domenica 29 settembre 2013

Genoa-Napoli 0-2

Napoli: Reina, Mesto, Albiol, Britos, Zuniga, Inler, Behrami, Callejon, Pandev (80' Dzemaili), Insigne, Duvan (58' Higuain) A disp.Rafael, Colombo, Fernandez, Armero, Radosevic, Hamsik, Mertens. All.Rafa Benitez

Genoa: Perin, De Maio, Portanova, Gamberini (37' Stoian), Biondini, Kucka, Antonini (46' Santana), Matuzalem (60' Fetfatzidis), Vrsaljko, Gilardino, Calaio'. All. Davide Ballardini

Arbitro: Damato di Barletta
Marcatori: 14' G. Pandev, 25' G. Pandev
Note: ammoniti Mesto, Matuzalem, Kucka, Higuain

La facilità con cui vincono i grandi ha caratterizzato il Napoli di Genova, che batte i padroni di casa con una doppietta di Pandev.. In attacco c'è abbondanza e si vede, con il macedone che gioca una gran partita nella sua posizione ideale, al centro e con facoltà di far salire la squadra.

Rischiano poco stavolta gli azzurri, e vanno più vicini a segnare il terzo gol anziché subire il due a uno da Genoa.

Neanche il tempo di gioire che già in programma c'è la Champions. Da verificare ci sono le condizioni di Albiol uscito affaticato a fine primo tempo.

giovedì 26 settembre 2013

Napoli, non è successo niente!

Il pari con il Sassuolo brucia, brucia da morire, e forse brucia anche troppo. All'indomani dell'infausta gara del San Paolo, terminata con un misero pareggio per il Napoli, i tifosi, gli stessi che fino a due giorni fa avevano esaltato fino alle stelle questo gruppo, sono gli stessi che lo stanno maledicendo.

I tifosi ce l'hanno con Paolo Cannavaro, reo di aver lasciato troppo spazio a Zaza in occasione del gol, e di aver sbagliato il tempo su molti interventi. Non gliele hanno mandate a dire, oggi si può, tramite i social network, intasati di oscenità, non solo critiche, tanto da indurre il capitano a cancellare i suoi profili.
I tifosi si sono scagliati anche su altri giocatori, le cosiddette riserve, non all'altezza dei titolari, e nella fattispecie Fernandez, Armero, Mesto.

Lo scorso anno, e due anni fa, il Napoli ricorreva al turn over, e le gare opache, in concomitanza con le coppe, non sono mancate. I passi falsi sono dietro l'angolo quando si gioca il mercoledì, che sia campionato o coppa, e poi si gioca di nuovo il sabato o la domenica, per un totale di tre gare in una sola settimana. E' capitato al Napoli, può capitare anche alle altre squadre di testa.

La testa, appunto, della classifica, che il Napoli ha perso momentaneamente, ma è sempre là, tra le prime, imbattuta (ricordiamolo).

Gli estremi fanno male, e passare dalle stelle alle stalle può far male alla squadra. Un ambiente schizofrenico non giova a nessuno, e può rischiare di far rompere un giocattolo che quest'anno sembra veramente molto bello.

Il turn over quest'anno è necessario e si farà di nuovo. Chi gioca meno ha bisogno di giocare per migliorare e quando va in campo bisogna incoraggiarlo come se fosse un titolare: del resto fa parte di questo gruppo, dove si vince e si perde tutti insieme.

Benitez non è uno stupido, come ci ha dimostrato, e pertanto bisogna lasciarlo lavorare insieme alla squadra. Dopo un passo falso che può capitare, i tifosi, quelli veri, sono chiamati a mantenere la calma, e a cominciare proprio dal gemellaggio di sabato sera con il Genoa, a seguire la squadra senza farle mancare l'apporto necessario.

