giovedì 29 novembre 2012
E adesso guai a chi sottovaluta il Pescara
Guai a sottovalutare il Pescara adesso, guai a rendere indigesto quello che potrebbe sembrare uno spuntino di mezzogiorno in programma domenica al san Paolo. Sarebbe da polli avere negli occhi quell'8-2 che è l'ultimo risultato rifilato agli abbruzzesi, dal Napoli che aveva sul petto lo scudetto, o di quel 6-0 dell'anno prima.
Bisogna trattare il Pescara con rispetto, e fare il possibile per avere la meglio sugli abbruzzesi, che di certo sono in difficoltà in classifica e non verranno a Napoli a fare l'agnello sacrificale.
Con la maglia azzurra ci sarà l'ex Insigne che sulla sponda adriatica ha fatto faville lo scorso anno, e che ancora non ha dimostrato tutto il suo valore all'ombra del Vesuvio, a casa sua.
Approfittando che la Juve gioca il derby di Torino, che può offrire mille sorprese, e l'Inter se la vedrà con il Palermo che pare attraversare un nuovo stato di forma, il Napoli vincendo può "rischiare" il colpaccio.
Guai a fare i soliti errori, guai a sottvalutare gli abbruzzesi, guai a non dre il 101% per vincere!
lunedì 26 novembre 2012
Le pagelle di Cagliari-Napoli
De Sanctis 6: un paio di parate non difficili, e il rischio beffa a fine primo tempo sul suo stesso rinvio.
Gamberini 6,5: cerca spesso l'anticipo, e spesso gli riesce. Dubbio il suo intervento in area su Conti nel primo tempo.
Cannavaro 6: qualche bella chiusura in diagonale, qualche altro disimpegno non impeccabile.
Britos 6,5: in crescita sotto il profilo atletico, e si vede dalla sicurezza con cui stacca di testa.
dal 65' Mesto 6: qualche interssante giocata sulla destra, è lui il titolare in pectore, ora che MAggio non è al top.
Behrami 7: Un muro, una roccia, un lottatore. Ci ha già abituato a gare del genere, in cui non sbaglia nulla e non si passa mai, ma è sempre un nuovo piacere vederlo giocare così. Gargano è un lontano ricordo.
Inler 6,5: in crescita. Pensa, ma quando c'è da picchiare duro c'è, eccome.
Dzemaili 5,5: cerca principalmente la giocata offensiva e l'inserimento, ben protetto da Behrami e Inler, ma spesso si perde.
68' Vargas 5,5: vivace, ma non mordace.
Zuniga 5,5: continua a sbagliare tanto in attacco, forza spesso il tiro e il dribbling.
Hamsik 6,5: nel primo tempo si nasconde un po', poi nella ripresa esce come sa far lui, e regala al Napoli e ai tifosi una perla da tre punti.
Insigne 5,5: un palo e altre due occasioni gettate alle ortiche per la eccessiva ricerca del bel gol in luogo dell'efficacia sono veramente troppo. Un peccato, perchè è un talento e si vede, ma deve essere più umile sotto porta. Qui si è in serie A.
84' s.t. Dossena s.v.
All.: Mazzarri 6,5: ha allestito un modulo solido, con il centrocampo che ha protetto bene la difesa e saputo far ripartire l'attacco. Da ripetere, magari in trasferta o quando si deciderà di far riposare Cavani.
Cagliari-Napoli 0-1
Napoli: De Sanctis, Gamberini, Cannavaro, Britos, Maggio (65' Mesto), Behrami, Inler, Dzemaili (68' Vargas), Zuniga, Hamsik, Insigne (84' Dossena). A disp.: Rosati, Colombo, Aronica, Fernandez, Grava, Uvini, Donadel, El Kaddouri. All.Walter Mazzarri
Cagliari: Agazzi, Pisano, Rossettini, Ariaudo, Avelar, Ekdal (80' Ibarbo), Conti, Nainggolan, Thiago Ribeiro (84' Cepellini), Nenè (87' Dessena), Sau. All. Pulga - Lopez
Arbitro: Giannoccaro di Lecce
Marcatori: 73' Hamsik
Note: ammoniti Dzemaili, Rossettini, Avelar
Il cuore Napoli è tornato, e entusiasma a più non posso. Anche senza Cavani, con un centrocampo reattivo, emozionante, vince soffrendo e da grande squadra porta a casa tre punti ceh riaprono il proprio campionato sotto tutti i punti di vista.
