo isolato, mette la sua tecnica al servizio della difesa fiorentina. La traversa gli nega il gol su punizione all’ultimo secondo.

Zalayeta 5,5: tanto impegno, ma troppa lentezza, ed errori gravi di concentrazione, che lo portano a mancare troppo spesso agganci decisivi.

Allenatore Reja 5: a Firenze ad un certo punto ha puntato al pareggio, ed è stato punito. Il Napoli non sa difendersi, e quando deve farlo ci riesce male, come si è visto anche a Firenze. Il tecnico ha sbagliato ancora una volta i cambi in corsa. Fa bene a dire ai suoi di non scoraggiarsi, ma deve dare il buon esempio in prima persona.

Fiorentina-Napoli 2-1

E siamo alla terza sconfitta consecutiva, all’addio alla zona Champions, ed all’ancoraggio quasi disperato all’ultimo posto Uefa. E’ vero che siamo all’inizio del girone di ritorno, e che con i tre punti per ogni vittorio tutto è possibile, anche stravolgere una classifica, ma un morale così basso in casa Napoli non capitava dai tempi della C. Un po’ la fisiologica flessione fisica e mentale, un po’ le decisioni arbitrali a netto sfavore, stanno rendendo il gennaio del Napoli veramente nero. 

Con l’Udinese sarà l’ultimo atto di un mese che tutti si augurano si concluda bene. Gli azzurri sono in ritardo su ogni pallone, e solo in parte riescono a reagire dopo aver subito lo svantaggio. La difesa pare spesso in bambola, gli riesce difficile rinviare via un pallone, e questo non dipèende dagli uomini schierati. Manca la mentalità e se Reja è uomo navigato, che dice ai suoi di avere fiducia e di non abbattersi, dovrebbe al tempo stesso cercare di fare le scelte giuste sia su chi schierare in campo, sia dei cambi in corsa. 

Esempio: se a fine partita bisogna almeno pareggiare, e si fa entrare Montervino, un centrocampista di contenimento, che, lanciato a rete oltre a sbagliare si fa espellere per fallo di mano, e un po’ colpa anche dell’allenatore. In avanti lo stesso Lavezzi, nonostante i numeri e la classe indiscussa, spesso è isolato ed è facile per una difesa minimamente organizzata imbrigliarlo e renderlo innocuo. L’anticipo con l’Udinese dovrà far invertire la tendenza, ma giocare a così breve distanza finisce per complicare le cose.

lunedì 26 gennaio 2009

Le pagelle di Napoli-Roma

Gianello 6: incolpevole sulle tre reti, anche se pare un po’ ingessato nei tuffi.

Santacroce 4: riesce a sbagliare praticamente tutto: il tempo degli anticipi, i disimpegni, la partita, ed in più si becca il cartellino giallo. Nervoso, impreciso, in questo stato è dannoso per sé e per la squadra.

Cannavaro 5: non riesce a dirigere bene la difesa, tanto che la tattica del fuorigioco, al di là delle sviste arbitrali, spesso vacilla.

Contini 5,5: qualche svarione di troppo anche per lui.

Maggio 5: parte bene, almeno sotto il profilo della buona volontà, ma poi si perde tra le maglie avversarie. La sua spinta dura davvero troppo poco.

Blasi 5,5: gli manca il piglio dei giorni miglior, eppure di motivazioni per giocar bene ne aveva eccome. Il suo avversario diretto Brighi nel primo tempo fa quasi tutto a proprio piacimento

Dal 36’ s.t. Montervino s.v.: in campo il tempo di beccarsi un cartellino giallo
Pazienza 5: non era la sua gara, essendo lui uomo di contenimento. Reja se ne accorge e lo cambia per Bogliacino. Da segnalare il suo cross per il gol di Zalayeta, poi annullato.

Dal 1’ s.t. Bogliacino 5,5: l’impegno c’è, ma concretezza e condizione fisica si fanno ancora attendere.

Gargano 5,5: si batte per rendersi pericoloso, ma conclude poco, lasciando spesso sguarnita la propria posizione

Mannini 5,5: parte bene, ma inizia a credere poco nelle sue doti di corsa, e col passare dei minuti diventa innocuo.

