domenica 29 agosto 2010

Fiorentina-Napoli 1-1

FIORENTINA (4-2-3-1): 1 Frey; 29 De Silvestri, 14 Natali, 2 Kroldrup, 23 Pasqual; 18 Montolivo, 15 Zanetti, 32 Marchionni, 21 D'Agostino (24 Cerci, dal 25° s.t.), 6 Vargas; 11 Gilardino (9 Babacar, dal 39° s.t.).
NAPOLI (3-4-2-1): 26 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio, 80 Blasi, 23 Gargano, 8 Dossena (2 Grava, dal 42° s.t.); 17 Hamsik, 22 Lavezzi (99 C.Lucarelli, dal 44° s.t.); 7 Cavani (16 Zuniga, dal 36° s.t.).

Bene così. Un pareggio ad esordio campionato per il Napoli di Mazzarri, che pareggia uno a uno a Firenze, dopo una gara molto intensa. Non vince Mihajlovic, nonostante era stata questa la sua promessa ai suoi tifosi quando furono annunciati i calendari di serie A.

Il Napoli ha sbloccato il risultato dopo soli cinque minuti. Azione perfetta: Hamsik apre a sinistra per Dossena, che pennella al centro e becca la testa di Cavani. Il colpo vincente dell’uruguaiano si stampa sulla traversa e nel cadere rimbalza a ridosso della linea di porta. Gol o non gol? Non sembra, ma l’arbitro convalida senza che la Fiorentina protesti più di tanto. Sta di fatto che Cavani già dalle prime battute sta dimostrando di essere sempre più un matador.

Dopo il gol il Napoli si chiude un po’ e lascia spazio alle azioni della Fiorentina, ma i viola non si rendono mai pericolosi. E’ invece il Napoli a gettare al vento due palle gol per il raddoppio, con Lavezzi e Hamsik.

La ripresa comincia subito male, con il Napoli che subisce il gran gol di d’Agostino, nell’unico vero errore del centrocampo composto da Gargano e Blasi. La partita si mette su un certo equilibrio, anche sul piano numerico, con le squadre che registrano due espulsioni: Vargas per i viola e il solito Blasi, che è tornato a Napoli riprendendo le vecchie abitudini.

Dopo il ripristino della parità numerica il Napoli ha mollato un po’, anche perché ha iniziato a farsi sentire l’impegno di giovedì in Europa League. Lo testimonia il buon primo tempo e la ripresa un po’ meno lucida. Ma va bene così: l’importante era iniziare facendo punti e adesso occorre migliorare gradualmente per far sognare i tifosi.

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