Napoli-Sassuolo 1-1

Napoli: Reina, Mesto, Cannavaro, Fernandez, Armero, Inler, Dzemaili, Mertens (75' Insigne), Hamsik, Pandev (64' Callejon), Higuain. A disp. Rafael, Colombo, Albiol, Britos, Uvini, Bariti, Behrami, Radosevic, Duvan. All.Rafa Benitez

Sassuolo: Pegolo, Longhi, Antei (79' Rossini), Acerbi, Bianco, Kurtic, Magnanelli, Laribi, Schelotto (57' Marzorati), Zaza, Berardi (83' Missiroli). All. Eusebio Di Francesco

Arbitro: Doveri di Roma
Marcatori: 15' B. Dzemaili, 19' Zaza
Note: Marzorati, Inler, Laribi

Un Napoli bruttino, poco lucido, e un Sassuolo arrembante sorprendente, pareggiano uno a uno al San Paolo. Il Napoli perde il primato e il punteggio pieno in campionato, mentre gli emiliani trovano il meritato primo punto della loro storia in serie A.

Non si può vincere sempre, e gare come queste nascondono da sempre incognite. Il Napoli, dopo essere passato in vantaggio con un bel gol di Dzemaili, ha subito un gol altrettanto bello da parte di Zaza, e non è più riuscito a unirsi per centrare il successo, anzi ha rischiato più volte di subire la capitolazione.

E' un Napoli rimaneggiato, con la difesa completamente inedita, e i due centrali Cannavaro e Fernandez che fanno fatica. Del resto, giocare poco non fa che danneggiare e non è il caso di prendersela con loro per gli errori commessi. Stesso discorso vale per Reina, che, dopo aver parato un rigore a Balotelli, è parso leggero in occasione del gol di Zaza.

Capitano serate storte come queste, soprattutto quando si gioca tanto, e anche contro l'ultima della classe. Non è mancato l'atteggiamento giusto, ma è mancata la lucidità. Il Sassuolo, dal canto suo, si è mostrato ben messo in campo.

Vietato abbattersi, si guarda avanti, nulla è compromesso, reagiamo subito!

martedì 24 settembre 2013

Napoli-Sassuolo: attenzione ai testa-coda

Il Napoli è primo, a punteggio pieno, il Sassuolo è ultimo, a zero punti. Quello di domani sera sarà un vero e proprio testa-coda.

Gli emiliani sono reduci da un sette a zero rimediato in casa dall'Inter, mentre il Napoli ha vinto in trasferta, pur non brillando, contro il Milan. Umori e stati d'animo agli antipodi per le due squadre, e la speranza per noi è che il tutto non si traduca in un diverso approccio al match.

Il Sassuolo verrà al san Paolo mezzo incerottato, e con molti assenti, mentre il Napoli di Benitez sarà probabilmente caratterizzato da un ampio turn over. Indipendentemente da chi scenderà in campo, il Napoli non può assolutamente permettersi di sbagliare approccio a questa gara. Dopo aver messo sotto Milan e Borussia, proprio la gara con il Sassuolo può costituire quell'insidia nascosta da evitare a tutti i costi. Già dalle ultime battute delle gare con Milan e Boussia, gli azzurri hanno messo in luce una certa tendenza ai cali di concentrazione, subendo due reti che, seppur ininfluenti ai fini dei risultati finali, hanno fatto tremare le vene e i polsi dei giocatori e dei tifosi.

questo bisogna evitare domani sera al san Paolo contro il Sassuolo. Serve una gara decisa, imporre il proprio gioco, e provare a chiuderla subito.

Insomma il Napoli deve stare attento a questo testa-coda.

lunedì 23 settembre 2013

Milan-Napoli: le pagelle

Reina 8: il rigore è la perla, parato con maestria, l'unico finora a dire no a Balotelli, tanto da mandarlo in paranoia. Con l'attaccante del Milan è un duello, che termina con il gol ininfluente del milanista. Le parate sono tante e tutte importanti. Mette sicurezza, quando non sbanda è un portierone.

Mesto 6,5: schierato a sorpresa titolare, non fa rimpiangere Maggio. Se la cava bene anche su Balotelli. Ripiega e mette tutto quello che ha in campo a difesa del risultato

Albiol 6: commette il fallo da rigore su Balotelli, ma per il resto la sua è una gara precisa, in cui riesce a contrastare bene sia Balotelli che Matri, il quale staziona molto spesso dalle sue parti.

