Le lacrime napoletane di Fabio Quagliarella sono le lacrime di tutti noi italiani, napoletani, esterrefatti per una nazionale che non è stata all’altezza di quella di quattro anni fa, risultando addirittura agli antipodi, collezionando il peggior risultato di sempre, e meritandosi vacanze anticipate, e processi ora inesorabili ma giusti.
Quagliarella è stato il migliore, ed è il colmo per chi ha giocato meno di tutti (certo non per colpa sua). Sebbene non abbiamo mai risparmiato, durante la stagione le critiche a Fabio, perché le merita, ora mettiamo in luce tutto quello che di buono ha fatto. Ha segnato, altri due gli sono stati annullati, ed in generale è stato l’unico a tenere alto il vessillo azzurro, l’unico ad avere fame, ad avere voglia di fare qualcosa, a sentire la partita, a sentire sua la maglia, a voler lottare per un traguardo sportivo che seppur sportivo ha la sua importanza.
Fabio ha sognato questo mondiale da quanto era bambino, ed ha bagnato l’esordio con un gol, ma non è bastato. In quella situazione chiunque di noi avrebbe pianto: uno contro undici è troppo difficile, e Fabio contro la Slovacchia stava quasi quasi in quelle condizioni. Se il campo ha dato torto a Fabio, l’onore è tutto suo: da questa partita, o meglio, da questo spezzone di gara, Quagliarella può uscirne maturato, come calciatore e come uomo, per essere trascinatore ancora per la Nazionale e anche per il suo Napoli, che ancora si aspetta tanto da lui.
Fabio, riprenditi e continua a sognare e… segnare!
venerdì 25 giugno 2010
martedì 22 giugno 2010
Lippi, fai giocare Maggio e Quagliarella!
L’Italia ai mondiali arranca, fa fatica ad imporsi su squadre molto modeste, e il passaggio del turno vedrà l’ultimo atto con la Slovacchia di Hamsik come decisivo. La squadra appare spenta, fa fatica a far gioco, qualcuno dice è appagata, qualcuno che è fuori forma. In panchina i napoletani De Sanctis, diventato secondo dopo il forfait di Buffon, Quagliarella e Maggio non hanno ancora esordito, e se si esclude il portiere, per i due giocatori di movimento la gara con la Slovacchia potrebbe essere quella giusta. O almeno si spera.
Sì, perché i due azzurri, del Napoli e della nazionale, hanno sia la forma giusta, e lo si è visto a fine stagione e nelle amichevoli, ed hanno soprattutto fame. Fame di esordir, di farsi notare in un palcoscenico mondiale, E, perché no, fame di vincere un mondiale.
Se l’attacco non riesce a trovare gol facilmente, la velocità e l’imprevedibilità di Quagliarella potrebbe fare la differenza.
A centrocampo, con Pepe che si impegna ma conclude poco, e Zambrotta che inizia a sentire il peso delle tante partite giocate, uno come Maggio potrebbe essere l’elemento giusto per far male agli avversari, considerato anche che Camoranesi, ennesimo elemento del pacchetto juventino tanto caro a Lippi, ma che quest’anno non è andato oltre il settimo posto tra acciacchi di ogni tipo, dà più calci agli avversari che al pallone.
Caro Lippi, ora che la qualificazione è a rischio, e puoi “permetterti” di provare il tutto per tutto, prova due ragazzi che vogliono far bene, fai giocare Maggio e Quagliarella!
Sì, perché i due azzurri, del Napoli e della nazionale, hanno sia la forma giusta, e lo si è visto a fine stagione e nelle amichevoli, ed hanno soprattutto fame. Fame di esordir, di farsi notare in un palcoscenico mondiale, E, perché no, fame di vincere un mondiale.
Se l’attacco non riesce a trovare gol facilmente, la velocità e l’imprevedibilità di Quagliarella potrebbe fare la differenza.
A centrocampo, con Pepe che si impegna ma conclude poco, e Zambrotta che inizia a sentire il peso delle tante partite giocate, uno come Maggio potrebbe essere l’elemento giusto per far male agli avversari, considerato anche che Camoranesi, ennesimo elemento del pacchetto juventino tanto caro a Lippi, ma che quest’anno non è andato oltre il settimo posto tra acciacchi di ogni tipo, dà più calci agli avversari che al pallone.
Caro Lippi, ora che la qualificazione è a rischio, e puoi “permetterti” di provare il tutto per tutto, prova due ragazzi che vogliono far bene, fai giocare Maggio e Quagliarella!
sabato 19 giugno 2010
Napoli: i tifosi vogliono Gilardino, De Laurentiis no.
Anche il sondaggio da noi pubblicato ha eletto Gilardino tra gli attaccanti preferiti dai tifosi per il prossimo anno, per cercare di ben figurare nei tre obiettivi che vedranno impegnato il Napoli. Campionato, coppa nazionale, coppa europea.
Gilardino come punta su cui….”puntare” anche se nell’esordio mondiale, il calciatore della Fiorentina ha lasciato un po’ a desiderare, ma è stato servito veramente poco dai compagni, forse perché il modulo adottato da mister Lippi non è molto compatibile con le sue caratteristiche.
