lunedì 21 marzo 2011

Napoli, per vincere ci vuole... Pazienza!

Non si vede, ma c’è porta un nome che per lui suona un po’ da destino. “Nomen omen” dicevano i latini, e lui diventa così l’emblema di una qualità che nel calcio, come nella vita, non basta mai.

Michele Pazienza è l’emblema del Napoli dei piccoli passi, che, con tanto impegno e..pazienza, è arrivato a otto giornate dalla fine, ad essere a tre lunghezze dalla capolista Milan, per cullare il sogno scudetto. E’ probabile che quello del tricolore rimarrà un sogno (anche se tutti in queste ore lo stanno cullando, e ci rimarranno male se la squadra non dovesse farcela), ma è belle godersi questa squadra che giorno dopo giorno, partita dopo partita, ci regala veramente tante soddisfazioni.

Se Cavani è il finalizzatore, e per questo noi lo amiamo, non dobbiamo però scordarci, proprio in questi momenti, di chi lavora nell’ombra, sradica palloni, corre come un matto, si ferma soltanto sotto la doccia e contribuisce ai successi azzurri pur senza avere sempre le prime pagine dei giornali. Michele Pazienza ieri ha giocato per due, vista la concomitante assenza di Gargano, e la presenza di Yebda, che se ha grandi doti fisiche, difetta sotto il profilo della rapidità, e ad inseguire gli avversari, quindi, ci ha dovuto pensare quasi sempre lui, Michele Pazienza da San Severo.

Pazienza è in scadenza di contratto, e meriterebbe la riconferma ad occhi chiusi, per le sue doti tecniche, e per le se doti personali. E’ rimasto, in settimana, protagonista di un episodio poco piacevole con un tifoso, ed ha preferito non infierire per un episodio in cui è stato null’altro che vittima.

Per vincere ci vuole Pazienza, e speriamo che il suo contributo, insieme a quello degli altri, ci porti sempre più lontano.

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