Britos 6,5: mette a segno un gran gol di testa con un bello schema su palla inattiva, servito dal compagno di reparto Albiol. Partita si maggiore sicurezza e meno sbavature, anche se quando Balotelli lo prede in velocità per fermarlo deve fargli male.

Zuniga 6: partita giocata quasi tutta in difesa, ad arginare sia Birsa, sia Abate. Promosso, stavolta.

Dzemaili 5,5: nel primo tempo latita, fluttua, non trova la posizione, perchè il Milan è bravo a prenderlo alle spalle sulla trequarti. Nella ripresa si riabilita un po'.

Behrami 6: soffre anche lui la bravura del Milan nell'avere superiorità sulla trequarti, ma nella battaglia emerge come sempre.

Callejon 5: non ha la spinta alla quale ci ha abituati. Resta bloccato per quasi tutta la partita.

Hamsik 6: in attesa del taglio vincente, che non arriva, si sacrifica tanto in difesa, e risulta prezioso.

dal 65' Pandev 6: ha sul destro la palla del tre a zero, ma il suo destro, si sa, non è come il suo sinistro.

Insigne 5,5: gli manca la lucidità in quasi tutti i frangenti. SI sacrifica tanto in copertura, ma in attacco è inguardabile. Andava sostituito a fine primo tempo.

dal 83' Inler s.v.

Hguain 7: un fenomeno. Nel primo tempo sbaglia, ma poi trova il tempo per un gran gol che risolve la partita in favore del Napoli. Bravo ad allungare la squadra andando a rincorrere ogni pallone, bravo nei passaggi e nelle manovre di alleggerimento. Sempre più prezioso.

dal 78' Mertens s.v.

All.: Benitez 6: la squadra ha mostrato poca lucidità dopo la gara con il Borussia, ma è riuscita a vincere. Alcuni giocatori, come ad esempio Insigne, non andavano fatti giocare, o magari sostituiti prima. Nella gara contro il Sassuolo avrà il difficile compito di evitare cali sia fisici sia psicologici. Si prevede grande turn over

domenica 22 settembre 2013

Milan-Napoli 1-2

Milan: Abbiati; Abate (79' Nocerino), Zapata, Mexes, Emanuelson; Poli (73' Niang), De Jong, Muntari; Birsa (54' Robinho), Matri, Balotelli. Allenatore: Allegri
Napoli: Reina; Mesto, Albiol, Britos, Zuniga; Dzemaili, Behrami; Callejon, Hamisk (65' Pandev), Insigne (83' Inler); Higuain (78' Mertens). Allenatore: Benitez
Marcatori: Britos, Higuain, Balotelli
Ammoniti: Balotelli, Poli, De Jong, Britos
Espulso: Balotelli dopo il triplice fischio per proteste.
Note: Reina para un rigore a Balotelli


Questo Napoli è davvero forte. Vince a Milano contro il Milan dopo ventisei anni, dopo il Napoli di Maradona, e torna primo in classifica insieme alla Roma.
Non è brillante il Napoli, non come contro il Borussia, ma efficace: vince.

Vince con un gol di Britos di testa, lasciato completamente solo su palla inattiva, dopo cinque minuti di gioco, i primi, in cui avevano gi costruito altre tre palle gol. Ci pensa poi un grande Higuain a raddoppiare. Quando c'è da soffrire, poi, ci pensa Reina, che para anche un rigore a Balotelli, costringendo l'attaccante del Milan al primo errore dal dischetto in carriera, che perderà le staffe nel finale, meritando l'espulsione a partita terminata. Balotelli alla fine riesce a segnare nel finale, regalando qualche brivido alla formazione azzurra, ma alla fine il tempo è poco e il Napoli ha vinto meritatamente.

