Siena: Pegolo, Pesolo, Terzi, Contini, Vitiello, Bolzoni,
D'Agostino (44' st Angelo), Vergassola, Del Grosso, Brienza (40' st
Parravicini), Calaiò (35' st Destro). A disp. Farelli, Belmonte, Reginaldo,
Gonzalez. All. Sannino
Napoli: De Sanctis, Campagnaro (25' st Zuniga), Cannavaro,
Aronica, Maggio, Inler (25' st Dzemaili), Gargano (11' st Lavezzi), Dossena,
Hamsik, Pandev, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. All.
Mazzarri
Arbitro: Damato di Barletta
Marcatori:
22' st Calaiò, 41' st Pandev
Note: ammoniti Campagnaro, Vitiello, Pesoli, Aronica,
D'Agostino. Al 34' st Pegolo ha parato un rigore a Cavani.
Un pari che sa di sconfitta, ma che poteva diventare anche
vittoria. Se fosse stato il miglior Napoli, quello che è mancato oggi. Perché,
come contro il Bologna, sono mancati i migliori e alla distanza si vede.
Calaiò è l’ex che segna e non esulta, un gol che è un
regalo, ci pripvoa Cavani in tutti i modi, anche dal dischetto, ma niente da
fare, e alla fine Pandev salva e sfiora il colpaccio.
I critici ci danno fuori da ogni lotta di vertice, ma forse
è meglio, così possiamo lavorare più tranquilli. Non siamo fuori da nulla, vedi
Inter, ma di qui alla fine, ora che siamo al giro di boa, bisogna fare
veramente sul serio, indipendentemente dagli impegni infrasettimanali, dal
mercato e da tutto il resto.
Bisogna dare tutto quello che si ha, poi si tireranno le
somme solo alla fine.
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