sabato 9 febbraio 2013

Le pagelle di Lazio-Napoli


De Sanctis 6: un paio di parata, ma anche un paio di uscite da folle.

Campagnaro 6,5: non doveva nemmeno giocare, invece è stato messo in campo a sorpresa ed ha segnato il gol che salva la faccia e, seppur in parte, il risultato.

Cannavaro 4: in grave difficoltà. Immobile sul gol di Floccari, spesso recuperato dagli avversari, con i compagni che devono raddoppiare. In debito di ossigeno e di condizione, periamo si ripprenda presto, altrimenti spazio a Britos.

Gamberini 5,5: in occasione del gol di Floccari occupa uno spazio dell'area dove non ci sono nè compani nè avversari. Si riprende alla distanza, ma a tratti va in difficoltà.

Mesto 5: si fa schiacciare troppo in difesa.

dal 55' El Kaddouri 6: partita vivace e di personalità. apprezzabile assist su corner per il gol di Campagnaro.

Behrami 5,5: non aveva il passo delle partite migliori e si vedeva. Poi si fa male all'improvviso.

dal 47' Insigne 6,5: vivace, difficile da contenere, regala alla squadra la spinta per rincorrere il pareggio, poi acciuffato.

Inler 6,5: dopo un primo tempo da dimenticare, si risveglia nella ripresa e non sbaglia quasi nulla sia in impostazione che in contenimento. Con il suo tiro dalla distanza coglie un palo e sfiora l'altro.

Hamsik 6: da solo cerca di tenere per mano l'attacco, poi viene arretrato a centrocampo e deve fare lavoro sporco. Ancora una prova positiva comunque.

Zuniga 5,5: di positivo solo una conclusione, poi grande difficoltà nella fida con Konko, che lo costringe sulla difensiva per quasi tutta la gara.

dal 80' Calaiò: la gara del ritorno, l'ultimo quarto d'ora di grande impegno, come ci aspettavamo da lui.

Pandev 5,5: impreciso, lento, ma sempre bravo col pallone.

Cavani 6: un paio di occasioni, una delle quali finita sulla traversa, la seconda consecutiva dopo quella di domenica. Anche quando non segna resta un grande bomber, capace di crearsi le occasioni anche se poco servito.

All.: Mazzarri 5,5: l'assetto difensivo non va cambiato troppo spesso, anche se ha avuto poi alla fine ragione con l'innesto di Campagnaro. Ma il Cannavaro attuale non può proprio scendere in campo, per il bene suo e della squadra. Legge con un po' di ritardo la contromossa necessaria per far fronte al centrocampo aggressivo e in superiorità numerica della Lazio.

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