Il Milan, ben messo in campo, si è dovuto piegare alla cattiveria agonistica del Napoli, che ha saputo colpire anche se non ha brillato, ed ha saputo soffrire anche se la difesa non è la cosa che gli riesce meglio.

la vetta è là, bisogna ancora migliorare e non mollare mai fino alla fine. Mercoledì si ritorna in campo, e la gara ha proprio le sembianze del tranello: contro il Sassuolo neopromosso, e travolto oggi sette a zero dall'Inter di Mazzarri.

sabato 21 settembre 2013

Milan-Napoli: per gli azzurri la prima prova della verità

La prima prova della verità per il Napoli di Benitez poteva sembrare la sfida con il Borussia. Invece no, è quella di domani sera a Milano contro i rossoneri del Milan.

Non che lo strepitoso successo contro il Borussia sia da considerarsi fortunoso o privo di importanza, ma vincere contro il Milan, in trasferta, significherebbe veramente tanto.

In primis, il Napoli è entrato nel bel mezzo del tour de force che prossimamente lo porterà a confrontarsi con Milan, Sassuolo, Genoa e Arsenal.

In secondo luogo, la gara con il Milan costituisce il giusto equilibrio tra una gara sulla carta difficile, perchè contro una squadra dal grande blasone, e una gara che può sembrare agevole, poichè la formazione rossonera è falcidiata da un gran numero di infortuni. A San Siro, poi, è difficile vincere: bisogna essere bravi e con i nervi ben saldi. Il campo è una bolgia.

Come noi il Milan ha giocato in Champions, e le energie fisiche e mentali non saranno proprio da vendere. Stessa cosa varrà per noi, considerato anche che Benitez, che in conferenza stampa ha detto che chiederà la formazione "al suo cuscino", farà probabilmente pochi cambi rispetto a mercoledì, riservando tutto il turn over alla gara di mercoledì prossimo contro il Sassuolo.

Gara difficile, quindi, e da vincere, con il Napoli che avrà la possibilità di scendere in campo conoscendo già i risultati di tutte le altre squadre. Il processo di crescita continua, e passa anche attraverso questa sfida, che è da considerarsi la prima vera prova della verità

giovedì 19 settembre 2013

Napoli-Borussia: le pagelle

Reina 7: una sicurezza, nelle parate sia facili che difficili. Cinque o sei della prima categoria, e due, una per tempo, della seconda, che salvano il risultato. Ha provato anche ad evitare l'autorete, senza riuscirci.

Maggio 6: partita molto diligente. Presidia la fascia a fa un paio di affondi interessanti.

Albiol 7: non sbaglia un intervento, e brilla anche in cabina di regia come sappiamo gli riesce bene.

Britos 5,5: in difficoltà in un paio di occasioni, sia quando è preso in velocità, sia su qualche disimpegno non proprio cristallino.

Zuniga 6,5: se non fosse stato per la sciagurata autorete, sarebbe stata una gara da incorniciare. Taglia la fascia sinistra come fosse burro, regala a Higuain l'assist per il suo gol. Nella ripresa è tutta corsa e fantasia, imprendibile. Peccato che i compagni facciano fatica a finalizzare.

Behrami 6: sente la tensione della gara, oltre che dell'esordio. Cartellino giallo quasi scontato, ma se la cava bene.

Inler 7: un condottiero, ma anche un lottatore in mezzo al campo. Mette ordine senza perdere mai la calma, e quando c'è da recuperar palloni anche a costo di qualche calcione, non si tira mai indietro.

Callejon 6: leggermente in ombra per quel che riguarda la fase offensiva. Un paio di affondi nella ripresa, null'altro. Il resto è copertura.

Hamsik 6: marcatissimo, ha più spazio nella ripresa e va vicino al gol.

dal 90' Mesto s.v.

Insigne 7: esordio bagnato con un gol. E che gol. La sua è una buona partita, anche se in parte condizionata dal nervosismo che non gli permette di rendere ancora di più. Apprezzabile il lavoro a sinistra, dove semina il panico, e non lo prendono quasi mai. Peccato per qualche imprecisione di troppo.

dal 75' Mertens 6: sfiora il gol con una bella punizione.

Higuain 7: segna un gran gol e ne sfiora almeno altri due. Lo si vede talvolta a centrocampo a prendersi la palla. Prezioso non solo in area di rigore.

dal 80' Pandev s.v.


