Cresce l’attesa, in tv, sui giornali, e ai botteghini. Si avvicina l’insolito giovedì che vedrà per il Napoli la sfida più attesa, quella con la Juventus. La vecchia signora, battuta alla grande all’andata, avversaria odiata, irrisa, un po’ anche temuta, ma mai da sottovalutare. Una signora incerottata, ma non doma, che ultimamente sta perdendo ovunque, e ci terrebbe a fare il colpaccio proprio a Napoli. Questo è da evitare, ed il Napoli dovrà fare suo l’incontro, perché anche un pareggio equivarrebbe ad una mezza sconfitta.
Il Napoli è chiamato a dare il massimo, ad eguagliare, almeno quanto a intensità, la gara pareggiata egregiamente con il Milan, con in più, la voglia di condurre il match dall’inizio alla fine, per vincerlo, e soprattutto mantenere il vantaggio. Mazzarri sta lavorando sulla mente degli undici che manderà in campo, oltre che sull’aspetto fisico, sul quale il Napoli, domenica, è parso per la prima volta in lieve ritardo di condizione. In particolare alcuni elementi, proprio nei minuti cruciali in cui il Milan continuava a spingere con i soliti Ronaldinho, Pirlo, Inzaghi e il nuovo entrato Huntelaar.
In particolare abbiamo visto Christian Maggio arrancare, dopo la generosa prova in raddoppio su ronaldinho e a supporto di Grava. Maggio, infatti, è stato poi sostituito, ed è facile ipotizzare chee giovedì contro la Juve possa mollare a partita in corso. Mazzarri vuole schierarlo titolare, ma è difficile poter contare su di luii per tutta la gara. Del resto il tecnico azzurro, sulle fasce, non ha molte soluzioni, viste le assenze di Aronica e di Dossena (nuovamente infortunato, stagione sfortunata per lui) con Zuniga costretto a presidiare la fascia sinistra per necessità più che per attitudine, ma il colombiano contro la Fiorentina si è ben comportato.
Altro giocatore che necessita di riposo è Marek Hamsik. E’ un fantasma, non si propone, rallenta il gioco suo e dei compagni, gli manca la lucidità e l’inventiva dei tempi migliori, ed è lontano parente di quel calciatore che proprio all’andata à stato tra i protagonisti assoluti. In panchina scalpita Cigarini, che nelle partite importanti ci mette del suo, ma se continua a giocare poco non potrà mai esprimersi appieno.
In attacco Q
uagliarella sta recuperando, ma non è ancora al top. Domenica contro il Milan ha avuto molte occasioni, ma non le ha sfruttate, e peraltro ha subito un paio di duri colpi, tra cui uno che gli ha provocato una sub lussazione alla spalla, messa a posto in tempo reale dall’ottimo medico del Napoli. Denis non sta mai con piacere in panchina, ma deve egli stesso riconoscere che conclude molto di più quando entra a partita in corso.
Nonostante le riflessioni qui fatte, Mazzarri è intenzionato a schierare la miglior formazione a sua disposizione. Noncurante delle stanchezze di alcuni, darà spazio ai giocatori di cui maggiormente si fida, compatibilmente con le assenze. E’ probabile che egli stesso sa che una gara come la Juve, dalle grandi motivazioni, fa dimenticare la fatica, e tutti, chi è stanco e chi no, vogliono e devono dare il massimo.
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