Sono bastati due pareggi, un po’
scialbi, ma nemmeno tanto sorprendenti, contro due cosiddette piccole, quelle
che, è risaputo, si difendono in dieci, per fare di una squadra di fenomeni una
banda di musica. Ma il calcio è così, in particolare in Italia, ormai abbiamo
le spalle larghe, e il Napoli ne è stata vittima ancora una volta.
Così, dopo i pari con Bologna e Siena,
il Napoli si è ripreso ciò che è suo contro l’Inter in coppa Italia, meritando
la semifinale, ed è tornato ad essere una squadra di fenomeni.
Fenomeno su tutti stavolta è
stato Cavani, aspettando il miglior Pocho, che si sta rimettendo in sesto dopo l’infortunio.
LA squadra finalmente ha mostrato una certa attenzione a centrocampo e in
difesa, dove stava difettando da un po’ di tempo a questa parte. Mazzarri è
stato bravo a correggere i difetti della sua squdra, segnale che sta lavorando
per il miglioramento continuo, e contro la formazione di Ranieri ci sono state
veramente poche sbavature.
Adesso dove bisogna puntare è
sulla continuità: al Napoli manca il filotto, e mancano i punti in classifica,
oltre dieci, ceh legherebbero la formazione azzurra alle squadre di vertice.
Non è facile, chiaro, ma il Napoli ci può riuscire perché non è ancora cotto,
ma ha una stagione ancora tutta da giocare, in barba a tutti i detrattori.
Calma quindi, calmi tutti, sia chi del Napoli parla, sia a chi del Napoli fa
parte (vedi De Laurentiis, che battibecca con i tifosi, e Mazzarri,
squalificato per due giornate in Champions): il Napoli c’è ancora!
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