domenica 31 marzo 2013

Torino-Napoli: le pagelle


Rosati 5: a tratti imbarazzante il suo stare tra i pali. Ma è comprensibile perché è da parecchio che tra i pali non ci stava.

Gamberini 5,5: impreciso nelle chiusure, spesso si perde l’avversario di turno.

Cannavaro 5: interventi spesso goffi e a favorire gli avversari.

Britos 4: in occasione del terzo gol fornisce un vero e proprio passaggio a Meggiorini. Inammissibile.

Dal 79’ Armero 6: trova il tempo per fornire l’assist del secondo gol di cavani e del quinto totale, quello della vittoria.

Maggio 6,5: la nazionale gli fa bene, perché ha giocato una partita alla sua altezza.

Dzemaili 8: è la sua serata. Da ex diventa un cecchino, tre perle di destro dalla distanza. Prima non esulta per rispetto ai suoi ex tifosi, poi ci prende gusto: tre reti non si segnano spesso, e si porta giustamente il pallone a casa. Dopo alcune prove un po’ così, se continua di questo passo (al di là dei gol) può candidarsi ad un posto da titolare.

Dal 78’ Rolando 6: entra quando c’è da mettere qualche pezza.

Behrami 6: ce la mette tutta come al solito, ma stavolta è l’assetto di difesa e centrocampo a non essere ben registrati.

Hamsik 5,5: fallisce clamorosamente il rigore, gli manca lo smalto anche in fase di impostazione.

Zuniga 6,5: incontenibile, una freccia sulla sinistra, tanto da fornire ben due assist a Dzemaili.

Insigne 5,5: un po’ acciaccato, non ha dato quello che può, ma ce l’ha messa tutta.

Dal 65’ Cavani 8: quest’uomo è un mostro. Ai limiti delle umane possibilità dopo un viaggio intercontinentale, tra l’altro condizionato da un ritardo abissale, che lo ha costretto a raggiungere la squadra solo a Torino, ed a partire dalla panchina, in venticinque minuti mette a segno una punizione che è un capolavoro balistico, ed un colpo di testa che è un gran gesto atletico. E’ tornato il Matador, forse non se ne è mai andato, e noi ce lo teniamo, in barba a chi vuole strapparcelo.

Pandev 6: prova convincente la sua. Bravo a difendere palla, a far salire la squadra e a fornire i passaggi giusti. Prezioso.

All.: Mazzarri 6,5: la scelta inevitabile di lasciare Cavani in panca alla fine lo ha premiato, quando il mister ha deciso di farlo entrare. La difesa continua a sbagliare, soprattutto quando si cambiano gli uomini sia dietro che a centrocampo, quasi mancassero gli automatismi e la possibilità di giocare d’insieme. Ma questa squadra è viva, ha ancora quel carattere che ci piace, e noi ci auguriamo che riesca a metterlo in campo fino alla fine.

sabato 30 marzo 2013

Torino-Napoli 3-5


Napoli: Rosati, Gamberini, Cannavaro, Britos (79' Armero), Maggio, Dzemaili (87' Rolando), Behrami, Hamsik, Zuniga, Insigne (65' Cavani), Pandev. A disp.Colombo, Grava, Rolando, Armero, Donadel, El Kaddouri, Mesto, Inler, Radosevic, Calaiò, Cavani. All.Walter Mazzarri

Torino: Gillet, D'Ambrosio (57' Masiello), Glik, Rodriguez, Darmian, Basha, Gazzi, Cerci, Santana, Barreto (66' Jonathas), Vives (56' Meggiorini). All. G. Ventura

Arbitro: Giannoccaro di Lecce
Marcatori: 10' B. Dzemaili, 30' Barreto, 47' B. Dzemaili, 74' Jonathas rig., 77' Meggiorini, 80' B. Dzemaili, 84' E. Cavani, 90' E. Cavani
Note: ammoniti: Rodriguez, Cavani, Dzemaili, Gazzi. Al 38' Gillet para un rigore di Hamsik

Che il Napoli sia una squadra pazza, dalle emozioni forti, lo si sa da tempo, perché tali caratteristiche sono nel dna azzurro. Ma vincere così a Torino è una grande risposta, soprattutto morale, e soprattutto alle forze avverse che remano contro fuori dal campo.

