sabato 3 aprile 2010

Lazio - Napoli 1-1

Lazio: Muslera, Biava, Dias, Radu, Lichtsteiner, Brocchi, Ledesma, Mauri, Kolarov, Rocchi (1' st Zarate), Floccari (34' st Cruz). A disp. Berni, Stendardo, Baronio, Del Nero, Hitzlsperger. All. Reja
Napoli: De Sanctis, Grava, Cannavaro, Campagnaro, Maggio (8' st Rinaudo), Pazienza, Gargano, Zuniga, Hamsik, Quagliarella, Lavezzi. A disp. Gianello, Rullo, Bogliacino, Cigarini, Maiello, Denis. All. Mazzarri
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 4' pt Floccari (L), 38' pt Hamsik (N)
Note: ammoniti Biava, Rinaudo, Lichtsteiner, Radu.

Napoli di Pasqua in rosso Natale non va oltre il pari contro la Lazio, contro Reja e finisce di nuovo ai margini dell’Europa, anche se mancano ancora sei partite di qui alla fine, e tutto ancora può succedere. Napoli volitivo, superiore alla Lazio, ma fa il gioco dei padroni di casa. La gara va avanti disordinata, con i centrocampo che saltano quasi subito, e la Lazio passa, con Floccari. La formazione di Mazzarri ha i soliti problemi: produce gioco, ma si perde negli ultimi passaggi, e sotto porta.

Il gioco sulle fasce entusiasma, il nuovo modulo con Quagliarella e hamsik asupporto di Lavezzi mette imprevedibilità, soprattutto quando gli esterni Maggio e Zuniga girano, ma manca la mira e sia Lavezzi che Hamsik vanificano due ghiotte occasioni. Poi Quagliarella decide di diventare nuovamente assist man, e allora sfodera un assist al bacio per Hamsik, che regala una volee di destro da cineteca, che ha lasciato lui stesso di sasso.

Il pari di Hamsik, con la Lazio che sta a guardare, fa sperare in una nuova rimonta azzurra, che stavolta non arriva. La ripresa si porta avanti priva di gioco per entrambe le formazioni. In campo si vedono squadre stanche, affaticate dal primo caldo dell’anno, e a volte veramente di un’impreciso che stupisce, quasi ai limiti del ridicolo.

Il Napoli ci prova ancora, ma le fasce sono scariche: Maggio esce stremato, Zuniga non è più lucido, a centrocampo Gargano e Pazienza sbagliano un po’ troppo, e a Quagliarella e Lavezzi non resta che stare a guardare.

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