Napoli: Navarro, Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio (22' st Zalayeta), Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale, Denis, Lavezzi. A disp. Sepe, Santacroce, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Pià. All. Reja
Udinese: Handanovic, Ferronetti (28' st Pasquale), Zapata, Coda, Lukovic, Isla, D'Agostino, Inler, Asamoah, Quagliarella (39' st Floro Flores), Di Natale (21' st Sanchez). A disp. Belardi, Felipe, Obodo, Pepe. All. Marino.
Arbitro: Gervasoni di Mantova
Marcatori: 24' pt Lavezzi (N), 27' pt Hamsik (N), 31' pt Di Natale rig. (U), 45' pt Quagliarella (U)
Note: ammoniti Lukovic, Ferronetti, Quagliarella
Navarro 5,5: solo una bella parata nel finale in anticipo su Di Natale. In occasione del gol spettacolare di Quagliarella si fa cogliere di sorpresa e non accenna nemmeno al tuffo.
Cannavaro 5: spaesato in difesa, non riesce a tenere la posizione e frana sugli avversari, causando un rigore e spesso mettendo nei guai i compagni. Non è solo un momento – no, è piuttosto il momento di non affidargli più la regia della difesa.
Rinaudo 6: dei tre della retroguardia è forse l’unico a salvarsi. Modi spicci e concretezza sono segnali che, dopo la gara col Chievo, ha fatto un bagno d’umiltà.
Contini 5: riesce a sbagliare il più semplice dei rinvii, si complica spesso la vita nei disimpegni, e soffre la pressione degli attaccanti avversari. E’ un incubo, ma per i compagni, non per gli avversari.
Maggio 5,5: la volontà non gli manca, tutto il resto sì. Chiudere le sue sortite è un gioco da ragazzi per gli esterni dell’Udinese.
Dal 22’ s.t. Zalayeta 6: si batte come può, ma soffre il condominio con Denis, col quale finisce per pestarsi inevitabilmente i piedi.
Blasi 6: in leggera crescita rispetto alla gara di mercoledì, riesce ad assicurare un buon equilibrio al centrocampo.
Gargano 6,5: si batte con tanta energia sia in copertura che in fase di impostazione. Gli manca la giocata in verticale che il tecnico gli chiede.
Hamsik 6,5: in netta crescita. Al di là del bel gol di testa ha svolto finalmente una parte integrante all’interno della manovra offensiva azzurra, risultando più volte pericoloso non solo sotto porta. Speriamo non si tratti solo di un caso.
Vitale 6: partita giocata con giudizio tattico. Si nota anche in copertura, come un buon esterno di centrocampo dovrebbe sempre fare. Se nelle giovanili gli avessero insegnato anche a calciare la palla con il piede destro, ora il suo apporto alla causa sarebbe utile il doppio.
Denis 6: si batte come può, ma lontano dalla porta. Da una sua azione caparbia nasce il gol del vantaggio di Lavezzi.
Lavezzi 6,5: al di là del gol, nettamente deviato, regala giocate sopraffine che mandano in corto circuito la retroguardia dell’Udinese, che commette falli gravi, di cui uno anche da rigore, ma non sanzionato. Sotto porta spreca due occasioni molto ghiotte, che in altre occasioni avrebbe freddamente trasformato. Peccato.
All. Reja 6: stavolta cambia in corsa un po’ prima del tempo, ma non risulta tra i più felici il cambio di Maggio per Zalayeta, che fa restare in campo sia l’uruguaiano che Denis, i cui ruoli e movimenti, se non simili, finiscono talvolta per coincidere.
5 commenti:
spezzo una lancia in favore di Navarro: il goal di Quagliarella, oltre ad essere di rara bellezza, è anche una conclusione di rara potenza e precisione. la palla viaggia ad una velocità impressionante e si insacca nell'angolino basso...coperto dal duo Rinaudo-Contini e non potendo prevedere una conclusione di prima intenzione da parte dell'attaccante friulano, Navarro non può far altro che guardare la palla schizzare in rete. la partita del giovane portiere argentino, a mio giudizio, è buona. sempre presente e ben piazzato sulle conclusioni da fuori dei cecchini bianconeri, e preparato a respingere anche laddove il guardalinee non sbandiera degli evidentissimi fuorigioco ( vedi il suggerimento di Di Natale per Quagliarella in palese off-side). ritengo che, in occasione delle 2 reti friulane, la responsabilità vada attribuita alla retroguardia azzurra. Cannavaro commette una grossa ingenuità su Zapata ( anche se bisogna valutare il fatto che l'arbitro concede il vantaggio, D'Agostino tira e Navarro blocca a terra...quindi poteva anche non fischiare avendo già concesso il vantaggio!), e si ripete su Pasquale nei minuti finali...Rinaudo e Contini sono troppo imprecisi sui rilanci e, in occasione del raddoppio degli ospiti, stanno fermi e lasciano il tempo a Qualgliarella di tirare. due difensori più esperti avrebbero asfissiato con una marcatura stretta l'attaccante stabbiese, o comunque si sarebbero messi sulla traiettoria del pallone. resta il fatto che Quagliarella ha sfoderato il proverbiale " tiro della domenica", anche se con 24 ore d'anticipo...
