martedì 3 dicembre 2013

Benitez ha capito

                                                foto: chiccecalcio.it

Benitez non è uno stupido, e non scende in campo per perdere, ma per vincere. Lo sapevamo, ma ieri sera, nella gara contro la Lazio, ne abbiamo avuto conferma.

Vincere prima di tutto, la mentalità viene gradualmente. Ce ne siamo accorti da una mossa tattica che all'apparenza è insignificante, ma che invece rappresenta molto per la svolta mentale che si sta dando il Napoli.

La squadra continua a subire reti, e in difesa è ancora carente, con Armero che sta dimostrando sempre più quanto nel ruolo di terzino è adattato. Ma a centrocampo abbiamo visto finalmente le ali ripiegare nella fase difensiva, allinearsi ai centrocampisti, aiutarli, fare pressing, creando una superiorità numerica che ha fatto la differenza. Abbiamo visto Insigne e Callejon, oltre che il solito Pandev, bravi a aiutare Behrami e Inler, e pronti a ripartire con l'azione offensiva.

I frutti si sono visti: sue quattro reti messe a segno dal Napoli, tre sono nate da azioni in verticale, seno che, se non è diventata una squadra da contropiede, almeno è più votata al pressing e allo sfruttare l'errore dell'avversario, invece che andare dritta per la propria strada.

E' solo un primo di tanti accorgimenti che il tecnico deve dare all'assetto della squadra, ma è sicuramente un ottimo inizio, perché denota un'importante modifica nella mentalità azzurra.

Lo stesso Benitez ieri sembrava particolarmente agguerrito, e pronto ad incoraggiare i suoi ragazzi per evitare di abbassare la concentrazione. Il patto è tra lui e la squadra è chiaro: io difendo voi davanti ai microfoni quando perdiamo, voi date il massimo in campo per me e per i tifosi, e applicate alla lettera tutto quello che vi dico, fase difensiva compresa. Sul gol di Keita Balde, quello del tre a due, qualcuno pensava già all'ennesima beffa, ma poi il quarto gol di Callejon, proprio nel finale, ha ridato certezze a gruppo e tifosi.


Il gol all'ultimo, appunto: nemmeno questo è un caso.

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