Nel ritiro – castigo di Castelvolturno, in occasione della consueta partitella in famiglia che caratterizza gli allenamenti del giovedì, vengono fuori notizie, impressioni e situazioni che farebbero pensare ad una piccola rivoluzione tecnico tattica di Reja, che si servirebbe di questo stratagemma come ultimo tentativo per riprendere la corsa trionfale di inizio stagione.
Reja prova finalmente Russotto, e questa già è una notizia: lo schiera con Lavezzi, addirittura prima punta, quindi molto probabilmente nei pressi della porta e non costretto a fare il regista come gli ultimi tempi. Due attaccanti rapidi potrebbero rappresentare la giusta scelta contro i due fortissimi centrali bianconeri Chiellini e Legrottaglie, tra i più forti del campionato italiano. Per una volta Russotto rischia di andare oltre il quarto d’ora di gioco, ed a questo punto deve impegnarsi affinchè il fiato gli regga.
Fuori, invece, Denis: la buona volontà non gli manca, ma in questo periodo non prende un pallone né di piede né di testa, e se gli rimbalza addosso finisce fuori.
L’oggetto misterioso Datolo? Almeno nella partitella c’è spazio anche per lui. Contro la Juve dei centrocampisti rocciosi c’è bisogno di quantità e qualità, e l’argentino potrebbe sfruttare una “defezione” di Gargano, che fino ad ora è stato tra i più presenti, e guardare i compagni dalla panchina o dalla tribuna lo aiuterebbe a riflettere sui suoi errori, che non lo rendono più indispensabile alla causa.
In difesa, probabilmente, Reja potrebbe dar spazio agli stessi di domenica, aiutandosi con un più difensivo Aronica al posto di Vitale, che ultimamente non difende né offende.
Il tecnico sta iniziando a riflettere, seppur con la lentezza probabilmente dovuta all’età, che la squadra va fatta giocare in modo diverso a seconda dell’avversario, pur non venendo meno in tutto e per tutto ad uno schema caro a tecnico e squadra stessa. Magari, di qui a domenica, potrebbe anche prendere un’altra saggia decisione: rinunciare a Cannavaro.
Gli uomini ci sono, ritrovando la compattezza, magari anche attraverso una coesistenza forzata come il ritiro, può far bene a mente e corpo. La Juve, un po’ stanca per la Champions, ha dalla sua la rabbia giusta per mettere nei guai il Napoli.
Il Napoli dovrà faticare il doppio per far bene. Torino e la Juve sembrano scogli insormontabili, ma non si sa mai….