martedì 4 marzo 2014

Taglialatela, per i tifosi Batman

foto: notix.it


La tuta nera, ma non solo. Disegnata da lui, tra l'altro. Le movenze plastiche nel parare, la voglia di difendere la sua porta in tutti i modi. Giuseppe Taglialatela, per gli amici Pino, per i tifosi è Batman. Ancora oggi, quando lo vediamo spesso ospite di trasmissioni sul Napoli.

L'uomo pipistrello, estremo difensore azzurro pronto a volare in tutti gli angoli della porta per difenderla, per lasciarla inviolata, anche dai calci di rigore. In carriera ne ha parati ben undici, una cifra incredibile, se si considera che contro gliene hanno tirati 27.

Taglialatela cresce nel Napoli dello scudetto, quello che ha in rosa portieri del calibro di Garella, Di Fusco, e successivamente Giuliano Giuliani. Il portiere originario di Ischia assapora la prima squadra soltanto nel 1990, dove è il secondo di un altro grande, Giovanni Galli, dopo essersi formato nelle esperienze di Palermo e Avellino.

Diventa titolare inamovibile della formazione azzurra a partire dal 1993. Non sono anni esaltanti per il Napoli, in tutto la formazione azzurra colleziona soltanto una qualificazione Uefa, ma Taglialatela, vuoi per le difese non proprio impeccabili, vuoi per il suo valore, si mette in luce come uno dei migliori portieri d'Italia arrivando anche a ridosso della nazionale, ma senza mai poter vestire la maglia azzurra dell'Italia. L'Italia è allenata da Sacchi, cultore della zona, a quei tempi ancora non diffusissima, mentre Taglialatela gioca in una squadra che ha un modulo a uomo da sempre, e questo, probabilmente gli sbarra la strada. Non possiamo dimenticare alcune gare, due in particolare, entrambe contro il Milan, in cui Pino si è reso protagonista di gare incredibili, in cui la sua porta è rimasta inviolata nonostante veri e propri tiri al bersaglio.

Sono anni bui in cui Batman è l'unico baluardo, e la sua esperienza con il Napoli termina tra le polemiche con la retrocessione in B della stagione 1999-2000, dove viene messo anche fuori rosa.

Pino si riscatta in parte con la Fiorentina, con la quale esordisce in Champions League e conquista anche una coppa Italia.


Ma il suo amore resta sempre il Napoli, e per i tifosi anche lui, pur avendo appeso le scarpe al chiodo, resta un grande idolo.




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