domenica 1 febbraio 2009

Napoli-Udinese 2-2

Con il pareggio per due reti a due con l’Udinese si è chiuso il mese di gennaio del Napoli, che ha portato solo quattro punti ed un bilancio di una vittoria, tre sconfitte ed un pareggio. 

Una media da zona retrocessione, che ha messo in luce una condizione mentale e fisica degli azzurri in netta flessione. Passati in vantaggio e riusciti a pervenire al raddoppio, gli azzurri si sono fatti rimontare da due reti dei napoletani Di Natale e Quagliarella, quest’ultimo autore di una vera e propria prodezza balistica, tra l’altro nel suo stile.

Se gli azzurri, rispetto alla gara contro la Fiorentina, hanno messo in luce una maggiore determinazione nel fare gioco e nel cercare il successo, d’altro canto si sono mostrati davvero pasticcioni in difesa, dove forse lo schema con i tre centrali inizia ad andare stretto.

In attacco, invece, la formazione azzurra è parsa un po’ troppo sprecona, con lo stesso Lavezzi capace di sprecare due occasioni ghiotte, dopo aver messo a segno la sua quarta rete all’Udinese, complice una deviazione. In compenso il centrocampo ha ripreso a girare, con Hamsik finalmente pimpante e concreto, al di là del gol. 

Certo la formazione di Reja ha fatto molto di più dell’Udinese, che invece ha avuto la bravura di capitalizzare le proprie occasioni. 

L’innesto di Datolo, in tribuna accanto al presidente De Laurentiis, può solo contribuire a dare pericolosità al centrocampo e rifornimenti ad un attacco che troppe volte deve ripiegare per procurarsi palle giocabili.

1 commento:

assenzio_1982 ha detto...

pagelle Napoli- Udinese

Navarro6: il giovane portiere sudamericano recupera in tempo per il match casalingo contro l'Udinese e risparmia a Reja l'impiego del giovanissimo Sepe. la sua partita non è di difficile interpretazione: non può nulla sul penalty siglato da Di Natale e, sul goal di Quagliarella, è coperto dalla coppia Rinaudo- Contini. per il resto è solo ordinaria amministrazione, considerato che gli undici di Marino ci provano solo con conclusioni da fuori area...

Cannavaro 5: ancora un passo indietro per il capitano azzurro che, oltre a disimpegni approssimativi vicino l'area di rigore, è l'autore dell'atterramento di Zapata sanzionato col calcio di rigore. sul finale di gara, inoltre, si lascia "bruciare" da Pasquale che, per fortuna di Reja e compagny, sparacchia alto sulla traversa sebbene a tu per tu con Navarro.

Rinaudo 5,5: così come a Firenze aveva patito l'agilità di Gialrdino, al S.Paolo soffre i cambiamenti di passo di Quagliarella. resta immobile quando l'attaccante di Castellamare di Stabia gira di prima intenzione in rete su suggerimento di Isla (del resto anche Contiti rimane impietrito), x il resto i soliti alleggerimenti superficiali.quando l'avversario non gioca palle alte, la sua presenza sembra quasi inutile.

Contini 5: anche nelle giornate più grigie della retroguardia partenopea, si è sempre distinto per una certa efficicacia e pragmaticità. nel match contro l'Udinese, invece, compie una vera e propria involuzione: troppo fermo sulle accellerazioni di Quagliarella, troppo innamorato della palla davanti la propria area e troppo superficiale nei disimpegni. nella ripresa un suo colpo di testa all'indietro regala un corner all'Udinese...

Gargano 6,5: il furetto uruguagio prende sulle proprie spalle il centrocampo degli azzurri. corre, ruba palloni importanti e suggerisce per i compagni. dal suo piede parte il cross per Hamsik in occasione del 2-0 dei padroni di casa.

Blasi 5,5: la difesa va spesso in difficoltà nei disimpegni in prossimità dell'area di rigore e lui non da certo una mano. è uno di quei giocatori che, in questo mese horribilis, ha pagato più degli altri una precaria condizione fisica.

Hamsik 5,5: sebbene non ritrovi il gioco, lo slovacco almeno ritrova la via del goal. il suo stacco,su assist di Gargano, non è irresistibile, ma un Handanovic ultimamente sottotono ci mette il suo. stenta a far decollare la manovra e, in alcune occasioni, non crede ai suggerimenti dei compagni. il goal, comunque, non gli toglie di dosso quell'impaccio che lo accompagna da un bel pò di gare: è emblematica la palla sprecata in occasione di superiorità numerica nel II tempo...

Maggio 5: ancora una prestazione incolore per l'esterno ex- Sampdoria, che ha di fronte a sè un Lukovic molto ruvido negli interventi. spesso accentra la sua posizione, cosa tra l'altro inspiegabile per uno con la sua corsa, ed i risultati non sono certamente migliori. l'impressione, comunque, è che si stia ritrovando.

Vitale 5: solito canovaccio. parte timido sulla fascia sinistra e cerca più che altro di contenere Isla, tra i più propositivi dell'undici friuliano. nessuna azione degna di nota, solo tanta corsa e qualche cross sbilenco.

Denis 6,5: nella fredda serata napoletana non si registra alcuna conclusione del centravanti argentino, e tuttavia la sua partita è apprezzabile dal punto di vista del sacrificio. lavora molto per la squadra soprattutto a centrocampo e, proprio da una sua iniziativa il Napoli trova il vantaggio: da vero " Tanke" si libera di Coda e, lento come un vero carroarmato, punta la porta di Handanovic per poi affidare la palla ai piedi sapienti di Lavezzi. sempre nella prima frazione di gara conquista la punizione da cui scaturisce il 2-0.

Lavezzi 7,5: è lui l'anima della squadra, l'elemento in più nello scacchiere di mister Reja: sull'invito di Denis non ci pensa su due volte e trova il goal ( complice la deviazione di Lukovic). non c'è avversario che riesca a contenere la sua verve crativa e la sua velocità (vedere Ferronetti come lo blocca su una ripartenza)...anzi no, uno c'è ed indossa una divisa diversa: è l'arbitro che gli nega un rigore sacrosanto, barattandolo per un calcio d'angolo più che dubbio, e che non tutela l'argentino sugli interventi poco urbani degli avversari.

Zalayeta 5,5: entra per sostituire un inconcludente Maggio e per formare un inedito tridente d'attacco con il tandem argentino Lavezzi- Denis, ed i risultati non sono soddisfacenti. patisce sicuramente la scarsa voglia di una squadra stanca, ma gestisce male alcuni palloni che potevano essere interessanti e pericolosi.