sabato 7 dicembre 2013

Napoli-Udinese 3-3

Napoli(4-3-2-1): Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere (82' Armero); Inler, Dzemaili (78' Behrami); Insigne, Pandev (74' Mertens), Callejón; Higuain. A disposizione: Reina, Colombo, Cannavaro, Uvini, Bariti, Radosevic, Zapata. All.: Benitez
Udinese (3-5-1-1): Brkic; Heurtaux (68' Maicosuel), Danilo, Domizzi; Basta, Allan, Lazzari, Pereyra; Gabriel Silva; Bruno Fernandes (83' Naldo); Lopez (80' Zielinski). A disposizione: Kelava, Scuffet, Bubnjic, Badu, Mlinar, Douglas, Jadson, Widmer, Pinzi. All. Guidolin.
Arbitro: Gervasoni
Marcatori: 38' Pandev, 40' Pandev, 72' Dzemaili (N), 45' (+1) Fernandez (A) 70' Fernandes Borges
Ammoniti: Fernandes Borges, Domizzi (U), Pandev, Dzemaili, Albiol, Fernandez (N)

Benedetta difesa. Un tre a tre che sa di beffa quello maturato al san Paolo tra Napoli e Udinese. Il Napoli è stato capace di dilapidare per ben tre volte il vantaggio, e di farsi raggiungere altrettante volte dall’Udinese, a causa di gravi errori difensivi, legati sia ai singoli, sia ad una errata disposizione in determinate situazione: le situazioni sono contropiede e calcio piazzato. Meraviglia parecchio il fatto che non si riesca a risolvere questo errori sui quali bisogna solo lavorare, provare e riprovare, e ora siamo quasi a metà campionato. E non conta che si cambi abbastanza volte squadra: probabilmente il problema è tutto di carattere tecnico, ed occorrono rinforzi veri là dietro. A questo si è aggiunto l'esordio sfortunato di Rafael tra i pali, autore di interventi, se così si possono definire, davvero sconcertanti. si è salvato, invece, seppur in parte, l'altro esordiente, Reveillere.

Alla partitaccia della difesa fanno da contraltare l’ottima prova dell’attacco, con Pandev autore di una bella doppietta e Higuain ancora una volta uomo assist, ed il centrocampo che ha retto bene l’urto per quasi tutta la gara, con pressing e linea ordinata grazie anche alle ali basse.

Proprio per questo è ancora più un peccato dover commentare un pareggio assurdo, dopo che avevamo la vittoria in tasca. Il punticino misero muove poco la classifica, al cospetto di una Juve che rischia già la fuga. Ora bisogna vedere cosa succederà tra Roma e Fiorentina, anche se bisogna concentrarsi su una gara di Champions che, seppur ci proietta verso una qualificazione sempre più impossibile, è comunque da onorare.

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