Non è bellissima la partita, ciononostante il Napoli ha tre occasioni nitide con Insigne, fermato veramente solo dalla sfortuna. Ma poi il gol arriva, meritato, con una perla di Hamsik, che finalizza una bella azione corale di tutta la squadra.
Il Cagliari è tonico, non molla, mette paura agli azzurri, che stavolta, nonostante qualche solita sbavatura, hanno retto la pressione, e meritato il successo voluto dall'inizio alla fine.
Adesso ci sarà il Pescara, ma lo diciamo con ampio anticipo: attenti a sottovalutare gli abbruzzesi, attenti, soprattutto, ai cali di tensione proprio adesso!
domenica 25 novembre 2012
Mazzarri, bisogna far riposare Maggio!
Contro il Cagliari, nell'insolita gara del lunedì alle 19, Mazzarri avrà qualche problema relativo alla formazione da mandare in campo. Mancheranno Cavani per squalifica, e sia Campagnaro che Pandev per infortunio.
Se Insgne è ancora acciaccato, ma ce la farà, e Vargas non dà tantissime garanzie visto il rendimento non ottimale, è difficile poter rinunciare ai titolari disponibili. Ciononostante, Mazzarri farebbe bene a non mandare in campo Christian Maggio.
Il numero undici azzurro già da un bel po' di giornate sta dimostrando di non essere in forma, e sta sbagliando occasioni da gol, passaggi, chiusure difensive, rientri. Insomma, a tratti è un disastro, non è il solito Maggio, ed è fisiologico.
Ma proprio perchè capita a tutti i giocatori un momento di forma negativo durante la stagione, è necessario che il tecnico lo metta a riposo.
Non sarebbe uno scandalo far riposare Maggio, soprattutto adesso che Mesto si sta finalmente ambientando, e Zuniga ha recuperato.
Contro il Cagliari non occorre giocare necessariamento con due punte, ma potrebbe andar bene anche un solo attaccante, magari supportato da Hamsik. Il Napoli può far leva sull'imprevedibilità del suo gioco da sviluppare sulle fasce, emagari sfruttare gli scambi corti negli spazi stretti.
giovedì 22 novembre 2012
Le pagelle di Aik-Napoli
Rosati 6: sorpreso dal gol, ma per il resto è normale amministrazione.
Gamberini 5,5: cerca troppo spesso l'anticipo senza fortuna, rischiando di mettere in pericolo la propria difesa.
Aronica 4: ancora una brutta partita, resa ancora più brutta da un'espulsione evitabile.
Britos 5: spesso in ritardo, troppo falloso e sporco negli interventi.
Mesto 5,5: subisce il campo non impeccabile forse più di tutti. Limitata la sua spinta in avanti.
dal 64' Zuniga 5,5: mai pericoloso, sbaglia un po' troppo.
Dzemaili 6,5: bel gol del momentaneo vantaggio. Partita all'altezza della situazione nel ruolo alle spalle delle punte.
dal 73' Hamsik 5,5: non tocca mai palloni. Ininfluente il suo ingresso.
Donadel 5: non tiene il passo degli avversari, cerca troppo il gioco falloso.
dal 62' Inler 6: mette un po' d'ordine al centrocampo.
Behrami 6: qualche errore anche per lui, ma nel complesso se la cava.
Dossena 6: tanta buona volontà.
Vargas 5: ancora non all'altezza.
Cavani 7: un assist e il gol decisivo, lo smalto del solito campione, anche incide anche quando le occasioni non sono tantissime.
Mazzarri 6,5: il turn over regge in termini di risultato, ma non di gioco. E' complice anche il campo, ma non è una scusa.
Aik-Napoli 1-2
Napoli: Rosati, Gamberini, Aronica, Britos, Mesto (64' Mesto), Dzemaili (73' Hamsik) , Donadel (62' Inler), Behrami, Dossena, Vargas, Cavani. A disp.De Sanctis, Cannavaro, Maggio, El Kaddouri. All.Walter Mazzarri
AIK Solna: Turina, Lorentzson, Karlsson, Backman, Johansson, Lundberg, Danielsson, Moro, Quaison (76' Karikari), Bangura, Borges. All. Andreas Alm
Arbitro: Ovidiu Alin Hategan (romania)
Marcatori: 20' Dzemaili, 35' Danielsson, 93' Cavani rig.
Note: espulso Aronica. Ammoniti Moro, Cavani, Backman, Behrami
Ci pensa Cavani. Il Matador segna l'ultimo gol nello stadio dell'Aik in via di demolizione e spegne le speranze di qualificazione degli svedesi. E' una vigilia di violenza, faida nei confronti dei napoletani, altrettanto violenti all'andata.
