lunedì 2 luglio 2012

Arrivederci, Pocho


Qualcuno ancora stenta a crederci, e qualcun altro invece sperava in un colpo di scena nel finale, che capovolgesse clamorosamente le voci sempre più insistenti, che facevano presagire ad una ufficialità ormai scontata: Lavezzi non è più un giocatore del Napoli. Il Pochi passa al Paris Saint Germain dalla città che lo ha fatto calciatore e anche un po' uomo. Ha scelto il numero undici, la metà del ventidue, il numero che indossava nel Napoli da quando è arrivato Cavani.

Difficile, infatti, dimenticare la sua presentazione, nel 2007, quando si presentò insieme ad Hamsik con quella giacca un po' lunga, i capelli sugli occhi e un po' di pancetta nascosta a malapena. Un oggetto misterioso, qualcuno pensava all'ennesimo argentino che per seguire la scia di Diego si perdesse nei menndri di una piazza bella e difficile come Napoli. Invece no. Il Pocho ha saputo cavalcare l'onda dell'entusiasmo dei propri tifosi e farne energia pura per crescere e regalare tante soddisfazioni, qualche gol e tante belle giocate, come il pubblico merita. Pensare a quel giovane ragazzo ruspante e vedere poi il campione che incanta l'Italia e l'Europa.

Un pubblico, quello napoletano, che acclama fino quasi a soffocare e questo non è per tutti, tanto da diventare uno dei motivi per cambiare aria, insieme a tanti soldi. Insieme, non nascondiamolo, ad un carattere un tantino ribelle che a De Laurentiis è andato piacendo sempre meno, tanto da metterlo praticamente sul mercato giàù un anno fa, ma non se ne fece niente.

Il Pocho ora è parigino, e approda in una piazza dove i campioni, i soldi e i tecnici preparati non mancano, ma non è detto che questo basti per vincere. Le pressioni sono inferiori, così come il calore, e Lavezzi se ne accorgerà, nel bene e nel male.

il suo addio non ci andrà giu facilmente, e le critiche che qualcuno sta facendo, come i fischi di fine campionato, sono dettati dalla nostalgia. La nostra speranza è che il Napoli riesca a trovare presto un degno sostituto.

Se è pur vero che la maglia è quello che conta, non possiamo non dare atto a Lavezzi di averci fatto divertire tanto.

E' nostro dovere, senza rancore, ringraziarlo e dargli l'arrivederci.

Grazie di tutto Pocho, arrivederci

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