Sono ormai settimane che alcuni cosiddetti operatori mediatici, la cui etica professionale e onestà intellettuale è altamente discutibile, stanno parlando di tutto tranne che delle gesta atletiche della squadra. Illazioni, calunnie, pseudo – notizie rivolte in questi giorni soprattutto a Cavani e Pandev, sono diventati un cocktail pericoloso quando il Milan si è trovato a vincere in quel di Verona. Un risicato uno a zero al Chievo è diventato una impresa storica per i rossoneri, che si sono trovati a scavalcare momentaneamente gli azzurri.

Momentaneamente, appunto, perché il Napoli si è ripreso ciò che è suo in una partita assurda. Dzemaili segna addirittura una tripletta, e si porta il pallone a casa, Cavani entra a meno di mezz’ora dal novantesimo e segna addirittura una doppietta. Il tutto condito da un clamoroso errore di Hamsik dal dischetto, e di tanti, tanti strafalcioni difensivi, di Cannavaro, di Britos, di Gamberini e anche di Cavani con un netto fallo di mano, che regalano al Toro ben tre reti, e di certo non tutte meritate.

E’ il solito Napoli che sbaglia, troppo, e proprio per questo troppo sbagliare che non è da scudetto, ma riesce con il cuore che tutti gli riconosciamo, e che amiamo, a rimettersi in piedi, a darci l’esempio di come stare al mondo, e di continuare a regalarci soddisfazioni, anche se non ancora la possibilità di gioire appieno.

lunedì 18 marzo 2013

Napoli-Atalanta 3-2


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (63' Armero), Maggio (78' Insigne), Behrami, Dzemaili, Hamsik, Zuniga, Cavani, Pandev (90' Rolando). A disp.Rosati, Colombo, Grava, Donadel, Inler, Mesto, El Kaddouri, Calaiò. All.Walter Mazzarri

Atalanta: Consigli, Raimondi, Stendardo, Lucchini, Del Grosso, Carmona, Moralez (66' Livaja), Biondini (78' Cazzola), Bonaventura, Giorgi (59' Canini), Denis. All.

Arbitro: Valeri di Roma
Marcatori: 4' E. Cavani rig., 31' P. Cannavaro (aut.), 65' E. Cavani, 73' Denis, 81' G. Pandev
Note: ammoniti Lucchini, Behrami, Denis, Bonaventura, Insigne. Al 90' allontanato Mazzarri per proteste.

Lo riconosciamo: è il pazzo Napoli, che ci entusiasma, sbaglia, ma il cuore non gli manca.

Gli azzurri battono l’Atalanta e mantengono le distanze con Milan e Juve. Meno nove dai bianconeri, più due dai rossoneri, ma soprattutto la consapevolezza di aver ritrovato la freschezza mentale e due attaccanti, Cavani e Pandev, finalmente in gol.

Il Matador tira il rigore, il portiere lo intuisce, ma finisce dentro, in barba alle voci gossipare che lo vedono protagonista in questi giorni.

Ora mancano nove partite, in cui può succedere di tutto. Senza fare troppi calcoli né programmi, il Napoli deve cercare di fare del suo meglio. Comunque vada a finire, è questo il Napoli che ci piace, e siamo contenti di averlo ritrovato.

domenica 10 marzo 2013

Chievo-Napoli 2-0


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Rolando, Gamberini (46' Dzemaili), Maggio, Inler (57' Armero), Behrami, Hamsik, Zuniga (64' Pandev), Cavani, Insigne. A disp.Rosati, Colombo, Grava,  Donadel, El Kaddouri, Mesto, Calaiò. All.Walter Mazzarri

Chievo: Puggioni, Frey, Andreolli, Dainelli, Cesar, Dramè (73' Jokic), Rigoni, Hatemaj, Cofie, Thereau (57' Luciano), Paloschi (82' Pellissier). All. E. Corini

Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatori: 12' Dramè, 43' Thereau
Note: ammoniti Andreolli, Dzemaili. Al 58' Puggioni ha parato un rigore a Cavani.

