lunedì 17 marzo 2014

Torino-Napoli 0-1: le pagelle

Reina 6: la sua porta rimane ancora inviolata, anche se deve fare un paio di parate delle sue, e i due pali colti dal Toro, gli fanno tremare le vene e i polsi.

Reveillere 6: gli avversari attaccano poco dalle sue parti, e non sbaglia particolarmente.

dal 74' Henrique 6,5: gioca il finale di partita, ma se la cava egregiamente sia da terzino destro, sia a centrocampo, dove aiuta alla spinta del forcing finale.

Fernandez 6,5: Meggiorini prima, Immobile poi, gli sbattono contro. Sta diventando sorprendentemente insormontabile.

Albiol 6: Meggiorini è una spina che per poco non lo punge nella ripresa. A ciò si contrappongono un paio di anticipi dei suoi che strozzano altrettanti contropiede al Toro.

Ghoulam 6: si attacca principalmente dalle sue parti, e lui c'è, con le buone o con le cattive.

Inler 5: El Kaddouri lo prende (e non solo lui) da tutte le posizioni, costringendolo alle maniere forti, e al cartellino.

dal 64' Behrami 5,5: il suo primo errore di questo campionato, per poco non manda in porta Immobile.

Jorginho 5,5: un paio di illuminazioni in verticale si spengono nella scarsa lucidità di chi è stato febbricitante e non ha ancora giocato nemmeno dieci gare con il nuovo gruppo.

Callejon 5,5: un po' di disordine tattico, inedito per lui, ne mina la voglia di fare, che spesso va a scontrarsi con la corsa di Darmian, che lo controlla egregiamente.

Hamsik 6: ancora lento e prevedibile, ma quella traiettoria disegnata nell'aria, per trenta metri, fino a trovare Higuain e il suo destro vincente, sono il ruggito del campione che vuole risorgere e risorgerà.

Mertens 6: il pepe ce lo mette lui, soprattutto nella ripresa, ma probabilmente è una spezia che dalle parti di Torino sanno come controllare. Nel finale due conclusioni a giro scaldano i guantoni di Padelli, tutto qui.

Higuain 6,5: solo una conclusione, facilmente parata da Padelli. Poi trova un gol con un piccolo aiuto, sbilanciando Glik, per colpire di destro e battere Padelli, anche con un po' di fortuna. Il gesto non è eccelso quanto a sportività ed eleganza, ma è un messaggio al resto della squadra: "il leader sono io, perchè ho la cattiveria giusta, e solo con la cattiveria si vince". 

Benitez 6: la squadra sta giocando un calcio lento e prevedibile, e si affida al talento dei suoi singoli. Si spera che sia solo un momento, perchè così non si dura in eterno.

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