lunedì 26 aprile 2010

E' un Napoli "Lavezzi - dipendente"?

Dopo il bel successo col Bari abbiamo parlato di Lavezzi come un leader finalmente completo, capace di andare anche in gol, oltre a propiziare quelli dei compagni, mettendo in subbuglio le difese avversarie. Ma mai abbiamo dimenticato che il Napoli resta un collettivo. Il collettivo si è visto anche domenica contro il Cagliari, ma il Napoli non è riuscito a vincere.

Se la difesa non ha corso praticamente mai pericoli, il centrocampo ha girato abbastanza bene. Hamsik si è dato da fare, cercando di portare palla in avanti, per servire i compagni. Stesso discorso vale per Zuniga e Campagnaro, che ce l’hanno messa tutta per servire gli attaccanti, Denis su tutti. Proprio quest’ultimo, insieme all’improvvisato compagno di ruolo, Bogliacino, non sono stati all’altezza della situazione, con il primo che ha sbagliato veramente troppo, ed il secondo che ha inciso veramente poco, combattuto tra il ruolo di trequartista e quello di punta vera e propria.

Un Napoli, insomma, che è venuto meno negli ultimi metri dove, guarda caso, agisce il Pocho Lavezzi. L’argentino ha lasciato il campo dopo meno di mezz’ora di gioco, probabilmente per una contrattura, e sarà in dubbio fino all’ultimo il suo recupero per la gara con il Chievo. Da quel momento, seppur la squadra ha lottato per cercare il gol, è venuto a mancare quel tocco di imprevedibilità, di velocità e anche di efficacia, che di solito caratterizzano le gare dell’argentino. Considerando anche l’ultima gara, in cui il Pocho ha messo a segno una doppietta, è mancato anche chi riesce a far gol, considerato anche che Hamsik, capocannoniere azzurro, si è dedicato principalmente a fornire assist ai compagni.

Un Napoli Lavezzi – dipendente insomma, in questo finale di stagione. A tre gare dalla fine, questo fattore potrebbe risultare un problema, considerando soprattutto che il Pocho è malconcio a causa di un problema muscolare, Quagliarella è reduce da una squalifica che finirà di scontare solo la prossima domenica, Denis ha bisogno di raddrizzare la sua mira sotto porta, e Hamsik è pur sempre un centrocampista. Il Napoli è chiamato a fare, possibilmente, bottino pieno, ed è per questo che ognuno degli elementi della rosa è chiamato a fare del suo meglio, superando i rispettivi limiti. In palio, del resto, c’è l’Europa.

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