All.: Benitez 7: la squadra continua a girare mostrando di aver assimilato velocemente la sua filosofia. Persiste ancora qualche errore su cui lavorare, ma questa squadra può oggettivamente affrontare chiunque.

mercoledì 18 settembre 2013

Napoli-Borussia Dortmund 2-1

Napoli (4-2-3-1): Reina ; Maggio, Raul Albiol, Britos, Zuniga; Behrami, Inler; Callejon, Hamsik (Mesto), Insigne (Mertens); Higuain (Pandev). A disposizione: Rafael, Cannavaro, Armero, Dzemaili. Allenatore: Rafael Benitez

Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller ; Grosskreutz, Subotic, Hummels (Aubameyang), Schmelzer;  Bender, Sahin; Reus, Mkhitaryan (Hofmann), Blaszczykowski (Langerak ); Lewandowski. A disposizione: Papastathopoulos, Kirch, Gunter, Schieber. Allenatore: Jurgen Klopp

La pazienza è la virtù dei forti. Aspettare il momento giusto per colpire l'avversario seppur abbia pochi punti deboli. Il Napoli continua a crescere, e sta diventando forte, nonostante qualche errore che rimane e che fa capire che la strada da percorrere è ancora lunga. E' stato bravo ad aspettare il momento buono per punire l'avversario, seppur sembrava non arrivasse mai.

Due a uno al Borussia vicecampione d'Europa e chi se l'aspettava.

In un San Paolo, è il caso di dirlo, da urlo (quello di Champions, naturalmente) la partita è dura, di nervi, giocata a centrocampo. Le due squadre hanno un assetto speculare, e si annullano a vicenda. entrambe mirano al possesso palla, entrambe pressano alto, entrambe provano a colpire sulle fasce. Poi il Napoli si sveglia, guizza e sguscia in particolare a sinistra. Zuniga disegna un cross per la testa di Higuain, che non sbaglia, segnando un gol da attaccante da area di rigore.

Il Borussia va in panico, perde il suo tecnico per proteste, perde il portiere per fallo di mano fuori area, e per il Napoli sembra fatta, ma siamo appena a fine primo tempo.

Il Napoli è cresciuto, ora ha esperienza, negli uomini e nelle gambe, e sa che non è finita, anzi bisogna continuare. Nella ripresa è uno spettacolo, il Napoli domina, e coglie con Insigne un gol capolavoro. Punizione a giro di destro, tutti dicono alla Del Piero, ma in realtà è alla Pirlo, scugnizzo sotto la curva, città in delirio. Ma non è finita, e il Napoli lo sa, o forse no. Il terzo sembra vicino, sembra nell'aria, ma Callejon, Hamsik, ancora Insigne, mancano di lucidità sotto porta. Non ce la fanno più, seppur in superiorità numerica. Ed ecco che proprio nel finale, un disgraziato tacco a centro area di Zuniga, fa terminare la palla nella sua stessa porta.

Gelo allo stadio, ma sarebbe stato veramente troppo, il Napoli fa soffrire, sa soffrire, perchè è nel dna di questa squadra. Ma il Napoli è anche diventato grande, e non si fa beffare, non perde, ma vince. Albiol e Reina, monumentali, ci pensano nel finale a mettere in cassaforte quello che i compagni dell'attacco hanno conquistato, senza sperperarlo.

Il Napoli è forte, lo grida la città all'Europa intera. Noi ci siamo, e possiamo affrontare chiunque. L'unico ostacolo alla nostra forza siamo noi stessi Sulle ali dell'entusiasmo si possono fare grandi cose. E allora cavalca, Napoli, e non fermarti mai!





Napoli-Borussia: le probabili formazioni

Fiducia, umiltà e consapevolezza nei propri mezzi questo ha chiesto e chiede da quando ha iniziato la sua avventura sulla panchina del Napoli il tecnico Rafa Benitez.

Il Napoli con il nuovo tecnico ha una filosofia ben precisa, che non sarebbe il caso accantonare proprio in una gara così importante, quella che ci vede esordire nuovamente in Champions League, contro i vicecampioni uscenti del Borussia Dortmund.