In campo è un brutto vedere. A centrocampo il gioco è spezzettato, fatto di lanci lunghi, rimpalli, e coperture non sempre ottimali da entrambe le parti. Il Napoli non gioca bene, ancora una volta infarcito di riserve, ma c'è Cavani, il faro che conduce questa squadra, che ricama un assist al bacio per Dzemaili, complice il portiere avversario, portando in vantaggio il Napoli.
Ma in difesa si soffre, magari per cose da poco, ma si subisce, e il pareggio arriva con il più assurdo dei colpi di testa, che sorprende Rosati.
La ripresa è una fuffa di interruzioni, palloni calciati a volte fuori misura, l'espulsione assurda, evitabile, ma meritata di Aronica, e il gol del Matador, che proprio all'ultimo secondo mette a segno quel rigore che è un match ball, in maniera impeccabile, come sanno fare i campioni, e stavolta non sbaglia.
Gol e qualificazione, si passa al turno successivo: il Napoli c'è, ed ora contro il Psv in ballo sarà solo l'orgoglio di rivincita.
domenica 18 novembre 2012
Napoli-Milan 2-2
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio (89' Vargas), Dzemaili, Inler, Hamsik, Zuniga (87' Dossena), Insigne (66' Mesto), Cavani. A disp.Rosati, Colombo, Britos, Grava, Fernandez, Aronica, Donadel, El Kaddouri. All.Walter Mazzarri
Milan: Abbiati, De Sciglio, Mexes, Acerbi, Constant, De Jong, Montolivo (76' Pazzini), Nocerino, Bojan (85' Niang), El Shaarawy, Boateng (80' Robinho). All. M.Allegri
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatori: 4' Inler, 30' Insigne, 44' El Shaarawy, 82' El Shaarawy
Note: ammoniti Cavani, Cannavaro, Bojan, El Shaarawy
Un vero peccato per quel pari, che era stato vittoria fino a dieci dalla fine. Ma gli errori si pagano, il Napoli lo sa, ma continua a farli. Basta concedere spazio ad un attaccante di serie A, seppur giovane, e puoi subire un gol anche se non dall'area di rigore.
Serve a poco aver fortuna se il portiere avversario non è in giornata, se poi si subisce in contropiede un gol da polli, si sbaglia ancora troppo sotto porta e insomma non si riesce ad avere quella cattiveria che condiziona una grande squadra.
Nonostnte tutto ci è andata bene. Sia Inter e Juve hanno pareggiato, mantenendo inalterate le distanze. Ma la Fiorentina ha vinto, e ci ha raggiunti. Il messaggio è chiaro: non bisogna sottovalutare mai nessuno, e giocare sempre alla morte contro tutti.
domenica 11 novembre 2012
Le pagelle di Genoa-Napoli
De Sanctis 6: solo una parata re due gol subiti senza colpe.
Campagnaro 6: un po' più in difficoltà rispetto al solito su Immobile.
dal 65' Mesto 7: gran gol del pareggio e assist per il gol vttorai di Hamsik. Prova molto convincente, che lo candidata ad una maglia da titolare anche in campionato considerata il periodo no di Maggio.
Cannavaro 6: nel primo tempo soffre un po' la marcatura di Immobile quando transita dalle sue parti, nella ripresa invece gli prende le misure, e spesso lo fa cadere in fuorigioco.
Gamberini 6: interventi precisi e puliti, ma qualche sbavatura sulle palle inattive.
Maggio 4,5: a tratti disastroso, non è in condizione e forse il bimbo lo costringe a notti insonni. Sbaglia sia in attacco che in difesa.
Behrami 6,5: una diga, ma anche troppo, visto che il suo calcio aggressivo ed efficace gli costa ancora un giallo.
dal 73' s.t. Inler s.v.
Dzemaili 5,5: non trova la quadratura del cerchio e le misure al centrocampo di Marassi.
Hamsik 6,5: il Genoa è una delle squadre contro le quali segna più spesso, e neanche stavolta si è fatto pregare. Poteva fare anche di più in fase offensiva, come ha fatto nel finale di gara.
Dossena 6: meglio rispetto alle precedenti uscit: Tonico e volitivo in fase offensiva, un po' meno in fase difensiva, ma per sua fortuna con il genoa ad una sola punta c'è poco da lavorare.
Cavani 7: ancora una partita di grande generosità, due gol mancati ed uno fatto, con una semplicità e diinvoltura che sconvolgono.