Il gioco di Mazzarri, che esalta sia le fasce che gli scambi in velocità, potrebbe fare di Gilardino una vera e propria arma. Ma il presidente invece non ci sta: ha detto chiaramente che Gilardino non rientra nei programmi della società, che intende puntare sui giovani e su giocatori meno conosciuti e quindi disposti ad accettare ingaggi più bassi, almeno in partenza. Si tratta, quindi, Fred, che secondo un buon numero di fonti attendibili sarebbe ad un passo dal Napoli. Fred è calciatore conosciuto agli esperti, ma non al grande pubblico, e quindi non è possibile formulare un giudizio accurato, ma, proprio perché non conosciuto ai più, non si può certo dire che si tratta di un calciatore affermato.
La politica dei giovani ha finora premiato il Napoli, ma è pur vero che fare un’eccezione non sarebbe un dramma, considerato anche che ormai il tetto ingaggi è solo una teoria, e che il Napoli ha fatto strada dai tempi della C.
Chiunque venga, speriamo che faccia bene per i tifosi e per la crescita della squadra. E può darsi che i mondiali possano portare consiglio anche in questo senso, ma magari senza troppi paletti del presidente.
Gilardino come punta su cui….”puntare” anche se nell’esordio mondiale, il calciatore della Fiorentina ha lasciato un po’ a desiderare, ma è stato servito veramente poco dai compagni, forse perché il modulo adottato da mister Lippi non è molto compatibile con le sue caratteristiche.
Il gioco di Mazzarri, che esalta sia le fasce che gli scambi in velocità, potrebbe fare di Gilardino una vera e propria arma. Ma il presidente invece non ci sta: ha detto chiaramente che Gilardino non rientra nei programmi della società, che intende puntare sui giovani e su giocatori meno conosciuti e quindi disposti ad accettare ingaggi più bassi, almeno in partenza. Si tratta, quindi, Fred, che secondo un buon numero di fonti attendibili sarebbe ad un passo dal Napoli. Fred è calciatore conosciuto agli esperti, ma non al grande pubblico, e quindi non è possibile formulare un giudizio accurato, ma, proprio perché non conosciuto ai più, non si può certo dire che si tratta di un calciatore affermato.
La politica dei giovani ha finora premiato il Napoli, ma è pur vero che fare un’eccezione non sarebbe un dramma, considerato anche che ormai il tetto ingaggi è solo una teoria, e che il Napoli ha fatto strada dai tempi della C.
Chiunque venga, speriamo che faccia bene per i tifosi e per la crescita della squadra. E può darsi che i mondiali possano portare consiglio anche in questo senso, ma magari senza troppi paletti del presidente.
mercoledì 2 giugno 2010
Quagliarella, Maggio, De Sanctis: per il Napoli un tris mondiale
L’ultima convocazione mondiale per il Napoli risale addirittura a vent’anni fa. Il tecnico della nazionale era Azeglio Vicini e l’Italia finì terza, eliminata dall’Argentina di Maradona in semifinale allo stadio san Paolo di Napoli. In quell’occasione i giocatori del Napoli anche furono tre: un certo Ciro Ferrara, un centrocampista rivelazione dell’anno, Nando De Napoli, ed un attaccante affermato e tra gli artefici del secondo scudetto azzurro, Andrea Carnevale.
Vent’anni dopo, e ben cinque mondiali dopo, riecco tre giocatori del Napoli nella lista definitiva di Marcello Lippi: un portiere, De Sanctis, che probabilmente sarà solo una riserva, ma non si sa mai, un centrocampista, Maggio, di cui Lippi sfrutterà l’intelligenza tattica (lo ha trasformato in un terzino ) e le doti di corsa, un attaccante, Quagliarella, la cui convocazione definitiva è stata incerta fino all’ultimo, ed al quale Lippi si affiderà probabilmente sfruttando la sua imprevedibilità.
Il Napoli, se un po’ dovrà fare i conti con le loro assenze ad inizio ritiro, può sicuramente essere soddisfatto di queste tre convocazioni, senza contare, poi, quelle di Hamsik, Gargano, e quella mancata di un soffio da Lavezzi. Vuol dire che società, staff tecnico e calciatori hanno lavorato bene nel breve periodo, e possono fare anche meglio, in vista di una stagione che, se porterà i rinforzi giusti, potrebbe essere della definitiva consacrazione per il Napoli tra le grandi del calcio italiano ed europeo.
I tre ragazzi mondiali dovranno sicuramente dare il massimo per contribuire a portare il nome dell’Italia nuovamente in capo al mondo come avvenne quattor anni fa, ma al tempo stesso non dovranno dimenticare che sono calciatori del Napoli, e subito dopo i mondiali dovranno dimostrarsi forse ancor di più professionisti, per rimettersi subito in forma ed allinearsi ai compagni, che dopo la metà di luglio saranno già in campo a correre per preparare l’esordio in Europa League.
In bocca al lupo, ragazzi!
