martedì 1 marzo 2011

Milan-Napoli 3-0

Milan: Abbiati, Abate (36' st Oddo), Nesta, Thiago Silva, Jankulovski (27' st Emanuelson), Gattuso, Van Bommel, Flamini, Robinho (18' st Boateng), Pato, Ibrahimovic. A disp. Amelia, Yepes, Seedorf, Cassano. All. Allegri
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio (33' st Sosa), Gargano (39' st Yebda), Pazienza, Dossena, Hamsik, Mascara (20' st Zuniga), Cavani. A disp. Iezzo, Santacroce, Victor Ruiz, Lucarelli. All. Mazzarri
Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatore: 4' st Ibrahimovic rig., 32' st Boateng, 35' st Pato
Note: ammoniti Pato, Aronica, Gargano, Boateng

Una sconfitta che brucia, ma che è meritata, e che rende tutti consapevoli, se ce ne fosse mai stato bisogno, che non siamo ancora da scudetto.

Tre a zero, un passivo pesante, ma pian piano legittimato da un Milan reso padrone del campo da un Napoli arrendevole, che mai ha tirato in porta, e che si scopre Pocho dipendente al di là delle critiche all’argentino per la sua mira non felice. Per segnare c’è Cavani, per inventare c’è Lavezzi, e meglio di lui, tra gli azzurri non c’ è altro giocatore che sa farlo meglio. Il rigore per il Milan è inesistente, ma hanno modo di esistere le altre due reti messe a segno con una difesa praticamente sguarnita.

Lavezzi mancherà anche col Brescia, e questo potrebbe risultare un problema se condito con stanchezza e morale ora sotto i tacchetti. Ci penserà Mazzarri a ridare al gruppo lo smalto dei tempi migliori per non rovinare quanto fin qui di buono fatto. Il Napoli c’è, è ancora ai primi posti, ora terzo, e può lottare per traguardi importanti: questo non dobbiamo mai dimenticarlo.

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