Pandev 5,5: si ferma quasi subito, ma si era già intuito che neanche questa sarebbe stata una delle sue migliori gare.
dal 38' s.t. Insigne 7: il suo ingresso porta grande vivacità e imprevedibilità. Il gol è meritato, perchè lo ha cercato, stavolta senza maniacale insistenza, e perchè è stato bravo a giocare per la squadra.
All.: Mazzarri 6,5: indovinati i cambi, ma a questo punto viene consequenziale dire che un po' meno indovinato è stato l'undici di partenza. E' vero che crede fermamente nei titolarissimi, ma è pur vero che non bisogna forzare in campo chi non sta benissimo, vedi Maggio e Pandev. In compenso questa squadra ha ritrovato il cuore che lo contraddistingue.
Genoa-Napoli 2-4
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Behrami (73' Inler), Dzemaili, Hamsik, Dossena, Cavani, Pandev (38' Insigne). A disp.Rosati, Colombo, Aronica, Britos, Fernandez, Grava, Donadel, Vargas. All.Walter Mazzarri
Genoa: Frey, Sampirisi, Granqvist, Canini, Moretti, Jankovic, Kucka, Tozser (62' Seymour), Bertolacci (70' Merkel), Antonelli (82' Piscitella), Immobile. All. Luigi Delneri
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatori: 23' Immobile, 54' Mesto, 56' Bertolacci, 79' Cavani, 90' Hamsik, 90'+4' Insigne
Note: ammoniti Dzemaili, Behrami, Merkel.
E' tornato quel pazzo Napoli che ci piace, e che speriamo rimanga a lungo così. Come contro il Dnipro, rimonta a risultato fotocopia, e anche prestazione, stavolta del NApoli 1 che ritrova ciò che è suo: gol, vittoria e avanzamento in classifica. E adesso continuiamo così, senza ffermarci, per tenere il passo di chi ci sta davanti, Juve e Inter, speriamo che come noi anche loro ogni tanto incappino in qualche passo falso.
Parte subendo ancora una volta il Napoli, che subisce una rete assurda dal core 'ngrato Immobile, e qualcuno già pensava al peggio. Nella ripresa pareggia col gol dell'ex di Mesto, ma è solo un'illusione, perchè il Genoa pareggia nello spazio di un pronti via.
Ma per questo Napoli ora basta perdere in maniera assurda, bisogna riprendere a vincere come sa fare: col cuore, nel finale, dimostrando ai suoi tifosi che ci tiene a vincere sempre e a non mollare fino al triplice fischio finale.
Cavani pareggia su assist di Hamsik a dieci dalla fine, con un gol che impressiona per facilità di esecuzione, dribbling a Frey e palla in rete di sinistro. Il bello deve ancora venire, perché Hamsik segna proprio ad un minuto dallo scadere quello che è il gol della vittoria. Colpo di testa, anzi, di cresta in tuffo e Napoli avanti. Poi Insigne mette la ciliegina sulla torta in contropiede su suggerimento di Cavani, che ha ricordato tanto quel gol che il Matador fece segnare a Lavezzi contro il Cagliari qualche anno fa.
Il Napoli è tornato, ma adesso deve stare attento a non andare via. Serve di nuovo la solidità difensiva la compattezza tra i reparti che si è vista solo in parte. Associare questo al cuore di tutti non può che farci volare.
giovedì 8 novembre 2012
Napoli-Dnipro 4-2
Napoli: Rosati, Fernandez, Aronica (73' Pandev), Britos, Mesto, Donadel (55' Hamsik), Inler, Dzemaili, Dossena, Cavani, Vargas (55' Insigne). A disp.De Sanctis, Campagnaro, Maggio, Hamsik, Behrami, Insigne, Pandev. All.Walter Mazzarri
FC Dnipro: Lastuvka, Mandziuk, Mazuch, Odibe, Denisov, Fedetskiy (86' Matheus), Rotan, Kankava, Konoplyanka (82' Cheberyachko), Aliev (56' Giuliano), Zozulya. All. Juande Ramos
Arbitro: Yefet (Israele)
Marcatori: 7' Cavani, 33' Fedetskiy, 52' Zozulya, 77' Cavani, 88' Cavani, 90'+3' Cavani
Note: ammoniti Konoplyanka, Aliev, Inler, Rotan, Mandziuk, Fernandez
Il solito Napoli, ma anche il solito Matador Cavani, che stavolta ne fa quattro, un record, e batte quasi da solo il Dnipro, ceh scende sulla terra. Nulla è compromesso, quindi, in Europa League nonostante in questa competizione giochi un Napoli di nani in cui l'unico gigante è l'uruguaiano.
