Napoli: Reina, Mesto, Fernandez, Britos, Armero, Inler, Behrami, Callejon (68' Insigne), Hamsik (84' Bariti), Mertens, Pandev (76' Duvan). A disp. Rafael, Colombo, Cannavaro, Uvini, Dzemaili. All.Rafa Benitez
Livorno: Bardi, Coda, Rinaudo, Ceccherini, Schiattarella, Luci (66' Siligardi), Mbaye, Duncan, Emeghara (70' Belingheri), Greco (53' Piccini), Paulinho. All. Davide Nicola
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatori: 3' G. Pandev, 26' G. Inler, 54' J. Callejon, 83' M. Hamsik
Note: ammoniti Luci e Rinaudo. Prima del match osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Gaetano Musella e per la tragedia di Lampedusa
Non c'è storia allo stadio san Paolo. Il Napoli è troppo forte e lo dimostra, segnando al Livorno ben quattro reti. Un passivo che pesa sul un Livorno che si difende, ma non fa catenaccio. E' un passivo che ha messo in luce i veri valori della partita. Il Napoli è sempre là, e, seppur strategicamente orfano di Higuain, Albiol, Maggio e Zuniga, è riuscito a far sua la gara grazie ai colpi da maestro dei vari Pandev, Inler, Calejon e Hamsik.
Non c'è storia, anzi c'è divertimento per la formazione azzurra, che ha saputo combinare in maniera magistrale possesso palla e contropiede, con i vari interpreti pronti al sacrificio, alcuni dei quali anche in ruoli a loro non congeniali (vedi Callejon punta centrale), altri (vedi Hamsik) braccati per tutto il match dagli avversari.
E’ pur vero che si tratta del Livorno, ma questo Napoli se la cava anche senza tutti i suoi titolarissimi.
Adesso c’è la pausa, necessaria per recuperare tutti nel migliore dei modi, poi ci sarà la Roma (se si giocherà regolarmente lo sapremo domani) ed è quella una sfida che, seppur all’ottava, ha già un fascino di un grande big match campionato.
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