sabato 25 gennaio 2014

Napoli-Chievo 1-1

Marcatori: 17’ pt Sardo, 41’ st Albiol
Napoli (4-2-3-1): Rafael, Maggio (33’ st Insigne), Albiol, Britos, Reveillere; Inler, Dzemaili (11’ st Jorginho); Callejon, Hamsik, Mertens, Higuain.
A disposizione: Reina, Colombo, Uvini, Cannavaro, Bariti, Radosevic, Pandev, Zapata.
Allenatore: Rafael Benitez.
ChievoVerona (3-5-2): Puggioni, Frey, Dainelli, Cesar; Sardo, Bentivoglio (26’ st Radovanovic), Rigoni, Hetemaj, Dramè; Théréau, Paloschi (33’ st Estigarribia).
A disposizione: Silvestri, Squizzi, Bernardini, Papp, Claiton, Lazarevic, Sestu, Acosty, Mbaye, Pellissier.
Allenatore: Eugenio Corini.
Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia.
Ammoniti: 13’ st Maggio

Ancora un pari per il Napoli. Rattrista, perchè è inutile, perchè viene dopo tanta sfortuna (due pali e una traversa), ma rende anche consapevoli dei nostri limiti. In campo si è vista tanta imprecisione: nei passaggi, sotto porta, nei disimpegni difensivi.

Un Sardo, difensore, che ti fa un uno-due a centrocampo lasciando gli avversari di sasso e sparando in rete di punta, probabilmente riesce a farlo solo quando gioca a calcio sui campetti insieme agli amici, non professionisti come invece è lui.

Un Napoli che reagisce a testa bassa e non le becca mai, che si affida troppo alle individualità e che sotto porta quando non gira Higuain diventa preda di un avversario che si difende in dieci.

Deve pensarci un difensore, Albiol, dopo aver sbagliato clamorosamente, a ribadire lemme lemme in porta un tiro mezzo sbucciato. E ce la siamo anche cavata, ala grande.

Uniche note positive: il buon esordio di Jorginho e finalmente un gol nei minuti finali.

Il resto è tanta riflessione, guardare in faccia alla realtà, e soprattutto guardare chi dietro di noi può crearci problemi.

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