E’ partito il nuovo Napoli, versione 2011-2012. Alcuni acquisti ci sono stati, altri ce ne saranno, come ci sono state e ci saranno partenze, sperando di non privarci dei nostri pezzi migliori. Sarà un Napoli impegnato su tre fronti, ma non solo per partecipare, ed è per questo che sono stati fatti acquisti mirati, un misto di calciatori di nome e talenti, per poter dire la propria anche in Champions.
Questi i nomi nuovi, per adesso: Donadel, Inler, Santana, Rosati, Colombo, Dzemaili, Fernandez, Britos. Tutti i reparti sono stati rinforzati, se si eccettua l’attacco, dove pure qualcuno arriverà. Ora tutti a sudare nel ritiro di Dimaro, agli ordini di Mazzarri, per costruire un Napoli che deve essere anche più forte di quello dello scorso anno.
I primi vagiti di questo nuovo Napoli sono stati seguiti con la cura di un esperto puericultore dal presidente Aurelio De Laurentiis, che mai come quest’anno ha iniziato a metterci la faccia più che mai, presenziando tutte le presentazioni dei vari calciatori, e illustrando in prima persona tutte le iniziative. E’ un Napoli che sta crescendo, come squadra e come società, e che inizia a contare in Europa, e anche sul mercato. Lo dimostrano da un lato le amichevoli di lusso che fdisputerà (il 22 agosto se la vedrà col Barcellona) e il gran numero di prodotti a marchio che stanno venendo fuori, gli sponsor che conrteggiano la formazione azzurra e le molte iniziative ancora in fieri che potrebbero finalmente sfruttare il marchio Napoli a livello mondiale.
Adesso toccherà alla squadra e all’allenatore, come sempre, tenere alto il nome di questo nostro amato club. Le pressioni non mancheranno, anzi saranno di più degli altri anni, perché occorrerà riconfermare quanto di buono fatto lo scorso anno, che ha avuto tratti di imprevedibilità per l’intero ambiente. Se Mazzarri lo scorso anno è stato bravo a isolare la squadra e a farla rendere al massimo, quest’anno dovrà essere addirittura bravissimo, quasi perfetto, perché è sempre più vietato sbagliare.
Ciononostante la squadra non deve perdere il piacere di giocare al calcio, perché con i calciatori forti è più facile far bene, ma non deve mai mancare l’umiltà.
Una cosa è certa: è sempre bello tifare Napoli!
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