Senza parole, senza gioco, senza risultato. Il Napol perde a Verona contro il Chievo, bestia nera, e si allontana di nove lunghezze dalla Juve.

E' stata una gara in cui il Napoli ha mostrato gravi e preoccupanti limiti psicologici, che non si addicono ad una squadra che lotta per posizioni di vertice. L'emblema di questo Napoli che perde senza reagire è il rigore fallito da Cavani, sono le pseudo - parate di De Sanctis che ha responsabilità su entrambi i gol, sono le palle perse di INler a centrocampo, è la timidezza di Hamsik quando prende palla.

Che non eravamo da scudetto sotto sotto lo sapevamo, ma vedere questo Napoli ci fa pensare con nostalgia a quello che non mollava mai.

Quel Napoli noi lo rivogliamo e comunque vada èquello il Napoli a cui possiamo fare riferimento. Il Milan che insegue va scacciato via, il secondo posto quest'anno deve essere considerato come obiettivo minimo.

venerdì 1 marzo 2013

Napoli-Juve: le pagelle


De Sanctis 6: una bella parata su Vucinic salva il risultato. Il resto è normale amministrazione.

Campagnaro 6,5: quasi insuperabile, insiste in attacco e forse potrebbe farlo anche di più.

Cannavaro 6: qualche imprecisione, ma nel complesso se la cava.

Britos 5,5: sbaglia lo stacco sul gol di Chiellini. Ci fa tremare perdendo i sensi dopo uno scontro con Inler, ma si riprende, per fortuna.

dal 46' Dzemaili 5: pesa sulla sua prestazione il gol praticamente fatto che si mangia. Spesso impreciso, perde qualche pallone di troppo.

Maggio 6: bravo in particolare nel secondo tempo, quando Peluso non lo prende più. Peccato che i suoi assist non vengono adeguatamente sfruttati.

Behrami 7: insormontabile, un cuore immenso: peccato per i troppi cartellini.

Inler 6,5: mezzo voto in più per il gol, che gli ha permesso di ritrovare un po' di smalto. L'inizio era stato disastroso.

83' Armero s.v.

Hamsik 6,5: un paio di conclusioni pericolose, grande dinamismo. Forse dialoga troppo poco con Cavani.

Zuniga 6,5: buona prova sia in attacco che in difesa.

Pandev 5,5: un buon inizio, poi si perde.

66' Insigne 5,5: un paio di guizzi, nulla più.

Cavani 6: ce la mette tutta, ma è servito poco. Gran duello con Chiellini, ai limiti del regolamento. Da segnalare una bella conclusione di testa centrale. Sta crescendo, deve restare tranquillo, il gol arriverà.

All.: Mazzarri 6: la squadra ha macinato gioco in particolare nel secondo tempo. Resta sempre la pecca di non riuscire a leggere in tempo gli avversari.

Napoli-Juventus 1-1


Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos (46' Dzemaili), Maggio, Behrami, Inler (83' Armero), Hamsik, Zuniga, Pandev (66' Insigne), Cavani. A disp.Rosati, Colombo, Gamberini, Grava, Rolando, Donadel, El Kaddouri, Mesto, Calaiò. All.Walter Mazzarri

Juventus: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio (90' Padoin), Peluso, Giovinco (74' Matri), Vucinic (83' Pogba). All. Conte

Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 10' Chiellini, 43' G. Inler
Note: ammoniti Vidal, Cavani, Behrami, Cannavaro, Zuniga, Peluso

Alla fine rimane tutto invariato. Almeno per quel che riguarda il distacco in classifica tra Napoli e Juve. Sì, perchè se i punti sono ancora sei, in campo il Napoli ha dimostrato ancora una volta di essere una bella squadra. E se anche adesso gli manca la freschezza e il senso del gol del suo uomo più rappresentativo, il Matador Cavani, o se continua a sbagliare in difesa, gli uomini di Mazzarri hanno dimostrato di potersela giocare anche con i campioni d'Italia, con i quali il divario tecnico è colmabile.