Vent’anni dopo, e ben cinque mondiali dopo, riecco tre giocatori del Napoli nella lista definitiva di Marcello Lippi: un portiere, De Sanctis, che probabilmente sarà solo una riserva, ma non si sa mai, un centrocampista, Maggio, di cui Lippi sfrutterà l’intelligenza tattica (lo ha trasformato in un terzino ) e le doti di corsa, un attaccante, Quagliarella, la cui convocazione definitiva è stata incerta fino all’ultimo, ed al quale Lippi si affiderà probabilmente sfruttando la sua imprevedibilità.
Il Napoli, se un po’ dovrà fare i conti con le loro assenze ad inizio ritiro, può sicuramente essere soddisfatto di queste tre convocazioni, senza contare, poi, quelle di Hamsik, Gargano, e quella mancata di un soffio da Lavezzi. Vuol dire che società, staff tecnico e calciatori hanno lavorato bene nel breve periodo, e possono fare anche meglio, in vista di una stagione che, se porterà i rinforzi giusti, potrebbe essere della definitiva consacrazione per il Napoli tra le grandi del calcio italiano ed europeo.
I tre ragazzi mondiali dovranno sicuramente dare il massimo per contribuire a portare il nome dell’Italia nuovamente in capo al mondo come avvenne quattor anni fa, ma al tempo stesso non dovranno dimenticare che sono calciatori del Napoli, e subito dopo i mondiali dovranno dimostrarsi forse ancor di più professionisti, per rimettersi subito in forma ed allinearsi ai compagni, che dopo la metà di luglio saranno già in campo a correre per preparare l’esordio in Europa League.
In bocca al lupo, ragazzi!
martedì 1 giugno 2010
Quagliarella nella lista mondiale di Lippi: per il Napoli un bene e un male.
Alla fine ce l’ha fatta: Quagliarella entra a far parte della lista definitiva per i mondiali del Sudafrica. Era in forse fino all’ultimo, nei giorni precedenti la diramazione della convocazione definitiva, era stato proprio deciso di portare con se l’attaccante del Napoli, lasciando a casa, tra gli attaccanti, addirittura Rossi e Borriello, altro napoletano. L’imprevedibilità di Quagliarella ha la meglio sulla potenza di Borriello e sulla fantasia di rossi. Chissà, forse Lippi ha voluto premiare il finale di stagione in crescendo del calciatore del Napoli, che dopo i clamorosi tre turni di squalifica è rientrato in campo regalando una meravigliosa doppietta contro l’Atalanta, squadra da lui castigata anche all’andata con il gol più bello della sua prima stagione azzurra, conclusa con undici reti.
Ora Quagliarella avrà la possibilità di giocarsi la carta più importante della sua carriera, dopo l’europeo che lo ha già visto protagonista, seppur per pochi minuti di gioco effettivo. Palcoscenici come il mondiale non esistono, ed in questa vetrina unica l’attaccante azzurro potrà tenere alto l’orgoglio personale, quello della sua città e quello della sua squadra. Proprio la squadra, il Napoli, è forse la parte che meno trarrà giovamento dalla convocazione di Fabio. Seppur già perderà Maggio e De Sanctis, che contribuiscono a dare prestigio alla squadra azzurra, che non aveva nazionali, per di più mondiali, da una vita, il Napoli perderà Quagliarella, e difficilmente riuscirà ad averlo per l’inizio del ritiro, previsto per la seconda metà di luglio.
Il Quaglia, insomma, è chiamato a dare il meglio di se sia in campo che fuori. Ai mondiali deve dare del suo meglio e cercare di contribuire per la vittoria finale, fuori dal campo, in vacanza, dovrà gestirsi bene per tornare subito in forma, allinearsi con il resto della formazione di Mazzarri una volta tornato, e dare del suo meglio in una stagione che anche il Napoli è chiamato a giocare da protagonista.
Ora Quagliarella avrà la possibilità di giocarsi la carta più importante della sua carriera, dopo l’europeo che lo ha già visto protagonista, seppur per pochi minuti di gioco effettivo. Palcoscenici come il mondiale non esistono, ed in questa vetrina unica l’attaccante azzurro potrà tenere alto l’orgoglio personale, quello della sua città e quello della sua squadra. Proprio la squadra, il Napoli, è forse la parte che meno trarrà giovamento dalla convocazione di Fabio. Seppur già perderà Maggio e De Sanctis, che contribuiscono a dare prestigio alla squadra azzurra, che non aveva nazionali, per di più mondiali, da una vita, il Napoli perderà Quagliarella, e difficilmente riuscirà ad averlo per l’inizio del ritiro, previsto per la seconda metà di luglio.
Il Quaglia, insomma, è chiamato a dare il meglio di se sia in campo che fuori. Ai mondiali deve dare del suo meglio e cercare di contribuire per la vittoria finale, fuori dal campo, in vacanza, dovrà gestirsi bene per tornare subito in forma, allinearsi con il resto della formazione di Mazzarri una volta tornato, e dare del suo meglio in una stagione che anche il Napoli è chiamato a giocare da protagonista.
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