domenica 7 marzo 2010

Bologna-Napoli 2-1: così no!

Bologna: Viviano, Raggi, Portanova, Britos, Lanna, Buscè, Guana, Mudingayi, Modesto (41' st Mingazzini), Adailton (20' st Gimenez), Zalayeta (32' st Succi). A disp. Colombo, Zenoni, Moras, Casarini. All. Colomba
Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Rinaudo (15' st Dossena), Maggio, Gargano, Pazienza (4' st Denis), Aronica, Hamsik (33' st Cigarini), Lavezzi, Quagliarella. A disp. Gianello, Zuniga, Bogliacino, Hoffer. All. Mazzarri
Arbitro: Romeo di Verona
Marcatori: 7' pt Zalayeta (B), 12' pt Adailton (B), 14' pt Rinaudo (N)
Note: ammoniti Rinaudo, Aronica, Cannavaro

In serie A gli errori si pagano cari, ed ecco che è possibile anche perdere contro il Bologna, per due episodi. Dopo è difficile recuperare, in questo caso è stato impossibile, e se si comincia a giocare solo nel secondo tempo può non bastare, anche se si gioca con tre punte più altri due uomini offensivi. Questo è accaduto al Napoli, che in terra emiliana ha collezionato la seconda sconfitta della gestione Mazzarri.

La zona Champions si allontana, e ora è a rischio anche quella Europa League, ma con i tre punti tutto può cambiare, in poco tempo, nel bene e nel male.
Quello che fa riflettere è l’atteggiamento del Napoli sempre a due volti, che per ritrovare il bandolo della matassa deve prima subire gli schiaffi dagli avversari. Il tutto condito da un attacco sempre più sterile, e a questo punto mal assortito. Ci siamo resi conto che i due attaccanti di movimento, Lavezzi e Quagliarella, supportati da Hamsik, non vanno bene, e forse bisognerebbe affiancare uno di loro a Denis. Certo non è facile sacrificarli, ma, considerando come anche oggi ha giocato, sarebbe da sacrificare Qyuagliarella, che ha sfiorato la rete solo su punizione.

Se Mazzarri sostiene che il Napoli è la sua nazionale, deve fare il selezionatore, quindi dare spazio a chi è più in forma. Tra questi non c’è Quagliarella, quindi che lo faccia accomodare in panchina. Subito dopo ci metterei Hamsik, che sembra più impegnato a scalare il Vesuvio nella pubblicità, e poi in campo è stanco. Per raggiungere certi obiettivi bisogna mantenere il passo delle prime. Il Napoli ha fatto l’andatura fino a gennaio, ora è in calo, ma nonostante il calo bisogna limitare i danni, prima che sia troppo tardi.

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