Lavezzi 5,5: qualche bella giocata, fine a se stessa, un tiro in porta solo su calcio piazzato (tra l’altro sul palo del portiere). Giornata no anche per lui.
Zalayeta 6: al di là del gol, nettamente irregolare, l’uruguagio ha meritato la sufficienza con una prova di grinta, forza e sudore. Reja lo toglie, ed i fischi per il tecnico azzurro sono meritati.

21’s.t. Denis 5,5: uno spezzone di partita in cui conclude davvero poco

Reja 5: la squadra non gira, e ci mette del suo con le scelte dei cambi tutte completamente sbagliate, oltre a quelle di alcuni titolari, vedi Pazienza e Santacroce.

Napoli-Roma 0-3


MARCATORI: nel pt 18′ Mexes, 32′ Juan; nel st’ 5′ Vucinic.
NAPOLI: Gianello; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Blasi (36′ st Montervino), Pazienza (1′ st Bogliacino), Gargano, Mannini; Lavezzi, Zalayeta (21′ st Denis). All.: Reja.
ROMA: Doni; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Taddei (37′ st Perrotta), De Rossi, Pizarro (1′ st Aquilani), Brighi; Baptista, Vucinic (25′ st Menez). All.: Spalletti.
ARBITRO: Morganti di Ascoli.
NOTE: Ammoniti: Pazienza, Taddei, Contini, Cannavaro, Gargano, Montervino e Santacroce per gioco scorretto. Angoli: 8-6 per la Roma. Recupero: 1′ e 1′.


Disfatta, la prima della stagione in casa, per un Napoli irriconoscibile, che si fa surclassare da una Roma in netta crescita. Un po’ le decisioni arbitrali, che hanno sicuramente condizionato la gara, un po’ il netto calo fisico e mentale della formazione di Reja, hanno portato ad una sconfitta netta e meritata, che ha messi in luce i limiti degli azzurri: limiti soprattutto caratteriali. Basti vedere Santacroce, emblema di un Napoli ora capace di spaccare il mondo, ora in grado di sbagliare addirittura le cose più semplici, come può essere un retropassaggio per un difensore.

A rovinare ulteriormente la giornata azzurra è stata la pessima prova di Lavezzi, troppo fuori dal gioco, e contrastato molto bene da centrocampo e difesa della Roma. Se la difesa balla, il centrocampo è parso sulle gambe, spesso sguarnito, e incapace di esercitare un filtro decente ad una Roma che, dopo il primo gol, ha passeggiato nell’amministrare il vantaggio.

Unico a brillare è stato Zalayeta, oltre al bel gol messo a segno, viziato da un netto fallo di mano, il Panterone si è impegnato molto per la causa azzurra, e pare stia ritrovando una condizione decente. Reja, però, lo ha sostituito meritando i fischi di un san Paolo ancora una volta gremito. Mercoledì c’è già un’altra partita, con la Fiorentina, in cui ritrovarsi non sarà facile, ma, dopo due sconfitte consecutive, inizia a diventare necessario.



giovedì 22 gennaio 2009

Sondaggio: è un Napoli da Champions

I numeri parlano chiaro: più della metà delle persone che hanno votato al sondaggio sul piazzamento del Napoli nella classifica finale di serie A vede gli azzurri in zona Champions. 

Quell’obiettivo sussurrato, ma reale sogno di tutti i tifosi stanchi di vivere di ricordi, si è allontanato proprio nell’ultimo turno di campionato, quello che sembrava favorevole, contro il Chievo, che ha fatto scivolare il Napoli in zona Uefa, posizione sicuramente più realistica, e obiettivo dichiarato dalla società. 

D’accordo con la linea ufficiale del club di De Laurentiis sono 4 votanti (pari al 30% del totale) vedono il Napoli concludere la stagione in una posizione che va dalla quinta alla ottava, coincidendo con la conquista della zona Uefa in forma diretta, senza passare per l’Intertoto. 

Due voti, infine, rappresentano i maggiori detrattori della formazione azzurra, tanto da vedere il Napoli addirittura a centro classifica, a lottare per le posizioni tranquille, e rischiando persino la salvezza. 