Proprio il Matador è una delle poche eccezioni al turn over di Mazzarri, che alla fine ha ragione, e si rende conto ancora una volta che riesce ad ottenere i risultati quando in campo vanno i migliori.
La difesa balla, indipendentemente dagli attori, e in particolare sui calci piazzati, il centrocampo 2 è fuori posizione, è oltrepassabile come il burro, e solo l'attacco, anzi, solo Cavani si salva, perchè a vedere Vargas ci si dispera, e ci si dispiace. Spesso si trova proprio Cavani a mettere un mezza in due reparti che tendenzialmente non dovrebbero competergli.
Un po' di estro di Hamsik nel finale, ma tanto, tanto Matador, in corsa, di rapina, di opportunismo, e su punizione, regalano un poker assurdo, inimmaginabile, da marziano, che prende il Napoli per i capelli e riportarlo in corsa, oltre a dargli morale per un campionato e una stagione che sono ancora tutti da giocare.
domenica 4 novembre 2012
Napoli-Torino 1-1
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Behrami, Dzemaili (77' Inler), Hamsik, Dossena (86' Aronica), Pandev (63' Insigne), Cavani. A disp.Rosati, Colombo, Britos, Fernandez, Grava, Donadel, Mesto, Vargas. All.Walter Mazzarri
Torino: Gillet, Darmian, Glik, Rodriguez, D Ambrosio, Basha, Gazzi (46' Brighi), Cerci, Sgrigna (70' Sansone), Bianchi, Vives (74' Santana). All. G. Ventura
Arbitro: Valeri di Roma
Marcatori: 6' Cavani, 91' Sansone
Note: ammoniti Dzemaili, Basha, Cerci, Brighi, Behrami, Dossena, Sansone. Espulso Mazzarri al 90'.
La frittata è fatta, anzi, rifatta. Stavolta del finale, nell'ex zona Napoli che anni fa ci dava tante soddisfazioni. Ora ci pensa Aronica a regalare al Torino un pareggio insperato. Incredibile, da non credere.
Il Napoli ha avuto il merito di sbloccare il risultato con il solito Cavani, ma ha poi smesso di giocare, limitandosi a gestire la palla in difesa, aspettando le sortite del Torino.
Napoli svuotato nelle idee e nelle gambe, che ha lasciato giocare il Torino, non di certo granchè, e lo si sapeva, ma la squadra di Ventura è stata rimessa in gioco da quell'incredibile retropassaggio di Aronica, che sfrutta il terreno bagnato, diventa lento, diventa un assist per sansone, che dribbla De Sanctis, prende la mira, ed il pareggio è facile.
Primo treno perso per la testa della classifica, che vede Juve e Inter separate da un punto, e Napoli a inseguire a quattro dalla seconda, ora braccato anche dalla Fiorentina.
I campionato di vertice non si fanno solo a parole, ma tenendo la concentrazione sempre alta. Non voglio entrare nel merito della rosa, perchè questa rosa quando vince la si esalta, solo bisogna essere continui, concentrati e con una mentalità sempre vincente: insomma, in campo per poter puntare al vertice bisogna essere undici Cavani!
giovedì 1 novembre 2012
Atalanta-Napoli 1-0
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (69' Mesto), Maggio, Behrami (54' Dzemaili), Inler, Hamsik, Dossena (76' Vargas), Insigne, Pandev. A disp.Rosati, Colombo, Aronica, Grava, Fernandez, Donadel, El Kaddouri. All.Walter Mazzarri
Atalanta: Consigli, Bellini, Stendardo, Manfredini, Brivio, Schelotto (85' Raimondi), Carmona, Cazzola, Bonaventura, Moralez (82' De Luca), Denis. All.
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 19' Carmona
Note: ammoniti Cannavaro, Cazzola, Pandev, Carmona, De Sanctis
Il Napoli perde a Bergamo e perde il contatto con la vetta della classifica, ora in mano alla Juv e all'Inter, che si affronteranno nella prossima sfida. Una gara strana quella di fine ottobre, con la formazione azzurra che ha subito gol nell'unico tiro in porta dei padroni di casa, e non è riuscito a concretizzare nessuna occasione, pur avendone avute ben otto limpide. E' mancato ancora Cavani e si è visto, ma la di là dell'assenza dell'uruguaiano, capitno partite così, pazienza.
Brucia perdere in questo modo, ma si gioca tanto e ogni tanto un passo falso ci può anche stare. L'importante è non somatizzare, ma riprendersi presto in vista della prossima gara. Domenica a Napoli ci sarà il Torino.
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