Quasi per caso, discutendo del Napoli con l'utente assenzio_1982, è nato un dibattito piuttosto interessante che ben si riallaccia al discorso sul modulo che potrete seguire sotto: parliamo di Reja e della sua gestione dell'organico azzurro....
assenzio_1982 ha scritto:
E' da tempo immemore che, pur riconoscendo i meriti di questo allenatore, tendo ad attribuirgli tra i suoi difetti quello di non "sperperare" il patrimonio societario. oggi leggevo alcune cifre riportate dalla Gazzetta dello Sport...si parlava di Rafa Benitez che, durante la sua lunga permanenza alla guida del Liverpool, ha fatto spendere alla società circa 222 milioni di euro. molti giocatori sono stati letteralmente "bruciati" e, l'ultimo in ordine cronologico, è una vecchia conoscenza del nostro campionato: Robbie Keane...rispedito afli Spuers del Tottenham. ritornando ai fatti di casa nostra, mi sento di imputare a Reja il fatto di dilapidare il patrimonio societario, inteso chiaramente come parco giocatori. nella rosa attuale sono diversi i giocatori maltrattati dal mister:
1) Russotto: ha giocato solo qualche manciata di minuti in alcune gare...
2) Dalla Bona: non è ritenuto neanche degno di stare in panchina.il mister gli preferisce Montervino...
3) Navarro: è arrivato nella scorsa stagione per fargli fare esperienza dovendo, così pareva, dare l'addio a Iezzo. si ritrova sempre a scaldare la panchina salvo infortuni del titolare...
4)Aronica e Rinaudo: giunti in estate come i rinforzi di una difesa colabrodo, si alternano a seconda delle partite ed a seconda della testa del mister. il Napoli non ha un chiaro assetto difensivo e questi 2 pagano più degli altri...
5)Pazienza: giunto a gennaio della scorsa stagione in qualità di centrocampista metodista (quello che serve tutt'oggi al Napoli!), ormai è un giocatore finito. le troppe panchine lo hanno portato ad un livello di inutilizzabilità tale, che allo stato attuale non è proponibile neanche per la coppa Italia...
Se vogliamo fare un tuffo nel passato, voglio ricordare i vari Gatti (fondamentale nella conquista della serie A e messo fuori rosa all'inizio della scorsa stagione), Rullo ( gettato nella mischia a 3 giorni dall' acquisto contro il Genoa e finito nel dimenticatoio), Bucchi, De Zerbi, Calaiò, Lacrimini, Trotta, Cupi, Pià, Amodio, Maldonado, Giubilato, Romito...tutta gente arrivata a cifre folli per il loro reale valore, e liquidata in 2 secondi o, nella peggiore delle ipotesi, ancora in cerca di una sistemazione. sicuramente parliamo anche di alcuni FLOP o comunque di giocatori non adatti alla serie A, ma mi sembra che in ogni caso i numeri stiano contro Reja ed il suo modo di gestire i giocatori. ieri hanno abbandonato la causa Gatti e Rullo, oggi sono Savini e Dalla Bona, domani chissà...forse proprio quei giovani come Navarro e Russotto!!!
chiedo venia...all'inizio del commento, intendevo dire che Reja sperpera il patrimonio societario, inteso sempre come parco giocatori, e che non valorizza quanto Marino gli mette a disposizione....errata corrige!
antonio ha scritto:
no ma sicuramente hai ragine. Già io su sto blog ho tentato di difendere Dalla Bona, che sicuramente ha un valore tecnico di indubbia qualità e, seppur utilizzato alla grande ai tempi della B Oggi non è stato praticamente mai impegnato. E’ come se Reja non ritenesse lui e Grava all’altezza della serie A. i bene informati, però, parlano di uno screzio tra il canuto allenatore ed il biondo centrocampista. E’ quasi un controsenso che con il crescere degli obiettivi del Napoli, ad inizio stagione proiettato su tre obiettivi (Uefa, coppa Italia e campionato) la rosa di giocatori a cui si affida Reja si restringe. Da un lato la società investe ancora poco, assecondando la “crescita” programmata in quinquennio, dall’altro è il tecnico che dovrebbe dare più fiducia a chi ritiene solo un rincalzo.
1 commento:
Carissimo Antonio, se il caso Dalla Bona fosse un episodio isolato, ci potrebbe anche stare la scusante per il mister...anche se, se proprio di uno screzio si tratta, ricordiamoci che il dovere di un allenatore è quello di pensare al bene della propria squadra e, certamente, non può anteporvi le proprie simpatie o antipatie. può anche darsi che il mister, che sicuramente ha una cognizione di causa maggiore dato che vede i giocatori sette giorni su sette, lo veda allenarsi male o, ormai, svogliato perchè prossimo a cambiar maglia. tuttavia ribadisco il mio pensiero: se si trattasse di un episodio isolato, non ci sarebbe molto da discutere...ma di episodio isolato non si tratta affatto. alle volte mi pare che lo zampino ce lo metta anche Marino (vedi la gestione del caso Savini, reo di aver chiesto un rinnovo contrattuale che non c'è mai stato).e sulla stessa strada si avviano Amodio (offerto alla Lazio per arrivare a Mauri)e Pià. e vogliamo parlare della gestione di Calaiò nella scorsa stagione? anche se i più competenti ( o li vogliamo chiamare "maligni"?) asseriscono che la caratura del giocatore non è da massima serie, io voglio ricordare che si tratta del giocatore più sostituito in assoluto durante la gestione Reja. anche in serie C, di cui Calaiò è stato capocannoniere, al 60° della ripresa scattava il fatidico cambio col centrocampista di turno. in serie B è stato uno degli artefici della promozione e, in serie A, ha concluso l'avventura azzurra con l'errore dal dischetto nel match casalingo contro la Reggina. Marino ha recentemente dichiarato che la società non si priverà di uomini come Grava e Montervino (pionieri del nuovo Napoli targato De Laurentis), ed allora mi chiedo cosa abbia fatto di male Calaiò. non si tratta in questo modo chi ha dato tanto alla casua...
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