Meno colmabile, forse, è il divario tattico, con i bianconeri messi alla perfezione in campo, che fanno gabbia s soffrono quando necessario, ripartono con contropiedi micidiali, e non c'è solo Pirlo, anche Bonucci in un ruolo di regista difensivo veramente innovativo, pur richiamando a vecchi echi del calcio all'italiana.

Il Napoli continua a sbagliare, e subisce un gol su errore difensivo con rete di Chiellini se la Juve fa un pressing incredibile ed è su ogni pallone, in attacco paga la pecca della scarsa consistenza. Il solo Vucinic impensierisce De Sanctis in una sola occasione, peraltro creata da un svarione di Cannavaro. Il Napoli è nervoso, ma si sveglia con una bordata di Inler, proprio il meno brillante, che ristabilisce le sorti.

Nella ripresa è un altro Napoli, che costruisce e spreca malamente, in particolare con Dzemaili, che si mangia un gol fatto a porta vuota, dopo una ribattuta di Buffon su conclusione di Hamsik.

Sarà questo l'emblema del campionato fin qui disputato dal Napoli. Se si inizia a migliorare sotto questi punti di vista, allora nulla ci potrà essere precluso. Se invece continuiamo con questi errori, ci toccherà ancora inseguire, come adesso.



Napoli-Juve: nient'altro che un big match


Più che la madre, sarà la figlia, o addirittura la nipote di tutte le partite. La sfida tra Napoli e Juve di stasera sarà nient'altro, si fa per dire, che un big match. In un San Paolo già pieno due ore prima del match  si sfideranno le prime due della classe, decise a darsi battaglia perchè è la gara stessa che lo prescrive.

Tra gli azzurri e i bianconeri c'è una rivalità sia fuori che dentro dal campo che spesso, purtroppo sfocia in odio razziale e geografico, con gli juventini pronti a esaltare solo quanto di brutto c'è a Napoli, unificando Napoli e i suoi tifosi, aiutati spesso, però, proprio da chi a Napoli risiede, ma tifa Juve secondo uno di più illogici meccanismi mentali possibili...

Per restare nell'ambito più squisitamente agonistico, che è quello da noi preferito da sempre, le due squadre proveranno a far propria l'intera posta in palio: la Juve per distanziare il Napoli di addirittura nove lunghezze, il Napoli per provare ad accorciare a tre l'attuale distacco di sei. Ma non bisogna trascurare l'ipotesi pareggio, che spesso si verifica in gare così sentite e spesso nervose, con le due squadre che a malapena riescono a mettere in campo tutto il loro valore.

Sarà una gara tutta da giocare, un big match, su questo non c'è dubbio, ma non sarà una gara che deciderà il campionato.

Come ha detto anche Mazzarri, che ha parlato di un Napoli carico (e ce lo auguriamo) mancano ancora 11 partite e tutto è possibile. forse in cuor suo sa che questa squadra deve ancora crescere, purtroppo, per aspirare a traguardi come lo scudetto, ma ora che siamo là dobbiamo giocarcela fino alla fine, senza troppi calcoli, poichè ci siamo resi conto che la Juve non è infallibile.

Quindi la cosa migliore è scendere in campo consapevoli di dover e poter dare il meglio, che questa gara si può vincere, ma la si deve prima e innanzitutto giocare, senza troppi calcoli.