In città è stata una notte insonne: l'emozione del ritorno è tanta, insieme alla consapevolezza di essere più forti, e che quindi è vietato sbagliare. Forti sono anche gli avversari di cui, però, non bisogna avere paura.
Non sarà, quindi, una gara difensiva quella del Napoli, che dovrà vedersela con gli assi tedeschi che, almeno per quel che riguarda lo scacchiere, sono disposti in campo allo stesso modo degli azzurri. Un motivo in più, questo per tenere d'occhio un undici che probabilmente conosce i difetti di un gioco simile al proprio, e che sa quindi come attaccare.

Occhi aperti ragazzi, e niente paura. Sono forti, ma non invincibili. E poi dalla vostra ci sarà il san Paolo, strapieno, già da due giorni colmo di emozione e non solo, che vi accompagnerà per tutta la gara come se fosse il primo minuto.

Manca poco, Napoli, scalda i motori e metticela tutta.

The Champiooons!!!!


Queste le probabili formazioni:

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Zuniga; Inler, Behrami; Callejon, Hamsik, Pandev; Higuain. A disposizione: Rafael, Cannavaro, Armero, Dzemaili, Insigne, Mertens. All. Benitez

BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Schmelzer, Subotić, Hummels, Grosskreutz; Şahin, Bender; Reus, Aubameyang, Mkhitaryan; Lewandowski. A disposizione: Langerak, Kirch, Papastathopoulos, Gunter, Hofmann, Schieber, Duchksch. All. Klopp
ARBITRO: Pedro Proenca (Portogallo). Assistenti Miranda e Trigo. Adp: Capela e Gomes. Quarto uomo: Tomè.

domenica 15 settembre 2013

Napoli-Atalanta 2-0: le pagelle

Reina 6: un paio di belle parate più che altro per mettere sicurezza ai compagni

Mesto 6: promosso il suo esordio da titolare. Partita ordinata, destinata quasi esclusivamente alla fase difensiva, con qualche affondo ben misurato, per lasciare spazio ad Armero dall'altra parte.

Cannavaro 6: si comporta bene nel suo esordio in campionato. In verità corre davvero pochi pericoli.

Albiol 6,5: oltre ad essere un difensore accorto e preciso come stiamo imparando a conoscerlo, risulta un abile iniziatore dell'azione. Prezioso.

Armero 6: tanta buona volontà, ma poca concretezza. Più efficace nella ripresa. Non arriva quasi mai a fondo campo, cosa che gli verrebbe spontanea.

Dzemaili 6,5: bravo sia in fase difensiva che offensiva, veloce, forse l'unico, a capovolgere l'azione. A ridosso dei titolari.

Inler 6,5: è tornato quel metronomo che sa essere, oltre che tiratore scelto dalla distanza.

Insigne 5,5: quando è in versione suggeritore riesce a dare i meglio di sè. Si incaponisce nel dribbling e nel tiro, tirando fuori il peggio.

Pandev 5,5: nel primo tempo ha una ghiotta occasione, ma non la sfrutta. Sembra in ritardo di condizione, cala alla distanza.

dal 20' s.t. Hamsik 6: entra ed ha il tempo per fornire l'assist vincente a Higuain.

Mertens 5,5: da rivedere. Troppo impreciso e prevedibile.

dal 13' s.t. Callejon 7: non sbaglia un colpo. Con la sua vivacità dà grande brio alla partita, e trova il secondo gol della gara, terzo consecutivo per lui, esordiente in serie A. Un inatteso fenomeno.

Higuain 7: gol del vantaggio che lo propone cecchino, ma ancora una volta uomo squadra con le sue sponde, le sue coperture, i suoi cambi di gioco.

All.: Benitez 7: il turn over per il momento funziona alla grande. Gli undici uomini entrati in campo in mimetica, seppur non avevano mai giocato insieme e lo si vedeva, hanno mostrato di aver comunque assimilato già gli schemi.  L'intensità non è sempre quella giusta, ma alla fine si è raggiunto l'obiettivo, quello di vincere. Ora aspettiamo di vedere la squadra alla prova Champions. Con attesa, ma anche con grande entusiasmo.