Certo è che allo stato attuale il Napoli, per fortuna, non ha mai fatto i conti con quelle posizioni nel corso di questa stagione. Nessun voto ha avuto invece la conquista dello scudetto. Chiaro segnale che il tricolore è ancora troppo lontano, anche dai sogni dei tifosi.

domenica 18 gennaio 2009

Le pagelle di Chievo-Napoli

Gianello 6: in campo al posto dell’infortunato Iezzo. Una domenica con una sola parata importante, e l’impotenza di due rigori subiti facendosi spiazzare in entrambi i casi da Marcolini, peraltro sullo stesso lato.

Cannavaro 5: tiene poco la posizione, spesso risulta impreciso. Esposito seppur rapido è innocuo, ma lui rischia di renderlo un fenomeno. Si complica la vita.

Rinaudo 5: su un campo pesante come quello del Bentegodi ci si aspettava che il su apporto fosse decisivo in positivo, invece lo è stato in negativo. Viene fuori con preoccupante difficoltà dalle mischie, in una di queste viene fuori provocando addirittura il secondo calcio di rigore del Chievo. La peggiore prestazione in azzurro per lui.

Contini 5: un evitabile intervento su Pellissier provoca il primo calcio di rigore per il Chievo. Non dà la solita sicurezza alla retroguardia.

Maggio 5,5: sulla fascia gira a corrente alternata. Solo in parte si dà da fare, ci si aspettava sicuramente di più. Nella ripresa Farina gli nega un rigore, ma ne aveva concessi già due al Chievo, e probabilmente gli è sembrato troppo.

Blasi 6: solita grinta e muscoli, ma non è bastato.

Dal 32’ s.t. Pazienza s.v.

Gargano 5,5: impreciso, veramente troppo, tanto da complicarsi la vita. Anche le sue solite doti di corsa sembrano riposte nel magazzino del san Paolo.

Hamsik 4: una partita passata quasi per intero a trotterellare ancora una volta. Dopo il momentaneo pareggio di Lavezzi sembra scuotersi un po’ ma una parola di troppo all’arbitro gli causa l’espulsione diretta. Riposerà per almeno un turno, e, considerando le ultime prestazioni, lo stop farà bene a lui ed al Napoli.

Vitale 6: tanta buona volontà a spingere sulla sinistra, ma la precisione ed i limiti tecnici rendono tutto quasi sterile.

Dal 30’s.t. Russotto 6: corre, dribbla, è pericoloso, ma un quarto d’ora di gioco non gli basta per incidere.

Denis 5,5: quando non girano i calciatori di fascia, non gira nemmeno lui, è quasi matematico. L’impegno però non manca. Si arrabbia quando sostituito, ma soprattutto con se stesso.

Dal 17’ s.t. Zalayeta 5,5: torna dopo gli acciacchi vari e partecipa come può all’assalto, ma con poca consistenza

Lavezzi 7: una furia che il Chievo riesce a contrastare solo in parte. Un gol che ancora una volta mette in luce la sua classe cristallina. Un leader silenzioso che si vede negare il pareggio e la doppietta personale solo dalla traversa della porta di Sorrentino. Il migliore, manco a dirlo.

Reja 6: fa le mosse giuste, ma è la squadra che risponde poco. Domenica contro la Roma sarà costretto a cambiare ancora.

Chievo-Napoli 2-1

Su un campo dove i tifosi sperano non si perda mai, peraltro contro l’ultima in classifica, il Napoli si fa superare ancora una volta in trasferta. Il Chievo passa grazie a due calci di rigore e sfruttando i gravi errori della difesa azzurra, che oggi è risultata davvero irriconoscibile. 

Un po’ il campo, un po’ il Chievo che si difende bene, il Napoli ha mostrato sin dall’inizio una grossa difficoltà ad avanzare ed affacciarsi dalle parti del portiere avversario. Di certo oggi il Napoli aveva una grossa occasione per tenersi ancorato alla zona Champions, invece si è visto scavalcare dal Genoa, ed ha chiuso il girone d’andata al quinto posto, risultato che sicuramente non è negativo. 

Ma perdere così fa male, ai tifosi ed al morale, soprattutto se si considera che sia il rigore provocato da Contini nel primo tempo, sia quello provocato da Rinaudo, erano evitabilissimi, se si riuscisse ad avere un po’ di lucidità ed a volte l’umiltà di non lasciare nulla al caso. 

