venerdì 29 luglio 2011

De Laurentiis, un presidente un po' troppo vulcanico

Quando si propose ai tempi di Ferlaino per acquistare il Napoli, per ricevere un netto rifiuto, era la flemma in persona. Più o meno simile era, qualche anno, dopo, quando rilevò il Napoli dopo il fallimento, lo chiamò Napoli soccer per portarlo poi dalla C alla Champions. Ne è passato di tempo, e sembra quasi che il suo carattere sia stato modificato dal calcio.

Gli stress, la voglia di trasformare il calcio in una fonte di guadagni e non solo di perdite, il doversi scontrare con un mondo molto particolare che spesso le regole le inventa alla giornata: questo mix ci ha regalato un De Laurentiis sempre più vulcanico, fuori dalle righe, a volte eccessivo nelle sue uscite, passate per il “cretino” a Messi e culminate dall’episodio della fuga in scooter e le parolacce in occasione della presentazione del campionato.

Il presidente somiglia sempre più alla sua città, al vulcano che la sovrasta (che fortunatamente non erutta un giorno sì e l’altro pure come invece fa il presidente). Ai tifosi piace, perché difende la squadra e i suoi interessi, ci mancherebbe. Ma ci sono modi e modi, caro presidente.

Il Napoli si affaccia in una stagione cruciale, che si preannuncia piena di cose belle, ma che deve ancora essere scritta, e va scritta bene. Per riuscirci ci vuole calma, concentrazione e bisogna remare tutti dalla stessa parte. Il presidente deve rimanere calmo, dando il buon esempio al resto dello staff. Se il calendario non pare propizio, perché propone gare sulla carta impossibili e troppo ravvicinate, poco male: il Napoli ha la possibilità di riscrivere tutto sul campo, a suo favore e cercare di fare del suo meglio.

Ci piace un presidente attaccato alla causa, i tifosi lo adoreranno sempre più e non può farci che piacere: ma ha ragione chi vince, e il Napoli per farci gioire deve pensare a vincere.

martedì 26 luglio 2011

Napoli, una macchina da soldi, e speriamo anche da gol


Il Napoli è una delle squadre con più tifosi al mondo, e probabilmente ha quella con i tifosi più calorosi e attaccati alla causa. Lo dimostra il san Paolo sempre pieno, e i settori ospiti gremiti o quasi quando la squadra è in trasferta. Nell’anno in cui la squadra riabbraccia l’Europa che conta di più, l’apporto del tifo deve esserci più del normale. La società lo sa e si sta regolando di conseguenza. Il pubblico sta rispondendo, ma dubbi non ce ne sono mai stati.

Lo abbiamo visto quando sono state presentate le nuove maglie: per adesso sono vendibili soltanto in uno store a Napoli ed in quello a Dimaro, dove il Napoli è in ritiro. Quest’ultimo ha incassato diecimila euro in una sola settimana: segnale chiaro che nonostante i falsi molto diffusi, e nonostante i costi non proprio popolari, il Napoli tira, ed il tifo risponde. Lo hanno dimostrato anche in occasione della prima uscita stagionale, vinta per sei a zero dal Napoli, quando, contro una rappresentativa trentina, i tifosi hanno pagato ben venti euro per potersi godere i primi gol della squadra. Lo dimostra come siano già stati venduti un bel po’ di biglietti per le prime amichevoli del san Paolo, in programma i primi di agosto. E lo dimostra come l’amichevole del 22 agosto prossimo, in programma a Barcellona contro i blaugrana, sarà trasmessa dalle reti satellitari via cavo.

Uil Napoli tira, insomma, e i tifosi rispondono, dimostrandosi pronti ad ogni tipo di sacrificio nonostante ci troviamo in un periodo di forte crisi internazionale. La società sta giustamente sfruttando a dovere il blasone, il potenziale, l’attaccamento ad una squadra unica al mondo, ma adesso toccherà proprio alla squadra non vanificare tutto, ma dimostrarsi all’altezza di quanto i i tifosi hanno fatto finora. Già dalle prime giornate di ritiro, i supporters stanno dimostrando un attaccamento ed un calore fuori dal comune, perché troppa, incontenibile è la gioia, come l’attesa, di rivedere il Napoli giocare tra le grandi d’Italia e d’Europa, e magari provare a mettere paura a tutti. Ma adesso la squadra deve riuscire a concretizzare il tutto, evitando cali e dimostrando impegno e attaccamento che definire massimi è dire veramente poco.

Le prime uscite, le prime dichiarazioni, di nuovi e vecchi arrivati fanno ben sperare. Inler promette serietà e poche parole, Hamsik dopo le sirene del Milan giura fedeltà alla causa azzurra, gli altri promettono grande impegno e la maglia, seppur di quell’azzurro che ricorda lo scudetto, sarà sicuramente sudata per tutta la stagione.

Staremo a vedere, con il solito sostegno, ma più noi riusciamo a dare, più ci aspettiamo dai nostri beniamini. Se il Napoli è una macchina da soldi, ci auguriamo che, almeno pari o forse di più dello scorso anno, diventi una macchina da gol.

sabato 16 luglio 2011

Napoli, comincia la nuova avventura

E’ partito il nuovo Napoli, versione 2011-2012. Alcuni acquisti ci sono stati, altri ce ne saranno, come ci sono state e ci saranno partenze, sperando di non privarci dei nostri pezzi migliori. Sarà un Napoli impegnato su tre fronti, ma non solo per partecipare, ed è per questo che sono stati fatti acquisti mirati, un misto di calciatori di nome e talenti, per poter dire la propria anche in Champions.

Questi i nomi nuovi, per adesso: Donadel, Inler, Santana, Rosati, Colombo, Dzemaili, Fernandez, Britos. Tutti i reparti sono stati rinforzati, se si eccettua l’attacco, dove pure qualcuno arriverà. Ora tutti a sudare nel ritiro di Dimaro, agli ordini di Mazzarri, per costruire un Napoli che deve essere anche più forte di quello dello scorso anno.

I primi vagiti di questo nuovo Napoli sono stati seguiti con la cura di un esperto puericultore dal presidente Aurelio De Laurentiis, che mai come quest’anno ha iniziato a metterci la faccia più che mai, presenziando tutte le presentazioni dei vari calciatori, e illustrando in prima persona tutte le iniziative. E’ un Napoli che sta crescendo, come squadra e come società, e che inizia a contare in Europa, e anche sul mercato. Lo dimostrano da un lato le amichevoli di lusso che fdisputerà (il 22 agosto se la vedrà col Barcellona) e il gran numero di prodotti a marchio che stanno venendo fuori, gli sponsor che conrteggiano la formazione azzurra e le molte iniziative ancora in fieri che potrebbero finalmente sfruttare il marchio Napoli a livello mondiale.

Adesso toccherà alla squadra e all’allenatore, come sempre, tenere alto il nome di questo nostro amato club. Le pressioni non mancheranno, anzi saranno di più degli altri anni, perché occorrerà riconfermare quanto di buono fatto lo scorso anno, che ha avuto tratti di imprevedibilità per l’intero ambiente. Se Mazzarri lo scorso anno è stato bravo a isolare la squadra e a farla rendere al massimo, quest’anno dovrà essere addirittura bravissimo, quasi perfetto, perché è sempre più vietato sbagliare.
Ciononostante la squadra non deve perdere il piacere di giocare al calcio, perché con i calciatori forti è più facile far bene, ma non deve mai mancare l’umiltà.
Una cosa è certa: è sempre bello tifare Napoli!