Napoli-Atalanta 2-0

NAPOLI (4-2-3-1): Reina 6, Mesto 6, Cannavaro 6, Albiol 6,5, Armero 6; Dzemaili 6,5 (39' st Radosevic sv), Inler 6,5; Insigne 5,5, Pandev 5,5 (20' st Hamsik 6), Mertens 5,5 (13' st Callejon 7); Higuain 7. A disp. Rafael, Colombo, Maggio, Britos, Fernandez, Zuniga, Behrami, Hamsik, Zapata. All. Benitez
ATALANTA (3-5-1-1): Consigli 7, Lucchini 6, Yepes 6,5, Stendardo 6 (33' st Livaja sv); Del Grosso 6,5 (20' st Brivio 5,5), Carmona 6, Cigarini 4,5, Baselli 6, Raimondi 6; Bonaventura 5,5 (13' st Maxi Moralez 5,5); Denis 6,5. A disp. Sportiello, Polito, Canini, Nica, Brivio, Migliaccio, Kone, Moralez, Brienza, De Luca, Marilungo, Livaja. All. Colantuono.
Arbitro: Rocchi.
Ammoniti: Callejon
Espulso: Cigarini per doppio giallo.


Con il turn over, quello vero, è chiaro che si soffra un po'. Ma alla fine si vince. L'Atalanta è bestia nera e lo si sapeva, ha fatto le barricate per un'ora, ma alla fine i valori azzurri sono emersi in tutta la loro forza, esuberanza, perché quando la posta in palio è quella dei tre punti, seppur alla vigilia del delicato esordio in Champions, bisogna riuscire a vincere a tutti i costi.

E allora turn over è stato, spazio a Cannavaro, Mesto, Dzemaili, Mertens e Armero. A riposo restano Britos, Hamsik, Behrami, Callejon. L'avvio è difficoltoso, si fa fatica a sfondare, si diventa prevedibili, affidando le sortite offensive quasi esclusivamente alla fascia sinistra, dove Armero e Insigne non riescono a dialogare a dovere. Quando si prova a destra, ed a farlo è soprattutto Mertens, si produce molta imprecisione.

E' negli ultimi venti minuti, con l'ingresso di Callejon e Hamsik, che il risutato si sblocca. Lo slovacco serve l'assist per i bel vantaggio di Higuain, poi Calejon, ancora lui, segna il terzo gol in tre partite finalizzando una magnifica azione che passa dai piedi di Insigne e Dzemaili.

Si può preparare tranquilli la Champions, perchè il Napoli è a punteggio pieno e oggi, guarda caso, Inter e Juve hanno pareggiato

lunedì 2 settembre 2013

Chievo-Napoli 2-4

Una prova di forza. Questo ha offerto il Napoli in quella che per tutti poteva essere, ma non è stata, la fatal Verona.

La formazione di Benitez è riuscita ad andare in vantaggio e farsi raggiungere due vote, ma a portare a casa il risultato grazie ad una grande prova di forza, che ha portato Hamsik a segnare la sua doppietta consecutiva in due gare di campionato, Callejon la seconda rete in altrettante gare, e Higuain a segnare la sua prima rete in Italia in gare ufficiali, nonostante il cerotto per la caduta in barca capitatagli in settimana.

Dalla gara con il Chievo è emerso un micidiale potenziale offensivo che arriva in porta con più uomini e con una facilità impressionante. Ma al contempo una fragilità difensiva con amnesie paurose: gli errori dei singoli sì, che condizionano però l'intero reparto.

E' su questo, probabilmente, che si troverà a lavorare maggiormente Rafa Benitez. La settimana che arriva lo priverà, però, di molti uomini chiamati dalle rispettive nazionali. L'altra settimana ancora ci sarà già la Champions, che regalerà le sfide con Arsenal, Olimpique Marsiglia e Borussia Dortmund.

C'è da fare caro Napoli, e Benitez lo sa. Oltre che in campo, deve lavorare anche fuori dal campo, per smorzare i facili entusiasmi. Il campionato, da queste prime battute, ha dimostrato di essere equilibrato. Siamo appena all'inizio, quindi bisogna procedere un passo alla volta. Step by step...