La stella che brilla nel buio totale degli azzurri è ancora una volta quella di Lavezzi. Il Pocho ha preso la squadra per mano, ha messo in apprensione tutta la squadra avversaria, causando tre cartellini gialli. E’ venuto anche il gol del pareggio, l’ennesima prodezza del calciatore argentino, ma purtroppo è stato ancora una volta un gol inutile ai fini del risultato e dei punti. Gli azzurri hanno giocato di più, ma senza idee, e questa involuzione preoccupa, esattamente come la grave sterilità offensiva che il Napoli sta avendo in trasferta. Solo due vittorie esterne nell’intero girone d’andata non sono certo un ritmo da Champions.


Chievo: Sorrentino, Frey, Morero, Yepes, Scardina, Luciano (29' st Mandelli), Rigoni (20' st Bentivoglio), Marcolini, Pinzi, Pellissier (33' st Langella), Esposito. All. Di Carlo
Napoli: Gianello 6, Cannavaro 5, Rinaudo 5, Contini 5, Maggio 5,5, Blasi 6 (32' st Pazienza s.v.), Gargano 5,5, Hamsik 4, Vitale 6 (30' st Russotto 6), Denis 5,5 (17' st Zalayeta 5,5), Lavezzi 7. All. Reja 6
Arbitro: Farina di Novi Ligure

Marcatori: 32' pt Marcolini rig. (C), 8' st Lavezzi (N), 29' st Marcolini rig. (C)

Note: ammoniti Contini, Luciano, Rigoni, Blasi, Rinaudo, Pinzi, Lavezzi, Cannavaro. Al 10' st espulso Hamsik (N) per proteste, al 26' st espulso Morero (C) per doppia ammonizione.




giovedì 15 gennaio 2009

Tutti pazzi per Lavezzi

Un sondaggio praticamente scontato quello da noi pubblicato sul giocatore decisivo in previsione del 2009.

Lavezzi, il Pocho, catalizza su di sé l’attenzione, gli elogi e l’affetto dei tifosi, per la sua classe, per la sua capacità di trascinare il Napoli e Napoli, in campo e fuori.

Lavezzi ha raccolto undici voti su dodici, pari ad una percentuale schiacciante del 91%. Un solo voto, l’unico non andato al Pocho, per Marek Hamsik, che sicuramente può recitare la sua parte da protagonista nell’anno appena iniziato, se riuscirà a venir fuori nel modo giusto dal periodo no nel quale si è cacciato ultimamente.

Due talenti, Lavezzi e Hamsik, di cui parlano canzoni, giornali, esperti di calcio: due ragazzi entrati a far parte del miglior under 23 del mondo. Su di loro il Napoli dovrà costruire la rincorsa all’Europa, che sia Uefa, oppure Champions…..

lunedì 12 gennaio 2009

Le pagelle di Napoli-Catania

Iezzo 6: qualche uscita e una parata su insidioso tiro da oltre quaranta metri di Tedesco: nulla più. Il Catania è davvero poca cosa.

Cannavaro 6: nessuna sbavatura, ma anche nessun pericolo dalle sue parti

Rinaudo 6: si destreggia bene al centro della difesa, soprattutto nel gioco aereo

Contini 6: Morimoto capita spesso dalle sue parti, ma risolve con le buone o con le cattive

Maggio 6: gli mancano riga e squadrette con i cross, quasi tutti imprecisi tanto che si becca qualche fischio. La volontà non manca, e con il gol, da attaccante puro, gli fa fare l’inchino sotto la curva e la pace con tutti i tifosi

Blasi 6,5: qualche sortita di Tedesco e Biagianti da contrastare, ma solo nel primo tempo. Nella ripresa prende coraggio e suona la carica, suggerendo le sortite offensive dei suoi.

Gargano 6: preciso nei recuperi difensivi, un po’ meno, stavolta, in veste di ala aggiunta, troppo impreciso nei suggerimenti a centro area.

