De Sanctis 7: stupisce in particolare, nella sua
meravigliosa gara, la triplice parata in una sola azione. Saracinesca più che
mai.
Campagnaro 6: partita attenta, grintosa, anche se non è
ancora al top. Stavolta non molla.
Cannavaro 6: Milito non è un cliente facile, ma è anche
prevedibile.
Aronica 6: se la cava con l’esperienza, consapevole che Obi,
Milito e Sneijder sono di un altro pianeta.
Maggio 6: primo tempo vivace, in cui sfiora anche il gol,
tanto da costringere Obi sulla difensiva. Con l’ingresso di Alvarez e le
sfuriate di Sneijder deve fare il terzino. Se la cava abbastanza bene.
Gargano 7,5: non molla nemmeno un pallone, e sfiora il gol
prima su punizione, poi con un’azione personale. Oggi incommensurabile, ma lo
vogliamo sempre così.
Inler 5: continua il suo momento no. Sbaglia le geometrie,
galleggia inconsistente tra le prime due linee, non gli riesce tirare in modo
preciso. Speriamo ne esca presto, perché uno come lui quando c’è fa la differenza.
Dal 37’ s.t. Dzemaili 6: da segnalare un gran tiro dalla distanza
di poco fuori.
Zuniga 6,5: peccato per la poca concretezza in attacco, perché
in difesa presidia la sinistra con autorità, e Alvarez non passa.
Hamsik 6: partita di grande sacrificio nel secondo tempo, in
cui aiuta a centrocampo. Nella prima fase, apprezzabile dialogo offensivo con
Lavezzi, ma nulla di concreto.
Dal 43’ s.t. Dossena s.v.
Lavezzi 5,5: sembra distratto, o forse non ancora al top.
Non incide come al solito, anche se quando parte, come sempre sono dolori.
dal 20’ s.t. Pandev 6: fa valere la tecnica e la vivacità,
ma stavolta sotto porta non ha fortuna.
Cavani 8: si prende la responsabilità di battere il rigore
che si è procurato dopo averne sbagliato uno a Siena pochi giorni fa. Lo segna
e porta il Napoli in vantaggio. Nel finale, in pieno recupero di gara, porta il
Napoli in semifinale con un gol incredibile, concentrato di forza, grinta e
classe, fortemente voluto, a voler affermare la superiorità di un giocatore
come ce ne sono pochi.
All.: Mazzarri 7: la squadra è tornata sui suoi livelli, con
una difesa attenta, un centrocampo tosto e un attacco vivace e micidiale. La
squadra c’è, a differenza di chi vuole liquidarla frettolosamente. Ora bisogna
continuare per smentire tutti i detrattori
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