Napoli: De Sanctis, Campaganaro, Cannavaro, Aronica, Maggio,
Gargano, Inler (37' st Dzemaili), Zuniga, Hamsik (43' st Dossena), Lavezzi (20'
st Pandev), Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. All. Mazzarri
Inter: Castellazzi, Maicon, Ranocchia, Samuel, Chivu,
Zanetti, Thiago Motta (32' st Zarate), Cambiasso, Obi (1' st Alvarez),
Sneijder, Milito. A disp. Julio Cesar, Faraoni, Cordoba, Poli, Castaignos. All.
Ranieri
Arbitro: Celi di Campobasso
Marcatore: 6' pt Cavani rig., 48' st Cavani
Note: ammoniti Chivu, Sneijder, Milito, Maggio, Gargano
Oi vita oi vita mia, finalmente, di nuovo, perché il Napoli
c’è, forse lo avevano mandato via in maniera affrettata, ma intanto ora è in
semifinale di coppa Italia. Lo trascina il suo Matador, che regalerà la sfida in coppa Italia
con il Siena, affrontato appena una settimana fa.
E’ un Napoli padrone del campo, finalmente ordinato in
difesa e tosto a centrocampo, con Gargano su tutti, che riesce a tener testa ad
una Inter non proprio irresistibile, che si affida al genio e al nervosismo di Sneijder, ma
quando serve la difesa, con il portiere De Sanctis, rimedia.
Lavezzi non brilla, ma ci sono Zuniga e Cavani. Il Matador
conquista e segna un rigore a pochi giorni dall’errore di Siena, e si riprende
in suo scettro di Matador indiscusso, scettro che rafforza nel finale, con un
gol fortemente voluto, di grinta, classe, superiorità: da Matador. Dribbla
Ranocchia e Castellazzi, elude Zanetti, e il san Paolo è tutto per lui, a
partita praticamente terminata. Un gol che è un sollievo, ma anche una
incredibile dimostrazione di forza.
Il Napoli c’è, e per adesso non intende mollare.
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