Hamsik 4,5: un po’ le sirene del mercato che lo distraggono, un po’ la condizione psico-fisica non ottimale (vedi il clamoroso errore dal dischetto), dovrebbero portare Reja a tenere un po’ a riposo questo ragazzo. Ci vuole poco a rendere brocco un fenomeno in erba, quale egli è, nonostante le grigie partite degli ultimi tempi. Gli esempi, pure ravvicinati, sono tanti.

Dal 30’ s.t. Russotto: per lui un quarto d’ora di partita, giusto il tempo di creare qualche grattacapo alla retroguardia avversaria con i suoi dribbling. Il suo spirito di sacrificio fa capire che può coesistere con Lavezzi, magari al posto di Hamsik.

Vitale 5,5: non ha i tempi giusti, sembra avere un ritmo diverso rispetto a quello della squadra. I suoi cross sono imprecisi, le sue sortite sono spesso prevedibili.

Dal 46’ s.t. Aronica s.v.

Denis 5,5: i cross delle ali per la sua testa sono imprecisi, ma è pur vero che spesso risulta legnoso e ritarda nell’inserimento all’interno del gioco. La sua caparbietà lo riscatta in parte quando serve a Lavezzi un bel pallone che porta al gol di Maggio.

Lavezzi 6,5: un primo tempo a fare i conti con i postumi della febbre, ma una ripresa in cui è lui a mandare in delirio il lo stadio azzurro. In veste di suggeritore è irresistibile, fa sparire la palla dagli occhi degli avversari, per poi farla ricomparire dove può far male. E’ il trascinatore, nonostante tutto, di questa squadra, il leader silenzioso che regala l’ennesimo attestato di stima ed affetto alla sua piazza, in barba, per ora, alle richieste dei suoi procuratori.

Dal 47’ s.t. Pazienza s.v.

Allenatore Reja 6: buono il cambio di Russotto per Hamsik (da riproporre), e lo spostamento di Blasi in cabina di regia, e Gargano a destra. Il Catania rinuncia al gioco, e per batterlo è servita, più che la strategia, la costanza.

Napoli-Catania 1-0

Un Napoli brutto ma vincente inaugura il 2009 agonistico con un successo da tre punti, che tiene i ragazzi di Reja incollati alla zona Champions.

Il match point è firmato da Christian Maggio, che in parte cancella una prestazione opaca, come è stata per buona parte del gruppo azzurro. Ma vincere quando si gioca male, è sicuramente un buon segno per il futuro. Nonostante la febbre, Lavezzi ha trascinato la squadra soprattutto nel secondo tempo, dettando ancora l’ultimo passaggio per il gol, nel quale ha dato il suo contributo un generoso German Denis. 

Sorprende il momento no di Hamsik, che in campo ha trotterellato senza meta per quasi tutto il match, ed ha fallito la ghiotta occasione del calcio di rigore, letteralmente consegnato alle sicure mani di Bizzarri. 

Da segnalare solo un’azione, frutto dell’orgoglio del campioncino, che l’ha portato a bersi quattro avversari, per poi impegnare il portiere avversario con un bel diagonale di destro. Il suo problema sembra fisico, anche se le sirene del calciomercato non gli fanno affatto bene. Da incorniciare, invece, la prova di Blasi, che, per la prima volta in questa stagione, ha iniziato a prendere coraggio nelle proprie doti in fase di impostazione: ha spinto i suoi all’attacco, dando a Gargano la possibilità di spingersi sulla destra, purtroppo senza esiti. 

Interessante anche lo spicchio di gara di Russotto, che ha messo in mostra il suo repertorio tecnico: lui e Lavezzi possono coesistere, magari se schierato al posto di Hamsik, che avrebbe bisogno di tirare un po’ il fiato. Ora che il san Paolo sta diventando un fortino quasi inespugnabile, bisogna fare altrettanto anche in trasferta, anche se senza il pubblico napoletano, ancora una volta straordinario, diventa tutto più difficile, come squadra e allenatore hanno ammesso anche stavolta.