Navarro ha un ottimo potenziale, ma nelle ultime gare in cui è stato visto all'opera (vedi anche andatad i coppa Uefa) non è riuscito a dare alla difesa l sicurezza di cu habisogno. Non chiam plla, è indeciso nelle uscite. Secondo me ha bisogno di giocare, ma per adesso non lo sta meritando, e gioca solo per necessità. Speriamo miglior, perchè l'età è dalla sua e può far parlare d sè in positivo
concordo pienamente quando dici che i difetti di Navarro sono attrinuibili al suo scarso utilizzo da parte di Reja. involontariamente mi hai offerto un assist: è da tempo immemore che, pur riconoscendo i meriti di questo allenatore, tendo ad attribuirgli tra i suoi difetti quello di non "sperperare" il patrimonio societario. oggi leggevo alcune cifre riportate dalla Gazzetta dello Sport...si parlava di Rafa Benitez che, durante la sua lunga permanenza alla guida del Liverpool, ha fatto spendere alla società circa 222 milioni di euro. molti giocatori sono stati letteralmente "bruciati" e, l'ultimo in ordine cronologico, è una vecchia conoscenza del nostro campionato: Robbie Keane...rispedito afli Spuers del Tottenham. ritornando ai fatti di casa nostra, mi sento di imputare a Reja il fatto di dilapidare il patrimonio societario, inteso chiaramente come parco giocatori. nella rosa attuale sono diversi i giocatori maltrattati dal mister:
1) Russotto: ha giocato solo qualche manciata di minuti in alcune gare...
2) Dalla Bona: non è ritenuto neanche degno di stare in panchina.il mister gli preferisce Montervino...
3) Navarro: è arrivato nella scorsa stagione per fargli fare esperienza dovendo, così pareva, dare l'addio a Iezzo. si ritrova sempre a scaldare la panchina salvo infortuni del titolare...
4)Aronica e Rinaudo: giunti in estate come i rinforzi di una difesa colabrodo, si alternano a seconda delle partite ed a seconda della testa del mister. il Napoli non ha un chiaro assetto difensivo e questi 2 pagano più degli alri...
5)Pazienza: giunto a gennaio della scorsa stagione in qualità di centrocampista metodista (quello che serve tutt'oggi al Napoli!), ormai è un giocatore finito. le troppe panchine lo hanno portato ad un livello di inutilizzabilità tale, che allo stato attuale non è proponibile neanche per la coppa Italia...
se vogliamo fare un tuffo nel passato, voglio ricordare i vari Gatti (fondamentale nella conquista della serie A e messo fuori rosa all'inizio della scorsa stagione), Rullo ( gettato nella mischia a 3 giorni dall' acquisto contro il Genoa e finito nel dimenticatoio), Bucchi, De Zerbi, Calaiò, Lacrimini, Trotta, Cupi, Pià, Amodio, Maldonado, Giubilato, Romito...tutta gente arrivata a cifre folli per il loro reale valore, e liquidata in 2 secondi o, nella peggiore delle ipotesi, ancora in cerca di una sistemazione. sicuramente parliamo anche di alcuni FLOP o comunque di giocatori non adatti alla serie A, ma mi sembra che in ogni caso i numeri stiano contro Reja ed il suo modo di gestire i giocatori. ieri hanno abbandonato la causa Gatti e Rullo, oggi sono Savini e Dalla Bona, domani chissà...forse proprio quei giovani come Navarro e Russotto!!!
chiedo venia...all'inizio del commento, intendevo dire che Reja sperpera il patrimonio societario, inteso sempre come parco giocatori, e che non valorizza quanto Marino gli mette a disposizione....errata corrige!
no ma sicuramente hai ragine. Già io su sto blog ho tentato di difendere Dalla Bona, che sicuramente ha un valore tecnico di indubbia qualità e, seppur utilizzato alla grande ai tempi della B Oggi non è stato praticamente mai impegnato. E’ come se Reja non ritenesse lui e Grava all’altezza della serie A. i bene informati, però, parlano di uno screzio tra il canuto allenatore ed il biondo centrocampista. E’ quasi un controsenso che con il crescere degli obiettivi del Napoli, ad inizio stagione proiettato su tre obiettivi (Uefa, coppa Italia e campionato) la rosa di giocatori a cui si affida Reja si restringe. Da un lato la società investe ancora poco, assecondando la “crescita” programmata in quinquennio, dall’altro è il tecnico che dovrebbe dare più fiducia a chi ritiene solo un rincalzo.
Posta un commento