Napoli: Iezzo 6, Cannavaro 6, Rinaudo 6, Contini 6, Maggio 6, Blasi 6,5, Gargano 6, Hamsik 4,5 (30' st Russotto 6), Vitale 5,5 (46' st Aronica s.v.), Denis 5,5, Lavezzi 6,5 (47' st Pazienza s.v.). A disp. Gianello, Montervino, Bogliacino, Pià. All. Reja 6
Catania: Bizzarri, Sivestre, Terlizzi, Silvestri, Izco (33' st Baiocco), Biagianti (27' st Ledesma), Carboni, Tedesco (39' st Plasmati), Sardo, Morimoto, Mascara. A disp. Antenucci, Sabato, Dica, Martinez. All. Zenga
Arbitro: Celi di Campobasso
Marcatore: 35' st Maggio
Note: ammonito Morimoto. Al 21' pt Bizzarri ha parato un rigore ad Hamsik


mercoledì 7 gennaio 2009

Sondaggio sul gol più bello: vince Lavezzi

E’ il gol di Lavezzi contro l’Inter di questa stagione a trionfare nel sondaggio sul gol più bello dell’anno solare 2008. Un gol recente, bello quanto, purtroppo inutile per le sorti del Napoli, uscito sconfitto da san Siro per due a uno contro la squadra di Mourinho. Sicuramente quel gol di Lavezzi ha rappresentato la perla di un Napoli bello solo a tratti, e capace di opporsi alla capolista esclusivamente per la durata di un tempo. 

Quando il Napoli era sul due a zero il Pocho è stato bravo a portare avanti una sortita sulla destra, ed a saltare magistralmente Samuel, mettere poi palla al centro dove trovava la sponda di Zalayeta. Il Panterone era bravissimo a restituire palla a Lavezzi ed a metterlo in condizioni di scattare sul filo del fuorigioco e trovarsi da solo contro Julio Cesar. Da qui il gioiello: il tocco sotto di destro con la palla che finiva in rete dopo aver colpito il palo. Un gol che ha fatto parlare di sé per settimane, e che, stando anche a risultato del sondaggio e rimasto e rimarrà impresso nelle menti dei napoletani.

Il gol di Lavezzi ha ottenuto più della metà dei voti (5) mentre gli altri 4 se li sono divisi, uno a testa, il gol di Lavezzi contro il Cagliari (la bella punizione allo scadere) la rete del Pocho contro la Juve (un bel gol di opportunismo), la rete di Hamsik contro il Palermo (un colpo di “cresta” su assist di Lavezzi che in notturna regalò tre punti) e la rete di Hamsik contro il Milan, una memorabile discesa solitaria che regalò al Napoli il vantaggio ed il successo per 3 a 1 sul diavolo.

La speranza è che questi gol, tutti molto belli, servano agli azzurri per capire cosa sono stati capaci di fare nell’anno solare appena trascorso, ma soprattutto per capire che possono migliorarsi e prendersi artefici di prodezze sempre migliori.

Vi riproponiamo il gol gioiello di Lavezzi in una telecronaca strniera che ne accresce il fascino, con la speranza che ce ne regali tanti altri e ben più importanti e decisivi, a cominciare proprio dalla gara contro il Catania.




domenica 4 gennaio 2009

Napoli, il primo test dell'anno

In attesa di riprendere il campionato, domenica prossima contro il Catania, il Napoli ha giocato una partita amichevole contro la cavese, che milita in C1. la formazione di Reja si è vista superare per due reti a una. Di Russotto l’unico gol azzurro. La formazione di Reja è scesa in campo dopo aver svolto un allenamento mattutino, quindi leggermente appesantita e di certo meno motivata della formazione di casa, col morale a mille per affrontare una grande.

Reja si è dichiarato soddisfatto comunque della prova dei suoi, e dello stato di forma con cui è rientrato Lavezzi, che ha giocato uno scampolo di partita, cogliendo anche una traversa (tra l’altro con la maglia numero dieci).

In vista della gara di domenica contro il Catania c’è sicuramente da lavorare, anche perché dopo questa lunga pausa si farà subito indigestione di calcio. A partire dal giorno 11, infatti, si giocheranno ben cinque gare in sole tre settimane. Il Napoli è chiamato a fare il maggior numero di punti per riprendere da subito un buon ritmo per la classifica, e dando un’occhio al mercato, che potrebbe regalare qualche nuovo arrivo. Marino tiene ancora il segreto, ma, oltre allo sfoltimento dell’organico, qualche colpo è probabile che ci sarà, probabilmente proprio negli ultimi giorni….